CARTE-CAPRARA:BERLINGUER'48 / E <FORZA BERTOLASO !>
'Pare che si scopasse perfino una donna….!' (che invece, se lo beccava indietro, era tutto politically correct, secondo comandamenti dell' Internazionale)….
'Vergogna, ladro !'
Così, sostanzialmente, il piombo avvelenato dei dipietristi e dei berlingueriani contro Guido Bertolaso, impallinato alle spalle a tradimento dal solito Sparafucile in toga mozza….
E poi: 'Era tutta una struttura di potere'… già, perché loro preferiscono la politica 'impotente', affinché tutti i poteri vadano solo alla 'Oli-kratura' finanziaria-editoriale ('Goldmann-Sachs/Manifesto' uniti nella lotta), unica e Vera Internazionale che decide i destini della gente….
Che farisei ipocriti ! E su base genetica…
Perché dalla carte di Massimo Caprara, un notissimo dirigente comunista napoletano scomparso l' estate scorsa -- visse il periodo più strategico del dopoguerra a fianco di Togliatti per 20 anni-- giunge un sensazionale documento che riguarda Berlinguer padre, del 1948. E' la fotocopia del fascicolo 'febbraio' della rivista 'Rinascita', creata da Togliatti per svolgere un dialogo fra partito e intelligencija, più o meno ispirata al modello fascista-frondista, se non proprio dissidente, del 'Primato' di Bottai. Così, insieme ad un articolo dello stesso Caprara intitolato 'Il ritorno dell' ermetismo', di grande pregio letterario invero, capita leggere un commento dello stesso Berlinguer senior, cioè Mario: di cui già demmo notizia (precisamente circa la sua Magistratura nell' Alto commissariato per le Epurazioni a proposito del linciaggio di Donato Carretta; e della reazione togliattiana-nazionale che scongiurò una nuova guerra civile con apposita amnistia).
E' un articolo lungo e documentato, intitolato assai oscuramente agli occhi odierni:
' I PROCESSI PETKOV E MANIU '.
Si trattava di due impiccagioni di dirigenti politici, i rispettivi leader del Partito Agrario di Bulgaria e del Partito dei Contadini di Romania, che si erano alleati ai comunisti una volta questi preso il potere in quei paesi. Tipo Martinazzoli, và. Uno in particolare, quello a Nicolai Petkov, fece grande impressione. Perché la vittima di questo odioso assassinio fu condannato e ucciso senza alcuna prova che non fossero 'accuse di pentiti' circa la sua volontà di complottare con i militari per rovesciare il potere appena stabilito, tramite il solito 'colpo di Stato fascista'; e perché apparteneva ad una gloriosa famiglia di patrioti, il cui fratello era stato ucciso dai nazisti durante la Resistenza. Petkov fu riabilitato, giustamente, una volta rivista tutta l' impalcatura truffaldina dell' accusa: ma solo post-mortem, negli anni Sessanta, una postuma beffa più che un risacimento…
Bene, Mario Berlinguer, che di professione era un causidico forense di stile azzeccagarbugli manzoniano, si ingegna di dimostrare quanto buono e giusto fosse stato il procedimento giudiziario che aveva condannato Petkov stesso. Questi, mai si confessò colpevole di alcun reato, negando invano, e disperatamente, la sua innocenza: che fu solo vent' anni dopo accertata e comprovata.
Ma 'state attenti al demonio', scrive Berlinguer senior:
<Nicola Petkov non ha mai, prima della sua esecuzione, confessato. E ciò può apparentemente disorientare osservatori superficiali (sic !) i quali pretendono che senza la confessione non può dirsi raggiunta la prova certa di colpevolezza. Però contro di lui è in atto un' altra fonte di prova che ovunque è riconosciuta di importanza capitale, la chiamata di correo da parte dei suoi complici coimputati, i colonnelli Ivanov e Gergov ed il maggiore Atanasov. Si tratta di una di quelle chiamate a correità che i giuristi definiscono 'vestite', cioè precisate nei particolari, riferite a episodi specifici, dettagli di ogni genere, incontri, piani d' azioni, nomi ecc….>
Non vi sembra una situazione tipo 'il bacio di Riina' ? I pentiti a Cosentino ? O le 'intercettazioni' a Bertolaso ? Peccato che, proprio come quelle dette, fosse del tutta falsa anche la ricostruzione dei 'pentiti' di turno a Sofia, nel 1948 !
Ma non basta. Che il Berlinguer si effonde, a proposito del rumeno <caso Maniu>, del tutto congenere, nell' esaltare <la sensibilità giuridica, degna della tradizione latina cui appartiene la Romania> del Tribunale Militare che lo giudicava.. Mi-li-ta-re: avete capito bene, che condannò a morte Iuliu Maniu dopo un processo che definire 'sommario' è fin troppo benevolo. MA IN TEMPO DI PACE ! Che non vi sembrano altrettali 'Tribunali Militari', quelli del kombinat finanziario-mediatico-giudiziario che condannò, dopo Craxi, questo e quello sgraditi a LorSignori ?
Perché anche in questo caso si trattò, da parte delle toghe odierne colleghe a quelle bulgare e rumene, piuttosto di sottoscrizione a sentenze già scritte e preordinate, assolutamente imparabili, e comminate da poteri stranieri ben più cogenti che quelli giudiziari: i quali, di volta in volta, si prestano alla turpe bisogna di avallarne i voleri…..
Questo era proprio Mario Berlinguer: attenti, non era un comunista, men che mai 'nazionale'-amendoliano, anzi l' opposto esatto.
Ma un 'giustizialista' in senso proprio.
Aderente al gruppo sardo della setta cospirativa ed antipopolare chiamata 'Giustizia e Libertà', di natura 'anglizzante' a dire poco: che poi, attraverso suo figlio messo a Capo del PCI, inoculò il virus letale del 'giustizialismo' nel corpo di quel Partito. Questo purtroppo era privo di anticorpi relativi a quella peste, tutti disattivati in tempo utile a propagare l' infezione velenosa.
Fu facile al Ras affarista sardagnuolo, imparentato alla lobby dell' IMI, e appoggiato dalle toghe del suo Regno di obbedienza, cioè il Piemonte sabaudo, veicolare la 'questione morale' come unico sostituto della Politica, un pretestuoso 'metadone' fatto apposta per zombizzare il 'popolo della sinistra'. Onde poi, a mò di ottuso Golem, scagliarlo contro i Poteri democratici e rappresentativi la volontà popolare; per consegnare infine TUTTO IL POTERE sull' Italia alle oligarchie editorial-finanziarie che se la sono spolpata fino all' osso, da allora ad oggi.
Come diceva la cantilena ottocentesca ? 'Rule Britannia, Britannia rule the waves…', ai tempi della guerra di Crimea*.
Ahimè, grazie a Berlinguer padre-figlio-nipote e parenti acquisiti, pure quelle del Mare Nostrum.
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E' per questo che i Sovrani napoLiberi, i quali non dimenticano i cumuli di mondezza putrefatta fino ai primi piani delle case che opprimevano la vista delle strade e delle piazze di Napoli, ammorbavano l' olfatto, nutrivano scarafaggi e ratti di fogna, PER ANNI ED ANNI QUOTIDIANAMENTE, vogliono gridare a gola squarciata, ricoscenti all' autore del Miracolo:
GRAZIE BERTOLASO ! SIAMO CON TE PERCHE' HAI FATTO MOLTO BENE. HAI COLPITO INTERESSI STRATEGICO-FINANZIARI CHE DI RIFIUTI E MONNEZZA CI CAMPAVANO alla grande!
ED E' PER QUESTO CHE SEI COLPITO DALLA PUNTATA ENNESIMA DEL SOLITO ROMANZO INTITOLATO:
'COSPIRAZIONE SETTARIA CONTRO I POTERI DELLO STATO ITALIANO'.
Un fogliettone che sembra ancora senza fine.
napoLibera
* poi perduta con la famosa disfatta di Balaklava, che Hollywood, proprio come fece con il fanatico massacratore detto 'Custer', trasformò poi nella 'gloriosa carica dei Seicento'. Tiè !
Napolibera.eu - Mercatino di fatti e Idee a cura di Gianni Caroli. |
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