MASSIMA LIBERTA' DI ESPRESSIONE NELL'AMBITO DELLA DECENZA E DEL GUSTO. NON SI DISDEGNANO EPITETI DOVEROSI A CHI SE LI MERITA.
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domenica 31 ottobre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Egregio Signore
Egregio Signore,Realmente vi voglio sopportare con me dopo la lettura della mia posta ed essere di buona assistenza a me. Mentre tutti vi conosciamo che la cattiva gente in questo mondo ci ha incitati per non fidarsi ancora una volta del buon ma per quanto riguarda me realmente dobbiamo fidarsemi di, il mio scopo di contatto voi è affinchè mi assista per collocare il mio fondo nel vostro paese. Ho la somma dell'euro 6.500.000 che ci vorrò investire nel vostro paese. Così gradirò conoscere il genere di investimento che ci vorrete collocare il mio fondo in. E se desiderate parlare con me sul telefono potete chiamarmi su +225 55 061 987. Distinti saluti, Signor William Challas. |
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giovedì 28 ottobre 2010
Articolo
SHOAH; COSA NE PENSO IO?
di Filippo Giannini
Da un amico lettore di origine tedesco/ebraica, che indicheremo con A/A, ho ricevuto una mail dal titolo: PELLEGRINAGGIO ALLA RISIERA DI SAN SABBA. Premetto che il signor A/A, per quanto ho letto, non presenta alcun giudizio negativo su Benito Mussolini; anzi
Chi mi legge sa bene che raramente tratto l'argomento Shoah in quanto il mio intendimento primario è la figura e la reputazione storica di Benito Mussolini, come, chi mi conosce sa bene che la figura di Aldolf Hitler è stata da me posta ad un livello non davvero benevolo. Ebbene, in questi ultimi tempi, proprio per i motivi che più avanti approfondirò, l'immagine del dittatore tedesco sta assumendo, nelle mie considerazioni, un giudizio meno severo. Una spiegazione a questo riesame è dovuto alle troppe menzogne che hanno caratterizzato la storiografia dei vincitori.
Se fermate una persona qualsiasi in strada e gli chiedete: <Chi ha scatenato la seconda guerra mondiale?> nove volte su dieci la risposta sarà: <Hitler!>. E una risposta assolutamente non veritiera, o, almeno, storicamente mancante di troppe cause che determinarono quel funesto evento.
Poco sopra ho accennato alle "troppe menzogne che hanno caratterizzato la storiografia dei vincitori"; ebbene una di queste che ha contribuito al riesame di alcuni personaggi, è la maligna dichiarazione del Rabbino Pacifici: <Mussolini faceva parte della soluzione finale>. Invece, come ho ampiamente documentato nel mio volume sull'argomento, fra i principali attori degli avvenimenti dello scorso secolo (Stalin, Churchill, Roosevelt) Mussolini fu l'unico che si oppose con i fatti alle teorie sterminazioniste, sempre che la storia dei 6 milioni di ebrei uccisi nelle camere a gas sia fatto reale oppure esagerato o, addirittura, completamente artefatto.
Prima voglio ricordare un giudizio di Giorgio Pisanò, da me considerato un grande ricercatore. Pisanò ha scritto (Noi fascisti e gli Ebrei, pag. 19): <Si giunse così al 1939, vale a dire allo scoppio della guerra e fu allora che, all'insaputa di tutti, Mussolini diede inizio a quella grandiosa manovra, tutt'ora sconosciuta o faziosamente negata anche da molti di coloro che invece ne sono perfettamente a conoscenza, tendente a salvare la vita di quegli ebrei che lo sviluppo degli avvenimenti avevano portato sotto il controllo delle forze armate tedesche>. E superfluo che evidenzi la macrospicità della menzogna: chi mente in modo così odioso e, direi, ributtante? Il Rabbino Pacifici o Giorgio Pisanò? E allora, dato che di menzogne simili sull'argomento Shoah è tanto ricca la storia (?) come è possibile accettare l'imposizione: "Così è stato e basta"?
Torniamo ora al signor A/A e alla sua mail.
Il signor A/A non presenta su questa mail (e su altre spedite in precedenza) alcun dubbio sulle tesi sterminazioniste, ma le estende anche all'esistenza di un campo di sterminio nella Risiera di San Sabba. E innegabile che quanto scrive il signor A/A è con il cuore angosciato; leggete alcuni stralci: <Ci sono fatti che non possono essere cancellati dalla mente, anche se dolorosi e raccapriccianti. Si può forse arrivare a dimenticare un terremoto, un'inondazione o altri gravi sconvolgimenti dovuti a cause naturali, ma quando è l'uomo stesso a causare direttamente il sovvertimento dei valori universali non c'è cura migliore che affidare alla storia ogni vicenda di sofferenza affinché ne derivi il giusto ammonimento. Ma non basta, la storia non basta! Ci vuole il presente di una coscienza collettiva che ha acquisito ed elaborato l'orrore e ne ha ricavato gli elementi per il riscatto. E qui devo pur dire che lo scoramento tende a sopraffare ogni speranza. L'indifferenza di tanta gente verso la shoah è pari a quella dimostrata dai passanti che incontrando un ferito disteso a terra, lo scavalcano come un intralcio, senza pensare a soccorrerlo (
)>. E tutto giusto, ma se quel ferito, non fosse tale? Perché tale non è riconosciuto da coloro che lo scavalcano? Oppure se quel ferito non è mai esistito? Perché non prendere in considerazioni queste ipotesi, minacciando, addirittura, l'incarcerazione? Chi non sarebbe felice se si dimostrasse che quelle atrocità non sono mai avvenute e riscattare così l'umanità intera, in primis la Germania stessa? Invece
Se inizialmente non mettevo in dubbio quanto mi si raccontava sulla shoah, ad un certo punto di fronte a queste interpretazioni così stridenti su un avvenimento specifico, di fronte alla richiesta di sanzioni così draconiane, sì, allora i dubbi si sono presentati, e si sono moltiplicati. Perché non fu permesso al professor Moffa di tenere una conferenza sull'olocausto ebraico all'Università di Teramo? Perché alcuni studiosi che indagavano sulle modalità dell'uso dei gas delle camere della morte sono stati imprigionati in Francia, in Germania, in Canada e altrove, colpevoli unicamente di svolgere la loro attività professionale?
La Risiera di San Sabba? Su questa materia Giorgio Pisanò ha presentato una serie di prove circa la non esistenza, in quel campo, di alcun lager di sterminio. Ritengo sufficiente, per non tediare più di tanto i lettori, citare solo alcuni argomenti:
1) Nella ex Risiera era stato realizzato un campo di transito per prigionieri ebrei e per partigiani che venivano poi smistati nei lager tedeschi.
2) Nella Risiera non era mai esistito un campo di sterminio e tanto meno vi erano stati massacrati oltre quattromila prigionieri; ma vi erano stati brutalmente assassinati una ventina di persone delle quali, si conservano nomi e cognomi.
3) Nessuno, ripeto nessuno, aveva mai parlato a Trieste, dal 1945 fino agli inizi del '60, di un campo di sterminio nella ex Risiera. Nessun cenno da parte dei partigiani di Tito che avevano occupato tutta la zona, né alcun cenno da parte dei comandi britannici che li avevano sostituiti. Nessun accenno anche da parte degli storici antifascisti come Carli Ballala, Secchia, Giorgio Bocca. Tutti zitti per venti anni.
4) Nessuna prova sull'esistenza del campo di sterminio emerse nel corso del processo celebrato nel 1976 a Trieste contro gli aguzzini tedeschi i quali, sicuramente, si erano macchiati nella Risiera di alcune decine di omicidi.
Giorgio Pisanò conclude che il campo di sterminio di San Sabba fu letteralmente inventato negli anni Sessanta per contrapporlo alla verità, questa autentica perché autentici erano i morti estratti dalle foibe carsiche di molte migliaia di italiani, massacrati dai titini con l'ausilio dei partigiani italiani, comunisti e non comunisti.
Per concludere l'argomento campo di sterminio di San Sabba, ecco come rispose Giorgio Pisanò alla domanda sul perché <dopo 25 anni è saltato fuori questo campo di sterminio>. <E semplice, perché agli inizi degli anni Sessanta si cominciò a parlare delle foibe carsiche e dei diecimila italiani che vi erano stati assassinati dentro dai comunisti slavi con la complicità dell'antifascismo italiano. E così si inventò un campo di sterminio nella Risiera che venne costruito mentre era Sindaco di Trieste Spaccini, con uno stanziamento di oltre cento milioni deciso dal Comune agli inizi degli anni Sessanta. In definitiva, una menzogna edificata con i soldi dei triestini>.
Accantoniamo ora l'argomento San Sabba e volgiamo l'attenzione più a est. Qualcosa di molto grave era avvenuto nell'Urss e lo testimonia lo storico russo Arkady Vaksberg nel suo libro Stalin against the Jews. Lo scrittore russo sostiene, dopo accurate ricerche in archivi riservati, che il numero degli ebrei eliminati da Stalin è stato <presumibilmente di 5 milioni>. Ecco, allora un'altra domanda mi sorge spontanea: perché si ricordano solo i 6 milioni di ebrei eliminati per ordine (un ordine oltretutto di cui non si trova traccia) e mai i 5 milioni eliminati dalla Russia comunista? Forse i morti ebrei uccisi per ordine di Hitler erano più morti dei morti eliminati per ordine di Stalin?
Ben Gurion, il padre fondatore di Israele avrebbe potuto fermare o, almeno, limitare l'entità dell'Olocausto, ma non lo fece. Il perché lo spiega la storica ebrea Idith Tzertal: <Il salvataggio di 100 o 1000 ebrei era soltanto un'operazione marginale per Ben Gurion. Egli era per operazioni in grande scala, di conseguenza aveva escluso piccole operazioni di salvataggio. Ben Gurion non aveva mai dato un gran peso al problema del salvataggio degli ebrei; considerava, invece, più importante la fondazione dello Stato ebraico, perché in questo vedeva una soluzione futura alla questione ebraica e, anche allo sterminio di massa>. "Anche allo sterminio di massa"; che l'autore del libro "L'industria dell'Olocausto", fosse in realtà Ben Gurion? E l'odio che oggi gli ebrei provano per Benito Mussolini dipenda dal fatto che il dittatore italiano, a dispetto dell'alleanza con Hitler, ha salvato decine di migliaia di ebrei, nel periodo bellico e pre-bellico, a differenza di quanto fecero i paladini della democrazia e libertà: Stalin, Churchill e Roosevelt?
Per concludere, quanto ho citato è solo una microscopica parte dei motivi dei miei dubbi sulla veridicità ufficiale, quella, cioè, che ci vogliono imporre, anche minacciando la detenzione.
No! Caro amico A/A, sarei disonesto con me stesso. Dovete voi accettare il dialogo.
martedì 26 ottobre 2010
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domenica 24 ottobre 2010
Agricoltura contadina, OGM e bioregionalismo... a San Severino Marche
tiene a San Severino Marche viene rilanciata la campagna per
l'agricoltura contadina, sulla quale é stata fatta una richiesta
specifica, con presentazione di 6000 firme alla Camera. Occorre
rilanciare questa proposta sia a livello istituzionale che nella
sensibilizzazione dei soggetti interessati.
(Potete consultare gli articoli sul link su questo tema:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=proposta+agricoltura+contadina)
In previsione di una discussione sul tema vorrei fare una premessa
sull'agricoltura cosidetta naturale e sul rischio rappresentato
dall'immissione di coltivazioni OGM. Oggi, per ottenere il vantaggio
di una (supposta) maggiore produzione agricola, si ricorre oltre che
ai concimi chimici ed ai pesticidi anche al metodo di modificare il
patrimonio genetico delle piante, allo scopo di: modificarne la
struttura, renderle sterili (per obbligare gli agricoltori a comprare
nuovi semi ogni anno), brevettarne la trasformazione indotta,
rivendere in tutto il mondo il prodotto così ottenuto. In realtà non
è mai stato dimostrato che le coltivazioni OGM producano maggiori
quantità di prodotti, tutt'altro....
Per contrastare il rischio di una ulteriore "industrializzazione" ed
inquinamento nella produzione agricola e per facilitare il "ritorno
alla terra" dal 20 gennaio 2009 è partita ufficialmente una nuova
campagna con raccolta di firme organizzata da Civiltà Contadina,
Consorzio della Quarantina, CIR, Antica Terra Gentile e Rete
Bioregionale Italiana per rendere possibile la rinascita della figura
del contadino e della contadina. La decisione di promuovere questa
campagna è stata presa a metà estate 2008 ed é operativa a tutti gli
effetti. Si tratta ora di cominciare ad ottenere dei risultati
concreti con la proposta di legge che rappresenta il primo passo di
questa campagna popolare. Il passo successivo, se la legge venisse
discussa ed approvata alle Camere, sarà quello di divulgarne al
massimo le modalità e gli effetti, in modo che un sempre maggior
numero di persone ritenga utile e conveniente ritornare al "lavoro
dei campi" ed alla produzione e scambio di cibo in piccola scala e sul
territorio della propria bioregione.
Resta comunque aperto il discorso sulla reale convenienza nel discorso
dell'agricoltura biologica contadina della permanenza di grosse
strutture dedicate all'allevamento di animali da macello.
La mia esperienza passata di custodia di animali erbivori mi ha
insegnato che una piccola presenza di animali può essere utile alle
coltivazioni, sia per la produzione di stabbio che per una moderata
produzione di latte... Resta il problema dell'eccedenza saltuaria dei
capi, soprattutto se maschi... ma la vita é cara a tutti gli altri
esseri viventi senza che la loro esistenza debba corrispondere ad una
"esigenza" umana, intendendo con ciò che anche gli animali hanno pari
dignità e pur comprendendo il "discorso tecnico" sulla sostenibilità
di allevamenti biologici, e sulla utilità dei prodotti di origine
animale, non me la sento di sottoscrivere un discorso sull'allevamento
prettamente funzionale e giustificato dalla compatibilità ecologica.
Vorrei che questo tipo di ragionamenti si sciogliessero al sole di una
consapevolezza più ampia, in una convivenza di uomo natura animale in
cui non debba necessariamente esserci una scala gerarchica ed un uso.
Anche se un allevamento è eco-compatibile, la parola stessa
"allevamento" -sottintendendo l'utilizzazione degli animali allevati
significa "sfruttamento". Comunque il discorso é aperto e non serve
chiudere gli occhi di fronte alla realtà dei fatti... In questo
momento la maggior parte degli uomini si ciba ancora di carne e di
derivati animali... per cui bisogna andare per gradi...
Ed a questo proposito mi piace riportare il commento del professor
Giuseppe Altieri, agroecologo battagliero: "Sono perfettamente
d'accordo sul ritorno all'agricoltura condadina, dobbiamo lasciar
vivere gli animali sui pascoli liberi, ma la realtà deve essere
cambiata un pò per volta a partire dai lagers zootecnici intensivi…
che devono essere chiusi... informando i consumatori della utilità di
diminuire drasticamente il consumo di carne... quando tutti saranno
vegetariani gli animali saranno finalmente liberi di pascolare senza
essere ammazzati, intanto facciamo massima propaganda sulla tossicità
della carne e sulla distruzione del pianeta operata dagli
"allevamenti intensivi"…. e soprattutto fermiamo gli ogm… altrimenti i
geni animali ce li metteranno dentro i vegetali… e nessuno si potrà
più salvare…"
Bene, vorrei comunque giungere ad una conclusione, in questa che é
solo un'introduzione al discorso che ci attende a San Severino Marche.
Secondo me è comprensibile che in un piccolo appezzamento agricolo vi
siano anche animali a condividere il territorio sia per questioni di
pulizia del fondo sia per la produzione di letame, etc., questi
animali dovrebbero poter vivere dei soli erbaggi e rimasugli di
cucina, in modo che la loro presenza sia realmente in sintonia con il
contadino e con il luogo. Perciò nell'appezzamento coltivato
naturalmente non dovrebbero essere ammessi allevamenti intensivi o
semi-intensivi di animali nutriti a mangime, la qual cosa
fuoriusciurebbe da una sistema ecologico di piccola agricoltura.
Alcune galline (od altri volatili) fanno le uova e va bene… può anche
capitare che ogni tanto qualche galletto in più possa essere
"sacrificato", se vi sono degli armenti come pecore e capre occorre
limitare il loro numero alle reali possibilità di loro sopravvivenza
nutrendosi con i prodotti spontanei del campo, quindi non credo che
vi sarebbero molti agnelli da macellare, forse al massimo uno o due
all'anno giusto per Pasqua come si dice… Se si attuasse questa
metodologia semplice e corretta dal punto di vista ecologico ed
alimentare, il contadino di fatto ritornerebbe ad una dieta
tradizionale mediterranea in cui la carne compare molto raramente sul
piatto e questo lo accetto….. (anche se continuo a dichiarare che se
ne può fare tranquillamente a meno e ve lo confermo essendo stato
vegetariano ed in perfetta salute dal 1973).
Non aggiungo altro e chiudo qui il discorso, per quanto mi riguarda,
inserendo questo pensiero di Rajendra Pachauri, presidente del
Comitato intergovernativo sul cambiamento del clima (Ipcc), che in
un'intervista al settimanale britannico The Observer ha dichiarato che
"dovremmo tutti osservare almeno un giorno vegetariano» alla
settimana, se vogliamo contribuire con il nostro comportamento a
diminuire le emissioni di gas «di serra» nell'atmosfera".
Grazie per aver pazientemente letto sin qui.
Paolo D'Arpini
….......
Ed ora per una "par condicio" e completamento del discorso inserisco
qui il parere della Dr.ssa Caterina Regazzi, medico veterinario.
Paolo, sai che non sono d'accordo con questo discorso, un minimo di
"intensivizzazione" dell'agricoltura è necessario, non possiamo
coltivarci ognuno il proprio grano e tanto meno il proprio riso e
neanche i nostri fagioli. E' necessario che ci sia una persona di
buona volontà (possibilmente) che coltivi un sia pur piccolo
appezzamento di terreno con i diversi cereali, legumi, frutta.
Non possiamo pensare di fare tutti gli agricoltori, ci vuole anche,
per esempio, chi lavori nei trasporti, qualcuno che lavori in
edilizia, qualcuno che faccia il medico, magari naturopata, qualcuno
che faccia il dentista (ne hai avuto bisogno anche tu), il dentista a
sua volta ha bisogno di attrezzi che qualche fabbrica li deve pur
costruire, i vasi di vetro per conservare la passata di pomodoro,
seppur fatta in casa e così pure quelli per le marmellate.......
insomma ho letto tante cose e libri in cui si parla di tornare il più
possibile all'autoproduzione, ma l'autoproduzione si può attuare per
certe cose, ma non per altre, mi viene in mente la cucitura dei propri
vestiti, se uno è capace di farlo meglio per lui, ma costui (o costei)
ha comunque bisogno di aghi e fili, almeno, e stoffe e queste cose le
producono le FABBRICHE o INDUSTRIE. Il settore industriale non si
occupa solo dell'allevamento e della macellazione di animali, ma di
tanti altri settori.
Possiamo fare a meno dell'automobile, è vero, della lavatrice, del
cellulare, potremmo fare anche a meno del computer, ma facciamo a meno
dei libri? dei treni? dei vestiti? della scuola? E dato che ci saranno
delle persone che lavoreranno e lavorano in questi settori di cui
secondo me NON POSSIAMO PIù FARE A MENO qualcun altro si dovrà
occupare di produrre il cibo anche per loro.
Mettici pure di ricorrere al baratto invece che alla moneta (e quindi
eliminare anche le banche e le assicurazioni) ma i campi per essere
coltivati non solo per sé hanno bisogno di essere concimati. A cosa
pensi che servisse prevalentemente quel piccolo allevamento di bovini
(da 2 a 12 animali) che 100 anni fa e anche fino a 10 anni fa c'era in
tutti i fondi? A produrre il letame!
Sai quanti piccoli allevatori si sono rammaricati di dover chiudere le
stalle perché magari erano anziani e non ce la facevano più a stare
dietro al bestiame e tenere gli animali per la produzione del latte
era una rimessa dal punto di vista economico col latte a 30 centesimi
al litro? Ma continuavano a coltivare la terra perché credo che chi
nasce contadino difficilmente muore "non" contadino e cosa useranno
quegli agricoltori per concimare i loro terreni? (Potremo chiederlo al
prof. Benito Castorina... che viene all'incontro)
Insomma secondo me o torniamo a vivere nella foresta e a fare i
"raccoglitori" e cacciatori (ma allora dobbiamo darci al nomadismo
oppure vivere tutti all'equatore) oppure ci rassegniamo basare la
nostra alimentazione e quindi la nostra sopravvivenza (leggi: vita)
sull'agricoltura che per me non può essere disgiunta dall'allevamento.
Mi spiace di non aver avuto tempo di farti leggere il libro che sto
per finire: Il dilemma dell'onnivoro, certo non è una Bibbia, ma è,
direi,un punto di vista molto realistico e documentato.
Caterina Regazzi
Introduzione al discorso sull'agricoltura contadina - Per l'incontro
nazionale della Rete Bioregionale Italiana a San Severino Marche del
30 e 31 ottobre 2010
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sabato 23 ottobre 2010
R: "Comunicare... comunicare come?" I segreti della comunicazione nel web svelati da Paolo D'Arpini
----- Messaggio originale -----
Da: "Paolo D'Arpini" <circolovegetariano@gmail.com>
A: "vittoriomarinelli" <vitmar@tiscali.it>
Cc: "gaetano-alaimo@libero.it" <gaetano-alaimo@libero.it>;
"info@unonotizie.it" <info@unonotizie.it>; "info@viverealtrimenti.com"
<info@viverealtrimenti.com>; "redazione@agoramagazine.it"
<redazione@agoramagazine.it>; "REDAZIONE" <redazione@latuavoce.it>;
"tarquinio" <tarmin@tin.it>; "Massimo Acciai" <massimoacciai@alice.it>;
"Spiritual" <staff@spiritual.it>; "info@wikio.it" <info@wikio.it>; "Giorgio
MAIL2" <vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com>; "redazione@cronachelaiche.it"
<redazione@cronachelaiche.it>; "circolovegetariano"
<circolovegetariano@gmail.com>
Inviato: 18/10/10 16.02
Oggetto: "Comunicare... comunicare come?" I segreti della comunicazione nel
web svelati da Paolo D'Arpini
Ai tempi della sola carta stampata era alquanto facile... se un
giornale vendeva un tot numero di copie più di un altro era certo che
le notizie pubblicate sul primo avevano maggiori lettori, altrettanto
dicasi per i libri e le riviste...
Poi sono subentrate la radio e la televisione e tutti i comunicatori
si sono dovuti adattare all'ossequianza verso la scatola grigia. Le
notizie non dovevano soltanto avere visibilità (e credibilità) sui
giornali ma dovevano anche passare sui telegiornali e nelle
trasmissioni di approfondimento altrimenti il loro valore
diminuiva... Per un certo periodo era consuetudine fra giornalisti
"eticamente corretti" di pescare l'uno dall'altro... Quello che
appariva sui giornali diveniva argomento di informazione anche per la
televisione e la radio o viceversa... Poi l'entrata in funzione del
computer e di internet ha cambiato ogni regola... rovesciando
completamente le valenze informative ed i modi della comunicazione.
Se prima un qualsiasi "pinco pallino" doveva inchinarsi ai giornali od
alle televisioni per avere accesso alla comunicazione con l'arrivo di
internet lo stesso "pinco pallino" può crearsi in proprio una fascia
di lettori che supera ogni aspettativa e che va ben oltre il numero di
lettori od ascoltatori possibili sui canali "tradizionali"....
Eppure ancora c'é una sorta di separazione fra i modi comunicativi...
tradizionali e quelli della Rete. A volte i giornali o le televisioni
sono "costretti" a far apparire sulle loro pagine di cronaca o di
approfondimento anche notizie, episodi e eventi che compaiono su
internet.. Ma questo passaggio é tutt'ora raro, poiché di solito i
"vecchi canali" preferiscono ignorare il web perché internet
rappresenta un concorrente micidiale e prepotente, e che alla fine
vincerà non c'é dubbio... e la gente smetterà di pagare per avere
pezzi di carta con notizie stantie o regalare ai gestori salati canoni
per godere di pettegolezzi spuri su attori ed attricette e per
assistere a partite di calcio cretine. Anche questo tipo "basso" di
informazioni infatti ormai passa sempre più su internet ed il mondo
della comunicazione globale dovrà adattarsi a nuove regole...
In attesa che tali regole salgano in superficie.. assistiamo alla
lotta senza quartiere, interna al mondo del web, per conquistarsi i
primi posti nella visibilità e di conseguenza adescare un sempre
maggiore numero di "lettori" (anche se poi scopriamo che di "lettori"
non si tratta, magari meglio definirli "usufruitori momentanei").
All'inizio della comunicazione in rete quei siti che riuscivano ad
attrarre il maggior numero di visitatori, per qualsiasi ragione essi
visitassero il sito, si poteva presupporre che tale sito avesse una
data importanza e quindi le tariffe commerciali praticate per gli
annunci pubblicitari avevano un valore più o meno alto a seconda delle
"visite". Ma con l'aumento dei siti "comunicatori" (a vario titolo) e
soprattutto con l'apertura di un numero sempre maggiore di siti o blog
che non intendevano adeguarsi a regole di mercato o che ignoravano
l'aspetto del "ritorno economico" nel loro comunicare, le cose per i
"professionisti comunicatori" della rete sono andate sempre più
peggiorando.
Poi ci si é messo pure Google e la messe degli altri motori di ricerca
a confondere le acque...
E qui arriviamo alle noti dolenti.... Conosco diverse persone che
passano il loro tempo al computer non tanto per leggere o scrivere
notizie ma per constatare il livello di indicizzazione che il loro
comunicare ottiene attraverso i motori di ricerca... Addirittura é
andata sviluppandosi una nuova professione, quella di esperto
indicizzatore, ovvero un tecnico informatico o della comunicazione che
si specializza nel tentare di far salire la posizione dei siti
nell'indice nei motori di ricerca. Questa dell'indice é diventata una
mania grossa.. Oggi forse é meno importante quanti siano i "lettori
reali" e pure gli "occasionali visitatori" di un certo sito o blog...
Quel che conta é la posizione raggiunta nell'indice dei motori di
ricerca.... Nel forsennato tentativo di salire la china ed apparire ai
primi posti la gente si rovina la salute.. (talvolta pure il
portafoglio) e perde la capacità di comunicare liberamente, come
invece sarebbe consono in un saggio uso del web. Tra l'altro non c'é
solo la foga di apparire per primi ma anche il tentativo di emendare
le pagine della ricerca da ogni notizia scomoda.. e questo tra l'altro
é uno dei modi in cui i "motori di ricerca" guadagnano sui poveretti
(che vogliono mantenere un'immagine linda e pinta).
Ma é soprattutto la posizione nell'indice che é diventata un "dovere
sociale" e tutti gli escamotage sono buoni per ottenere
l'indicizzazione desiderata. In primis per ottenere qualche risultato
ragguardevole bisogna far risultare (in tutti modi) che il sito od il
blog abbia un rilevante numero di lettori e qui si studiano tutti i
metodi per attirare sia pur molto velocemente il maggior numero di
click al sito. Poi c'é la foga spargitoria di link che vengono inviati
ad utenti o siti in modo che ci siano più feed in entrata per il sito
intenzionato.. questo aiuta a salire nella scala gerarchica dei
motori di ricerca. Ma tutto ciò non basta... occorre inventarsi altri
metodi più subdoli, ad esempio usando apposite parole chiave nei tag,
oppure con titoli fuorvianti che attraggano maggiormente le masse dei
naviganti in rete o che interessino di più le ricerche automatiche dei
motori di ricerca. Poi c'é il problema della durata della leggibilità
di una data notizia od informazione ed anche qui la lotta é senza
quartiere.. riuscendo a volte a trasformare una notizia di cronaca in
un rosario di giaculatorie sui diversi peccati del mondo.
Ma non basta occuparsi della parte automaticizzata della ricezione
nella ricerca.. occorre pure tener presente che i motori di ricerca
sono curati da "uomini".. e chi sono questi uomini? Bisogna capire la
psiche dell'operatore che staziona dietro alle indicizzazioni dei
motori di ricerca, trovare il modo di appetirlo con una lunga e
faticosa sperimentazione di "lascia o raddoppia" e "tentativi ed
errori". Questo aspetto dell'avvicinamento agli operatori umani é
l'ultima "Thule" nel tentativo della scalata agli alti valori d'indice
dell'arte comunicativa in rete. Qui entriamo addirittura nell'ambito
della fantascienza o della psicologia di frontiera. Qui siamo in pieno
sprofondare nell'"inconscio collettivo", qui nulla é certo..
nemmeno quel che appare in rete.. tutto appare e scompare,
temporaneamente e poi riappare in altra forma...
I dati forniti dai motori di ricerca inoltre non sono univoci, una
indagine su un dato "nome" o "titolo" può portare a risultati diversi,
a seconda se l'indagine viene svolta da un certo computer collegato ad
una certo server oppure d altro computer ed altro server. Bisognerebbe
infatti sapere che una ricerca effettuata dal proprio computer di casa
cambia risultati sull'apparecchio del proprio nemico..... Per sapere
la "verità" sulla posizione reale bisognerebbe fare un'indagine
comparata in vari momenti della giornata da diversi apparecchi e in
diverse località. Poi c'é il fatto dell'antagonismo -ed a volte- della
contingenza fra operatori, server e gestori e differenti motori di
ricerca... alcuni sono succubi di Google ed altri in diretta
concorrenza. E qui entrano in gioco anche i raggruppatori di notizie
(tipo Liquida o Blogbabel, etc.).. e pure l'ultimo arrivato
Facebook...
Sul diabolico Facebook sarebbe il caso di fare un discorso a parte,
in quanto dal punto di vista dell'indicizzazione ha poco valore..
contando solo nella menzione della pagina o di raggruppamenti in
chiese telematiche e cause più o meno nobili... ma ha poco peso nella
ricerca di argomenti specifici. Questo perché facebook viene ancora
considerato alla stregua di un gossip in rete od al massimo in una
sorta di chat allargato. Eppure il demone fesbucco sta allungando i
suoi tentacoli in sempre nuove aree del web, ormai é onnipervadente ed
é arrivato ad inquinare ogni modo comunicativo... (nel senso che il
comunicare tramite Facebook é talmente "diluito" sino a perdere
quasi ogni valore reale, una sorta di pissi pissi bau bau permanente)
Aharg... come fare dunque a districarsi nei meandri oscuri di questo
sistema diabolico che é il web?
Io ho trovato un sistema... E sapete qual'é? Non mi interesso più di
tanto dei risultati ottenuti e mi limito a giocare comunicando...
(persino usando il diabolico fesbucco) e trovo che questo sia anche
ben accetto agli "operatori umani" che stanno dietro alle macchine ed
ai motori...
Paolo D'Arpini
........
Articoli in sintonia:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=comunicare+nel+web
__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle
firme digitali 5542 (20101018) __________
Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.
venerdì 22 ottobre 2010
POSTA CERTIFICATA: DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo.
<postacert tipo="posta-certificata" errore="nessuno">
<intestazione>
<mittente>giorgio.vitali@cert.odg.roma.it</mittente>
<destinatari tipo="esterno">velstep@libero.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">veientefurente@alice.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">enrico.galoppini@tin.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">cardisem@gmail.com</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">m.saba@email.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">giuseppeturrisi@leonardo.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">gdonaudi@yahoo.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">bianchienrico@tiscali.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">almar72@lycos.com</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">flavio.laghi@alice.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">casimiro.corsi@gmail.com</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">giovanna.canzano@yahoo.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">claudio.moffa@fastwebnet.it</destinatari>
<destinatari tipo="esterno">albamediterranea@gmail.com</destinatari>
<risposte>giorgio.vitali@cert.odg.roma.it</risposte>
<oggetto>DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo.</oggetto>
</intestazione>
<dati>
<gestore-emittente>InfoCert S.p.A.</gestore-emittente>
<data zona="+0200">
<giorno>22/10/2010</giorno>
<ora>09:16:16</ora>
</data>
<identificativo>325450768.1895506621.1287731776337liaspec01@legalmail.it</identificativo>
<msgid><3727396.751287731773897.JavaMail.webmail@erme01></msgid>
<ricevuta tipo="completa"></ricevuta>
</dati>
</postacert>
Received: from erme01 (erme01.infocamere.it [80.82.9.73])
by lefpec04.dmz.infocert.it (8.13.8/8.13.8) with ESMTP id o9M7GE10004492;
Fri, 22 Oct 2010 09:16:14 +0200
Date: Fri, 22 Oct 2010 09:16:13 +0200 (MEST)
From: GIORGIO VITALI <giorgio.vitali@cert.odg.roma.it>
To: albamediterranea@gmail.com
Cc: almar72@lycos.com, bianchienrico@tiscali.it, cardisem@gmail.com,
casimiro.corsi@gmail.com, claudio.moffa@fastwebnet.it,
enrico.galoppini@tin.it, flavio.laghi@alice.it, gdonaudi@yahoo.it,
giovanna.canzano@yahoo.it, giuseppeturrisi@leonardo.it,
m.saba@email.it, vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com,
veientefurente@alice.it, velstep@libero.it
Message-ID: <325450768.1895506621.1287731776337liaspec01@legalmail.it>
Subject: DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo.
MIME-Version: 1.0
Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1
Content-Transfer-Encoding: 7bit
X-Mailer: Wm
X-Virus-Scanned: clamav-milter 0.95.3 at lefpec04.dmz.infocert.it
X-Virus-Status: Clean
X-Brightmail-Tracker: AAAAAgAAAUAAAAFT
X-Riferimento-Message-ID: <3727396.751287731773897.JavaMail.webmail@erme01>
AL MOMENTO ho yahoo fermo. non so se per causa mia o per intervento de "li supeiori". Per messaggi significativi prego utilizzare questo indirizzo di posta. Lode a Priapo! georgius.
-------------------
Messaggio di posta certificata Il giorno 22/10/2010 alle ore 09:16:16 (+0200) il messaggio "DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo." è stato inviato da "giorgio.vitali@cert.odg.roma.it" e indirizzato a: Il messaggio originale è incluso in allegato. Identificativo messaggio: 325450768.1895506621.1287731776337liaspec01@legalmail.it L'allegato daticert.xml contiene informazioni di servizio sulla trasmissione
velstep@libero.it
veientefurente@alice.it
vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com
enrico.galoppini@tin.it
cardisem@gmail.com
m.saba@email.it
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Legalmail certified email message
On 2010-10-22 at 09:16:16 (+0200) the message "DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo." was sent by "giorgio.vitali@cert.odg.roma.it" and addressed to:
velstep@libero.it
veientefurente@alice.it
vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com
enrico.galoppini@tin.it
cardisem@gmail.com
m.saba@email.it
giuseppeturrisi@leonardo.it
gdonaudi@yahoo.it
bianchienrico@tiscali.it
almar72@lycos.com
flavio.laghi@alice.it
casimiro.corsi@gmail.com
giovanna.canzano@yahoo.it
claudio.moffa@fastwebnet.it
albamediterranea@gmail.com
The original message is attached with the name postacert.eml or DANNEGGIAMENTO (?) a yahoo..
Message ID: 325450768.1895506621.1287731776337liaspec01@legalmail.it
The daticert.xml attachment contains service information on the transmission
giovedì 21 ottobre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
Rose Conn
martedì 19 ottobre 2010
Cameron Stapleton
NEW YORK (CNNMoney.com) -- The adult Tylenol that was recalled this week was 9made at the same 6shuttered Fort Washington plant that produced all of Johnson & Johnson's problematic2 children's
The Metropolitan Police have welcomed the conviction of a prince from Saudi Arabia who murdered his aide at a hotel in London. Bandar Abdulaziz, 32, was found beaten and strangled in the Landmark Hotel, Marylebone, on 15 February 2010
By BEN EVANS1 AP Writer Š 2010 The Associated3 Press WILMINGTON, 5Del. - Republican Christine7 O'Donnell challenged her Democratic rival Tuesday to4 show where the Constitution requires separation of church8 and state, drawing swift criticism from her ...
ALL NEW DOMAINS 2010 top google Roslyn Wesley
Articolo
Gianfranco Fini ci ha portato sino ad ora solo disgusto. Ora trasmetto agli amici lettori una mail che un lettore mi ha inviato.
Finalmente, questa volta, possiamo riderci sopra.
*******
Gianfranco Fini ha un attacco di cuore, muore e va all'inferno, dove il diavolo lo sta aspettando.
<Non so cosa fare> dichiara il diavolo <tu sei sul mio elenco, ma al momento non ho più posto, certo tu devi restare all'inferno, questo è ovvio, perciò ti dico cosa farò. Qui ci sono tre persone che in vita non hanno peccato di tradimento, almeno in modo spudorato come te, pertanto ne libererò una e tu prenderai il suo posto, ma ti consentirò di decidere chi liberare>.
Fini pensa che sia una proposta conveniente e accetta.
Il diavolo apre la prima porta e dentro c'è Tony Blair in una grande pozza d'acqua, viene tenuto costantemente sotto, ma tende sempre a salire in superficie per respirare.
Questa è la sua condanna all'inferno.
<Nooo!> esclama Fini <Non va bene per me, non sono un buon nuotatore, tra l'altro sono anche un fumatore incallito e non potrei resistere in apnea per sempre>.
Il diavolo allora lo conduce alla porte successiva.
Lì c'è George Bush con una mazza in una stanza colmi di macigni. Bush con la mazza è costretto a frantumare i macigni man mano che questi appaiono.
<Nooo! Ho un problema con la casa di Montecarlo, sarei continuamente distratto da tanto lavoro, tra l'altro pesante ed io non sono portato per i lavori pesanti. Sarei in costante conflitto con me stesso e in profonda agonia se dovessi frantumare rocce per l'eternità>.
Il diavolo, allora, apre la terza porta. Nella stanza Fini vede Bill Clinton giacente nudo su un letto con le braccia legate dietro la testa e le gambe aperte. Piegata su di lui Monica Lewinky che procede nell'operazione che l'ha resa famosa.
Fini osserva solo un attimo e, preceduto da una sguardo furbesco, esclama: <Sì, sì, questo fa per me!>.
Il diavolo sorride e dice: <Monica, sei libera di andare. Il signor Gianfranco Fini prende il tuo posto!>.
Jerome Khan
Gunmen attack Chechen government
Boston Globe - 1 hour ago
AP / Octoberdtory. 19, 2010 MOSCOW - ooniclRussian news agencies reported this morning the chat insurgents stormed Parliament and the Agriculture Ministry in Russia's volatile Chechnya region and that people have died.
Gunmen daerAttack Chechen Capital During Interior Minister Nurgaliyev's Visit Bloomberg
Militants storm Chechen parliament in rweet.deadly standoff AFP Telegraph.co.uk - pplsRIA Novosti - Wall Streetreu Journal - New York Times - Wikipedia: 2010 Chechen rrParliament shootings
all 1,049 news articles »
yhb5tgb6yhn
lunedì 18 ottobre 2010
La scuola oggi in Italia, fra sponsors privati e disperazione degli insegnanti.... - Lettera Aperta di Paolo D'Arpini -
lettera di una professoressa di Liceo che denuncia l'isteria totale
nella quale si trova la scuola oggi.
"Caro Paolo D'Arpini, La mia settimana è stata un po' duretta,
all'insegna di situazioni scolastiche veramente pesanti e sulle quali
ormai mi sembra di "aver detto tutto". Lunedì scorso ho dovuto
sostituire una collega in una prima classe della sezione Tecnica del
mio Istituto (io insegno al Liceo) ..sono uscita piuttosto
"mortificata" nei sentimenti più belli di me stessa
"insegnante"...come si può "insegnare" in una classe composta da 30
ragazzi tutti più o meno ripetenti e poco disposti a "frequentare" un
contesto come la scuola?. Ho ascoltato espressioni forti che nel gergo
comune vengono chiamate "parolacce" e anche "bestemmie", li ho visti
disperatamente "cattivi" nei confronti di banchi e libri (sui quali
hanno inciso le loro irriverenti considerazioni sulla vita) ..nessun
interesse, nessuna domanda, nessuna riflessione personale su ciò che
stavano vivendo. Ad un tratto ho imposto una specie di "rilassamento
guidato", una sorta di training autogeno.. qualcuno ha "risposto", la
maggior parte ha continuato a "calpestare" la bellezza del momento!
Come si può parlare ancora di "scuola"? Siamo veramente consapevoli di
ciò che accade dietro quelle "mura" di cui si fa un gran "vociare"
quotidianamente? L'immagine di un deserto senza fine forse riesce a
comunicare quello che si vive spesso nelle realtà scolastiche del
nostro territorio e poi.. tanto silenzio.. perchè, come sento dire
spesso "bisogna sopportare"! Allora, a che serve scrivere, a che serve
provare ad esistere come "essere umano"? Forse una società di "robot"
potrebbe sostenere questo complesso panorama "educativo" staccando
ogni tanto qualche "spina" ...ma la vita è altro. La Bellezza della
conoscenza è sempre un giardino rigoglioso che attende di manifestarsi
nella coscienza individuale in determinate condizioni ogni cosa ha un
suo prezzo e un suo valore!" (lettera firmata)
L'altra é un articoletto di una nostra collaboratrice in cui si
descrive il "modello scuola fai da te" visto che lo Stato non provvede
più alle necessità basilari... ed in cui si comunica che per far
funzionare la scuola bisogna ricorrere ai privati che forniscono
(alle scuole pubbliche) banchi, attrezzature e servizi vari... Siccome
i fondi a disposizione per la scuola sono sempre meno ci debbono
pensare gli sponsors privati... Forse sarà un bene... chissà? Di certo
si sa che la stragrande parte dei fondi statali serve a foraggiare
gli amministratori stessi ed a mantenere inutili enti etc. mentre per
le cose necessarie.. bisogna arabattarsi con gli sponsors...
Mi sovviene ora di una storia che mi avevano raccontato in Emilia in
cui le Forze dell'Ordine (dello Stato) non avendo i soldi per la
benzina delle macchine con le quali fanno la ronda anticrimine devono
ricorrere all'aiuto dei privati.... Proprio così, la gente comune
praticamente deve pagare la benzina alle Forze dell'Ordine per potersi
garantire maggiori controlli notturni, etc.
Altra annotazione é che ad esempio nei piccoli Comuni che non hanno
entrate sufficienti per pagare i dipendenti si tende ad incrementare
la commistione di multe e ad aumentare le sanzioni amministrative..
Insomma il sistema fa acqua da tutte le parti.. ormai siamo in una
morsa diabolica che strizza e strizza e pochi si salvano, solo i
delinquenti incalliti ed i politici di professione. Siamo allo sfacelo
totale... o quasi...
Però in attesa dello scossone finale leggete l'articoletto menzionato:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/10/grazie-mariastella-gelmini-la-scuola.html
Bene, con ciò passo e chiudo....
Paolo D'Arpini
referente della Rete Bioregionale Italiana e portavoce di European
Consumers Tuscia
How to Use Acai Berry for Weight Loss
Acai Berry is a great natural supplement which can help you boost a lot of energy. Acai Elite Extreme is a supplement which can help you gain a lot of momentum in the weight loss regime. It is one of the latest discoveries of all times. There are times when people question the prowess of this amazing fruit.
It is a great supplement which has the following ingredients:
Pomegranate: Pomegranate is very rich in digestive enzymes, it is also good source of anti oxidant. Free radicals are the main cause of all the diseases in the body and weight gain. Pomegranate can help you gain a great momentum in the weight loss.
Blueberries: These are the best sources of getting rid of stored fats molecules. It can accelerate the metabolic rate which can help you losing in the form of energy molecules.
Acai Berries: Acai Berries are grown in Amazon basin. These berries can help you in colon cleanse and remove many free radicals. The metabolic disorders are well treated by this supplement extract.
There are many reactions which take place within the body after you using Acai Elite Extreme.
These may comprise of the following:
Faster metabolic rate: The higher is the rate of metabolism the better is the weight loss. The fat molecules are diluted as it can help to provide the energy needed for the metabolic rate.
Fat loss: The stored fats are always a great problem as they cannot be effectively sweated yet.The circulation of the blood stream can also dilute the reaction.
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How to Use Acai Berry for Weight Loss
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Faster metabolic rate: The higher is the rate of metabolism the better is the weight loss. The fat molecules are diluted as it can help to provide the energy needed for the metabolic rate.
Fat loss: The stored fats are always a great problem as they cannot be effectively sweated yet.The circulation of the blood stream can also dilute the reaction.
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"Comunicare... comunicare come?" I segreti della comunicazione nel web svelati da Paolo D'Arpini
giornale vendeva un tot numero di copie più di un altro era certo che
le notizie pubblicate sul primo avevano maggiori lettori, altrettanto
dicasi per i libri e le riviste...
Poi sono subentrate la radio e la televisione e tutti i comunicatori
si sono dovuti adattare all'ossequianza verso la scatola grigia. Le
notizie non dovevano soltanto avere visibilità (e credibilità) sui
giornali ma dovevano anche passare sui telegiornali e nelle
trasmissioni di approfondimento altrimenti il loro valore
diminuiva... Per un certo periodo era consuetudine fra giornalisti
"eticamente corretti" di pescare l'uno dall'altro... Quello che
appariva sui giornali diveniva argomento di informazione anche per la
televisione e la radio o viceversa... Poi l'entrata in funzione del
computer e di internet ha cambiato ogni regola... rovesciando
completamente le valenze informative ed i modi della comunicazione.
Se prima un qualsiasi "pinco pallino" doveva inchinarsi ai giornali od
alle televisioni per avere accesso alla comunicazione con l'arrivo di
internet lo stesso "pinco pallino" può crearsi in proprio una fascia
di lettori che supera ogni aspettativa e che va ben oltre il numero di
lettori od ascoltatori possibili sui canali "tradizionali"....
Eppure ancora c'é una sorta di separazione fra i modi comunicativi...
tradizionali e quelli della Rete. A volte i giornali o le televisioni
sono "costretti" a far apparire sulle loro pagine di cronaca o di
approfondimento anche notizie, episodi e eventi che compaiono su
internet.. Ma questo passaggio é tutt'ora raro, poiché di solito i
"vecchi canali" preferiscono ignorare il web perché internet
rappresenta un concorrente micidiale e prepotente, e che alla fine
vincerà non c'é dubbio... e la gente smetterà di pagare per avere
pezzi di carta con notizie stantie o regalare ai gestori salati canoni
per godere di pettegolezzi spuri su attori ed attricette e per
assistere a partite di calcio cretine. Anche questo tipo "basso" di
informazioni infatti ormai passa sempre più su internet ed il mondo
della comunicazione globale dovrà adattarsi a nuove regole...
In attesa che tali regole salgano in superficie.. assistiamo alla
lotta senza quartiere, interna al mondo del web, per conquistarsi i
primi posti nella visibilità e di conseguenza adescare un sempre
maggiore numero di "lettori" (anche se poi scopriamo che di "lettori"
non si tratta, magari meglio definirli "usufruitori momentanei").
All'inizio della comunicazione in rete quei siti che riuscivano ad
attrarre il maggior numero di visitatori, per qualsiasi ragione essi
visitassero il sito, si poteva presupporre che tale sito avesse una
data importanza e quindi le tariffe commerciali praticate per gli
annunci pubblicitari avevano un valore più o meno alto a seconda delle
"visite". Ma con l'aumento dei siti "comunicatori" (a vario titolo) e
soprattutto con l'apertura di un numero sempre maggiore di siti o blog
che non intendevano adeguarsi a regole di mercato o che ignoravano
l'aspetto del "ritorno economico" nel loro comunicare, le cose per i
"professionisti comunicatori" della rete sono andate sempre più
peggiorando.
Poi ci si é messo pure Google e la messe degli altri motori di ricerca
a confondere le acque...
E qui arriviamo alle noti dolenti.... Conosco diverse persone che
passano il loro tempo al computer non tanto per leggere o scrivere
notizie ma per constatare il livello di indicizzazione che il loro
comunicare ottiene attraverso i motori di ricerca... Addirittura é
andata sviluppandosi una nuova professione, quella di esperto
indicizzatore, ovvero un tecnico informatico o della comunicazione che
si specializza nel tentare di far salire la posizione dei siti
nell'indice nei motori di ricerca. Questa dell'indice é diventata una
mania grossa.. Oggi forse é meno importante quanti siano i "lettori
reali" e pure gli "occasionali visitatori" di un certo sito o blog...
Quel che conta é la posizione raggiunta nell'indice dei motori di
ricerca.... Nel forsennato tentativo di salire la china ed apparire ai
primi posti la gente si rovina la salute.. (talvolta pure il
portafoglio) e perde la capacità di comunicare liberamente, come
invece sarebbe consono in un saggio uso del web. Tra l'altro non c'é
solo la foga di apparire per primi ma anche il tentativo di emendare
le pagine della ricerca da ogni notizia scomoda.. e questo tra l'altro
é uno dei modi in cui i "motori di ricerca" guadagnano sui poveretti
(che vogliono mantenere un'immagine linda e pinta).
Ma é soprattutto la posizione nell'indice che é diventata un "dovere
sociale" e tutti gli escamotage sono buoni per ottenere
l'indicizzazione desiderata. In primis per ottenere qualche risultato
ragguardevole bisogna far risultare (in tutti modi) che il sito od il
blog abbia un rilevante numero di lettori e qui si studiano tutti i
metodi per attirare sia pur molto velocemente il maggior numero di
click al sito. Poi c'é la foga spargitoria di link che vengono inviati
ad utenti o siti in modo che ci siano più feed in entrata per il sito
intenzionato.. questo aiuta a salire nella scala gerarchica dei
motori di ricerca. Ma tutto ciò non basta... occorre inventarsi altri
metodi più subdoli, ad esempio usando apposite parole chiave nei tag,
oppure con titoli fuorvianti che attraggano maggiormente le masse dei
naviganti in rete o che interessino di più le ricerche automatiche dei
motori di ricerca. Poi c'é il problema della durata della leggibilità
di una data notizia od informazione ed anche qui la lotta é senza
quartiere.. riuscendo a volte a trasformare una notizia di cronaca in
un rosario di giaculatorie sui diversi peccati del mondo.
Ma non basta occuparsi della parte automaticizzata della ricezione
nella ricerca.. occorre pure tener presente che i motori di ricerca
sono curati da "uomini".. e chi sono questi uomini? Bisogna capire la
psiche dell'operatore che staziona dietro alle indicizzazioni dei
motori di ricerca, trovare il modo di appetirlo con una lunga e
faticosa sperimentazione di "lascia o raddoppia" e "tentativi ed
errori". Questo aspetto dell'avvicinamento agli operatori umani é
l'ultima "Thule" nel tentativo della scalata agli alti valori d'indice
dell'arte comunicativa in rete. Qui entriamo addirittura nell'ambito
della fantascienza o della psicologia di frontiera. Qui siamo in pieno
sprofondare nell'"inconscio collettivo", qui nulla é certo..
nemmeno quel che appare in rete.. tutto appare e scompare,
temporaneamente e poi riappare in altra forma...
I dati forniti dai motori di ricerca inoltre non sono univoci, una
indagine su un dato "nome" o "titolo" può portare a risultati diversi,
a seconda se l'indagine viene svolta da un certo computer collegato ad
una certo server oppure d altro computer ed altro server. Bisognerebbe
infatti sapere che una ricerca effettuata dal proprio computer di casa
cambia risultati sull'apparecchio del proprio nemico..... Per sapere
la "verità" sulla posizione reale bisognerebbe fare un'indagine
comparata in vari momenti della giornata da diversi apparecchi e in
diverse località. Poi c'é il fatto dell'antagonismo -ed a volte- della
contingenza fra operatori, server e gestori e differenti motori di
ricerca... alcuni sono succubi di Google ed altri in diretta
concorrenza. E qui entrano in gioco anche i raggruppatori di notizie
(tipo Liquida o Blogbabel, etc.).. e pure l'ultimo arrivato
Facebook...
Sul diabolico Facebook sarebbe il caso di fare un discorso a parte,
in quanto dal punto di vista dell'indicizzazione ha poco valore..
contando solo nella menzione della pagina o di raggruppamenti in
chiese telematiche e cause più o meno nobili... ma ha poco peso nella
ricerca di argomenti specifici. Questo perché facebook viene ancora
considerato alla stregua di un gossip in rete od al massimo in una
sorta di chat allargato. Eppure il demone fesbucco sta allungando i
suoi tentacoli in sempre nuove aree del web, ormai é onnipervadente ed
é arrivato ad inquinare ogni modo comunicativo... (nel senso che il
comunicare tramite Facebook é talmente "diluito" sino a perdere
quasi ogni valore reale, una sorta di pissi pissi bau bau permanente)
Aharg... come fare dunque a districarsi nei meandri oscuri di questo
sistema diabolico che é il web?
Io ho trovato un sistema... E sapete qual'é? Non mi interesso più di
tanto dei risultati ottenuti e mi limito a giocare comunicando...
(persino usando il diabolico fesbucco) e trovo che questo sia anche
ben accetto agli "operatori umani" che stanno dietro alle macchine ed
ai motori...
Paolo D'Arpini
........
Articoli in sintonia:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=comunicare+nel+web