Matteo Renzi, poveretto, è figlio di una gatta frettolosa…
Matteo Renzi, poveretto, è figlio di una gatta frettolosa. Ed anche lui, oltre a non vederci bene, va molto di fretta, troppo. Si sente laureato dalla folla come l'erede di Degasperi e non si accorge che così sta facendo la parte di Mastella.
Corre corre in tondo in tondo, fa il ballerino insomma, passa da una televisione (di Berlusconi) all'altra, sfida Berlusconi a singolar tenzone prima ancora di sapere se fra qualche mese ci sarà ancora un Berlusconi o -addirittura- se ci sarà ancora lui, il Matteo.
Cos'è 'sta foga? Il Bersani almeno ha una linea precisa: No all'Inciucio.
Mentre il Renzi di che linea è? Da quale sarto si fa confezionare gli abiti? Da un lato chiede di far presto, oppure sarà lui a sfidare il cavaliere, e dall'altro propone le "grandi intese" con il cavaliere stesso. Insomma poggia il piede su due staffe. Un po' di qua un po' di là come tira il vento. In verità fra il cavaliere e Matteo non c'è differenza, sono entrambi emissioni di un potere finanziario che non ammette politiche sociali ed ambientali ma solo "dividendi" ed aumenti del PIL.
I finanziatori del Matteo sono della stessa pasta del Berlusca, sono "imprenditori" che sperano di arraffare sempre più dal bene pubblico. Matteo è il nuovo Silvio. Peccato che a contrastarlo all'interno del PD ci siano uomini come baffetto, che è un masaniello pragmatico..............
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