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mercoledì 28 luglio 2010

Il Giornaletto di Saul del 29 luglio 2010 – Civiltà dell'antico Egitto, I Ching a Treia, cibi irradiati, diritto di replica, OGM in Friuli

 

Il Giornaletto di Saul del 29 luglio 2010 – Civiltà dell'antico Egitto, I Ching a Treia, cibi irradiati, diritto di replica, OGM in Friuli

Care, cari,

eccomi ancora a voi puntualmente....

Scrive Sonia Baldoni: "..incredibile questa ondata di persone di Modena, ogni giorno ne arriva una! Anche ieri mi è stata presentata una persona di quelle zone che si è stabilito qualche giorno a Monte San Vito in un agriturismo come woofer, i suoi estremi li trovate presso la struttura la casa sul albero di Montesanvito alla voce strutture marche se qualcuno vuole contattarlo per tali mansioni. Un abbraccio a voi invitandovi quanto prima ad inviare a Daniela il programma degli incontri a Treia di pleniluni e lune nuove..."

Mia rispostina: "Carissima Sonia ti ringrazio ancora per la tua attenzione e amorevole e costante presenza... spirituale. Per il programma sull'I Ching e zodiaco cinese ti mando il testo introduttivo, che puoi far girare, la data del primo incontro previsto é il 12 settembre che é domenica.
L'incontro si svolge dalla mattina alla sera qui a Treia, ogni partecipante porta qualcosa da mangiare ed al termine della giornata può lasciare un contributo volontario. La sessione di lavoro si svolge in modo informale con dialoghi esplicativi a cominciare dall'archetipo del Gallo (che é di questa stagione corrisponde alla Vergine). Prenotazioni 0733/216293 – circolo.vegetariano@libero.it -"

Scrive Giuseppe Altieri: "Intervengano Carabinieri e Sindaci con ordinanze Sanitarie e si distruggano i campi illegittimi di OGM in Friuli come in tutta Italia. Ci devono andare i Carabinieri e/o le Guardie Comunali ad espiantare gli OGM, come hanno fatto qualche anno fa su iniziativa del Procuratore Guariniello, quando vennero rilevate contaminazioni sui lotti di sementi corrispondenti."

Scrive Caterina Regazzi: "Non so se ho capito bene…….. ma se il problema sta che, se io pubblico qualcosa contro qualcuno, questo qualcuno ha il diritto di chiedere che lui stesso possa dare la sua versione dei fatti ed io sono obbligato, entro 48 ore, a pubblicare questa rettifica……. E allora? Cosa c'è di sbagliato? Se siamo in democrazia bisogna dare voce a tutte le voci, anche se non concordano con noi. Dove sta il bavaglio? Se io parlo male del mio sindaco, di Berlusconi o della mia dirimpettaia perché costui o costei non dovrebbe avere diritto di difendersi o di replicare? Se ho capito male avete il DOVERE/DIRITTO di replicare. Sarete ascoltati (letti) e pubblicati.." Leggete tutto:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/07/diritto-di-replica-politica-affari.html

Scrive Rita: "Visto che hai ripreso le pubblicazioni ti mando questo articolo. Considerando che l'acqua è l'elemento primordiale della nostra vita, così come l'aria" Leggete tutto:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/07/dallacqua-un-messaggio-damore-per-la.html

Sapete che la partitocrazia ha invaso ogni località ed occupato ogni ganglio della vita sociale e produttiva, facendo danni...? Leggete tutto:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/07/28/il-grande-fratello-partitocratico-colpisce-ancora/

Scrive Sara: "..buongiorno, sei in vena di magie? ....Io ho una sensazione che tu hai visto qualcosa che a me non vuoi dire... ma forse mi sbaglio..."

Mia rispostina: "...se tu non l'hai visto, allora non esiste... Anch'io appartengo alla categoria di San Tommaso.."
…................

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"Non esiste un vento favorevole per la nave che non sa dove approdare" (Seneca)

rences and selected articles. All orga

martedì 27 luglio 2010

Fw: le banche

 

From: mark Verdi
Sent: Tuesday, July 27, 2010 1:24 PM
Subject: le banche

Leggete l'allegato....per me è interessante...

Saluti

Marco G.



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I: Bruno De Domenico ti ha taggato in una nota su Facebook...



--- Lun 26/7/10, Facebook <fbmessage+2jtc_stc@facebookmail.com> ha scritto:

Da: Facebook <fbmessage+2jtc_stc@facebookmail.com>
Oggetto: Bruno De Domenico ti ha taggato in una nota su Facebook...
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 21:21

Bruno ti ha taggato nella nota IL CICLO IATROGENO DELL'INDUSTRIA FARMACEUTICA

Per leggere la nota, segui il link qui in basso:
http://www.facebook.com/n/?note.php¬e_id=320416535068&mid=2b7dd6dG61bba1c8G18a9f6bGa&n_m=vitali.giorgio%40yahoo.it

Grazie,
Il team di Facebook

___
Trova persone su Facebook dalla tua rubrica Yahoo! Vai a: http://www.facebook.com/find-friends/?ref=email

Questo messaggio è destinato a vitali.giorgio@yahoo.it. Se non vuoi ricevere questo tipo di e-mail da Facebook in futuro, clicca sul link sottostante per annullare l'iscrizione.
http://www.facebook.com/o.php?k=43f27c&u=1639686600&mid=2b7dd6dG61bba1c8G18a9f6bGa
Facebook, Inc. P.O. Box 10005, Palo Alto, CA 94303


lunedì 26 luglio 2010

PLS I NEED URGENT REPLY



FOR YOUR KIND ATTENTION.
COULD YOU PLEASE CONSIDER TO HELP ME TO RELOCATE THIS SUM OF TEN
MILLION FIVE HUNDRED THOUSAND DOLLARS (US$10.5M) TO YOUR
COUNTRY FOR ESTABLISHING AN INDUSTRY IN YOUR COUNTRY.

THIS FUND WAS DEPOSITED IN OUR BANK BY MR PAUL LOUIS HALLEY FROM FRANCE WHO DIED IN A PLANE CRASH IN 2003 TBM 700 AIRCRAFT ON 6 DECEMBER WITH HIS WIFE AND THE WHOLECREW ON BOARD.

WITHOUT A (HEIR) HENCE THE MONEY IS FLOATING AND IF I DO NOT REMIT THIS MONEY OUT URGENTLY IT WILL BE FORFEITED FOR NOTHING AND THE BIG GUNS AT THE HERMS OF ADMINISTRATION AT THE BANK WILL SHARE THIS FUND AMOUNGST THEMSELVES AS IT HAS BEEN DONE IF NO TRACE OF HEIR TO SUCH FUND IS FOUND.

WE HAVE TRIED TO CONTACT HIS FAMILY TO COME FORWARD FOR CLAIMS BUT COULD NOT
SUCCEED.
CLICKHERE(http://newswww.bbc.net.uk/2/hi/uk_news/england/oxfordshire/4537663.stm )

I WILL
GIVE YOU ALL VITAL INFORMATION CONCERNING THE FRANCE CITIZEN AND THE $10.5M IN OUR CUSTODY SO THAT YOU WILL CONTACT MY BANK FOR THEM TO RELEASE THE MONEY TO YOU AS THE NEXT OF KIN TO THE DECEASED PERSON.

YOU WILL HAVE TO ESTABLISH CONTACT WITH THE BANK WHILE I WILL GUIDE YOU ON THE STEPS TO FOLLOW TILL THE TRANSFER OF THIS FUND REACHES TO YOU AND YOUR ACCOUNT.

AS ONE OF THE BANK DIRECTORS,I WILL PLAY A ROLE TO MAKE SURE THAT THE FUND IS RELEASED TO YOU.

THIS IS A LEGITIMATE TRANSACTION AND YOU WILL BE COMPENSATED WITH 40% FOR YOUR ASSISTANCE FOR PRESENTING YOURSELVE AS THE NEXT OF KIN AND ACCOUNT TO RECEIVE THIS FUND IN YOUR COUNTRY.

IF YOU ARE
INTERESTED PLEASE WRITE BACK FOR MORE CLEARIFICATION WITH YOUR INFORMATIONS AS REQUESTED BELOW BECAUSE ON RECEIPT OF YOUR
INFORMATIONS.

I WILL KNOW THAT ACTUALLY YOU ARE READY TO BE MY PARTNER AND THEN I WILL HAVE TO SEND TO
YOU A DRAFT APPLICATION FORM WHICH YOU ARE TO FILL AND APPLY FOR THE RELEASE OF THE FUND TO YOUR ACCOUNT IN YOUR DESIRED COUNTRY. peter.matthew@sify.com

THE REQUESTED INFORMATIONS BELOW.

==================================

1.FULL NAME..........
2.TELEPHONE
NUMBERS/MOBILE/FAX.......
3.YOUR AGE......
4.YOUR SEX.........
5.YOUR OCCUPATION........
6.YOUR COUNTRY AND CITY......
7.YOUR HOME ADDRESS..........
8.MARITAL STATUS............

Best Regards.
Mr.Peter Matthew

Re: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA

Sono perfettamente d'accordo !
Visto che quasi nessuno degli eletti sente il dovere
morale di provvedere autonomamente.
A presto
Savino Frigiola

Sent: Monday, July 26, 2010 3:46 PM
Subject: I: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA



--- Lun 26/7/10, Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com> ha scritto:

Da: Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com>
Oggetto: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
A: "On. Scilipoti Domenico" <scilipoti_d@camera.it>
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 13:42

Perché la "democraticissima" costituzione italiana non prevede, in alcuno dei suoi "perfetti" 139 articoli più i"divertenti transitori" (che mai...passano), l'obbligo di rendiconto verso i cittadini?
Finché un parlamentare non sentirà il dovere di sollevare questo "principio" per farne cardine di revisione costituzionale, il cittadino potrà sostenere l'inutilità del "sistema parlamentare".
Cordialità : Antonio Pantano
,
--- Lun 26/7/10, On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it> ha scritto:

Da: On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it>
Oggetto: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
A: Undisclosed-Recipient@yahoo.com
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 09:24

 

AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA

Roma, 27/07/2010: "Ogni ambiente ha un equilibrio biologico che può essere gravemente compromesso dai rifiuti dell'uomo. Un piccolo gesto di civiltà, oggi, sulle spiagge, aiuta i pesci, gli uccelli, l'ambiente e l'uomo". Così l'On. Scilipoti (IDV), componente l'VIII Commissione della Camera dei Deputati – Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici – nella sua battaglia quotidiana a favore di scelte ecosostenibili. "Mettiamo l'ecologia al centro delle scelte. I nostri avi utilizzavano lo stallatico per concimare: non costava niente, non inquinava e si ottenevano risultati di qualità. "Il produrre rifiuti è un necessità – Continua il deputato di Italia dei Valori -  ma deve diventare una opportunità.. Tutto quello che è scarto e rifiuto, è invece qualcosa di concreto; ma ai politici, manca fantasia e responsabilità diretta: nei comuni, piuttosto, inventino dei microsistemi per la raccolta differenziata, così da produrre non richieste di contributi, ma ricchezza e lavoro, senza far pagare la raccolta dei rifiuti. E gli amministratori responsabili della cattiva gestione - conclude l'On. Scilipoti (IDV) – paghino personalmente per le loro incapacità."

Dott. Giuseppe Cuschera

Ufficio Stampa

On. Dott. Domenico Scilipoti

06 67608028

06 67604225

scilipoti_d@camera.it

www.domenicoscilipoti.it

AVVISO: questo messaggio e i suoi eventuali allegati sono rivolti esclusivamente ai destinatari e possono contenere informazioni riservate. Qualsiasi utilizzo, diffusione o riproduzione senza autorizzazione è proibita. Qualora vi fosse pervenuto questo messaggio per errore, esso va cancellato immediatamente con preghiera di avvisare il mittente, grazie.

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R: I: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA

OVVIO...............gv

--- Lun 26/7/10, Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com> ha scritto:

Da: Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com>
Oggetto: I: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
A: vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com, vitali.giorgio@yahoo.it
Cc: "Claudio Tedeschi" <c.tedeschi@collemonastero.it>, "Claudio Tedeschi" <claudio.tedeschi@poste.it>, "Ernesto Roli" <ernestoroli@tiscali.it>, "Savino Frigiola" <s.frigiola@virgilio.it>, "Horatio Fergnani" <veientefurente@libero.it>
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 15:46



--- Lun 26/7/10, Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com> ha scritto:

Da: Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com>
Oggetto: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
A: "On. Scilipoti Domenico" <scilipoti_d@camera.it>
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 13:42

Perché la "democraticissima" costituzione italiana non prevede, in alcuno dei suoi "perfetti" 139 articoli più i"divertenti transitori" (che mai...passano), l'obbligo di rendiconto verso i cittadini?
Finché un parlamentare non sentirà il dovere di sollevare questo "principio" per farne cardine di revisione costituzionale, il cittadino potrà sostenere l'inutilità del "sistema parlamentare".
Cordialità : Antonio Pantano
,
--- Lun 26/7/10, On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it> ha scritto:

Da: On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it>
Oggetto: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
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Data: Lunedì 26 luglio 2010, 09:24

 

AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA

 

Roma, 27/07/2010: "Ogni ambiente ha un equilibrio biologico che può essere gravemente compromesso dai rifiuti dell'uomo. Un piccolo gesto di civiltà, oggi, sulle spiagge, aiuta i pesci, gli uccelli, l'ambiente e l'uomo". Così l'On. Scilipoti (IDV), componente l'VIII Commissione della Camera dei Deputati – Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici – nella sua battaglia quotidiana a favore di scelte ecosostenibili. "Mettiamo l'ecologia al centro delle scelte. I nostri avi utilizzavano lo stallatico per concimare: non costava niente, non inquinava e si ottenevano risultati di qualità. "Il produrre rifiuti è un necessità – Continua il deputato di Italia dei Valori -  ma deve diventare una opportunità.. Tutto quello che è scarto e rifiuto, è invece qualcosa di concreto; ma ai politici, manca fantasia e responsabilità diretta: nei comuni, piuttosto, inventino dei microsistemi per la raccolta differenziata, così da produrre non richieste di contributi, ma ricchezza e lavoro, senza far pagare la raccolta dei rifiuti. E gli amministratori responsabili della cattiva gestione - conclude l'On. Scilipoti (IDV) – paghino personalmente per le loro incapacità."

 

 

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I: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA



--- Lun 26/7/10, Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com> ha scritto:

Da: Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com>
Oggetto: R: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
A: "On. Scilipoti Domenico" <scilipoti_d@camera.it>
Data: Lunedì 26 luglio 2010, 13:42

Perché la "democraticissima" costituzione italiana non prevede, in alcuno dei suoi "perfetti" 139 articoli più i"divertenti transitori" (che mai...passano), l'obbligo di rendiconto verso i cittadini?
Finché un parlamentare non sentirà il dovere di sollevare questo "principio" per farne cardine di revisione costituzionale, il cittadino potrà sostenere l'inutilità del "sistema parlamentare".
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,
--- Lun 26/7/10, On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it> ha scritto:

Da: On. Scilipoti Domenico <scilipoti_d@camera.it>
Oggetto: AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA
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AMBIENTE. SCILIPOTI (IDV): L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: I RIFIUTI, I CITTADINI, LA POLITICA E LA NATURA

 

Roma, 27/07/2010: "Ogni ambiente ha un equilibrio biologico che può essere gravemente compromesso dai rifiuti dell'uomo. Un piccolo gesto di civiltà, oggi, sulle spiagge, aiuta i pesci, gli uccelli, l'ambiente e l'uomo". Così l'On. Scilipoti (IDV), componente l'VIII Commissione della Camera dei Deputati – Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici – nella sua battaglia quotidiana a favore di scelte ecosostenibili. "Mettiamo l'ecologia al centro delle scelte. I nostri avi utilizzavano lo stallatico per concimare: non costava niente, non inquinava e si ottenevano risultati di qualità. "Il produrre rifiuti è un necessità – Continua il deputato di Italia dei Valori -  ma deve diventare una opportunità.. Tutto quello che è scarto e rifiuto, è invece qualcosa di concreto; ma ai politici, manca fantasia e responsabilità diretta: nei comuni, piuttosto, inventino dei microsistemi per la raccolta differenziata, così da produrre non richieste di contributi, ma ricchezza e lavoro, senza far pagare la raccolta dei rifiuti. E gli amministratori responsabili della cattiva gestione - conclude l'On. Scilipoti (IDV) – paghino personalmente per le loro incapacità."

 

 

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E, Captayne Care, And all thy bloddy band! For thou hast

R: la secolarizzazione totale che viviamo è figlia della sovversione originaria operata dal cristianesimo

NEL SOTTOLINEARE CHE QUESTO BRANO, CHE HO LETTO PIù VOLTE, DEVE ESSERE CONSIDERATO FRA I PIù INTERESSANTI DEL PENSIERO CONTEMPORANEO, VARREBBE LA PENA DI AGGIUNGERE QUALCOSA.Intanto una considerazione su Cacciari, personaggio che emerge, apparentemente per forza propria,nel cielo livido della filosofia italiana e contemporanea in generalew. Ciò che mi colpì, qualche decennio fa, era il suo interesse per i libri scritti da esponenti del fascismo e del post-fascismo.Poi la sua ascesa in "politica" ( ma quale politica? una sperimentazione sul terreno? Può darsi! ) Infine la chiamata da Don Verzè alla sua Università milanese. Sicuramente Cacciari, e con lui Blondet, hanno CENTRATO il problema della contemporaneità, soprattutto nell'identificare nel cristianesimo prima e nella filosofia-mentalità borghese dopo, l'origine del processo dissolutivo. IN OGNI CASO OCCORRE LEGGERE BENE QUEL CHE è STATO SCRITTO. Ad esempio, porre il cristianesimo come figlio del cosmopolitismo ellenistico, a mio avviso, è fuorvante. Essendo l'ellenismo la kultur dell' epoca in cui nacque (fu creato dai filosofi alessandrini) il cristianesimo, ed essendo l'ellenismo talmente diffuso in tutta l'area, da dover essere per forza una forma di SINCRETISMO [contenente Platonismo, Neo Platonismo, Orfismo, Pitagorismo, Miti indu-egizi-mesopotamici e quant'altro...] E tuttavia, dentro "quel" cristianesimo fu inserito un "tarlo" che è quello che ha dettato le forme della "dissoluzione" del Nomos Prisco, ed è quello che ancora agisce nella società post-liberalmarxista, utilizzato ORA dal potere finanziario nel suo programma di livellamento di Massa :TUTTI EGUALI E TUTTI UGUALMENTE SCHIAVI. ( Come annota con notevole acume proprio Cacciari) CONCLUDO con una considerazione più moderna: Secondo Durkheim ( La divisione del lavoro sociale, 1893; Il suicidio,1897), il concetto di "animia" è correlabile al passaggio da una società a solidarietà meccanica ( scarso grao di divisione del lavoro sociale, con rappresentazioni collettive che svolgono una efficace funzione integratrice), a società a solidarietà organica ( alto grado di divisione del lavoro, diffusa articolazione di funzioni e ruoli sociali, presenza di un sistema di norme che integra, nella "coscienza collettiva" i desideri illimitati dei singoli ed i conflitti di interessi tra i gruppi.) Le conseguenze sono lunghe a descriversi, ma basti questo chiarimento. Ricordando che l'analisi ora riportata risale alla fine dell'ottocento. Per quanto riguarda Del Noce, che leggevo negli anni settanta sulla rivista L'Europa, diretta da Angelo Magliano, che aveva lo stesso formato e la stessa impostazione grafica di PLANETE, avevo già notato in questo filosofo, che lottava in un ambiente culturale e politico ( Torino) nel cuore della cultura "liberal" einaudiana,una capacità predittiva notevole, che gli derivava da una profonda conoscenza dei movimenti culturali. LE SUE PREVISIONI SI SONO AVVERATE. TUTTE.
Conclusione: in un articolo di Manlio di Lalla, del numero 22-23 del 1970 di L'Europa, preso a caso, leggo due considerazioni interessanti: 
1) ...basti ricordare in questa circostanza le interpretazioni di Jacob L. Talmon, contenute nel suo volume: Le origini della Democrazia totalitaria, Il Mulino,1967, dove il nesso democrazia del Rousseau e totalitarismo moderno è chiaramente sottolineato.
2) ...Il risultato di questo nuovo abito illuministico progressivamente generalizzatosi, è quello attuale di un "antifascismo" scarsamente critico, legato fondamentalmente ad una democrazia dogmatica e compiaciuta di se stessa che costituisce l'odierna esangue prospettiva del partito comunista...
MIA CONSIDERAZIONE FINALE: sono passati 40 anni da questa diagnosi e gli esponenti di tuttio i partito odierni parlano ancora un linguaggio stravecchio già negli anni cinquanta.
GIORGIO VITALI.  

--- Dom 25/7/10, Luigi <luleonin@libero.it> ha scritto:

Da: Luigi <luleonin@libero.it>
Oggetto: la secolarizzazione totale che viviamo è figlia della sovversione originaria operata dal cristianesimo
A: Undisclosed-Recipient@yahoo.com
Data: Domenica 25 luglio 2010, 22:54

 
 

 
Leggendo il libro : "Gli Adelphi della dissoluzione " di Maurizio Blondet ho
notato questo interessante capitolo che qui sotto riproduco.
I. PARLA UN INIZIATO?
«Il Papa deve smettere di fare il katéchon! », esclamò d'improvviso Massimo Cacciari.  Mi stupì la sua foga, e ancor più il fatto che subito dopo parve
pentirsi, come se la parola gli fosse sfuggita.  Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando nella sua casa tersa, piena di volumi.
Fuori, Venezia si sfaceva nel suo mare fecale, sotto un cielo grigio.
Katéchon?  Non ricordo molto di greco.  Dovetti chiedergli che cosa volesse dire. «Katéchon è Ciò che-trattiene», rispose Cacciari guardandomi incerto:
«Ciò che trattiene l'Anticristo dal manifestarsi pienamente.  San Paolo,ricorda?». 
Ora ricordavo: Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2, 6 e seguenti).  Il passo enigmatico in cui Paolo di Tarso accenna al futuro manifestarsi dell'Anticristo, Anomos: «Il figlio di perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra tutto quel che si adora come Dio, tantoche siederà egli stesso nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio». 
Ma noncrediate che la venuta dell'Anticristo sia imminente, aggiunge subito l'apostolo.  C'è qualcosa che «trattiene» l'Anticristo dall'irrompere nel
mondo.
E qualcosa di misterioso, di cui san Paolo deve aver già parlato in passato ai fedeli di Tessalonica. «Non vi ricordate come io, quand'ero tra voi, vi
dicevo tali cose?  Perciò voi sapete che cosa sia quel che lo trattiene (=katéchon), affinché sia manifestato a suo tempo.  Perché è già al lavoro
il mistero d'iniquità, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.  Allora sarà la manifestazione dell'Iniquo». 
Che cosa può essere «ciò che trattiene» l'Anticristo?, cercai di ricordare. 
Mi risposi che,genericamente, doveva essere la fede cristiana, forse la Chiesa, i sacramenti.  Così pareva intenderlo Cacciari, del resto; e mi stupì
anzitutto che egli pretendesse dal Pontefice che «smettesse» di fare ostacolo all'Anticristo, che cessasse di far da argine alla Perdizione. 
Per quanto patetico appaia oggi quest'argine, se è poi la Chiesa, di fronte all'edonismo e alla secolarizzazione - se sono questi i segni dell'Anticristo - come si può chiedere al Papa di non opporsi al Male? 
Mi domandai anche: perché Cacciari desidera accelerare l'avvento dell'Anticristo?
La nostra conversazione, fino a quel momento, non faceva prevedere quell'esito. 
Lo stavo interrogando sui «valori» della cosiddetta «etica laica». 
Mi rispose, sarcastico, che - per cominciare - andava sgombrato il campo dall'abuso, dalla ripetizione a vanvera del termine «etica».
«Ethos, o per i latini Mos, non è affatto ciò che noi oggi intendiamo per " etico" o "morale".Ethos non indicava comportamenti soggettivi;indivava la "dimora",l'abitare in cui ogni uomo si trova alla nascita,la radice a cui ogni uomo appartiene.ln questo senso, un greco non era più o meno "etico" per sua scelta o volontà.  Egli apparteneva a un ethos.  A una stirpe, a un linguaggio, a una polis.  Che non era stato lui a scegliere».
Come nell'Induismo, osservai: dove un uomo, per il fatto di nascere in una precisa casta, appartiene alla sua casta.  Ed è soggetto allo swadharma, la
«legge» (dharma, che significa anche «dovere» e «destino») propria della sua (swa) casta. 
In India non esiste una morale; esiste un dharma per ogni casta, e il dharma del contadino è diverso da quello del re, ciascuno ineluttabile e non evitabile.
Cacciari annuì: «Ogni società tradizionale ha, o meglio è, un ethos.  Ogni società tradizionale, come un albero rovesciato, ha la sua radice nella legge divina, nel nomos.  La legge della polis, dice Erodoto, è l'immagine di Dike». 
Un ethos, ripete, impone all'uomo valori che non è lui a scegliere, a decidere, ma a cui appartiene.  Ma in Europa questa appartenenza è entrata in crisi quasi fin dall'inizio.  Per l'uomo europeo è venuto molto presto il tempo della frattura con l'ordine degli Dei,il tempo della   de-cisione.
L'ethos era già in crisi profonda con l'Ellenismo,"cosmopolita" ossia sradicato.
"E duemila anni fa ,l'ethos ha cessato completamente di esistere".
Duemila anni fa ,quando Cristo apparve nel mondo.
"Si , il Cristianesimo è stato dirompente rispetto ad ogni ethos".
Per provarmelo, Massimo Cacciari cerco un passo nel De Civitate Dei.  Non riusci a trovarlo; me ne dette un riassunto ad sensum.
«Sant'Agostino lo dice chiaramente: la Città di Dio è pellegrina in terra.Ne consegue  che il cristiano non ha casa o è a casa sua ovunque.  Il cristiano "non si cura" dei diversi costumi, delle diverse leggi, delle diverse istituzioni con cui la pace terrena si ottiene o si mantiene». (Ho scoperto dopo che Massimo Cacciari cita quel passo con precisione nel suo Geo-filosofia dell'Europa, editore Adelphi, p. 116: è il cap.  XIX, 12-17,del De Civitate Dei). 
Il Cristianesimo non ha più radici in costumi tradizionali, in una polis specifica, in un ethos; non ha più nemmeno una lingua sacra.
Ciò vuol dire, continuò,che il Cristianesimo si rivela essenzialmente sovversivo dell'Antichità e dei suoi valori;che esso spezza definitivamente
i legami fra gli Dei e la società fra gli dèi e la società.
L' ethos antico era una religione civile; gli dèi erano, inevitabilmente, gli dèi della polis. 
Erano dèi di ferro: Socrate fu condannato perché la sua libera investigazione offendeva gli dèi della polis.  Ma radicavano l'uomo, lo riparavano dalla decisione.  Il Cristianesimo, consumando la rottura con gli dèi della Città, sradica l'uomo: «Con il Cristianesimo comincia la nostra "etica" come decisione, come un sistema di valori che io scelgo come "libero arbitrio"». 
Uno stato doloroso: il Cristianesimo getta l'uomo nella libertà come un naufrago è gettato in mare in tempesta.

«E la Chiesa è perfettamente consapevole di quanto sia tragica la libertà che ha donato all'uomo.  Già Agostino paventa che, sradicati gli dèi della
Città, la città dell'uomo diventi il campo dove si scontrano meri interessi,il regno della forza.  Per questo tutta la cultura cristiana è un correre ai
ripari contro la tragedia che ha provocato, una tensione disperata a riparare il pericolo che viene dalla frattura tra la Città di Dio e la città
dell'Uomo. 
In questo senso, è davvero la Chiesa a fondare la civiltà europea.
Perché l'Europa,la sua storia,è la storia di questo sradicamento,dell'angoscioso obbligo di de-cidere che deriva dalla perdita definitiva dell'ethos. E'la storia delle soluzioni disperate che l'Europa via via  escogita per darsi leggi "morali" le quali - senza sopprimere la libertà - trattengano la società dal divenire il campo della pura violenza».
Ma queste norme, non più radicate nel Sacro, sono per forza precarie,sostenne Cacciari; esse devono continuamente essere «superate». «E qui è la
grandezza d'Europa e la sua miseria: il suo sforzo bimillenario per dare norme a una libertà che è sempre sul punto di delirare.  Il fatto è che il
Cristianesimo, liberando l'uomo dall'ethos, libera in lui la potenza del pensiero: il potere di mettere in discussione ogni tradizione ricevuta, il
potere che tutto oltrepassa».

Non potei fare a meno di notare lo stupefacente corollario a cui conduceva quest'ordine di pensiero:la secolarizzazione totale che viviamo sarebbe
dunque figlia della sovversione originaria operata dal Cristianesimo.
In apparenza antagonisti, l'Illuminismo libertino di cui subiamo gli esiti estremi, e la Chiesa, avrebbero in realtà la stessa radice.
 
Protestai (temo troppo debolmente) che non poteva essere; che anche l'ethos cristiano è radicato nel sacro... Cacciari m'interruppe con impazienza: «La vera
differenza è che il Cristianesimo sa che la volontà dell'uomo è ferita.  Che diventando libero, l'uomo diventa libero di fare il male. 
Ogni "morale" laica e illuminista presuppone il contrario: che ogni uomo ha in sé i principi universali dell'azione.  Che il bene è scritto nella sua coscienza,
e gli basta seguirla».
L'Illuminismo è pelagiano nel senso più lato,aggiunse : nega il peccato originale,crede che l'uomo possa salvarsi da sé.
"Di più:ogni etica laica suppone che tutto ciò che manifesta in me come mia natura è buono . Dunque  i miei appetiti vanno soddisfatti perché buoni.Anzi, di più: perché necessari.
Lungi dal predicare, come fanno i parroci, che gli appetiti vanno "ordinati", il laicismo pone proprio gli appetiti alla base del vivere civile».
Come,come ? 
«Per esempio, la borghesia crede che il libero espandersi degli egoismi e degli interessi individuali  dia luogo a quell'armonia colletiva
che chiama "mercato",e di cui scopre adorante le leggi: le "leggi del mercato".
Il Marxismo, dal canto suo, ha creduto che dalla lotta scatenata fra le forze economiche potesse nascere l'armonia finale, la "società senza classi".E' la scoperta delle economie politiche.  Che non a caso sorgono nell'Ottocento, insieme all'estetica».
E l'estetica è la «scienza» che scopre le leggi del godimento soggettivo,come l'economia politica è la «scienza» che scopre le leggi dell'interesse
individuale, mi spiegò. «Sono queste due "scienze" a costituire la Modernità, e precisamente questa Modernità che oggi il Cattolicesimo si
trova davanti come il Nemico».


Il giovane filosofo nero-barbuto alludeva al Nemico finale, all'Anticristo?
«Negli ultimi settant'anni», continuò lui, «la Chiesa ha creduto che il Nemico fosse il Comunismo.  Non era sbagliato; il Comunismo ha scatenato, ha
portato alle ultime conseguenze la volontà di potenza europea.Il Comunismo affermava: l'uomo si salva da sé, armato di economia e di estetica.  La
Chiesa, giustamente, l'ha sentito come una sfida mortale. 
Oggi che il Comunismo è caduto, però, contro la Chiesa si rizza il Nemico vero, il Nemico finale: un sistema estetico-economico totalmente secolarizzato».
Qui capivo meglio a che cosa Cacciari alludesse: quell'ultimo Nemico era già stato identificato dal chiaroveggente Del Noce. 
E il Capitalismo ulteriore al Comunismo, che ingloba in sé le larve psichiche e sociali scampate alla decomposizione del marx-leninismo: «l'intellettuale dissacratore come custode del nichilismo», «trasformato in funzionario dell'industria culturale alle dipendenze del potere» economico, «lo spirito borghese allo stato puro» a cui si riduce la copula necrofila del Capitalismo con lo spettro del Marxismo, devitalizzato della sua tensione escatologica. 
Del Noce aveva previsto: il Comunismo sconfitto, «trasformato in una componente della società borghese ormai completamente sconsacrata», dominata «da una
nuova classe che tratta ogni idea come strumento di potere». 
Il Comunismo addomesticato in «partito radicale di massa, adatto a mantenere l'ordine in un mondo cui qualsiasi religione è scomparsa»:
quello del Capitalismo internazionalista,del Nuovo Ordine Mondiale Tecnocratico.
Insomma il peggio dei due sistemi che,falsi antagonisti,anelavano in realtà ad adottarsi l'un l'altro:
sì, poteva  essere questa una buona descrizione dell'Anticristo. 
Ma Cacciari già continuava: «Per anni la minaccia comunista ha causato un'alleanza forzata tra la Chiesa e il sistema laico borghese.  Ora
quest'alleanza che era finta fin dal principio,non è più possibile.  Nessuna composizione è possibile tra la Chiesa e lo spirito borghese, con la sua
"etica laica". 
Per un motivo preciso: che il cristiano deve mettere in discussione ogni sistemazione puramente terrena. 
Lui, "pellegrino" su questa terra, sa che ogni sistemazione della Città dell'Uomo è transeunte,che deve essere superata».
La sovversione cristiana si volge dunque ora contro il totalitarismo borghese-radicale?
«Lo spirito estetico-economico borghese non tollera di essere messo in discussione; non ammette di poter essere superato». 
Mi parve di leggergli negli occhi l'evocazione paolina del Figlio di Perdizione, «colui che s'innalza sopra tutto quel che si adora come Dio».
Cercai di fare dello spirito: «Ma l'essenza della società borghese è il liberalismo, e per principio il liberalismo mette in discussione ogni
principio ... ».
«Il sistema borghese tollera di essere discusso solo al proprio interno»,sancì Massimo Cacciari:"Verso ciò che è esterno ai suoi "valori" non ha pietà".E mi elencò i genocidi liberali:a cominciare dallo sterminio dei Pellerossa .
"I Pellerossa erano radicati nel loro ethos,e l'americano vedeva nel loro ethos un sistema di non-libertà. Lo sterminio delle società sacrali, degli  ethoi tradizionali, è prescritto dal liberalismo per il "bene" stesso dell'uomo». 
Ed enumerò: per sradicare il Giappone dal proprio sacro nomos, non ci volle nulla di meno che l'olocausto nucleare. 
Migliaia di tonnellate di bombe furono necessarie per stroncare Fascismo e Nazismo ,"forme di neopaganesimo che cercavano di ricollegare la società a un Ethos".
E il Vietnam ,la guerra del Golfo,l'intervento "umanitario" in Somalia nel 1993 e in Jugoslavia nel 1999
«Non si faccia illusioni: anche contro la Chiesa non esiterà a usare la più inaudita violenza, se la Chiesa si rifiuta di diventare un semplice supporto
della società borghese.  Ciò che la Chiesa non può fare: perché il cristiano è necessariamente sovversivo di ogni potere politico che si pretenda
autonomo.
Già negli Stati Uniti si teorizza come l'avversario irriducibile sia l'Islam. 
Anche contro la Chiesa il conflitto diverrà sempre più drammatico.
Da una parte la Chiesa e l'Islam, e dall'altra una "etica" laicista sempre più occasionale, e nello stesso tempo sempre più radicalmente universale,
nella sua pretesa di essere l'unica valida».
Purtroppo credo abbia ragione, risposi.  Forse viviamo davvero sull'orlo dei tempi ultimi.  Sappiamo che cosa aspetta i credenti: la resistenza eroica al
di là di ogni umana speranza, il martirio.  La Chiesa lo sa: è scritto nella sua tradizione.
Fu allora che Cacciari lo disse. «Il Papa deve smettere di fare il katéchon!».  Poi, come pentito, precisò: «Voglio dire che lei, come
cattolico, sa come finirà.  Verrà l'Anticristo e trionferà, ma sarà sconfitto».
A voi i commenti.


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domenica 25 luglio 2010

UNA FONDAMENTALE PAGINA DELLA NOSTRA STORIA...da non mancare!!

Un grande comunicatore, collaudato da DECENNI di trasmissioni televisive di successo, come PINGITORE, ha messo in scena in una cornice di grande partecipazione, VILLA TORLONIA, un dramma al quale TUTTI dovremmo partecipare.
La RECITA è programmata FINO al 30 luglio e poi per gli ultimi 10 giorni di agosto.
TITOLO DEL DRAMMA: < QUEL 25 LUGLIO A VILLA TORLONIA>.
La recita inizia tutte le sere alle 22.00, ingresso cancello principale di Villa Torlonia fino alle 22.00. Via Nomentana.
Si può assistere, in DIRETTA, perchè negli stessi luoghi ove solo qualche decennio fa è avveenuto dei più grandi DRAMMI della Storia nazionale.
Mussolini, che a Villa Torlonia abitava con la famiglia, torna alle 3 del mattino dopo il famoso SCONTRO DEL GRAN CONSIGLIO OVE è MESSO IN MINORANZA DA CIANO, BOTTAI, GRANDI FEDERZONI ed altri.
L'autore grande esprto di queste cose,  fa esprimere a Mussolini i pensieri che vengono in mente a tutti noi. CONDITI con frasi storicamente dette o scritte dal Duce.
Inoltre, appaiono alla mente del Duce, alcuni personaggi della sua vicenda umana: il figlio Bruno, il fratello Arnaldo, la donna fatale che lo ha lanciato, Margherita Sarfatti ed infine Claretta. SI TRATTA DI UN GRANDE AFFRESCO PSICOLOGICO, MORALE, POLITICO E STORICO CHE NON POSSIAMO DISERTARE
Ecco alcuni pensieri che l'autore fa esprimere al Duce: Mi vedono come un ingombro... nel buio della sconfitta si marcisce da solo... nessuno ha mai presentato il conto al vincitore...destino del Capo...più ti devono e più ti odiano...( frase di Churchill: Mussolini ci ha minacciato con una pistola di legno)..GIUDIZIO SUGLI ITALIA: spenti dalla consuetudine e dallarassegnazione...e circa i 25luglisti: affetti da smania di protagonismo...INSOMMA, le frasi dette da Mussolini sono ovviamente tutte autentiche, e ci servono per COMPRENDERE la RAGIONI e le MOTIVAZIONI del DUCE in quei fondamentali frangenti della storia italiana,europea e mondiale. UNA LEZIONE MOLTO OPPORTUNA!
< IL MIO PERSONALE SALUTO: POSSIATE TUTTI VOI RAGGIUNGERE LO STATO DI ASSOLUTA PERFEZIONE. (anche assistendo e meditando su questo eccezionale spettacolo).> Georgius Graccus Vitalicus. 

R: TRASMISSIONE SU RAI 3 DI VENERDI SERA

CERTE COSE è INUTILE CHE CE LE DICIAMO TRA NOI. IL FATTO IMPORTANTE CHE DOBBIAMO RILEVARE NON è SE LORSIGNORI DICONO QUELLO CHE VOGLIAMO NOI, MA BENSì PERCIOCCHè IMPEROCCHè EZIANDIO--------CONSTATARE LA LENTA MA INESAURIBILE TENDENZA AD AVVICINARSI ALLA VERITà. QUESTO è IL VERO DATO POLITICO DI GRANDE RILEVANZA. Ma prima di ammettere che la resistenza non è mai esistita, che è stata inventata per favorire i rapporti De Gasperi/ Alleati nel trattato di pace e poi confermata dal MSI per ragioni di REGIME e per giustificare gli ingiustificabili che, durante la rsi l'hanno avallata, ci vorrà moltisssimo tempo. GV.  

--- Sab 24/7/10, Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com> ha scritto:

Da: Antonio Pantano <pantanoantonio@ymail.com>
Oggetto: R: TRASMISSIONE SU RAI 3 DI VENERDI SERA
A: "maufil" <maufil@alice.it>
Cc: "Giorgio MAIL2" <vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com>, vitali.giorgio@yahoo.it
Data: Sabato 24 luglio 2010, 05:42

Caro Barozzi, ho sottratto 3 ore al mio riposo sorbendomi la trasmissione, condotta da un saccentino che tentò di far dire qualcosa al "prezzemolo" Guerri, ignaro di TUTTO (ma corretto nel non avallare le scemenze "vulgata" imperanti).
Minestrone imbastito sul lavoro (profumatamente pagato dalla Rai) della Forenza, che visse alcuni anni per
lucrare sulle "fantasìe" del marito Tompkins - designato dal calderon vatican-mafio-anglo/amerikano a tentare di "creare peso" ai partigiani -, e che, molto tempo fa' venne "a visitarmi" fugacemente.....per 6 ore (a films già confezionati, ed a Peter defunto)!
"Le mille balle blù"! Che hanno permesso sia a Lei che a Giorgio Vitali di verificare "la osservazione di Pantano" circa le riprese filmiche di piazzale Loreto.
Poi c'è altro. Anche Caprara, che, sulla via di Damasco, non poté (a babbi morti) seppellire Longo e Pci : "resistenza d'abord!", altrimenti NULLA più si potrebbe dire!
Ma ciò che atomizzo nel mio libro ultimo (ed in parte ho rammentato giovedì nella conferenza su Maastrich) è MOLTO! Utile per dimostrare che "la resistenza MAI esistette, MAI essendo stata autonoma".Anche nelle 3 ore di trasmissione è emerso sovente che "i partigiani 
ricevettero indirizzi, denaro, viveri, armi, dagli Alleati, insieme con commissari, nell'ambito della loro guerra".
Gli Alleati erano "seri"! Si avvalsero dei mafiosi, in prospettiva secolare, ma MAI avrebbero dato ruolo ai "partigiani" : li usarono per le sfilate, e per gli agguati, oltre che EPURARE l'Italia dai Fascisti veri!
Il resto....NULLA. Come Italyland d'oggi! E' Berlusca che va da Gheddafi ad ottenere il proprio piatto di minestra! Non il contrario!
Cordialità (anche a Giorgio Vitali): A.P.
 
 

--- Ven 23/7/10, maufil <maufil@alice.it> ha scritto:

Da: maufil <maufil@alice.it>
Oggetto: TRASMISSIONE SU RAI 3 DI STASERA
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>, "Roberto Cozzolino" <omeoron@virgilio.it>, biamonte@inwind.it, "Ernesto Roli" <ernestoroli@tiscali.it>, guripa@alice.it, "Silvio Chiacchiararelli" <silchi48@libero.it>, flavio.laghi@poste.it, giannetto.bordin@fastwebnet.it
Cc: "gianni donaudi" <gdonaudi@yahoo.it>, moriniromi@libero.it, franap54@gmail.com, altofiamma@katamail.com, ubaldo.croce@tin.it, antonino-amato800@alice.it, "Enrico Galoppini" <enrico.galoppini@tin.it>, filip.giannini@tiscali.it, movnazpop@libero.it, "Giuseppe Magliacane" <giuseppemagliacane@hotmail.com>, nicola.cospito@libero.it, "GianMario Monaldo" <gianmariomonaldo@alice.it>, "Napolibera" <napolibera@giannicaroli.eu>, "Roberto Sestito" <mystes@oi.com.br>, spadaro-giuseppe@libero.it, "merimar" <merimar@interfree.it>, almar72@lycos.com, fenicecarte@gmail.com, claudio.moffa@fastwebnet.it, "Calo' Pietro" <p.calo@trenitalia.it>, "VEIENTEFURENTE" <veientefurente@libero.it>, "Nazzareno Mollicone" <nmollic@tiscali.it>, "Francesco Fatica" <isses@tele2.it>, "Giovanna Canzano" <giovanna.canzano@yahoo.it>, "Antonio Pantano" <pantanoantonio@ymail.com>
Data: Venerdì 23 luglio 2010, 17:12

Seguito mia informazione che stasera su RAI 3, alle 21,10 va in onda "Mussolini l'ultima verità", mi ha comunicato Paolo Pisanò, fratello dello scomparso Giorgio, che anni addietro egli ebbe a protestare per la manipolazione da parte del Tompkins delle interviste alla signora Mazzola, gentilmente concessegli proprio da Paolo, a cui avevano fatto credere che sarebbero state utilizzate in linea con la ricostruzione di G. Pisanò.
Dopo vibranti proteste Paolo Pisanò ottenne che in una successiva puntata apparisse un cartello con la scritta:
"Si precisa che la testimonianza di Dorina Mazzola circa la morte di Mussolini e della Petacci, rivalata da Giorgio Pisanò, contraddice il racconto di Bruno Lonati".
 
Un pò poco, ma meglio che niente e resta comunque squalificato il Tomkins.
 
Ora, questa sera, in questa nuova riproposizione di quella trasmissione, bisogna vedere se correttamente riportano il cartiglio prima o dopo il serivizio, o comunque una comunicazione fuori quadro.
 
Per coloro che fossero interessati, e volessero vedere tutta la trasmissione, come farò io, li pregherei poi di comunicarmi via email se hanno visto o sentito una comunicazione del genere. Non sia mai mi dovesse sfuggire.
 
Successivamente farò un articolo stigmatizzando e denunciando questo andazzo squalificante.
 
Maurizio9


sabato 24 luglio 2010

I: RISCHIO CAMPI OGM IN FRIULI - SCRIVI SUBITO AL PRESIDENTE NAPOLITANO



--- Sab 24/7/10, antonio faz <nusrat63xxx@hotmail.com> ha scritto:

Da: antonio faz <nusrat63xxx@hotmail.com>
Oggetto: RISCHIO CAMPI OGM IN FRIULI - SCRIVI SUBITO AL PRESIDENTE NAPOLITANO
A:
Data: Sabato 24 luglio 2010, 22:13

Qui sotto due appelli al Presidente Napolitano promossi da Slowfood e GreenPeace per contestare la semina di mais transgenico fatta in Friuli il 10 luglio.
In Italia e illegale ma per l'Unione Europea è tollerato. Ancora poci giorni è il polline comincerà a diffondersi. La Procura di Pordenone si è presa 1 mese per decidere in attesa di una perizia tecnica.
 
Facciamo sentire la nostra voce ora altrimenti sarà l'inizio della contaminazione...
 
ant
 
 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Da: Ufficio Associazione Nazionale Servizi ai soci <centroservizi@slowfood.it>
Date: 23 luglio 2010 11.56
Oggetto: OGM: Appello al Presidente Napolitano
A: centroservizi@lists.slowfood.it


Cari soci,

la vicenda della semina illegale di mais transgenico in Provincia di Pordenone non è ancora giunta al suo epilogo. 
Da settimane Slow Food Italia e le altre organizzazioni della Task Force per un'Italia Libera da Ogm chiedono al Governo, al Parlamento, alle autorità locali friulane e alla magistratura di intervenire per distruggere il campo. Come fece nel luglio 2003 l'allora Presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo. Un pugno di agricoltori ha compiuto una grave violazione della legge con una forzatura le cui conseguenze sulla nostra agricoltura potranno in futuro rivelarsi molto gravi. E ancora nessuna delle autorità competenti ha avuto il coraggio di prendere l'unica decisione possibile.

Gli Ogm mettono a rischio l'ambiente, la biodiversità, l'economia agricola e non sono sicuri nemmeno sul piano della salute umana. L'abbiamo scoperto martedì 20 luglio a Roma, durante un convegno all'Ara Pacis (sulla home page del nostro sito trovate maggiori informazioni) al quale hanno partecipato molte università italiane, raccontando le loro indagini e ricerche.
Gli Ogm sono una tecnologia obsoleta, anti democratica e pericolosa: solo l'enorme quantità di denaro che muovono (a beneficio di pochi) fa sì che non siano ancora stati abbandonati.

Noi continuiamo la nostra battaglia e con le altre organizzazioni della Task Force ieri abbiamo scritto al Presidente Napolitano.
In allegato trovate il testo della lettera: vi chiediamo di sottoscriverlo e inoltrarlo al Quirinale (ufficiostampa@quirinale.it) e vi chiediamo di diffonderlo a tutti i vostri contatti.

Ne va del nostro futuro.
Grazie per l'aiuto.

Roberto Burdese
Presidente Slow Food Italia


Guarda la video intervista di Roberto Burdese su: http://www.youtube.com/SlowFoodItalia 

Slow Food Italia
Via della Mendicità Istruita, 14
12042 Bra CN
tel. +39 0172 419611
fax. +39 0172 421293
seguici su facebooktwitteryoutube e su www.slowfood.it




 
Se non visualizzi correttamente questa mail clicca qui

Greenpeace Cyberazione
23 Luglio 2010
 



Ciao -Simonetta,

in questi giorni stiamo rischiando la prima estesa contaminazione da OGM in Italia, a causa di una presunta semina – che sarebbe assolutamente illegale - di mais transgenico in un campo in Friuli, nel Comune di Fanna (Pn). Lo scorso 10 luglio il terreno "sospetto" è stato posto sotto sequestro, ma la Procura di Pordenone, invece di intervenire d'urgenza, si è presa un mese di tempo per la verifica delle analisi e la stesura della perizia.

Aspettare agosto è assurdo! Le analisi molecolari per l'accertamento della presenza di OGM sui campioni - che sono già stati prelevati da tempo - non richiedono più di tre giorni! Ormai quel mais è in fase avanzata di maturazione: ancora pochi giorni e queste piante produrranno il loro polline, che si disperderà in ambiente e darà il via a una contaminazione difficilmente arrestabile.

Non possiamo star fermi a guardare! Per questo ti invitiamo a scrivere insieme a Greenpeace e a tutta la Task Force per un'Italia Libera dagli OGM al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella sua funzione di Garante delle norme e della loro applicazione, chiediamo al nostro Presidente di intervenire con urgenza sulla Procura di Pordenone per scongiurare ogni ipotesi di contaminazione da piante transgeniche.

Se come noi, vuoi impedire che gli OGM contaminino l'ambiente e l'agricoltura, invia anche tu la lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Grazie!

Federica Ferrario
Responsabile Campagna OGM
Greenpeace Italia

 
 

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Greenpeace Italia 2010

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I: Bruno De Domenico ti ha taggato in una nota su Facebook...



--- Sab 24/7/10, Facebook <fbmessage+2jtc_stc@facebookmail.com> ha scritto:

Da: Facebook <fbmessage+2jtc_stc@facebookmail.com>
Oggetto: Bruno De Domenico ti ha taggato in una nota su Facebook...
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Sabato 24 luglio 2010, 15:29

Bruno ti ha taggato nella nota RACCONTEREMO CHE

Per leggere la nota, segui il link qui in basso:
http://www.facebook.com/n/?note.php¬e_id=415474675068&mid=2b4e7e3G61bba1c8G18925d5Ga&n_m=vitali.giorgio%40yahoo.it

Grazie,
Il team di Facebook

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venerdì 23 luglio 2010

R: TRASMISSIONE SU RAI 3 DI VENERDI SERA

Caro Barozzi, ho sottratto 3 ore al mio riposo sorbendomi la trasmissione, condotta da un saccentino che tentò di far dire qualcosa al "prezzemolo" Guerri, ignaro di TUTTO (ma corretto nel non avallare le scemenze "vulgata" imperanti).
Minestrone imbastito sul lavoro (profumatamente pagato dalla Rai) della Forenza, che visse alcuni anni per
lucrare sulle "fantasìe" del marito Tompkins - designato dal calderon vatican-mafio-anglo/amerikano a tentare di "creare peso" ai partigiani -, e che, molto tempo fa' venne "a visitarmi" fugacemente.....per 6 ore (a films già confezionati, ed a Peter defunto)!
"Le mille balle blù"! Che hanno permesso sia a Lei che a Giorgio Vitali di verificare "la osservazione di Pantano" circa le riprese filmiche di piazzale Loreto.
Poi c'è altro. Anche Caprara, che, sulla via di Damasco, non poté (a babbi morti) seppellire Longo e Pci : "resistenza d'abord!", altrimenti NULLA più si potrebbe dire!
Ma ciò che atomizzo nel mio libro ultimo (ed in parte ho rammentato giovedì nella conferenza su Maastrich) è MOLTO! Utile per dimostrare che "la resistenza MAI esistette, MAI essendo stata autonoma".Anche nelle 3 ore di trasmissione è emerso sovente che "i partigiani 
ricevettero indirizzi, denaro, viveri, armi, dagli Alleati, insieme con commissari, nell'ambito della loro guerra".
Gli Alleati erano "seri"! Si avvalsero dei mafiosi, in prospettiva secolare, ma MAI avrebbero dato ruolo ai "partigiani" : li usarono per le sfilate, e per gli agguati, oltre che EPURARE l'Italia dai Fascisti veri!
Il resto....NULLA. Come Italyland d'oggi! E' Berlusca che va da Gheddafi ad ottenere il proprio piatto di minestra! Non il contrario!
Cordialità (anche a Giorgio Vitali): A.P.
 
 

--- Ven 23/7/10, maufil <maufil@alice.it> ha scritto:

Da: maufil <maufil@alice.it>
Oggetto: TRASMISSIONE SU RAI 3 DI STASERA
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>, "Roberto Cozzolino" <omeoron@virgilio.it>, biamonte@inwind.it, "Ernesto Roli" <ernestoroli@tiscali.it>, guripa@alice.it, "Silvio Chiacchiararelli" <silchi48@libero.it>, flavio.laghi@poste.it, giannetto.bordin@fastwebnet.it
Cc: "gianni donaudi" <gdonaudi@yahoo.it>, moriniromi@libero.it, franap54@gmail.com, altofiamma@katamail.com, ubaldo.croce@tin.it, antonino-amato800@alice.it, "Enrico Galoppini" <enrico.galoppini@tin.it>, filip.giannini@tiscali.it, movnazpop@libero.it, "Giuseppe Magliacane" <giuseppemagliacane@hotmail.com>, nicola.cospito@libero.it, "GianMario Monaldo" <gianmariomonaldo@alice.it>, "Napolibera" <napolibera@giannicaroli.eu>, "Roberto Sestito" <mystes@oi.com.br>, spadaro-giuseppe@libero.it, "merimar" <merimar@interfree.it>, almar72@lycos.com, fenicecarte@gmail.com, claudio.moffa@fastwebnet.it, "Calo' Pietro" <p.calo@trenitalia.it>, "VEIENTEFURENTE" <veientefurente@libero.it>, "Nazzareno Mollicone" <nmollic@tiscali.it>, "Francesco Fatica" <isses@tele2.it>, "Giovanna Canzano" <giovanna.canzano@yahoo.it>, "Antonio Pantano" <pantanoantonio@ymail.com>
Data: Venerdì 23 luglio 2010, 17:12

Seguito mia informazione che stasera su RAI 3, alle 21,10 va in onda "Mussolini l'ultima verità", mi ha comunicato Paolo Pisanò, fratello dello scomparso Giorgio, che anni addietro egli ebbe a protestare per la manipolazione da parte del Tompkins delle interviste alla signora Mazzola, gentilmente concessegli proprio da Paolo, a cui avevano fatto credere che sarebbero state utilizzate in linea con la ricostruzione di G. Pisanò.
Dopo vibranti proteste Paolo Pisanò ottenne che in una successiva puntata apparisse un cartello con la scritta:
"Si precisa che la testimonianza di Dorina Mazzola circa la morte di Mussolini e della Petacci, rivalata da Giorgio Pisanò, contraddice il racconto di Bruno Lonati".
 
Un pò poco, ma meglio che niente e resta comunque squalificato il Tomkins.
 
Ora, questa sera, in questa nuova riproposizione di quella trasmissione, bisogna vedere se correttamente riportano il cartiglio prima o dopo il serivizio, o comunque una comunicazione fuori quadro.
 
Per coloro che fossero interessati, e volessero vedere tutta la trasmissione, come farò io, li pregherei poi di comunicarmi via email se hanno visto o sentito una comunicazione del genere. Non sia mai mi dovesse sfuggire.
 
Successivamente farò un articolo stigmatizzando e denunciando questo andazzo squalificante.
 
Maurizio9

R: Fwd: SOR BERLICCHIONE, FUGA A PESCARA


L'EVIDENZA è...EVIDENTE! IL GIOCO è CHIARO E COME SEMPRE OCCORRE QUALCUNO CHE, CON ANIMO FERMO, FACCIA CAPIRE GLI AVVENIMENTI. GV.
--- Ven 23/7/10, gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it> ha scritto:

Da: gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it>
Oggetto: Fwd: SOR BERLICCHIONE, FUGA A PESCARA
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Venerdì 23 luglio 2010, 00:21



Inizio messaggio inoltrato:

Da: gianni caroli <napolibera@giannicaroli.eu>
Data: 23 luglio 2010 00.20.50 GMT+02.00
A: "Gianfranco La Grassa" <g.lagrassa@alice.it>
Oggetto: SOR BERLICCHIONE, FUGA A PESCARA

Gentile GLG, quaranta giorni fa, appena Sor Berlicchione (la finta 'opposizione' creata dagli USA -via Sicilia- per 'validare' il golpe del '92) ebbe ottenuto, TRAMITE ALTO GARANTE (come mi risulta personalmente) LA DECLASSIFICAZIONE DI SPATUZZA, da Pentito-Oracolo a stronzo-qualunque, (un 'novus Gasparus' candidato a trangugiare la solita 'tazzulella 'e cafè' prescritta in tali casi), NL inviò ristrettissima circolare per avvertire che il medesimo Sor B., notoriamente concavo, avrebbe immediatamente tolto di mezzo perfino ogni ulteriore dichiarazione di 'riforma giudiziaria'. COME POI E' puntualmente AVVENUTO. Pugnalando, come al solito, i suoi stessi partigiani (Scajola, Verdini, Cosentino) trionfatori sui loro territori, per darla vinta ai 'perdenti' tremontian-finiani. Non solo sulla 'giustizia', come in Italia viene chiamata la mafia in toga, ma anche sulla 'manovra': che fa di Zia Giulietta 'pura', maritata von Aspen, IL NUOVO MACELLAIO BAVA-BECCARIS della Gens Romana, Cives Lombardi in primis di Roberto Formigoni...Mai immaginando che con lui B.  Ministro allo Sviluppo, la FIAT von Elkann SAREBBE STATA  LASCIATA FUGGIRE ALL' ESTERO CON LA CASSA....delle migliaia e migliaia di mld. ottenuti dallo Stato Italiano a spese dei contribuenti !!!! Peggio che a Caporetto ed a Pescara, DICIAMOLO FRANCAMENTE, NoiResistenti, che per rifiutare il berl----inguerismo ANTINAZIONALE E COMUNISTA (precisamente ameri.com/unista del Modello Unico), siamo stati costretti 'dall' altra banda' del medesimo berl...icchionismo !
Gli avvertimenti mafiosi inviati a mezzo-stampa dal Capo mandamento della cupola di Caltanissetta,  questo vogliono dire: RISPETTA I PATTI. 
Oggi la Presidenza cosiddetta del 'PDL' è stata convocata apposta per rassicurarli, perché non diano corso alla minaccia stessa di 'riclassificare' nuovamente il medesimo Spatuzza.....
Vedrete che sarà proprio un servizievole PM, della nota 'scuderia San Gennaro', a confortare il buon  Gaspare-2 di una fumante 'Tonaca di Monaco', servita espresso.....
GC
p.s. la verità è che i berlinguer/innegati, oggi è palese, lasciano fare al Sor Berlsuca gli 'affari sporchissimi' di cui non vogliono essi stessi sporcarsi le mani, perciò Veltroni sgmabettò Prodi: onde FIAT fuggisse coi miliardi. Ma senza comprometterli 'governativi' allo svolgersi del fattaccio. 
Ci pensate se in Francia lo facesse Citroen ?

Il giorno 22/lug/2010, alle ore 22.09, Gianfranco La Grassa ha scritto:

 
 
glg
<discussioni oziose.doc>



martedì 20 luglio 2010

Articolo

Questo articolo sarà pubblicato su "Progetto Sociale".
 

PERCHE  FU  ANTICIPATO  "QUEL"  25  LUGLIO  1943

di Filippo Giannini

25 luglio 1943, le logge massoniche-liberalcapitaliste in quegli anni, anche se fortemente domate, ancora resistevano negli ambienti industriali e vicini alla Corona. Riprendiamo alcune pagine del mio volume "Il sangue e l'oro" per proporre ai lettori un fatto poco noto o, comunque, trascurato per spiegare certi avvenimenti accaduti in quei giorni.

 

   Il 21 aprile 1943 Vittorio Emanuele III aveva ricevuto alcuni uomini politici che lo sollecitavano ad allontanare il Capo del Governo. La cosa era stata segnalata a Mussolini il quale rispose che era a conoscenza di questo incontro, ma che fidava nella lealtà del Re: <Lealtà>, aveva sottolineato <di cui non era lecito dubitare>.

   Due giorni prima il Duce aveva nominato Tullio Cianetti ministro delle Corporazioni.

   Cianetti, quando nell'agosto 1939 apprese dell'accordo Ribbentrop-Molotov, reagì con soddisfazione. Infatti aveva scritto:  <consideravo il sovietismo, il nazionalsocialismo ed il fascismo molto più vicini e simili di quanto non lo fossero nei confronti delle grandi democrazie plutocratiche>. 

     Proprio per queste idee Tullio Cianetti era considerato negli ambienti di Corte <elemento troppo spinto e pericoloso>. Ma, almeno in parte, le  idee di Cianetti erano condivise anche da Mussolini: che egli fosse anticomunista è fuori discussione, ma non era antisovietico.

   Ad accreditare questa tesi è sufficiente ricordare gli insistenti tentativi di Mussolini per indurre, nel corso della guerra, Hitler a trovare il mezzo per giungere ad una pace separata con l'URSS e rivolgere così tutti gli sforzi contro i reali nemici del fascismo: le democrazie plutocratiche.

   Ma torniamo al <più rosso dei neri> o al <comunista del Littorio>, come era chiamato Cianetti in un certo ambiente.

   La stesura di questa sezione di capitolo è suggerita da un esame del libro di "Memorie" del Ministro delle Corporazioni, che nella Prefazione avverte: <Queste pagine non sono state scritte per piacere a qualcuno. Le ho scritte nelle carceri della Repubblica Sociale Italiana: i capitoli essenziali mentre attendevo il processo nelle carceri di Verona; gli altri secondari, subito dopo le tragiche giornate di Castelvecchio>.   

   Mussolini, che trascorreva in casa un periodo di convalescenza, ricevette Cianetti a Villa Torlonia in un pomeriggio degli ultimi di maggio 1943. Il colloquio durò più di due ore. Il Duce appariva stanco e dimagrito, Cianetti avrebbe voluto parlargli brevemente, ma Mussolini gli disse: <Non vi preoccupate e ditemi con schiettezza tutto quello che avete intenzione di espormi>.

   Cianetti: <Duce, desidero innanzi tutto fare una premessa, dichiarandovi che io credo al corporativismo forse come al vangelo di Nostro Signore>.

   Mussolini: <Perché dite questo?>

   Cianetti: <Perché ce ne è bisogno>.

   Mussolini: <Anch'io credo al corporativismo (…). Avete un progetto?>.

   Cianetti: < Si parla molto di concentrazioni industriali e lo si fa senza rendersi conto della portata di un così vasto problema. La concentrazione delle industrie presuppone quella del capitale e quando questo ha raggiunto un certo stadio si slitta con più facilità verso i monopoli, nei confronti dei quali desidero manifestarvi, fin da questo momento, la mia più netta avversione>.

   Mussolini si dice d'accordo e invita Cianetti a continuare.

   Cianetti: <Desidero prospettarvi qualche cosa di più importante in merito agli sviluppi della politica sociale. In questi ultimi anni il Regime, per effetto della guerra, ha dovuto deviare da alcune linee maestre. La quasi carenza corporativa e l'enorme accrescimento dei complessi industriali hanno alterato, a danno dei lavoratori, un equilibrio che potrebbe compromettere l'attuazione definitiva del corporativismo (…). Ricordo che qualche anno fa voi mi diceste che, finché vivrete, non sarebbero sorti più complessi industriali dell'entità della FIAT e della Montecatini; purtroppo quel pericolo che volevate scongiurare esiste e si potrebbe dire che è già in atto. Vi chiedo pertanto che si dia valore e sostanza ad un principio già enunciato e cioè: quando i complessi industriali superano un certo limite, perdono il loro carattere privatistico ed assumono un aspetto pubblico e conseguentemente collettivo>.

   Il Duce, nel corso dell'esposizione, aveva continuamente fatto cenno di condividere il punto di vista del suo interlocutore. <E allora?> chiese.

   Cianetti: <Allora non c'è che un rimedio: stroncare la tendenza al monopolio e socializzare le aziende più importanti>.

   Mussolini: <Voi pensate che siamo maturi per la socializzazione?>.

   Cianetti: <Penso che siamo in notevole ritardo, Duce. La socializzazione è cosa troppo seria perché si possa attuare di colpo (…). Siamo al quarto anno di guerra e le guerre accelerano fatalmente i tempi dell'evoluzione sociale. Avremo reazioni violente da parte di alcuni capitalisti, ma questi signori si devono convincere che oggi non si sfugge più al dilemma: o corporativismo o collettivismo>.

   In pratica il Duce accetta in toto il programma di Cianetti, poi disse: <E' importantissimo: potremmo presentarlo al Consiglio dei Ministri nel mese di ottobre>.

   Ma Cianetti osserva: <No, Duce, mi permetto di insistere sull'urgenza del provvedimento, data la inevitabile perdita di tempo alla quale ho accennato. Vi propongo, quindi, di non andare oltre il mese di luglio o agosto>.

   Mussolini: <Sta bene, parlate con il Ministro della Giustizia e superate con lui gli ostacoli formali>.

   Uscendo da Villa Torlonia Cianetti sapeva <di andare incontro a difficoltà non comuni>.

   Interessante è leggere le motivazioni con le quali Alfredo De Marsico, Ministro della Giustizia, bocciò il progetto di Mussolini e Cianetti ("Memorie", pag. 385):

   De Marsico: <Tu, caro Cianetti, con questa legge mi calpesti e mi devasti addirittura tutto il diritto tradizionale>.

   Cianetti: <Non  lo metto in dubbio, ma osservo soltanto che il diritto non può congelare la vita e l'evoluzione degli uomini; o serve ad entrambe o sarà spazzato quando si rivelerà un ostacolo al progresso sociale>.

   De Marsico: <Ma io non posso ignorarlo, questo diritto, e tanto meno infirmarlo>.

   Cianetti: <Chi pretende questo? Io ti chiedo soltanto di trovare le formule che siano atte alla preparazione di un clima giuridico che possa accogliere le innovazioni sociali che propongo. Tu non puoi chiuderti nel sancta santorum del tuo tempio, ignorando un fermento sociale che va incanalato>.

   De Marsico: <D'accordo, ma mentre tu sei la fiumana che avanza, io non posso essere che la diga che frena>.

   Cianetti: <Scusa se ti interrompo, caro De Marsico, ma il paragone non regge. Ammesso che io rappresenti la fiumana, non ti pare che sia poco saggia l'esistenza di una diga? La fiumana deve andare al mare; opporle una diga vuol dire provocare inondazioni e disastri. Alla fiumana si preparano il letto, gli argini e le piccole serre a cascata per regolarne il corso verso il mare; è proprio quello che io ti chiedo. Non parliamo, quindi, di dighe, ma predisponiamoci a costruire gli argini>.

   Ci siamo soffermati a lungo sulle memorie di Cianetti perché siamo convinti che la "congiura di Corte e militare", già in programma per rovesciare il Governo fascista, fu accelerata nell'invitare Cianetti a <parlare con il Ministro della Giustizia>, che vedremo in prima linea la notte del 24/25 luglio. Uomo della destra liberale, legatissimo alla Dinastia della quale rappresentava, oltretutto, gli interessi, De Marsico oppose il più deciso rifiuto anche all'esame del provvedimento, minacciando addirittura le dimissioni.

   Il Duce, data la situazione militare difficilissima, cercò di evitare che a quella si aggiungesse anche una crisi ministeriale. Sicché fu costretto a soprassedere; ma, come ricorda Cianetti, lo rassicurò garantendogli che il provvedimento sarebbe comunque stato varato, <ma non prima del mese di ottobre>.

   Scrive a conclusione di questa vicenda Santorre Salvioli ("StoriaVerità", N° 16) e del quale condividiamo l'opinione: <Non è da escludere che, riferito dal De Marsico ai vertici del Quirinale e dell'organizzazione capitalistica, la intenzione svoltista di Mussolini sia stata fra le cause scatenanti del Colpo di Stato del 25 luglio, posto paradossalmente in essere  con l'ausilio involontario – non determinante -  di Tullio Cianetti e del suo gruppo>.

   Tullio Cianetti, quasi al termine della sua vita osserva: <Come è avvenuto nel passato, si continuerà a truffare il mondo in nome della libertà e della democrazia di cui sarebbero depositari perenni – non si sa perché – i responsabili principali delle più grandi ingiustizie e schiavitù> Le sottolineature sono di FG).

   Il colloquio con Cianetti in quel lontano giugno 1943, probabilmente va letto nella consapevolezza di Mussolini che la guerra per l'Asse era fortemente compromessa, e il suo animo di vecchio socialista gli imponeva di lasciare l'Italia, anche se sconfitta militarmente, socializzata, cioè vincitrice sul piano delle innovazioni sociali. La stessa operazione verrà riproposta l'anno successivo. Cianetti al termine della guerra, nel 1947, si trasferì in Mozambico dove morì nel 1976.

 

 

 
 
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