HO RICEVUTO UNA MAIL DA UN MIO LETTORE ALLA QUALE RISPONDOOvviamente per chiari motivi, l'autore della mail sarà indicato con le iniziali.Caro signor "V", mi meraviglia che lei ancora si meravigli. Un serio confronto, come da me da sempre richiesto, sulla storia del Ventennio non si farà mai. Essi, i "vermetti furbetti" ben sanno che una comparazione serena fra l'attuale regime e quello fascista, sarebbe come sparare fra le loro gambe una granata distruttrice.Le voglio raccontare come questi "signori" raccontano la storia; è solo un esmpio. Pochi anni fa il giornalista della Rai, purtroppo deceduto, Fraiese andò a Parigi per parlare della storia (chiamiamola così) degli ebrei sotto l'occupazione militare italiana. Ebbene rilasciò un pezzo nel quale disse (cito a memoria). <Nel 1942 Mussolini lasciò un nulla-osta per la consegna ai tedeschi degli ebrei che si trovavano in Croazia durante l'occupazione italiana di quel Paese>. Nient'altro! Allora si pensa: <Ammazza che carognone quel Mussolini!>. Come ho sempre scritto: "una mezza verità è una menzogna intera". Infatti il "bravo" Fraiese avrebbe dovuto dire TUTTA la VERITA', e cioé che Ribbentrop si intrattenne per ben tre giorni a Roma per chiedere a Mussolini (che non ne voleva sapere) la consegna degli ebrei; ecco come Renzo De Felice ("Storia degli Ebrei sotto il Fascismo", pag. 414): <Per tutto ciò che riguardava la questione ebrei, puntare i piedi era impossibile: sarebbe equivalso a mettersi irrimediabilmente in rotta con Hitler, che in questa materia era assolutamente intransigente>. Così, messo alle strette, il Duce firmò l'ordine di consegna degli ebrei. Poi, ripartito il Ministro tedesco, convocò il generale Robotti e gli ordinò: <E' stato a Roma per tre giorni e mi ha tediato in tutti i modi il Ministro Ribbentrop che vuole a tutti i costi la consegna degli ebrei jugoslavi. Ho tergiversato, ma poiché non si decideva ad andarsene, per levarmelo davanti, ho dovuto acconsentire, ma voi inventate tutte le scuse che volete per non consegnare neppure un ebreo. Dite che non abbiamo assolutamente alcun mezzo di trasporto per portarli sino a Trieste via mare, dato che via terra non è possibile farlo>. Infatti mai un ebreo venne consegnato ai tedeschi. Anzi, mi correggo. Alcuni ebrei caddero in mano dei tedeschi, ma attenti alla data: il 12 ottobre 1943, cioé dopo che Mussolini fu defenestrato. Quindi esagero se affermassi che gli ebrei catturati dai tedeschi vennero consegnati dal primo governo antifascista (leggi Badoglio)? E visto che ci siamo, chiedo ai signori Vespa e Baudo: mi spieghino perché decine di migliaia di ebrei che fuggivano dai territori occupati dalle truppe germaniche, anziché rifuggiarsi, ad esempio, in Russia, o in Usa, o in Gran Bretagna e così di seguito, venivano nell'Italia fascista? Eppure qui, in "quell'Italia" vigevano le "leggi razziali". Attendo una risposta che mai verrà. (Attenzione, ho i nomi di decine di loro e, uno in particolare, un rumeno, viaggia spesso in RAI).Termino: se le cose non cambieranno, cioé dato che non voglio farmi venire un grave mal di fegato, se non si farà la Storia in modo serio e non per favorire i "vermetti furbetti" dal prossimo anno non pagherò più l'abbonamento RAi e solleciterò i miei lettori ad usare lo stesso procedimento.Proverò ad inviare questa mia protesta alla Rai, anche se ciò mi risulta difficile in quanto non sono riuscito a trovare l'indirizzo mail esatto. Se qualche lettore mi potesse aiutare in questo senso, gliene sarò grato.Un cordiale saluto a tutti.Filippo GianniniP.S. I signori Baudo e Vespa mi sanno indicare il nome esatto dello "SCUDO PROTETTORE" così rticordato dallo storico ebraico Léon Poliakov? Se non lo sapete, ve lo ricorderò io.Caro Giannini, sono un suo appassionato lettore abruzzese. Ieri sera su Rai 1 ho seguito il programma di Vespa e Baudo, Centocinquanta, roba da bruciare il televisore. Oltre a 4 storici, di parte, c'erano Emanuele Filiberto e Alessandra Mussolini. La nipote del Duce non è stata capace di ribattere alle stronzate dette da tutti quanti; hanno parlato del Fascismo e di Mussolini per circa un'ora e non hanno menzionato una sola Opera del Ventennio, solo accuse e bugie. Naturalmente non potevano mancare le Leggi razziali, le quali a loro dire, sono state la vergogna del Fascismo. La Mussolini non ha spiegato, ai troglodita, i motivi per cui tali leggi sono state emanate, che erano molto blande e che in Italia non è stato ucciso un solo ebreo fino all'assassinio del Duce. La prossima puntata, mercoledì 6 aprile, si parlerà dell'8 settembre e di tutto ciò che è successo dopo. Sarà un altro ,come dice Lei, mal di fe-
gato, in quanto ci saranno storici antifascisti che metteranno in risalto i partigiani e il valore della resistenza. Né la televisione né la Stampa ci dà una mano a cercare le verità storiche; pensi che domenica 27 marzo, su Rai 3, nel programma di Fabio Fazio , c'era l'on. Bocchino che ha strafalciato cazzate sulle leggi razziali con, naturalmente, gli applausi del pubblico presente. Il giorno dopo ho mandato una e-mail al Giornale di Sallusti, spiegando tutto su quelle leggi e citando nomi e scritti di storici ebrei, ma a tutt'oggi nessuna pubblicazione. Non so fino a che punto e fino a quando bisogna sopportare tutte queste falsità e accuse; aveva ragione Mussolini nel giudicare gli italiani " una scarsa quantità qualitativa". La ringrazio per avermi concesso un po' del suo tempo e la saluto cameratescamente. S. V, Ortona (Ch).
sabato 2 aprile 2011
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