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martedì 31 agosto 2010

I: Hitler "ebreo"?



----Messaggio originale----
Da: enrico.galoppini@tin.it
Data: 1-set-2010 0.29
A: <vitali.giorgio@yahoo.it>
Cc: "Fabrizio Brizi"<titto.7@fastwebnet.it>, "Giancarlo Paccapelo"<bagabel@hotmail.it>, "GianMario Monaldo"<gianmariomonaldo@alice.it>, "Gian Paolo Pucciarelli"<cotbwp@tin.it>, "Nazzareno Mollicone"<nmollic@tiscali.it>, "Gianfranco Spiezia"<spiezia.gianfranco@libero.it>, "romolo sabatini"<romolosabatini@libero.it>, "Roberto Cozzolino"<omeoron@virgilio.it>, "Silvio Chiacchiararelli"<silchi48@libero.it>, "Biamonte"<biamonte@inwind.it>, "maufil"<maufil@alice.it>, "roberto sestito"<roberto.sestito@gmail.com>, "VEIENTEFURENTE"<veientefurente@alice.it>, "Giuseppe Turrisi"<giuseppeturrisi@leonardo.it>, "Piero Calò"<p.calo@trenitalia.it>, "Alex Batocchi"<montefeltro@hotmail.it>, "Filippo Fortunato Pilato"<free@webnostrum.com>, "Giovanna Canzano"<giovanna.canzano@yahoo.it>, "Giorgio MAIL2"<vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com>, "Barbona Aldo"<cabar.viola@tiscali.it>, "Luca Vitali"<luca.vitali@uniroma2.it>, "Camillo Coppola"<camillo.coppola@tin.it>, "Alba Mediterranea"<albamediterranea@gmail.com>, "Ubaldo Croce"<ubaldo.croce@tin.it>
Ogg: R: Hitler "ebreo"?

Allora, diciamo anche due cose su "ebrei e Fascismo".
Che vi fossero ebrei tra i fascisti, anche della prima ora, e che ebrei furono italiani (fascisti o meno, nella misura in cui essere fascisti significava essere anche italiani) che contribuirono a rendere grande la patria, è un'altra verità incontestabile. Basti leggere degli ebrei (architetti e direttori degli enti di bonifica) che lavorarono entusiasticamente alle "città del Duce" ottimamente descritte da Antonio Pennacchi.
Ma questi ebrei, scusate il bisticcio di parole, erano "ebrei che non facevano l'ebreo". Cosa intendo dire con questa definizione apparentemente confusionaria?
L'ebreo è per forza di cose portato a fare "comunella" coi suoi, ed in questo non è certo l'unico a comportarsi così, poiché questo è il comportamento di ciascun aderente ad una setta. Ora, il Fascismo seguiva una prassi che di fatto, senza tante ideologie inutili, toglieva il terreno sotto i piedi a qualsiasi comportamento settario. Certo, è vero che troviamo anche in quel periodo ebrei che prediligono "rapporti professionali" con altri ebrei (e ripropongo l'esempio di alcuni protagonisti dell'epopea delle "città del Duce"), ma ciò non andava a ledere il superiore interesse della compagine nazionale, che nello Stato, così come l'individuo, trovava la sua garanzia di libertà. Insomma, l'ebreo, nel Fascismo, veniva fatto lavorare nel supremo interesse generale, e in vari casi lo faceva anche con entusiasmo.
L'"ebreo che fa l'ebreo", invece, s'incista nella compagine nazionale e la sfrutta a suo esclusivo tornaconto (v. il demonizzato, perché veritiero, film "Suss l'ebreo"), fintanto che il gioco rende (v. gli articoli di M. Jones su Effedieffe, che spiegano il perché delle "migrazioni ebraiche"). In un certo senso, il Fascismo, aveva "redento" per così dire anche l'ebreo, facendolo diventare a tutti gli effetti italiano, nel bene e nel male.
Infatti, non può non suscitare viva commozione la fine tragica di alcuni ebrei sinceramente italiani e fascisti, tra cui ricordo Ovazza. Con le c.d. "leggi razziali" alcuni di costoro addrittura si suicidarono per la tragedia da essi intimamente vissuta... Va ad ogni modo sottolineato che la loro brutta fine non verrà da parte italiana e fascista, bensì a causa dei rastrellamenti dei tedeschi. Ma su questo ci torno dopo.
Però c'è un però. I provvedimenti contro gli ebrei furono presi non per "appiattirsi sulla posizione tedesca", come ripetono pecorescamente quasi tutti. Con la guerra d'Abissinia, che fu una trappola tesa dall'Inghilterra (e con essa intendiamo la finanza anglo-ebraica) per far scoppiare anzitempo la guerra mondiale che poi provocarono quattro anni dopo e che l'Italia non voleva (perché sennò aspettare il giugno 1940 ed essere anche impreparati?), con la guerra d'Abissinia, l'embargo ecc., compresa la guerra in Spagna, si rende chiaro da che parte sta l'ebraismo internazionale, quello, per capirsi, che sta già delinenado il futuro "Stato d'Israele", nella cui formazione le cointeressenze tedesche non sono affatto marginali, mentre Mussolini - come rilevato da De Felice - intesse relazioni con Weizmann solo finché si rende conto che nell'"impresa a quote" che è il Sionismo per l'Italia fascista non c'è alcun posto (il Fascismo è stato il vero intoppo per il progetto mondialista). E quest'impresa, si badi bene, ha condotto implacabilmente una selezione interna nell'ebraismo stesso, gettando nei campi di lavoro coatto, in combutta coi caporioni sionisti, tutti quegli ebrei (religiosi e non) che non ne volevano sapere di sentirsi "israeliani".
Ma qui torniamo alla geopolitica. Nella linea seguita da Mussolini non c'è spazio per una "Entità Sionista", mentre vi è e per l'Inghilterra e per la Germania nazionalsocialista, dove l'elemento ebreo sionista ("trasferire gli ebrei") ha le sue discrete posizioni.
Chi non ha interesse a che si consolidi l'Entità sionista, la base politico-territoriale dell'ebraismo internazionale e l'elemento di disturbo continuo al crocevia del vecchio mondo, è proprio l'Italia fascista, che ha il baricentro della sua geopolitica nel Mediterraneo. Per questo gli ebrei non hanno amato Craxi e neppure stravedono per Berlusconi. E dico "ebrei" tout court, perché oggigiorno sono quati tutti appiattiti sulle posizioni sioniste, al punto che la situazione del rapporto tra ebrei e le varie nazioni è peggiorata rispetto agli anni anteguerra, quando ancora "Israele" non esisteva. Con quest'ultima creatura geopolitica, anzi, la "questione ebraica", anziché risolversi, come tutti possono vedere s'è aggravata, il che fa prefigurare che ne vedremo delle belle.
saluti
EG







----Messaggio originale----
Da: vitali.giorgio@yahoo.it
Data: 31-ago-2010 19.36
A: "Enrico Galoppini"<enrico.galoppini@tin.it>
Cc: "Fabrizio Brizi"<titto.7@fastwebnet.it>, "Giancarlo Paccapelo"<bagabel@hotmail.it>, "GianMario Monaldo"<gianmariomonaldo@alice.it>, "Gian Paolo Pucciarelli"<cotbwp@tin.it>, "Nazzareno Mollicone"<nmollic@tiscali.it>, "Gianfranco Spiezia"<spiezia.gianfranco@libero.it>, "romolo sabatini"<romolosabatini@libero.it>, "Roberto Cozzolino"<omeoron@virgilio.it>, "Silvio Chiacchiararelli"<silchi48@libero.it>, "Biamonte"<biamonte@inwind.it>, "maufil"<maufil@alice.it>, "roberto sestito"<roberto.sestito@gmail.com>, "VEIENTEFURENTE"<veientefurente@alice.it>, "Giuseppe Turrisi"<giuseppeturrisi@leonardo.it>, "Piero Calò"<p.calo@trenitalia.it>, "Alex Batocchi"<montefeltro@hotmail.it>, "Filippo Fortunato Pilato"<free@webnostrum.com>, "Giovanna Canzano"<giovanna.canzano@yahoo.it>, "Giorgio MAIL2"<vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com>, "Barbona Aldo"<cabar.viola@tiscali.it>, "Luca Vitali"<luca.vitali@uniroma2.it>, "Camillo Coppola"<camillo.coppola@tin.it>, "Alba Mediterranea"<albamediterranea@gmail.com>, "Ubaldo Croce"<ubaldo.croce@tin.it>
Ogg: R: Hitler "ebreo"?

NON FA UNA PIEGA! IL FATTO è CHE LA QUESTIONE, LENTAMENTE MA INESORABILMENTE, VIENE A GALLA. IL MOTIVO DEL CONTENDERE, IN SE STESSO, è LA PALESTINA IN QUANTO LUOGO GEOGRAFICAMNTE PERFETTO ( Terra santa!) E' in questo territorio che i filosofi alessandrini (Clemente, Filone, Cirillo ) hanno posizionato il loro personaggio mitico: Gesù. Per il suo predicozzo triennale che altri non era che insegnamento SINCRETICO ELLENISTICO ( Platone, Pitagora, Seneca, Misteri Eleusini etc...) esposto per parabole, proverbi e quant'altro. NON si spiegherebbe altrimenti l'interesse geo-politico espresso per quei luoghi...SANTI, dai potentati pre-romani, all'Impero detto Bizantino ( in realtà ed a tutti gli effetti...romano), al Papato, alle Crociate, ai cavalieri chi più ne ha più ne metta, agli anacoreti,agli stiliti ( attenzione !! non ho scritto stilisti, anche se.... a sedersi sulle punte aguzze di quelle colonne....sai che..emorroidi!), ai benedettini, ai francescani....alla GB, agli USA e, in via del tutto indiretta, ai tedeschi ( che si sono mossi con grande astuzia, dopo la prima botta presa nel 1918, ai russi. Oggi il conflitto intraisraele è LINGUISTICO. Come ben sanno coloro che controllano quella immigrazione. LA STORIA DEL SIONISMO, QUELLA VERA, SPIEGA IL RESTO. Volendo si potrebbe anche risalire all'OPERA PRIMA di STALIN, quella dedicata proprio, su incarico di Lenin, alle nazionalità. ULTIMA CONSIDERAZIONE SUL TEMA: DOMENICA SCORSA REPUBBLICA HA PUBBLICATO LA NOTIZIA CHE EDDA CIANO NON ERA FIGLIA DI RACHELE. LA NOTIZIA GIRAVA DA QUALCHE TEMPO. La donna, infatti, assomigliava ben poco agli altri fratelli. Pare fosse figlia della Balabanoff, ebrea russa, socialista rivoluzionaria, amante di Mussolini. NON STUPISCE CHE BENITO se la sia tenuta ed l'abbia imposta a Rachele. Le due donne pare si detestassero. Anche questa notizia mette in ballo, in un modo o nell'altro, gli ebrei col fascismo. Se è per quello si potrebbe parlare anche della Sarfatti, molto più ATTIVA nella creazione del mito del Duce, oppure del Toeplitz, fondatore della Banca Commerciale. Alla fine del secondo conflitto la Balabanoff scrisse un libro sul defunto Duce definendolo "traditore". La focosa rivoluzionaria intendeva che il Duce l'aveva sessualmente tradita. I coglioni italiani hanno creduto intendesse dire che Mussolini aveva tradito il socielismo. NELLA SITUAZIONE IN CUI CI TROVIAMO L'ESERCIZIO DI TROVARE UN PAGLIAIO DENTRO L'AGO PARE SIA REDDITIZIO. GV.   

--- Mar 31/8/10, Enrico Galoppini <enrico.galoppini@tin.it> ha scritto:

Da: Enrico Galoppini <enrico.galoppini@tin.it>
Oggetto: Hitler "ebreo"?
A: vitali.giorgio@yahoo.it
Data: Martedì 31 agosto 2010, 17:26



----Messaggio originale----
Da: enrico.galoppini@tin.it
Data: 31-ago-2010 16.59
A:
Ogg: R: ???

Allora, questa cosa è stata messa in prima pagina da "Il Giornale" alcuni giorni fa, con tanto di foto gigante!
Delle due l'una: o si divertono a intorbidire le acque o è un segno che la loro fine è vicina. Oppure che chi sta praticando una certa linea geopolitica (Berlusca) le manda a dire al B'nai B'rith e soci: non mi risulta che altri quotidiani abbiano strombazzato la cosa (la Repubblica o Il Manifesto dovrebbero stracciarsi le vesti per notizie simili). Un linea geopolitica eurasiatica non può non essere anche Mediterranea, poiché l'Eurasia, intesa come idea-forza, non è l'Europa più l'Asia, ma è tutto il "vecchio mondo", col "nuovo" che finalmente torna in mano agli autoctoni (v. Morales, Chavez ed altri).
Ora, per orientarsi bisogna sempre considerare cosa ha in testa la massa: una "notizia" del genere è semplicemente devastante, no?
Eppure, non c'è stato nessuno scandalo. Niente di niente, mentre a rigor di logica tutti i tg avrebbero dovuto aprire con questa notizia.
Allora ci sta che queste cose escano perché solo alcuni "addetti ai lavori" ragionino e si rendano conto di che cos'è stato il "nazismo" e cosa significa il dopo (creazione dello "Stato di Israele" grazie all'"Olocausto"). Se Hiltler sapeva di essere (in parte) "ebreo" (è strano che quando fu al potere la sua famiglia non era pubblicamente nota, come quella di Mussolini), ciò dimostra che - com'è sempre stato - dall'interno di quella "cultura" esce sempre uno che si "ribella" (v. Torquemada, ebreo convertito). Insomma, si fanno a pezzi anche tra di loro: infatti il Sionismo è solo un "partito antitradizionale" del Giudaismo che sta avendo la meglio, e per far ciò attacca anche i cabalisti ortodossi... Che cosa ha fatto alla fine il "nazismo", tra le cui fila - in specie coloro che si occupavano della "questione ebraica" (cito tra tutti Hans Frank, governatore della Polonia, dove erano tutti i "campi di sterminio"...) - non pochi caporioni erano "ebrei"? Ha favorito l'emigrazione coatta di ebrei in Palestina, e chi non ci stava... Arbeit macht Frei! Una linea geopolitica conflittuale con quella di un'Eurasia con al centro Roma.
Si rifletta sul fatto che gli interessi odierni tedeschi in "Israele" sono cospicui, mentre per l'Italia esso è solo un impiccio (tutti gli statisti italiani seri sono stati "filo-arabi").
Ma c'è dell'altro: siccome qua si accampano ricerche sul dna... beh, alla faccia! Ma non erano una religione? Ma noi sappiamo che l'ebreo coltiva un vero culto del sangue (il Fascismo no!)... e in questo il "nazismo" è stato perfettamente "ebraico".






----Messaggio originale----
Da:
Data: 27-ago-2010 0.51
A:
Ogg: ???

cos'è sta roba?

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo489335.shtml









R: da " il Manifesto "


Sono mparole che non stanno in piedi. I militari "amerikani" sono per lo più avventurieri volontari e mercenari, che pertanto non devono rispondere come risponderebbe un ufficiale superiore dell'esercito, di quel che fanno. NON sono incriminabili. Per questa ragione si danno ai massacri indiscriminati (che NON conosceremo mai!!!) Aggiungi anche che per loro, che sono i "civilizzzatori" gli afghani sono peggio che bestie, per di più musulmani. NON contano nulla. Li ammazzano e basta. MA NON SI DEVE SAPERE. LORO SONO I CIVILIZZATORI. Sono autentici lanzichenecchi che massacravano in nome del cristianesimo protestantico. GV.
--- Mar 31/8/10, Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com> ha scritto:

Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
Oggetto: da " il Manifesto "
A: "giorgio vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Martedì 31 agosto 2010, 15:52

07 INTERNAZIONALE

22.08.2010INTERVISTA   |   di Patricia Lombroso - NEW YORK
Protocollo DI GUERRA
Intervista a Josh Steiber, il soldato che faceva parte del battaglione sia di terra che dei piloti dell'elicottero Apache che il 12 luglio del 2007 trucidò a Baghdad 12 civili iracheni e due reporter. L'eccidio è stato svelato dal video di 38 minuti estratto dal materiale consegnato da Wikileaks al New York Times
«Il video dell'organizzazione informativa Wikileaks che ha scioccato il mondo tre mesi fa, relativo all'eccidio da parte dei miei commilitoni, piloti dell'elicottero Apache, di 12 civili e di due reporter, a Baghdad, , quel giorno del 12 luglio 2007, segue, né piu né meno, il protocollo militare impartito dai comandi ad alto livello e dal Pentagono. Da portare a termine senza esitazioni da parte dei soldati che lo hanno appreso durante un lento e studiato addestramento a uccidere. Anche i civili. Gli eccidi di quella particolare missione sono chiamati freddamente collateral murder».
Questo dice la sconvolgente testimonianza rilasciata al manifesto da Josh Steiber, in missione in Iraq nel 2007 e ora obiettore di coscienza e fra i tantissimi soldati di «Iraq Veterans Against the War», della quale fa parte dopo il ritorno dalla sua esperienza militare. Steiber era in missione a Baghdad e faceva parte dello stesso battaglione militare di terra e dei piloti dell'elicottero Apache che trucidò 12 civili iracheni e due giornalisti mostrati nel video di 38 minuti: soltanto un frammento della mole di documentazione di Wikileaks rilasciata al New York Times, a The Guardian e a Der Spiegel, finora mai venuta alla luce e già paragonata ai «Pentagon papers» (di Daniel Ellsberg), che si riferiscono alle testimonianze raccolte in Vietnam. Nell'intervista che ci ha rilasciato, Josh Steiber - proprio come fecero un tempo i soldati del «Winter soldiers» durante la guerra in Vietnam - rivela al mondo la sua macabra esperienza. Simile, peraltro, a quella vissuta in guerra da ogni soldato, in Afghanistan come in Iraq.
Lei era in missione in Iraq a Baghdad nel 2007. Cosa ricorda del cosiddetto «collateral murder» mostrato nel video di 38 minuti da «Wikileaks»?
In effetti facevo parte dello stesso battaglione militare nel contingente di terra proprio quel giorno della missione nella quale i due piloti dell'elicottero Apache trucidarono 12 civili, fra cui alcuni bambini e due reporter, come si vede nei 38 minuti di audio e video di Wikileaks. La cosa ha provocato giustamente scandalo, ma non in modo sufficiente a mettere in discussione la guerra.
Lei conosce i due piloti dell'elicottero che, come emerge dal video, vedendo il carro armato passare sul corpo già morto della bambina irachena gridarono: «così quei bastardi impareranno a portare i bambini in guerra»?
No. Pur facendo parte dello stesso contingente a terra, quel giorno per punizione dovetti restare alla base dato che mi rifiutavo ripetutamente di eseguire gli ordini della missione e non intendevo uccidere innocenti iracheni, così come non avrei ucciso innocenti cittadini in America.
Come descriverebbe questo massacro dei militari nei confronti della popolazione civile inerme in Iraq?
Ho visto con attenzione tutti i 38 minuti del video e ritengo, o spero, che possano suonare come una sveglia per l'opinione pubblica americana: una sveglia sulle conseguenze e l'orrore della guerra, che produce mostri pronti a uccidere. Anche se quanto le dirò non risponde ai miei valori morali, come obiettore di coscienza vorrei aggiungere questo: il video mostra che i piloti risposero così come sono addestrati a reagire. Sono queste le orrende conseguenze del nostro allenamento a uccidere e, del resto, tutte le regole d'ingaggio militare costituiscono un protocollo da eseguire «meticolosamente». È un cruda verità e meriterebbe almeno un dibattito sul contesto che genera le mostruosità intrinseche alla decisione di scatenare una guerra.
Ci spieghi meglio
Le reazioni scioccate che nel mondo sono state seguite ai video resi pubblici da Wikileaks, in cui si mostrano appunto eccidi di civili in Iraq, così come le reazioni generate da ciò che è successo in Afghanistan, sono giustificatissime. Spero che questo tipo di informazione affronti ora i veri problemi sul sistema decisionale adottato ai piu alti livelli militari e politici. I soldati, piu o meno ideologizzati, vengono mandati al fronte con un messaggio: aiutare la popolazione. Ma poi, grazie a una progressiva desensibilizzazione, si trasformano. Del resto, vengono inviati a invadere un altro paese e strumentalizzati per un obiettivo impossibile da ottenere. Il motivo per cui sono, come tanti, contrario alla guerra sta nella constatazione, personalmente verificata, del fatto che ipocritamente inviamo al fronte giovani imbevuti di messaggi illusori e idealistici, ma al tempo stesso li prepariamo a massacrare e a uccidere anche le popolazioni civili.
Come spiega le giustificazioni pubbliche del Pentagono, che definisce questi tutt'altro che eccezionali eccidi come imprevisti «danni collaterali», inevitabili in ogni missione di guerra?
Il Pentagono omette sempre di chiarire che l'addestramento impartito ai soldati, e le regole d'ingaggio trasmesse ai soldati ancora prima di partire per il fronte di guerra, comportano ordini e un sistema di regole interno al protocollo militare in cui si prevedono tecniche e pratiche da eseguire senza farsi prendere da dubbi o da perplessità di coscienza. Quanto viene richiesto va dal semplice arresto alla pratica di sparare e uccidere senza pietà.
Quanto tempo dura l'addestramento di base, sia fisico sia di desensibilizzazione psicologica, impartito ai soldati inviati al fronte?
Dura circa sedici settimane intense e continue. In seguito l'addestramento e le esercitazioni proseguono alla base militare, finchè non si arriva alla partenza per il fronte.


R: Hitler "ebreo"?

NON FA UNA PIEGA! IL FATTO è CHE LA QUESTIONE, LENTAMENTE MA INESORABILMENTE, VIENE A GALLA. IL MOTIVO DEL CONTENDERE, IN SE STESSO, è LA PALESTINA IN QUANTO LUOGO GEOGRAFICAMNTE PERFETTO ( Terra santa!) E' in questo territorio che i filosofi alessandrini (Clemente, Filone, Cirillo ) hanno posizionato il loro personaggio mitico: Gesù. Per il suo predicozzo triennale che altri non era che insegnamento SINCRETICO ELLENISTICO ( Platone, Pitagora, Seneca, Misteri Eleusini etc...) esposto per parabole, proverbi e quant'altro. NON si spiegherebbe altrimenti l'interesse geo-politico espresso per quei luoghi...SANTI, dai potentati pre-romani, all'Impero detto Bizantino ( in realtà ed a tutti gli effetti...romano), al Papato, alle Crociate, ai cavalieri chi più ne ha più ne metta, agli anacoreti,agli stiliti ( attenzione !! non ho scritto stilisti, anche se.... a sedersi sulle punte aguzze di quelle colonne....sai che..emorroidi!), ai benedettini, ai francescani....alla GB, agli USA e, in via del tutto indiretta, ai tedeschi ( che si sono mossi con grande astuzia, dopo la prima botta presa nel 1918, ai russi. Oggi il conflitto intraisraele è LINGUISTICO. Come ben sanno coloro che controllano quella immigrazione. LA STORIA DEL SIONISMO, QUELLA VERA, SPIEGA IL RESTO. Volendo si potrebbe anche risalire all'OPERA PRIMA di STALIN, quella dedicata proprio, su incarico di Lenin, alle nazionalità. ULTIMA CONSIDERAZIONE SUL TEMA: DOMENICA SCORSA REPUBBLICA HA PUBBLICATO LA NOTIZIA CHE EDDA CIANO NON ERA FIGLIA DI RACHELE. LA NOTIZIA GIRAVA DA QUALCHE TEMPO. La donna, infatti, assomigliava ben poco agli altri fratelli. Pare fosse figlia della Balabanoff, ebrea russa, socialista rivoluzionaria, amante di Mussolini. NON STUPISCE CHE BENITO se la sia tenuta ed l'abbia imposta a Rachele. Le due donne pare si detestassero. Anche questa notizia mette in ballo, in un modo o nell'altro, gli ebrei col fascismo. Se è per quello si potrebbe parlare anche della Sarfatti, molto più ATTIVA nella creazione del mito del Duce, oppure del Toeplitz, fondatore della Banca Commerciale. Alla fine del secondo conflitto la Balabanoff scrisse un libro sul defunto Duce definendolo "traditore". La focosa rivoluzionaria intendeva che il Duce l'aveva sessualmente tradita. I coglioni italiani hanno creduto intendesse dire che Mussolini aveva tradito il socielismo. NELLA SITUAZIONE IN CUI CI TROVIAMO L'ESERCIZIO DI TROVARE UN PAGLIAIO DENTRO L'AGO PARE SIA REDDITIZIO. GV.   

--- Mar 31/8/10, Enrico Galoppini <enrico.galoppini@tin.it> ha scritto:

Da: Enrico Galoppini <enrico.galoppini@tin.it>
Oggetto: Hitler "ebreo"?
A: vitali.giorgio@yahoo.it
Data: Martedì 31 agosto 2010, 17:26



----Messaggio originale----
Da: enrico.galoppini@tin.it
Data: 31-ago-2010 16.59
A:
Ogg: R: ???

Allora, questa cosa è stata messa in prima pagina da "Il Giornale" alcuni giorni fa, con tanto di foto gigante!
Delle due l'una: o si divertono a intorbidire le acque o è un segno che la loro fine è vicina. Oppure che chi sta praticando una certa linea geopolitica (Berlusca) le manda a dire al B'nai B'rith e soci: non mi risulta che altri quotidiani abbiano strombazzato la cosa (la Repubblica o Il Manifesto dovrebbero stracciarsi le vesti per notizie simili). Un linea geopolitica eurasiatica non può non essere anche Mediterranea, poiché l'Eurasia, intesa come idea-forza, non è l'Europa più l'Asia, ma è tutto il "vecchio mondo", col "nuovo" che finalmente torna in mano agli autoctoni (v. Morales, Chavez ed altri).
Ora, per orientarsi bisogna sempre considerare cosa ha in testa la massa: una "notizia" del genere è semplicemente devastante, no?
Eppure, non c'è stato nessuno scandalo. Niente di niente, mentre a rigor di logica tutti i tg avrebbero dovuto aprire con questa notizia.
Allora ci sta che queste cose escano perché solo alcuni "addetti ai lavori" ragionino e si rendano conto di che cos'è stato il "nazismo" e cosa significa il dopo (creazione dello "Stato di Israele" grazie all'"Olocausto"). Se Hiltler sapeva di essere (in parte) "ebreo" (è strano che quando fu al potere la sua famiglia non era pubblicamente nota, come quella di Mussolini), ciò dimostra che - com'è sempre stato - dall'interno di quella "cultura" esce sempre uno che si "ribella" (v. Torquemada, ebreo convertito). Insomma, si fanno a pezzi anche tra di loro: infatti il Sionismo è solo un "partito antitradizionale" del Giudaismo che sta avendo la meglio, e per far ciò attacca anche i cabalisti ortodossi... Che cosa ha fatto alla fine il "nazismo", tra le cui fila - in specie coloro che si occupavano della "questione ebraica" (cito tra tutti Hans Frank, governatore della Polonia, dove erano tutti i "campi di sterminio"...) - non pochi caporioni erano "ebrei"? Ha favorito l'emigrazione coatta di ebrei in Palestina, e chi non ci stava... Arbeit macht Frei! Una linea geopolitica conflittuale con quella di un'Eurasia con al centro Roma.
Si rifletta sul fatto che gli interessi odierni tedeschi in "Israele" sono cospicui, mentre per l'Italia esso è solo un impiccio (tutti gli statisti italiani seri sono stati "filo-arabi").
Ma c'è dell'altro: siccome qua si accampano ricerche sul dna... beh, alla faccia! Ma non erano una religione? Ma noi sappiamo che l'ebreo coltiva un vero culto del sangue (il Fascismo no!)... e in questo il "nazismo" è stato perfettamente "ebraico".






----Messaggio originale----
Da:
Data: 27-ago-2010 0.51
A:
Ogg: ???

cos'è sta roba?

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo489335.shtml





I: Preparazione per la III guerra mondiale, colpire l'Iran



--- Lun 30/8/10, Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com> ha scritto:

Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
Oggetto: Preparazione per la III guerra mondiale, colpire l'Iran
A: "giorgio vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Lunedì 30 agosto 2010, 19:59

Preparazione per la III guerra mondiale, colpire l'Iran

par Michel Chossudovsky

Mondialisation.ca, Le 25 aout 2010


Parte I: La Guerra Globale

L'umanità è a un bivio pericoloso. Preparativi di guerra per attaccare l'Iran sono in "uno stato avanzato di preparazione". Sistemi di armi Hi tech tra cui testate nucleari sono completamente schierati.
Questa avventura militare è sul tavolo da disegno del Pentagono dal novanta. Prima l'Iraq, poi l'Iran stando a un documento declassificato del comando centrale USA del 1995.
L'escalation è parte dell'agenda militare. Mentre l'Iran, è il prossimo obiettivo insieme con la Siria e Libano, questo dispiegamento militare strategico minaccia anche Corea del Nord, Cina e Russia.
Dal 2005, gli Stati Uniti ed i suoi alleati, compresi i partners NATO dell'America e Israele, sono coinvolti nel vasto schieramento e accumulo di avanzati sistemi di armi. I sistemi di difesa aerea degli Stati Uniti, dei paesi membri della NATO e di Israele sono completamente integrati.
Si tratta di un  sforzo coordinato  Pentagono-NATO-Forza di Difesa di Israele, con la partecipazione attiva di militari di diversi paesi partner non appartenenti alla NATO compresi gli Stati del fronte arabo(membri del Dialogo Mediterraneo della NATO e dell'iniziativa di cooperazione di Istanbul), Arabia Saudita, Giappone, Corea del Sud, India, Indonesia, Singapore, Australia, tra gli altri. (La NATO è costituita da 28 Stati membri NATO . Altri 21 paesi sono membri del Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC), il dialogo Mediterraneo e l'iniziativa di cooperazione di Istanbul includono dieci paesi arabi più Israele.)
I ruoli di Egitto, Arabia Saudita e Stati del Golfo (all'interno dell'estesa Alleanza militare) è di particolare importanza. L'Egitto controlla il transito delle navi da guerra e petroliere attraverso il canale di Suez. L'Arabia Saudita e gli Stati del Golfo occupano le coste sud occidentali del Golfo Persico, lo stretto di Hormuz e il Golfo di Oman. Ai primi di giugno, "l'Egitto secondo quanto riferito ha consentito ad una nave sraeliana e undici navi  degli Stati Uniti di passare attraverso il canale di Suez in... .un evidente segnale all'Iran. ... Il 12 giugno, fonti della stampa regionale hanno riferito che i sauditi avevano concesso a Israele il diritto di sorvolare il loro spazio aereo..." (Muriel Mirak Weissbach, L'lnsana guerra di Israele contro l'Iran deve essere evitata., Global Research, 31 luglio 2010)
Nella dottrina militare  post 9/11, questo massiccio dispiegamento di armamenti militari è stato definito come parte della cosiddetta "Guerra globale al terrorismo", per colpire le organizzazioni terroristiche "non statali" compresa al Qaeda ed i cosiddetti "stati sostenitori del terrorismo". compreso l'Iran, Siria, Libano, Sudan.
La creazione di nuove basi militari, la costituzione di scorte di avanzati sistemi di armi, comprese le armi nucleari tattiche, ecc., sono state implementate come parte della dottrina militare difensiva preventiva sotto l'ombrello della "guerra globale al terrorismo".
Guerra e  crisi economica
Più ampie implicazioni di un attacco di Israele-U.S.A.-NATO all'Iran sono di vasta portata. La guerra e la crisi economica sono intimamente legate. L'economia di guerra è finanziata da Wall Street, che si attesta come creditore dell'amministrazione statunitense. I produttori di armi statunitensi sono i destinatari dei contratti multimiliardari del Dipartimento della difesa USA per l'approvvigionamento di sistemi avanzati di armi. A sua volta, "la battaglia per il petrolio" in Medio Oriente e Asia centrale serve direttamente gli interessi dei giganti del petrolio anglo-americani.
Gli Stati Uniti ed i suoi alleati stanno "battendo i tamburi di guerra" al culmine di una depressione economica in tutto il mondo, per non parlare della più grave catastrofe ambientale  nella storia del mondo. In un amaro risvolto, uno dei principali attori (BP) sullo scacchiere geopolitico Medio Oriente Asia Centrale , precedentemente noto come Compagnia Petrolifera anglo-persiana, è responsabile del disastro ecologico nel Golfo del Messico.
Disinformazione dei Media
L'opinione pubblica, influenzata dalla montatura dei  Media  è tacitamente solidale, indifferente o ignorante dei probabili effetti di quella che viene accolta come un'operazione "punitiva" ad hoc nei confronti degli impianti nucleari dell'Iran, piuttosto che come una  guerra totale. I preparativi di guerra comprendono lo schieramento di armi nucleari prodotte da Stati Uniti e Israele. In questo contesto, le conseguenze devastanti di una guerra nucleare vengono banalizzate o semplicemente non menzionate.

La "crisi reale" che minaccia l'umanità, secondo i media e i governi, non è la guerra ma il riscaldamento globale. I media montano ad arte una crisi dove non c'è alcuna crisi: "un allarme globale"--la pandemia globale H1N1--ma nessuno sembra temere una guerra nucleare sponsorizzata dall'America.

La guerra contro l'Iran è presentata all'opinione pubblica come un problema tra gli altri. Essa non viene considerata una minaccia per la "Madre terra" come nel caso del riscaldamento globale. Non è una notizia da prima pagina. Il fatto che un attacco contro l'Iran potrebbe portare ad una escalation e scatenare potenzialmente una guerra"globale" non è un motivo di preoccupazione.
Il culto dell'uccisione e distruzione
La macchina di uccisione globale è sostenuta anche da un culto insito di morte e distruzione che pervade i films di Hollywood, per non parlare delle serie TV di guerra e criminalità  in prime time sulla rete televisiva. Questo culto di uccisione è approvato dalla CIA e dal Pentagono che supportano (finanziariamente)anche le produzioni di Hollywood come strumento di propaganda di guerra:
"L'ex Agente della CIA Bob Baer ci ha detto,"C'è una simbiosi tra la CIA e Hollywood" e ha rivelato che l'ex direttore della CIA George Tenet è attualmente,"ad  Hollywood,."a parlare  agli studios (Matthew Alford e Robbie Graham, Luci, Camera… Azione coperta: La politica oscura di Hollywood, globale di ricerca, 31 gennaio 2009).
La macchina di uccisione è schierata a livello globale, nell'ambito della struttura del comando unificato di combattimento. Essa viene regolarmente sostenuta dalle istituzioni di governo, dalle corporazioni dei media e dai mandarini ed intellettuali del Nuovo Ordine Mondiale da  think tanks  ed istituti di ricerca  e studi strategici  di Washington, come uno  strumento indiscusso di pace e di prosperità globale.
Una cultura di uccisione e violenza è diventata insita nella coscienza umana.
La guerra è ampiamente accettata come parte di un processo sociale: La Nazione deve essere "difesa" e protetta.
"Violenza legittimata" e uccisioni extragiudiziarie nei confronti di "terroristi" sono accolti dalle  democrazie occidentali, come strumenti necessari per la sicurezza nazionale.
Una "guerra umanitaria" viene appoggiata dalla cosiddetta comunità internazionale. Non viene condannata come un atto criminale. I suoi principali architetti sono ricompensati per il loro contributo alla pace nel mondo.
Riguardo all'Iran, ciò che si sta svolgendo è la pura e semplice legittimazione della guerra in nome di un'illusoria idea di sicurezza globale.
Un attacco aereo "Preventivo" contro l'Iran porterebbe all'escalation
Attualmente ci sono tre teatri di guerra separati in Medio Oriente Asia Centrale: Afghanistan-Pakistan, Iraq e Palestina.
Se l'ran dovesse essere oggetto di un attacco aereo "preventivo" da parte delle forze alleate, l'intera regione, dal Mediterraneo orientale alla  frontiera occidentale della Cina con l'Afghanistan e il Pakistan, si infiammerebbero, conducendoci potenzialmente in uno scenario da III guerra mondiale.

La guerra si estenderebbe anche a Libano e Siria.

È altamente improbabile che i bombardamenti, se dovessero essere attuati, sarebbero circoscritti agli impianti nucleari dell'Iran come sostenuto dalle dichiarazioni ufficiali U.S.-Europa-NATO. Ciò che è più probabile è un attacco aereo su infrastrutture militari e civili, sistemi di trasporto, fabbriche, edifici pubblici.
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L'Iran, con un  dieci per cento stimato delle riserve mondiali di petrolio  e gas, si colloca al terzo posto dopo l'Arabia Saudita (25%) e l'Iraq (11%) per la dimensione delle sue riserve. In confronto, gli Stati Uniti possiedono meno del 2,8% delle riserve di petrolio a livello mondiale.

Le riserve di petrolio degli Stati Uniti sono stimate in meno di 20 miliardi di barili. La più vasta regione del Medio Oriente e Asia centrale ha riserve di petrolio che sono più di trenta volte quelle degli Stati Uniti, che rappresentano oltre il 60% della riserva totale del mondo. (Vedere Eric Waddell, la battaglia per il petrolio, Global Research, dicembre 2004).

Di rilievo è la recente scoperta  in Iran delle seconde riserve di gas naturale più grandi conosciute a Soumar e Ouvéa stimate in  12,4 trilioni (milioni di milioni) di piedi cubici.
Colpire l'Iran significa non solo recuperare il controllo anglo-americano sull'economia di petrolio e gas iraniani, compresi i percorsi delle condutture, ma  anche contestare  la presenza e l'influenza della Cina e della Russia nella regione.
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Il previsto attacco contro l'Iran fa parte di una coordinata road map militare globale. Fa parte della "lunga guerra" del Pentagono, una guerra senza frontiere guidata dal profitto, un progetto di dominazione mondiale, una sequenza di operazioni militari.
I pianificatori militari della NATO-U.S. hanno previsto vari scenari di escalation militare. Sono anche consapevoli delle implicazioni geopolitiche, vale a dire che la guerra potrebbe estendersi al di là della regione mediorientale dell'Asia centrale. Inoltre, sono stati analizzati gli impatti economici sui mercati petroliferi, ecc.
Mentre Iran, Siria e Libano sono gli obiettivi immediati, Cina, Russia, Corea del Nord, per non parlare di Venezuela e Cuba, sono anch'esse oggetto di minacce da parte degli Stati Uniti.
In gioco è la struttura di alleanze militari. I dispiegamenti militari di U.S.-NATO-Israele comprese le esercitazioni militari e le esercitazioni condotte sulla Russia e sulle immediate frontiere della Cina sono in rapporto diretto con la guerra proposta all'Iran. Queste minacce velate, compresa la loro durata, costituiscono un suggerimento evidente per le ex potenze dell'epoca della guerra fredda di non intervenire in alcun modo per  ostacolare un attacco contro l'Iran guidato dagli USA.
Guerra globale
L'obiettivo strategico di medio termine è colpire l'Iran  e neutralizzare gli alleati dell'Iran, attraverso una diplomazia di corvetta. L'obiettivo militare più a lungo termine è quello di colpire direttamente la Cina e la Russia.
Mentre l'Iran è l'obiettivo immediato, lo spiegamento militare non è in alcun modo limitato al Medio Oriente e all'Asia centrale. È stata formulata un'agenda militare globale.
Il dispiegamento di truppe della coalizione e sistemi avanzati di armi dagli Stati Uniti, dalla NATO e dai suoi partners avviene simultaneamente in tutte le principali regioni del mondo.
Le recenti azioni militari al largo della costa della Corea del Nord compreso lo svolgimento dei giochi di guerra USA sono parte di un progetto globale.
Dirette principalmente contro la Russia e la Cina, le esercitazioni militari di Stati Uniti, NATO e alleati, esercitazioni di guerra, distribuzioni di armi, ecc vengono condotte contemporaneamente nelle principali aree geopolitiche sensibili.
-La penisola coreana, il Mar del Giappone, lo stretto di Taiwan, la Cina meridionale per minacciare la Cina.
-La distribuzione di missili Patriot in Polonia, il centro di allarme precoce nella Repubblica ceca per minacciare la Russia.
-Dispiegamenti navali  in Bulgaria, Romania, sul Mar Nero, per minacciare la Russia.
-Dispiegamenti  di truppe USA e NATO in Georgia.
-Un formidabile dispiegamento navale nel Golfo Persico compresi sottomarini israeliani contro l'Iran.
Contemporaneamente nel Mediterraneo orientale, Mar Nero, Caraibi, America centrale e regione andina del Sudamerica sono aree  in corso di militarizzazione. In America latina e nei Caraibi, le minacce sono dirette contro Cuba e  Venezuela.
"Aiuto militare" USA
A sua volta, trasferimenti di armi su larga scala sono state intraprese sotto la bandiera degli  "aiuti militari"  statunitensi ai paesi selezionati, tra cui un affare di armi da 5 miliardi di dollari con l'India, che mira a costruire le capacità dell'India contro la Cina. (Enorme vendita di armi USA-India per contenere la Cina, Global Times, 13 luglio 2010).
"[La] vendita di armi migliorerà i legami tra Washington e New Delhi e, intenzionalmente o non, avrà l'effetto di contenere l'influenza della Cina nella regione." citato da Rick Rozoff, Affrontare sia la Cina che la Russia: gli Stati Uniti  rischiano scontri militari con la Cina nel Mar Giallo, Global Research, 16 luglio 2010)
Gli Stati Uniti hanno accordi di cooperazione militare con un certo numero di paesi del sud-est asiatico, inclusi Singapore, Vietnam e Indonesia, che riguardano "aiuti militari", nonché la partecipazione a giochi di guerra guidati dagli USA in Oceania (luglio - agosto 2010). Questi accordi sono favorevoli  al dispiegamento di armi dirette contro la Repubblica popolare cinese. (Vedere Rick Rozoff, Affrontare sia la Cina che la Russia: gli Stati Uniti  rischiano scontri militari con la Cina nel Mar Giallo, Global Research, 16 luglio 2010).
Allo stesso modo e più direttamente in relazione all'attacco pianificato sull'Iran, gli Stati Uniti stanno armando gli Stati del Golfo (Bahrain, Kuwait, Qatar ed Emirati Arabi Uniti) con missili intercettori a terra, Patriot ad avanzata funzionalità-3 e Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) come pure Missili  intercettori Standard-3 sul mare installati su navi da guerra di classe Aegis nel Golfo Persico. (Vedere Rick Rozoff, ruolo della NATO nell'accerchiamento militare dell' Iran, Global Research, 10 febbraio 2010).
L'ora per i militari di immagazzinare e distribuire
Ciò che è fondamentale per quanto riguarda i trasferimenti di armi statunitensi ai paesi partners e agli alleati sono i tempi effettivi di consegna e dispiegamento. Il lancio di un'operazione militare sponsorizzata dagli USA si verificherebbe  normalmente una volta che questi sistemi di armi sarebbero collocati, dispiegati in modo efficace con l'attuazione dell'addestramento del personale. (ad esempio, India).
Quello di cui ci stiamo occupando è un disegno  militare globale attentamente coordinato controllato dal Pentagono, che coinvolge le forze armate unite di più di quaranta paesi. Questo dispiegamento militare globale multinazionale è di gran lunga la più grande esibizione di sistemi avanzati di armi nella storia del mondo.
A loro volta, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno stabilito nuove basi militari in diverse parti del mondo. "La superficie della terra è strutturata come un  vasto campo di battaglia". (Vedi Jules Dufour, la rete mondiale delle basi militari statunitensi, Global Research, 1 luglio 2007).
La struttura di comando unificato divisa in comandi combattenti geografici si basa su una strategia di militarizzazione a livello globale. "L'esercito degli Stati Uniti ha basi in 63 paesi. Nuovissime basi militari sono state costruite dopo l'11 settembre 2001, in sette paesi. In totale, ci sono 255,065 unità di personale militare statunitense distribuite nel mondo." (Vedere Jules Dufour, la rete mondiale delle basi militari statunitensi, Global Research, 1 luglio 2007
 
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Scenario III guerra mondiale
"Le Aree di Responsabilità dei Comandanti nel Mondo" (vedi la mappa qui sopra) definiscono il disegno militare globale del Pentagono, che è la conquista del mondo. Questo dispiegamento militare si sta verificando in parecchie regioni simultaneamente sotto il coordinamento dei comandi regionali USA, che comporta la costituzione di scorte di sistemi di armi made in USA da parte delle forze statunitensi e dei paesi partner, alcuni dei quali sono ex nemici, tra cui il Vietnam e il Giappone.
Il contesto attuale è caratterizzato da un incremento militare globale controllato da una superpotenza mondiale, che sta usando i suoi numerosi alleati per scatenare guerre regionali.
Al contrario, la seconda guerra mondiale fu un'associazione di teatri di guerra regionali separati. Date le tecnologie di comunicazione e sistemi di armi degli anni quaranta, non vi era alcun coordinamento strategico in "tempo reale" durante azioni militari tra grandi regioni geografiche
La Guerra Globale si basa sull'impiego coordinato di una sola potenza militare dominante, che supervisiona le azioni dei suoi alleati e partners.
Ad eccezione di Hiroshima e Nagasaki, la seconda guerra mondiale è stata caratterizzata dall'uso di armi convenzionali. La pianificazione di una guerra globale si basa sulla militarizzazione dello spazio. Se fosse avviata una guerra diretta contro l'iran, non verrebbero utilizzate solo armi nucleari, ma  sarebbe utilizzata anche  l'intera gamma di nuovi sistemi di armi avanzate, tra cui armi elettrometriche e tecniche di modificazione dell'ambiente (ENMOD).
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il Consiglio di sicurezza ha adottato all'inizio di giugno una quarta serie di sanzioni contro la Repubblica islamica dell'Iran, che comprendeva un embargo espanso come pure ampi e "più severi controlli finanziari". Per un'amara ironia, questa risoluzione è passata durante i giorni  in cui il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha rifiutato apertamente  di adottare una mozione di condanna di Israele per l'attacco in acque internazionali contro la Freedom Flotilla diretta verso Gaza.
Cina e Russia, per le pressioni da parte degli USA, hanno approvato il regime delle sanzioni UNSCR, a loro discapito. La loro  decisione all'interno del Consiglio di sicurezza contribuisce ad indebolire la loro stessa alleanza militare, l'organizzazione di cooperazione di Shanghai (SCO), in cui l'Iran ha lo status di osservatore. La risoluzione del Consiglio di sicurezza blocca le rispettive cooperazioni militari di Cina e Russia e gli accordi bilaterali di scambi con l'Iran. Ha gravi ripercussioni sul sistema di difesa aerea dell'Iran che dipende in parte dalla tecnologia e dall'esperienza russa.
La risoluzione del Consiglio di sicurezza concede de facto "luce verde" a scatenare una guerra preventiva contro l'Iran.
L'Inquisizione americana: Costruire un consenso politico per la guerra
In coro, i media occidentali hanno bollato l'Iran come una minaccia alla sicurezza globale in vista del suo programma di presunte armi nucleari (inesistente). Riecheggiando dichiarazioni ufficiali, i media ora chiedono l'attuazione di bombardamenti punitivi nei confronti dell'Iran in modo da salvaguardare la sicurezza di Israele.
I media occidentali stanno battendo i tamburi di guerra. Lo scopo è quello di instillare tacitamente, attraverso reiterati rapporti dei media, nausea, all'interno dell'inconscio popolare, la nozione che la minaccia iraniana è reale e che la Repubblica islamica dovrebbe essere "conquistata".
Un consenso alla costruzione del processo per fare la guerra è simile all'Inquisizione spagnola. Esso richiede ed esige l'accettazione dell'idea che la guerra è un impegno umanitario.

Noto e documentato, la vera minaccia alla sicurezza globale proviene dall'Alleanza U.S.-NATO-Israele, eppure la realtà in un ambiente inquisitorio viene capovolta: i guerrafondai sono impegnati per la pace, le vittime della guerra sono presentate come i protagonisti della guerra. Considerando che nel 2006, quasi due terzi degli americani erano contrari ad un'azione militare contro l'Iran, un recente sondaggio Ernst-Reuter-Zogby del febbraio 2010 suggerisce che il 56% degli americani è favorevole ad  un'azione militare USA-Europa-NATO contro l'Iran.
Un consenso politico che si basa su una totale menzogna non può, tuttavia, basarsi unicamente sulla posizione ufficiale di coloro che sono la fonte della menzogna.
Il movimento anti-guerra negli Stati Uniti, che in parte è stato infiltrato e cooptato, ha assunto una posizione debole riguardo all'Iran. Il movimento anti-guerra è diviso. Ha posto l'accento  sulle guerre che si sono già verificate (Afghanistan, Iraq) piuttosto che opporsi con forza alle guerre che sono in preparazione e che sono attualmente sul tavolo da disegno del Pentagono. Dopo l'inaugurazione dell'amministrazione Obama, il movimento anti-guerra ha perso molto del suo slancio.
Inoltre, coloro che si oppongono attivamente alle guerre in Afghanistan e in Iraq, non necessariamente si oppongono ai "bombardamenti punitivi" diretti contro l'Iran, né considerano questi bombardamenti come un atto di guerra, che potenzialmente potrebbe essere il preludio alla III guerra mondiale.
Il peso della protesta anti-guerra in relazione all'Iran è stato minimo rispetto alle dimostrazioni di massa che hanno preceduto il bombardamento del 2003 e l'invasione dell'Iraq.
La vera minaccia alla sicurezza globale proviene dall'Alleanza U.S.-NATO-Israele.
L'operazione Iran non viene contrastata  nell'arena diplomatica dalla Cina e dalla Russia; ha il sostegno dei governi del fronte degli Stati arabi che sono integrati nel dialogo mediterraneo sponsorizzato dalla NATO. Ha anche il tacito sostegno dell'opinione pubblica occidentale.
Ci rivolgiamo alle persone su  tutta la terra, in America, Europa, Israele, Turchia e in tutto il mondo perchè si ribellino contro questo progetto militare, contro i loro governi che sono a favore di un'azione militare contro l'Iran, contro i mass media, che servono a camuffare le conseguenze devastanti di una guerra contro l'Iran.
L'agenda militare supporta un profitto guidato da un distruttivo sistema economico globale che impoverisce ampi settori della popolazione mondiale.

Questa guerra è pura follia.
La Terza Guerra Mondiale è un terminale. Albert Einstein aveva capito i pericoli della guerra nucleare e dell'estinzione della vita sulla terra, che è già iniziata con la contaminazione radioattiva derivante dall'uranio impoverito. "Non so con quali armi sarà combattuta la III guerra mondiale, ma la IV guerra mondiale sarà combattuta con clave e pietre."
I media, gli intellettuali, gli scienziati e i politici, in coro, offuscano la verità indicibile, vale a dire che la guerra fatta usando testate nucleari distrugge l'umanità, e che questo complesso processo di graduale distruzione è già cominciato.
Quando la menzogna diventa  verità non c'è più modo di tornare indietro.
Quando la guerra viene accolta come un impegno umanitario, la giustizia e l'intero sistema giuridico internazionale sono stravolti : il pacifismo e il movimento anti-guerra vengono criminalizzati. Essere contro la guerra diventa un atto criminale.
La menzogna deve essere svelata per quello che è e per quello che fa.

Sanziona l'abbattimento indiscriminato di uomini, donne e bambini.

Distrugge le famiglie e le persone. Distrugge l'impegno delle persone verso gli altri esseri umani.

Impedisce alle persone di esprimere la loro solidarietà per coloro che soffrono.

Sostiene la guerra e lo stato di polizia come l'unica linea di approccio.

Essa distrugge sia il nazionalismo che l'internazionalismo.
Rompere la menzogna significa rompere un progetto criminale di distruzione globale, in cui la ricerca del profitto è la forza prevalente.
Questo profitto guidato dall'agenda militare distrugge i valori umani e trasforma le persone in zombie inconscienti.
Dobbiamo invertire la marea.
Sfidare  i criminali di guerra in alte cariche e i potenti gruppi di pressione corporativi che li supportano
Rompere l'Inquisizione americana.
Minare la crociata militare U.S.-NATO-Israele.
Chiudere le fabbriche di armi e basi militari.
Portare a casa le truppe.
I membri delle forze armate dovrebbero disobbedire agli ordini e rifiutarsi di partecipare ad una guerra criminale.

La Parte II di questo saggio sarà pubblicata prossimamente.
Preparazione per la terza guerra mondiale. Natura e storia dell'operazione militare programmata contro l'Iran
Include l'analisi del ruolo di Israele
Michel Chossudovsky è un premiato autore, professore di economia (Emerito) presso l'Università di Ottawa e direttore del centro per la ricerca sulla globalizzazione (CRG), Montreal. Egli è l'autore di "La globalizzazione della povertà e il nuovo ordine mondiale" (2003) e "Guerra al terrorismo dell'America" (2005). È anche un collaboratore dell'enciclopedia Britannica. I suoi scritti sono stati pubblicati in più di venti lingue. può essere raggiunto a globalresearch.ca sito Web
Fonte: Global Research
Traduzione di: Dakota Jones

 Articles de Michel Chossudovsky publiés par Mondialisation.ca


lunedì 30 agosto 2010

I: Re: I: Valori - Newsletter luglio/agosto 2010



--- Lun 30/8/10, eusepinicco@hotmail.it <eusepinicco@hotmail.it> ha scritto:

Da: eusepinicco@hotmail.it <eusepinicco@hotmail.it>
Oggetto: Re: I: Valori - Newsletter luglio/agosto 2010
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>, "bruno de domenico" <brunodedomenicobis@yahoo.it>
Cc: "VEIENTEFURENTE" <veientefurente@alice.it>, "Giuseppe Turrisi" <giuseppeturrisi@leonardo.it>, "Roberto Ficini" <roberto1011@libero.it>, "circolovegetariano" <circolovegetariano@gmail.com>, "Circolo Vegetariano" <circolo.vegetariano@libero.it>, "David Rorro" <romaunita@gmail.com>, "Giovanna Canzano" <giovanna.canzano@yahoo.it>, "ENRICO BIANCHI FALERIA" <bianchienrico@tiscali.it>, "Antonella avv. Rustico" <anto.mr@tiscali.it>, "Antonella Ricciardi" <ricciardi_antonella@yahoo.it>, "Enrica arch. Luciani" <lenri@tiscali.it>, "maufil" <maufil@alice.it>, "roberto sestito" <roberto.sestito@gmail.com>, "Roberto Pisi" <robertopisi@yahoo.it>, "Domenico Scilipoti" <dscilipoti@tiscalinet.it>, "Ciro Aurigemma" <aurigemma@fastwebmail.it>, "Barbona Aldo" <cabar.viola@tiscali.it>, "Nazzareno Mollicone" <nmollic@tiscali.it>, pamagior@faswebnet.it, "Roberto Cozzolino" <omeoron@virgilio.it>, "Giuseppe Magliacane" <giuseppemagliacane@hotmail.com>
Data: Lunedì 30 agosto 2010, 13:41

Da:
Niccolò Eusepi, Presidente Assoconsumatori
(già fondatore della Primo Carnera Editore, delle riviste Ranxerox e Cannibale)
 
A:
Giorgio Vitali
Gli Amici della nostra assciazione
 
 
Oggetto: Per un nuovo manifesto culturale per l'Italia
 
Caro Giorgio,
al ritorno dalle ferie, per iniziare con nuovo fiato e passione il nuovo anno di ferventi attività sociali e culturali, ho creduto necessario chiederti di leggere queste mie brevi, che propongo anche a tutti gli amici della nostra associazione, in merito alla schizzofrenia che ormai anima l'intero contesto politico, sociale, economico globale, e di cui l'Italia Berlusconiana è un vero e proprio cammeo. E per la necessità di procedere a discutere un nuovo modello di critica culturale (sulla schizzofrenia tra passato e futuro dei modelli umani, dibattito aperto profeticamente da Proust con la Recherche du temps perdu, tema poi disegnato 50 anni dopo da me tramite il fumetto d'arte di Cannibale e Ranxerox, che ha informato molto cinema americano, ma terapia che ancora manca ed è ora di pensarci.
 
Non a caso in Francia si è prodotto 'il Rapporto Attali'.
Loro sono sempre un passo avanti, rispetto ai nostri morti di sonno del belpaese.
Si parla di un prossimo mondo di single, dove la libertà personale (valore moderno) va coniugato con nuove forme di socialità, pena l'aprirsi di fragilità pericolosissime per la tenuta del sistema sociale ed eonomico.
Per esempio?
Si svilupperà un sistema di relazioni anche economico ed operativo formato da piccoli gruppi, interconnessi da tante reti formate da questi gruppi (sovranazionali, a libera adesione, dai 10 ai 20 elementi), intesi non solo come nuclei di solidarietà ma anche come gruppi di crescita oltre che di specializzazione sociale e/o professionale.
 
Si prevede un grande ritorno al poter coltivare la spiritualità, come momento di benessere anche fisico (meditazione, dieta, depurazione, medicina naturale, etc.) nei conventi e nei luoghi che abbiano le giuste vocazioni e tradizioni.
 
Tanto per fare un esempio, per verificare su cosa vogliamo misurare la nostra capacità di produrre benessere, che è il vero nodo della questione.
 
Ma quale la nostra attuale situazione?
In una tua precedente mail tendi ad ascrivere i difetti italiani alla presenza della Chiesa, che descrivi come "............. azione sotterranea e deresponsabilizzante dell'educazione della Chiesa, tendente a tenere gli italiani in un eterno TEATRO DEI BALOCCHI."
 
Bisogna dire che lo fa 'a fin di bene' ! E, tuttavia, riscontra il massimo sostegno di codesto popolo italiano...a cui si ascrive l'altrettanto aulico pensiero filosofico napoletano ....che invita l'uomo a sfatare ogni sovrastruttura mentale, retropensiero, fughe in avanti poiché,  alla luce dell'eterno corso e ricorso, mentre i liberi e forti si divertono a Pasquinare un potere che guai non ci fosse, almeno che sia fasullo, no?  Tanto, TUTTI GLI IMPERI fatti con la spada (o la moneta) FINISCONO IN CENERE! Perciò la sceneggiata italiana è potente quanto ipocrita e pericolosa, c'è un assunto filosofico e non mistico, sotto, cinico e baro, che attenta a qualunque tentativo di governo (pensate a Bertinotti che fa cadere Prodi, assieme a Cossiga buonanima! ..e nessuno gli ha menato?). Promuovendo poteri fantoccio e ridicoli, dove alla coreografia di grande acclamazione da un lato e di odio dall'altro si consuma il teatrino degli inganni, dove in realtà ognuno si fa i fatti suoi, come sempre. L'Italia attraversa la Storia senza dire nulla, memore di 3 mila anni di fame (la fame di un popolo è cosa assai seria e difficile da far dimenticare!!) ...ma tanto è stato detto tutto, ed alla fine comunque non c'è solo dolore, guerra e sangue? Comunque. Quindi l'Italiano alla fine si scusa con gli astanti, raccomandandosi ai potenti stranieri di turno, producendo paganissimi sacrifici umani: Mussolini appeso per i piedi, Craxi morto in esilio .....e che ne sarà di Berlusconi?
 
Anche se la favola del re nudo è già nota a tutti da decenni, tuttavia non si è mai vista una concentrazione di potere paradossale e stravagante come quella del Grande Boss Papi Berluscao, proprio da Dittatore dello STATO LIBERO delle Bananas, di Alleniana memoria. Totalmente paradossale, ma la nostra rabbia per un simile scempio di tutta la storia del diritto (che insegniamo al mondo) si diluisce sotto ad un sorriso cinico, satirico, di popolo troppo provato dalla Storia.
Mi è capitato di sentire che un ricco americano, parlando della sua villa, si paragonava al Berlusca, come simbolo mondiale del vero 'capo' (come li chiamiamo noi a Roma).
Ma poi tu stesso ti domandi: è meglio Fini?
Ovviamente, per molti di noi sarebbe meglio qualunque cosa, ma questo contesto comunque ci fa molto pensare alle sorti italiane.
Per preparare un dopo? Che resta un bel mistero.?
Può essere ....che la paura del dopo Berlusconi, o del vuoto spinto della sinistra, sia il più grande alleato di Berlusconi?
Molti lo pensano, e ciò è grave, è un'accusa pesante alla nostra classe 'intellettuale', a chi dovrebbe presidiare l'elaborazione culturale nel nostro Paese.
 
Vi è quindi a monte un grave a grande questione culturale, che dovremmo cominciare a porre con forza,
anche a tutti coloro che con giornali, siti riviste e movimenti propongono intanto la conoscenza di alternative pratiche fattibili o quantomeno da sperimentare, nella socialità, come elementi di condivisione di una nuova prospettiva, di organizzazione di una nuova domanda, come avviene da anni per un mercato del benessere che nessuno vuole o può ancora soddisfare, ancora oggi.
 
Il governo Obama sta spingendo con forza su una serie di innovazioni nell'energia (ferme da decenni). Stanno ora finendo nel gorgo delle multinazionali.
Solo scena? Intanto il vero corso è il nucleare che viene rilanciato, in barba a tutta l'etica dell'ENI.
 
Cosa vuol dire che manca ancora una attrezzatura culturale al passo con i tempi, da mettere a disposizione di movimenti, siti, riviste, per la socializzazione?
 
Nell'analisi della realtà del mondo attuale, l'unica differenza rispetto al passato ....è l'alfabetizzazione dei popoli, la più grande rivoluzione di tutti i tempi, di cui ancora non si tiene abbastanza conto.
E' su questo contesto che si appoggia peraltro la rivoluzione cibernetica di internet, quella di un unico cervello globale interconnesso, che le masse lo usano per trivialità di vario genere, criminalità pedofila e consumi spesso superflui. Ma c'è anche tanto spazio per le avanguardie culturali, anche se bisogna dire che la scarsa conoscenza dell'inglese comunque danneggia gli italiani anche in questo campo.
Ma non c'è più nessuno che possa fermare questo processo, la consapevolezza dei popoli è diventata comunque ed in modo permanente un soggetto politico, il consumatore è il perno dell'economia, anche se ci vorrà ancora un pò di tempo per vederne gli effetti positivi.
 
Infatti, cari amici, è proprio qui che oggi si misura la cultura, quella genuina di elaborazione dell'esperienza di vita e del profondo, distinta da quella fasulla e/o di plastica (che comunque è cultura).
Dopo una prima ubriacatura e scontro globale tra generazioni e ideologie (anni '60 e '70) , seguito poi all'assestamento del sistema nuovo, si deve stare attenti a quello che immettiamo noi oggi in questo 'sistema' cognitivo globale, che è in via di definizione perchè è questo che sarà fondamentale, perché è un contesto che funziona anche come la diluizione omeopatica, o il battito della farfalla, sistema neurale che si autogenera in base ai dati raccolti ed immessi spontaneamente in 'circolo', anche dati minimi.
 
Anche un solo bit può cambiare il corso del mondo, anche un pensiero impercettibile, ma bisogna ancora credere che esista uno spazio di vittoria dell'umano (e quindi della cultura e del trasferimento culturale, che è l'attività caratteristica della sopravvivenza della SPECIE), e che ciò avvenga al di fuori delle informazioni pre-disposte per e dal 'sistema' vecchio, attualmente in via di dismissione. 
 
Giorno per giorno, è la nostra capacità di FARE CULTURA che ci potrà permettere di sopravvivere ....perché molti ormai pensano che questo sia il rischio che corriamo.
Nella corsa agli armamenti, nel disastro ambientale, nel terrorismo chimico e biologico, nell'irresponsabilità e mancanza di controllo democratico su chi maneggia tecnologie devastanti, sulla guerra tra poveri per una energia che è abbondante ma tenuta nascosta. Su tutte questo cose sono presenti molte ONG e associazioni, che utilizzano fondi anche delle grandi corporations, a partire da Bill Gates, IBM, ENI, etc. etc.) sempre in cerca di rifarsi il look, anche per motivi di mera speculazione finanziaria, dato quello che pesa oggi la finanza etica (che NON è quella che conosciamo in Italia, buona a fare scena nei convegni), un vero e proprio settore delle borse, tra i più solidi, che si occupa di piccole e medie imprese a livello globale, che ha subìto meno l'ondata speculativa negativa del 2008).
 
Sopravvivere? Già, è iniziata la corsa ad una nuova interpretazione quotidiana delle nostre vite, del loro valore, delle nostre prospettive,
organismo cibernetico ci chiama ad una regressione e rivisitazione completa del nostro modo di essere ma, soprattutto, di pensare ai nostri veri obbiettivi.
 
La satira di tutto ciò la ho già fatta più di 30 anni fa, con Ranxerox e Cannibale, proprio come scopo di destrutturazione e di fotografia della schizzofrenia moderna, dilaniati tra nuovi modelli potenziali che affrontiamo con la nostra vecchia psiche, che ci mette un pò di più ad adeguarsi ai cambiamenti. Iniziò Marcel Proust ad indicarci la strada di questa scissione psicotica dell'homo modernus (altro che homfobicus ...è praticamente schizzato del tutto)  tra passato e presente! Cannibale diede immagine a questo mangiare noi stessi, che è tipico di ogni nevrosi. Ma pare che seppure i nostri lavori siano stati utilizzati dal cinema, la moda e l'estetica in USA, in Europa e ovunque si disegna, a livello mondiale, tutto il discorso si sia fermato li. Erano solo fumetti?
Dopo trent'anni, si dovrebbe procedere oltre, il fumetto lo avete davanti tutti i giorni, o no?
 
Organizziamo una proposta diversa, multipla, socializzante, economicamente fondata, rispettosa dell'ambiente umano e naturale?
Come? Il problema vero è la socializzazione ...............e non solo ............quello che saranno i nuovi consumi.
Prima servono i nuovi modelli di vita, no? I nuovi modelli di base, non schizofrenici, per uomini e donne, in egual misura.
 
Ma ci vuole coraggio, una dote che è davvero poco presente nell'umanità di oggi, proprio perché è stata 'schizzata'  con un piano non casuale, ben studiato a tavolino dalle consorterie demoniache dei frammassoni deviati, in realtà usurai travestiti da monaci.
 
Coraggio per restare semplici.
Coraggio per non lasciarsi trascinare in infiniti caroselli già visti per migliaia di anni, sia nel pubblico che nel privato.
Coraggio per riconoscere la differenza tra economia e denaro, e continuare a comportarsi come se il denaro fosse dovuto per 'credito' malgrado che il credito sia stato drogato.
Coraggio per sperare, anche soltanto per credere nell'essere umano che siamo noi.
Coraggio per credere a chi ci sta accanto, che quasi sicuramente ci tradirà, perché perduto nei meandri della sua mente eterodiretta dall'ultimo software di gradevole destabilizzazione, dal profumo della bistecca finta di Matrix. 
 
Insomma, sto parlando del normalissimo coraggio di essere ciò che ci rende umani, senza doverlo rinfacciare a nessuno.
Questo lo abbiamo imparato, siamo pacifisti.
 
Tuo,
Niccolò

BENE. STO PENSANDO CHE IL SISTEMA INFORMATIVO (ALTERNATIVO) STIA RAGGIUNGENDO I RISULTATI CHE OTTENGONO TUTTE LE RIVOLUZIONI INFORMATIVE. GV 
--- Dom 29/8/10, bruno de domenico <brunodedomenicobis@yahoo.it> ha scritto:

Da: bruno de domenico <brunodedomenicobis@yahoo.it>
Oggetto: I: Valori - Newsletter luglio/agosto 2010
A: brunodedomenicobis@yahoo.it
Data: Domenica 29 agosto 2010, 17:39



----- Messaggio inoltrato -----
Da: Patrizia Mazzola <pamagior@fastwebnet.it>
A: mdf-milano@googlegroups.com
Inviato: Gio 1 luglio 2010, 08:05:58
Oggetto: Fw: Valori - Newsletter luglio/agosto 2010

Anch'io, come Bruno, sono molto interessata all'affare farmaci: interessante la newsletter di Valori sull'argomento.
Patrizia
----- Original Message -----
Sent: Thursday, July 01, 2010 7:14 AM
Subject: Valori - Newsletter luglio/agosto 2010

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Nel Dossier

Medicinali & profitti
Per qualche pillola in più
Le lobby sono sempre più potenti e ramificate, le agenzie pubbliche sempre meno indipendenti. La spesa farmaceutica continua a crescere, ma il consumo è spesso frutto di scelte irrazionali
 
La riforma sanitaria degli Stati Uniti e la crisi economica mondiale sono questioni secondarie. Potrà sembrare strano, ma per i colossi dell'industria farmaceutica i problemi sono altri. Molti importanti brevetti sono infatti in scadenza. E le corporation si devono attrezzare per continuare a fare soldi: ampliando il numero di farmaci in commercio, puntando sui Paesi emergenti, montando campagne per convincerci a risolvere tutto con un po' di pasticche. 
Ma c'è qualche luce nel buio di "big pharma": il colosso GlaxoSmithKline tenta la rivoluzione "Open Source". 

 

Reportage fotografico: Medicine. 

Nel Paese del boom di spesa per farmaci, esistono esempi virtuosi di medici e strutture sanitarie che a pillole, flebo, iniezioni e lunghe degenze preferiscono carni sceltissime, verdure e latte biologici, pasta trafilata al bronzo. L'esperimento del Cardinal Massaia di Asti ha provato che mangiar bene fa stare meglio i pazienti e fa risparmiare la sanità pubblica.


Prescrizioni: +400% in nove anni

Siamo un popolo di malati cronici o solo vittime di una strategia per vendere più medicine? I dati Osmed fotografano uno scenario allarmante. Gli esperti puntano il dito contro "l'informazione scientifica" monopolizzata dall'industria.


Generici, tutta Europa li usa. In Italia trionfa la disinformazione

Hanno gli stessi effetti dei farmaci originali e farebbero risparmiare un miliardo all'anno. Ma ancora pochi italiani li usano. I pazienti non li conoscono, i medici non li prescrivono, sedotti dalle pressioni dei produttori dei "cugini griffati".


L'amara favola dei nuovi antitumorali

L'efficacia di molte molecole è incerta. Sicuri sono solo i costi stellari e il "rischio default" per i sistemi sanitari.


Paesi poveri, alla mercè dei piazzisti del farmaco
Dove lo Stato è debole le corporation non trovano ostacoli: decidono su cosa investire, quali farmaci produrre, come intralciare la concorrenza. Una politica commerciale che uccide 50 mila persone ogni anno.



Nella sezione Finanza Etica
Immobiliare a rischio bolla. 
E le banche tremano
l mercato immobiliare è sovra-indebitato verso le banche. Dopo una cementificazione selvaggia e un 2009 a picco gli immobili potrebbero svalutarsi e le imprese non restituire i prestiti.
 
Il futuro di Banca Etica. Parola al neopresidente
Ugo Biggeri è il nuovo presidente di Banca Etica. Efficienza e innovazione sono le sue priorità, sempre con i piedi per terra: «La ricapitalizzazione è il punto cruciale per la banca. Senza, molte idee e progetti di finanziamento non potranno essere realizzati».
 
Bilancisti: cambiare stile di vita spinge all'impegno pubblico
Dopo aver cambiato stili di vita e di consumo, molti membri di Bilanci di Giustizia hanno iniziato a impegnarsi nel proprio territorio. Una riscoperta della politica. Attraverso cooperative, centri d'ascolto, piani regolatori virtuosi.
 
 
Nella sezione Economia Solidale
Le banche scommettono sul business radioattivo   
Gli impianti nucleari costano moltissimo. Ma per gli istituti di credito è un affare gigantesco. Le Ong di Banktrack hanno stilato la classifica dei più grandi finanziatori globali: BNP Paribas è la più attiva, davanti a Barclays e Citigroup. Ma sono presenti anche Unicredit e Intesa San Paolo.
 
Economia e ambiente: il nucleare sotto processo
Un'intervista "doppia" a Marco Ricotti e Sergio Zabot, che spiegano pro e contro dell'opzione nucleare non solo dal punto di vista ambientale, ma anche considerandone le implicazioni economiche.

 

Il filosofo dell'economia solidale
Antropologo, pedagogista, Euclides Mance ha collaborato a politiche di sviluppo con il governo brasiliano. Sostiene l'organizzazione di reti di economia solidale per il "bem viver" e per un mondo nuovo.
 
In rete per costruire le istituzioni
Telecomunicazioni, energia, acqua, tutto scorre nelle reti. Per far arrivare meglio le istituzioni tra i cittadini o per sostituire lo Stato con il mercato?
 
 
Nella sezione Internazionale
Qualcuno volò sul nido del condor
Da Chicago a Buenos Aires passando per Santiago. Così tre decenni or sono si è aperto il primo laboratorio della crisi odierna. Dall'America Latina a Wall Street il passo è breve. Per evitare il crollo (forse) bastava guardare indietro.
 

Ingiustizia cilena, 

"miscele" argentine

L'opinione dello storico Guillermo Guajardo Soto, ricercatore dell'Universidad Nacional Autónoma de México.


Africa: lo sviluppo si scarica dal web

Arriva un grande contributo allo sviluppo dall'informatica open source. A cominciare dagli ospedali in Africa: «Così si può favorire il miglioramento delle condizioni di vita di un territorio», spiega l'associazione "Informatici senza Frontiere".


La crisi colpisce i Paesi più poveri 

Taglio degli aiuti umanitari, crollo degli investimenti stranieri, calo delle esportazioni, meno rimesse: la crisi economica globale pesa sui Paesi del Sud del mondo. La Banca Mondiale prevede 26 milioni di nuovi poveri entro il 2020.


... e molto altro ancora in questo numero


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Per chi si abbona subito, in regalo insieme al numero di luglio/agosto:

"La tassa contro la speculazione. Domande e risposte riguardo l'imposta sulle transazioni finanziarie"

Curato dalla redazione di Valori, il volume riassume le caratteristiche fondamentali di una proposta che ormai è al vaglio di numerosi governi in Europa e non solo. 

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