18 e 19 giugno 2011 - Ospitaletto di Marano (Modena)
La scelta del momento d'incontro è voluta, sia per motivi ambientali,
visto che l'assemblea si svolgerà all'aperto ed è bene sperare nel bel
tempo, sia per motivi archetipali.. visto che questa stagione è
considerata la più proficua dell'anno (corrisponde al momento del
raccolto).
L'incontro si svolgerà il 18 e 19 giugno, i romani antichi
consideravano questi due giorni
"comiziali" quindi perfettamente idonei ad incontrarsi per discutere
di cose sociali, in particolare il 19 giugno si teneva la Festa di
Minerva all'Aventino, nel tempio più antico a lei consacrato che venne
costruito da artigiani di origine etrusca allorchè ne introdussero il
culto in età regia. Questa celebrazione dedicata a Minerva è sempre
stata considerata nella cultura romana il fulcro della intelligenza
umana dedita all'arte, alla cura, all'abilità manuale ed
all'insegnamento. Era la festa degli artigiani ed artisti, dei medici
e dei maestri, i quali riuniti nelle rispettive corporazioni,
offrivano sacrifici alla Dea e banchettavano convivialmente... e noi
faremo altrettanto!
Siamo anche nel periodo dell'anno sacro a Mercurio (Gemelli) e
sappiamo che le sue caratteristiche sono la curiosità e la
provocazione. C'è una storia indiana che può rappresentare
questo modello, con una prova di saggezza. Tanto tempo fa alcuni
preti vollero mettere alla prova la realizzazione dell'Uno professata
da Janaka, un re che viveva l'unitarietà di tutte le cose. Essi
inviarono alla sua reggia un gruppo composto da un bramino (casta
sacerdotale), un intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane.
Quando il gruppo giunse davanti al re, egli inviò il bramino nel
posto dove sedevano gli altri sacerdoti, l'intoccabile in mezzo agli
altri intoccabili, la vacca fu
mandata nella stalla, l'elefante nella rimessa degli elefanti ed il
cane nel branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno
venisse presa cura nel modo dovuto. Allora i preti lo interrogarono e
gli chiesero come mai aveva separato quegli esseri: "perché li hai
separati individualmente, non sono tutti la stessa cosa per te?".
Janaka rispose "sì tutti sono Uno, ma l'auto soddisfazione cambia
seconda la natura dell'individuo. Ad ognuno di essi deve esser dato
secondo la propria natura individuale e le proprie esigenze".
Così vediamo che questo è il momento del passaggio,
dell'attraversamento della frontiera,
dall'inconscio collettivo al pragmatismo personale, si percepisce il
tempo sulla base della condizione spazio temporale vissuta. Questo
significa che in questo momento spontaneamente il nostro organismo si
predispone ad affrontare e rispondere alle condizioni che si
manifestano intorno a noi. Certo, si potrebbe dire, è sempre così in
ogni periodo dell'anno, ma al solstizio estivo subentra una speciale
"apertura", il caldo e la maturazione dei frutti ci aiutano,
recuperiamo il gap dell'autodifesa dal freddo e ritroviamo lo
spontaneo aggiustamento alle condizioni a noi congeniali, l'uomo è
nato all'equatore…
Questo è il primo incontro della Rete Bioregionale in cui finalmente
si potrà affrontare, a viso aperto, l'argomento dell'alimentazione
umana in chiave bioregionale ed è particolarmente importante che vi
partecipino tutti i simpatizzanti, esponenti e referenti della Rete.
Durante la due giorni di Ospitaletto verrà presentato il nuovo numero
di Quaderni di Vita Bioregionale che -grazie all'opera di Rita De
Angelis e di Caterina Regazzi- riprende dopo un anno di assenza la
pubblicazione... Il tema trattato è: Bioregionalismo ed Ecologia
Sociale. Inoltre verranno presentate altre pubblicazioni sul tema
della spiritualità naturale e dell'ecologia profonda.
Per avere tutte le delucidazioni su come raggiungere il luogo
dell'incontro e sulle sistemazioni:
caterina.regazzi@alice.it ; Cell. 333.6023090
marco.lapelosa@alice.it ; Tel. 059/794369
Informazioni generali e tematiche:
Paolo D'Arpini: circolo.vegetariano@libero.it - 0733/216293
Pensiero edificante: "Nulla di valore viene completato nell'arco di
una vita, perciò dobbiamo rivolgerci alla speranza. Nulla di vero,
buono e bello acquista un senso nell'immediato contesto storico,
perciò dobbiamo rivolgerci alla fiducia. Nulla da noi iniziato, per
quanto abili e capaci, può essere completato in solitudine, perciò
dobbiamo rivolgerci all'amore ed alla collaborazione" (R.Niebhur)
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