Anzitutto, una premessa. Non mi pare si possa eludere la questione di un ripensamento serio sul cosiddetto "Risorgimento" (che cosa mai sarebbe "ri-sorto", in particolare?) e sul processo di unità nazionale. Al riguardo parlare di istanze "revisionistiche" o addirittura "temporalistiche" o cose del genere mi sembra del tutto fuori luogo. La storia si deve ripensare di continuo. Oggi, a distanza di 150 anni dalla fondazione del regno d'Italia, è evidente che molte prospettive sono andate mutando e che su di esse hanno senza dubbio lavorato gli specialisti, ma sono mancati sia (almeno in parte) un vero e proprio aggiornamento nelle scuole, sia un dibattito mediatico fruibile da parte del "grande pubblico", vale a dire di quella porzione della società civile italiana che non ha ancora rinunziato a esser tale. Leggi il resto dell'articolo |
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