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mercoledì 31 agosto 2011

Salviamo le feste civili, simulacro di libertà e identità nazionale, soppresse dal governo berlusconi - Comunicato di salute pbblica

Salviamo le feste civili, simulacro di libertà e identità nazionale, soppresse dal governo berlusconi

 
 
 
Sono perfettamente d'accordo con il testo sottostante, inoltre aggiungo che se proprio serve annullare delle festività inutili meglio eliminare quelle religiose che non hanno alcun valore civile. Infatti chi vuole commemorare una ricorrenza religiosa può farlo tranquillamente senza bisogno di astenersi dal lavoro.

Paolo D'Arpini, presidente del Circolo vegetariano VV.TT.


 



NON CANCELLATE
IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE DEL NOSTRO PAESE
IL GIORNO DEL LAVORO
IL GIORNO DELLA REPUBBLICA

Care cittadine e cari cittadini,

nel Decreto legge in materia economica, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, è prevista una norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l'altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica.

In un provvedimento iniquo, e che noi contrastiamo con forza, si colloca così anche una norma che colpisce l'identità e la storia del nostro Paese, ne indebolisce la memoria e rappresenta un grave limite per il futuro.

Le ricorrenze civili vanno celebrate con attenzione e rispetto, perchè parlano a tutti, alla ragione stessa del nostro stare insieme, e perchè i valori che esse affermano non siano ridotti ad un momento residuale.

Il ricordo della Liberazione del nostro Paese da una dittatura feroce e sanguinaria; la celebrazione del Lavoro come strumento di dignità per milioni di donne e uomini che con la loro intelligenza e fatica consentono al Paese di progredire; la celebrazione del passaggio alla Repubblica parlamentare sono tappe fondamentali che non intendiamo consentire vengano cancellate.

Per altro, mentre irrisorio è¨ il beneficio economico che ne deriverebbe i costi civili sul versante della memoria e dell'identità sarebbero, se la norma venisse confermata, di gran lunga maggiori.

Infine, è sufficiente un confronto con altre situazione per vedere come l'Italia è un Paese che ha un numero contenuto di festività civili e come in altri Paesi le ricorrenze civili siano celebrate e custodite con attenzione.

Bisogna che ognuno di noi si faccia carico di dichiarare la propria contrarietà a questa previsione e di farla dichiarare al maggior numero di cittadini possibile: tante sono le gravi conseguenze dei contenuti del Decreto legge n° 118, quella che riguarda le festività civili non è da meno.

Per questo vi chiediamo di firmare la Petizione direttamente presso le Camere del Lavoro della vostra città.


La segreteria nazionale della CGIL - Roma

Circolo Vegetariano VV.TT.
Treia (Macerata) 

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Re: Fwd: VIDEO DA VEDERE ASSOLUTAMENTE ! ! !

Caro Giorgio,
si riesce a contattare Paolo Barnard ?
Non mi ai fatto sapere nulla per Cervia.
A presto
savino
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, August 31, 2011 5:34 PM
Subject: I: Fwd: VIDEO DA VEDERE ASSOLUTAMENTE ! ! !


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giuseppe Turrisi <giuseppeturrisi@leonardo.it>
A: Giorgio Vitali <vitali.giorgio@yahoo.it>; Orazio <oraziofergnani@tiscalinet.it>
Inviato: Mercoledì 31 Agosto 2011 14:30
Oggetto: Fwd: VIDEO DA VEDERE ASSOLUTAMENTE ! ! !




 
Questo messaggio e gli eventuali allegati, che potrebbero contenere informazioni confidenziali e/o materiale protetto da segreto professionale, è legalmente protetto da segreto professionale e riservato esclusivamente ai destinatari. L'accesso a questo messaggio da parte di altri e l'utilizzo o la divulgazione del suo contenuto è vietato. Se non siete i destinatari del messaggio siete pregati di non leggerlo, di eliminarlo dal vostro sistema insieme agli eventuali allegati e di avvisare immediatamente il mittente tramite posta elettronica. This e-mail and any file transmitted with it, that may contain confidential and/or privileged material, is legally privileged and intended solely for the recipient. Access to this e-mail by anyone else and any use or disclosure of the contents is unauthorized. If you are not the intended recipient, please do not read this e-mail, delete this message and any attachments from your system and contact the sender by reply e-mail.



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Distinti Saluti
Giuseppe Turrisi Salvatore
Tel. 3938424644
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martedì 30 agosto 2011

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domenica 28 agosto 2011

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sabato 27 agosto 2011

Articolo

Quanto allegato sarà pubblicato su "Il Popolo d'Italia".
AVVISO: per i lettori dal fegato debole, sconsiglio la lettura dell'allegato.
Grazie
F.G.
 
 
 
A norma del Decreto Legislativo 196/03, le comunichiamo quanto segue: la Sua e-mail è stata inserita in rubrica o a seguito di Sua espressa richiesta o perché Lei si è rivolto a noi per comunicazioni varie; oppure, abbiamo reperito la Sua e-mail navigando in rete o da e-mail che l'hanno resa pubblica. I dati vengono trattati con riservatezza, nel rispetto delle norme vigenti, e non verranno divulgati per nessun motivo. Se non desidera ricevere comunicazione dei nostri post, può inviarci un messaggio di risposta, avente l'oggetto "Unsubscribe" e sarà, quindi, escluso dalla rubrica. In alternativa cliccare qui per inviare automaticamente un messaggio di cancellazione. In mancanza di richiesta di esclusione, sarà sottinteso il consenso alla spedizione dei nostri messaggi. Email inviata all'indirizzo vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com.

Corrispondenza ecologista, due modi di approccio... Scrivono Caterina Regazzi, Rete Bioregionale Italiana, e Alessandro Marescotti, Peacelink.it

Corrispondenza ecologista, due modi di approccio... Scrivono Caterina Regazzi, Rete Bioregionale Italiana, e Alessandro Marescotti, Peacelink.it





Quella che segue è una  corrispondenza (fine agosto 2011) intercorsa fra un membro della Rete Bioregionale Italiana, Caterina Regazzi, e il responsabile della Lista Peacelink.it, sul tema della comunicazione ecologica


Scrive Caterina Regazzi:
Caro Alessandro. Ho notato che ultimamente hai cominciato a pubblicare molte notizie, sia nella lista pace che in quella di ecologia (sono le due a cui sono iscritta).
Ho letto anche che avete deciso "di dedicare la lista ecologia a questioni molto specifiche attenenti agli inquinanti chimici, su cui attivarci con campagne mirate".
Ma siete sicuri che "alleggerire" la lista con qualche mail un po' "fuori dalle righe" sia così disdicevole?
A volte abbiamo (dico abbiamo ma dovrei dire "avere", la lista è vostra) anche ricevuto commenti, abbiamo scatenato reazioni, positive o negative, si è innescato un minimo di dibattito in quest'Italia ancora molto sonnacchiosa e portata a dire: "Ma le cose sono sempre andate così!"
Comunque tu mi risponda, ti voglio raccontare questa bella storia: ho conosciuto per caso questa lista tre anni fa, mi ci sono iscritta ed ho cominciato a ricevere le vostre mail, ma dopo qualche mese, dato che le mail complessive ricevute erano molte, come arrivavano, leggevo il titolo e il nome del mittente e le cancellavo direttamente quasi tutte (è un po' il problema della comunicazione telematica, arriva così tanta roba che non si riesce ad aprire tutto), ma non cancellavo mai quelle di Paolo D'Arpini.
Trovavo il suo modo di scrivere e i suoi argomenti così onesti, sinceri, vicini alla mia sensibilità, e i suoi racconti di vita così in sintonia con una visione ecologica del vivere, che mi sono sentita spinta ad andarlo a conoscere a Calcata e senza minimamente immaginarlo, siamo diventati compagni di vita. Per cui devo ringraziare la lista di peacelink per l'occasione che mi ha permesso di avere.
Farò più attenzione che le prossime nostre mail siano veramente "in linea" con la lista, secondo quello che dicevi, ma sei sicuro che i tuoi lettori gradiranno ricevere solo mail che riguardano la concentrazione del benzopirene e la segnalazione della presenza di sostanze tossiche nelle magliette dell'Adidas da parte di Greenpeace?
Ti ringrazio per l'attenzione che vorrai prestare a queste poche righe e ti saluto con affetto, apprezzo comunque l'impegno che porti avanti, che è ammirevole.
Ciao, Caterina Regazzi

…....

Scrive Alessandro Marescotti:
"Cara Caterina, ti rispondo al volo ma se vuoi ne parliamo a voce. Il problema di fondo è quello di integrare le liste con le nostre campagne. Ci sono molte liste di ecologia su internet ma noi ne abbiamo una specifica di peacelink e la vorremmo incentrare sulle nostre iniziative. E' un cambio rispetto al passato, lo so, ma ne abbiamo discusso al nostro interno. Ci sono molte cose su cui manca informazione.
Ad esempio tu usi gli incensi? Ti piacerebbe sapere se producono ipa? Oggi ho fatto delle analisi...."

….....

Scrive Caterina Regazzi:
"Grazie della precisazione. Ho guardato un po' le mail di oggi e mi rendo conto ancora di più che, giustamente, volete dare un certo taglio alla lista, è nel vostro pieno diritto. E' importante fare delle battaglie basandosi su dei fatti provati e non solo su illazioni od opinioni. L'ecologia però, secondo me, non può prescindere da un sentire, un vivere la vita anche secondo una sensibilità propria del singolo essere umano, pur che questo fa parte del genere umano tutto anche se, davanti a dati scientifici, anche il più "egoista" e "consumista" deve arrendersi all'evidenza, e cioè che dovremmo cambiare tutti il nostro sistema di vita. Questo fatto potrebbe però ingenerare nei più ansie che a mio parere, avendo una visione più in avanti (o più indietro) sono inutili. Continuo a sentire, alla radio, che si parla di aumentare la produttività.... ma di questo passo dove andremo a finire (petrolio, cereali alle stelle, consumo di territorio, inquinamento, ecc.)? Possibile che non c'è nessuno, a livello politico, che si azzardi a dire di PRODURRE MENO? I valori del benzopirene saranno pure oltre i limiti, ma come facciamo a far rientrare i valori se non impariamo a vivere un po' più di spirito e un po' meno di materia? Grazie ancora per l'ospitalità passata nella lista e chissà che non abbia da mandarvi qualcosa di inerente (io sono una veterinaria di una usl, quindi sono un po' un scienziata anch'io e sono Referente per la Rete Bioregionale Italiana per il rapporto con gli animali).

….............

Scrive Alessandro Marescotti:
"Cara Caterina la Rete Bioregionale Italiana è molto interessante! Ce ne parli nella lista ecologia? Scusa la fretta ma devo andare dall'avvocato per una querela che ho ricevuto (sulla diossina), e oggi ho passato la mattina alla Polizia Postale, uff... Per fortuna che abbiamo analisi di laboratorio in mano. Un caro saluto"

…...

Scrive Caterina Regazzi:
"Caro Alessandro, capisco la fretta, tranquillo, ma evidentemente, nella fretta generale non ti sei andato a verificare se nelle mie mail avevo (avevamo) già parlato della Rete Bioregionale Italiana. Forse anche tu fin'ora, ti sei letto solo qualcosa qua e là. Ho fatto una piccola ricerca retrospettiva sulle mail da me inviate alla lista ecologia e si parla della Rete Bioregionale già il 30/9/2010, per l'incontro annuale della Rete che si è tenuto a San Severino Marche, e poi via via, il 13/10/2010, il 2/11/2010, il 21/11/2010, il 24/2/2011, il 18/3/2011 (Festa dei Precursori), il 3/5/2011, ecc. ecc. fino al 20/6/2011 in cui si annunciava che nel corso dell'ultimo incontro era stato aperto un nuovo blog, chiamato La Rete delle Reti, dove facevamo appello a tutte le forze ecologiste, e interessate anche allo sviluppo personale (vanno di pari passo, o no?) a partecipare.
Ovviamente eravate invitati anche voi di peacelink, ma forse non ve ne siete accorti. E' vero che su internet ci sono tante, tantissimo siti, blog, liste e spesso si fa fatica a cogliere questo e quello e si guarda solo quel che già si conosce e che si ha già riconosciuto come simile a se. Ti rimetto qui anche il link per visitare il blog della Rete Bioregionale e quello della Rete delle Reti
Un saluto e buon tutto Anche buona lettura, con calma se possibile...)"

giovedì 25 agosto 2011

ciao

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LETTERA 43

SUL SITO DI LETTERA 43 è pubblicato un VIDEO di quanto dice Gheddafi al Congresso dei popoli arabi nel 2008. Egli dichiara, VERA PROFEZIA, che se non si reagisce alla conquista USA dell'Iraq saranno dolori per il popolo arabo. Assolutamente da vedere. E possibilmente riportare sul nostro sito. GV.

mercoledì 24 agosto 2011

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La leggenda di Eva, rivisitata alla luce dell'ecologia profonda e della spiritualità laica

La leggenda  di Eva,  rivisitata alla luce  dell'ecologia profonda e della  spiritualità laica
 
Insistere troppo su valori "teisti"  non aiuta la mente umana al  superamento del pensiero patriarcale. Dobbiamo -secondo me- abbandonare la speculazione religiosa e ritornare ad una spiritualità priva di dogmi e non specificatamente  legata al genere (qui ricordo che il sacerdozio nelle religioni monoteiste è precluso alle donne).  
 
Per carità, va anche bene fare un'analisi storica sulla formazione del cristianesimo e di come  questa religione "semita" abbia attinto al paganesimo pre-esistente. Tra l'altro  la rivalutazione del paganesimo è una delle caratteristiche portanti non solo nel filone New Age ma anche in ricerche storiche serie,  come ad esempio quella di  Daniel Danielou sul mito di Dioniso-Shiva. Ma dovremmo andare anche più in là riscoprendo i culti più antichi e vicini alle nostre radici, ovvero l'adorazione della Grande Madre o Energia Primordiale  (Shakti). 
 
Spesso, qui al Circolo vegetariano VV.TT.,  durante le feste da noi organizzate, soprattutto quelle in concomitanza con i solstizi e gli equinozi o per la luna piena e nuova, mettiamo in evidenza gli aspetti sincretici fra cristianesimo e   "neo-paganesimo", facendoli coincidere con   il nostro spirito laico e simpatetico con la Spiritualità della Natura. Ad esempio, è avvenuto che durante alcune cerimonie,  già da noi predisposte, si aggiungessero  riti diversi  con offerte alle divinità e fate dei bosci o dei corsi d'acqua, il tutto magari collegandoloo a credenze o leggende cristiane... (tanto per fare un esempio ricordo la Vigilia di San Giovanni, con il battesino nell'acqua e nel fuoco).  Io  lascio fare perché in fondo il riconoscere  il Genius Loci e la sacralità della natura in tutte le sue forme è uno degli aspetti della spiritualità laica e dell'ecologia profonda, che ci contraddistingue.  
 
In effetti la spiritualità della natura  è un aspetto riconosciuto anche nella fede cristiana antica, soprattutto nel misticismo (sia in quello primitivo che in quello francescano)  in cui prevale  la consuetudine di ritirarsi in grotte, boschi e deserti in stretta comunione con gli elementi naturali e con il mondo animale.  Aspetti pagani erano presenti persino nella religione ebraica, sia pur condannati, come ad esempio l'adorazione della vacca sacra durante la traversata del Sinai, oppure riconosciuti e facenti parte della tradizione  come  avvenne presso la setta degli Esseni che vivevano in strettissima simbiosi con la natura e con  i suoi aspetti magici, avendo essi sviluppato anche la capacità di trarre il loro nutrimento dal deserto, un grande miracolo questo considerando  che erano persino vegetariani….
 
Il rispetto e l'adorazione  della natura, definito dalla chiesa cattolica (un po' dispregiativamente) "panteismo" è uno degli stimoli da sempre presenti nell'uomo,   tra l'altro questo sentimento panteista è  alla base dell'exursus evolutivo della specie.  
 
Ciò  mi fa  ricordare  una storiella,  che amo spesso raccontare,   sull'origine della specie umana. Ormai è certo che ci fu una "prima donna", un'Eva primordiale. L'analisi   del patrimonio genetico femminile presente nelle ossa lo dimostra inequivocabilmente… Mi sono così immaginato una donna, la prima donna, che avendo raggiunto l'auto-consapevolezza (la caratteristica più evidente dell'intelligenza) ed avendo a disposizione solo "scimmie" (tali erano i maschi a quel tempo)  dovette compiere una opera di selezione certosina per decidere con chi accoppiarsi in modo da poter avere le migliori chance di trasmissione genetica di quell'aspetto evolutivo. E così avvenne conseguentemente  nelle generazioni successive ed è in questo modo che pian piano dalla cernita nell'accoppiamento sono   divenute rilevanti qualità come: la sensibilità verso l'habitat, l'empatia,  la pazienza,  la capacità di adattamento e di gentilezza del maschio verso la prole e la comunità, etc. etc.  Pregi che hanno  portato la specie  verso una condizione "intelligente" che riconosciamo (o riconosceremmo se nel frattempo non fosse subentrata una spinta maschilista involutiva).
 
Purtroppo in questo momento storico, in seguito all'astrazione dal contesto vitale e alla manifestazione della religiosità, in senso  metafisico (proiettata ad un aldilà ed ad uno spirito separato dalla materia),  molto di quel rispetto (e considerazione) verso la natura e l'ambiente e la comunità è andato scemando,  sino al punto che si predilige la virtualizzazione invece della sacralità vissuta nel quotidiano. Ed in questo buona parte della responsabilità è da addebitarsi al radicamento dei credo monoteisti (Ebraismo, Cristianesimo ed Islam). Ma quello che era stato scacciato dalla porta spesso rientra dalla finestra, infatti la psicologia sta riscoprendo i miti, le leggende e le divinità della natura descrivendole in forma di "archetipi".
 
All'inizio della  civilizzazione umana, nel periodo paleolitico e neolitico matristico, la sacralità era incarnata massimamente in chiave femminea, poi con il riconoscimento della funzione maschile nella procreazione tale sacralità assunse forme miste  maschili e femminili, successivamente con i monoteismi patriarcali fu il maschile che divenne preponderante. Ora è tempo di riportare queste energie al loro giusto posto e su un totale piano paritario.  Anche se già in una antica civiltà, quella Vedica,  questa parità era stata indicata, come nel caso della denominazione(maschile) "Surya" che sta ad indicare l'identità del sole in quanto ente divino,  che  viene completato dall'aspetto femminile "Savitri"  che è la  capacità irradiativa dell'energia solare. E noi sappiamo che fra il fuoco e la  sua capacità di ardere  non vi è alcuna differenza....  
 
Paolo D'Arpini  
 
Circolo vegetariano VV.TT.
Via Sacchette, 15/a - Treia (Macerata)
 
 
"La nostra anima nel profondo non ha mai smesso di dirsi pagana; basta solo ascoltarla con attenzione per capirlo. Il nuovo paganesimo non è affatto un concetto stravagante o qualcosa di intellettuale costruito a tavolino; è semplicemente un atto di auto-consapevolezza: una presa di coscienza della nostra natura e di ciò che è estraneo  ad essa". (Alfonso Piscitelli)
 
 
Canto pagano di chi viaggia verso il Sé.  
 Ascoltatemi spiriti del Vento, essenze immortali  che abitate nelle pieghe nascoste  dell'aria, delle rocce, delle acque. Oso invocarvi e presentarmi dinanzi a voi per compiere il mio passaggio a cui mi preparo  nel cielo di una notte d'estate, investito dal caldo mormorio dei grilli, inumidito dalla rugiada che bagna il muschio, stremato nel desiderio di correre verso un destino che mi avvolgerà come un non visto mantello…..  da vincitore o da vinto io non so.  Vorrò però essere ricordato come un uomo che ha provato a parlare con voi e da ciò apprendere la poca o molta saggezza che si può richiedere  a un sorso d'acqua gelida,  al fuoco notturno degli amici, al pianto solitario di un bimbo che accende la pianura di suoni che non le appartengono, ma che grata accetta, come il passo silenzioso del viandante che la rende sacra con l'amore del suo andare.   (Simone Sutra)
 
 

lunedì 22 agosto 2011

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to proceed.

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obtained by you.

Regards
Mr. Garry Moore.
Tel: +(60) 136910048.

sabato 20 agosto 2011

L’inquinamento acustico e musicale è diventato il nemico numero 1 per l’uomo - Lettera di interesse pubblico

 
L'inquinamento acustico e musicale  è diventato il nemico numero 1  per l'uomo
 
 
 
Solitamente l'immagine che si ha del rumore è legata alle attività lavorative, si pensa ad un martellar di lamiere, colpi d'ascia, motori che sibilano, traffico, ululati di sirene…. Solo a pensarci ci si sente infastiditi sia nell'olfatto che nell'udito! Ma è soprattutto il "rumore da divertimento" che è irritante e dannoso anche se viene considerato fonte di delizia e di esaltazione. Mi riferisco ovviamente ai decibel delle tiritere strombazzate dalle auto in corsa, fuoriuscenti dalle porte di localacci ambigui, dalle finestre delle case con televisioni  accesi giorno e notte, dagli stereo dei venditori ambulanti, dalle cadenze hard rock di discoteche e club privati, etc.etc.
 
 
 
Quali sono le conseguenze sulla mente e sul corpo umano di queste cadenze emesse senza sosta? L'elettroencefalogramma evidenzia rallentamento dei ritmi, alterazioni dell'attività elettrica delle cellule nervose, riduzione dei riflessi e della memoria, eccitabilità e mancanza di risposte adeguate alle situazioni contingenti, anche alcune forme di cefalea possono essere collegate a traumi acustici. Il sottoporsi a rumori eccessivi porta a disturbi urinari e mestruali, fertilità e libido ne risentono anch'esse.
 
 
 
Le persone che vivono o lavorano in ambienti rumorosi sono le più soggette a fenomeni quali l'ipertensione o l'improvvisa elevazione della pressione sanguigna, a rischio sono soprattutto le persone soggette a problemi cardiocircolatori. Alcuni test di laboratorio hanno infatti dimostrato che se sottoposti ad un rumore di 90 decibel per 10 minuti i malati presentano evidenti alterazioni nell'elettrocardiogrammma.  
 
 
 
Insomma il rumore in eccesso è puro veleno per l'uomo!
 
 
 
"Beati quelli che stanno in Paupasia.."   Ma forse pure loro sono ormai resi schiavi dall'auricolare… !
 
 
 
Il rumore di fondo al quale siamo esposti non dovrebbe superare i 60 decibel ma è un limiti ampiamente superato sia in Italia che all'estero. Tutto questo baccano oltre che portare ai disturbi sopra indicati ha anche altre disagevoli conseguenze: disabitua l'orecchio all'ascolto. Infatti l'inquinamento acustico ci porta ad ignorare (nel livello cosciente) quei suoni che il nostro udito non può sopportare, che è una sorta di sordità o distrazione psicologica. Oggi per combattere l'inferno del "baccano" si contrappone la semplice diminuzione (insonorizzazione) delle emissioni ma questo è un approccio meramente negativo.
 
Dobbiamo invece far sì che gli studi sull'acustica ambientale abbiano un valore positivo. Quali sono i suoni che intendiamo privilegiare, conservare, moltiplicare? Per capire questo discorso dobbiamo imparare a scegliere il rumore al quale sottoporci. Possiamo cominciare discriminando fra l'ascolto volontario della nostra melodia preferita ed il martellamento della musica indiretta. Questa presa di coscienza non ci potrà certo impedire l'ascolto della musica indiretta, spesso ammannitaci nelle forme più subdole come quando si va al supermercato o si ascoltano musiche strane su internet o televisioni (e dir si voglia), ma ci consentirà comunque di abituarci al distacco ed al discernimento in modo da non cadere vittime degli incantatori pubblicitari.
 
 
 
Infatti la sottomissione passiva (ignorante) alla musica indiretta è fonte di stravolgimento culturale e mutazione dei costumi (esattamente ciò che vuole la pubblicità..). Se restiamo vittime di questo influsso la musica, che è l'arte più vicina alla spirito (essendo nata proprio in funzione del nutrimento spirituale) ed orgoglio della nostra tradizione millenaria, smette di essere una cosa nata per "illuminare" la mente umana, allietando il nostro vivere, ma diventa fonte di confusione ed alienazione dalla vita (cosa tanto gradita a satana).
 
 
 
Oggi nella società in cui tutto è consumo ed appropriazione materialistica anche la musica è una merce di cui "godere" senza ritegno sino alla nausea ed alla negazione dell'armonia. "Gli uomini, cosiddetti civilizzati, sono diventati feroci uditori ma in realtà non sanno più ascoltare! Usano il suono come una droga stordente dimenticando così di godere del significato e del valore di quanto viene ascoltato" (Walter Maioli, etnomusicologo).
 
 
 
Come affermavo sopra anche le culture aborigene sono minacciate dalla massificazione musicale in corso, la musica dolce e profonda dell'oriente, delle Americhe o d'Australia rischia di restare contaminata irrimediabilmente dall'ondata volgare di suoni elettronici e decadenti della musicaccia occidentale di taglio consumista. "E' pur vero che le diverse civiltà possono crescere attraverso ibridazioni e contatti, ciò è sempre avvenuto in passato, ma dovrebbero poter continuare ad evolversi senza subire una colonizzazione assoluta e perciò inaccettabile" (Roman A. Vlad, musicista). Nell'ascolto non si tratta perciò di mettere in contrapposizione la musica elaborata, ricca di significati simbolici, con quella popolare e primitiva… piuttosto, ai vari livelli, di sottolineare la profonda e radicale differenza delle finalità fra un prodotto di consumo ed opere in cui la ricerca estetica continua ad essere portata avanti.
 
 
 
E qui torniamo al problema dell'inquinamento acustico… (e non solo nelle città,  poiché ormai esso impera ovunque) per scoprire che mentre un pubblico sempre più vasto si sottopone, più o meno volontariamente, ai prodotti musicali di consumo, s'impone per "l'ascoltatore" di qualità un eccessivo sforzo discriminatorio e di pazienza per non restare coinvolto e sconvolto dal rumore della diffusione di massa.
 
 
 
Occorre evitare che la capacità melodica, che fece sognare l'uomo per millenni e che è ormai una componente emozionale della sua vita spirituale, cada vittima dei "petrolieri" musicali. La melodia, che ha il silenzio come base, non deve infatti soccombere ad un'era perversa e sordida frastornata da ogni rumore. Il rischio inverso, dicevo sopra, è l'assuefazione inconscia al frastuono e la perdita totale della capacità di ascolto.
 
 
 
E vorrei ora ricordare ai convalescenti desiderosi di cure melodiose un qualcosa che possiamo fare per recuperare l'amore per i suoni naturali. Quando ci rechiamo in campagna, sulla riva di un fiume, in qualsiasi ambito naturale, abituiamo l'orecchio al vuoto, spegniamo ogni brusio tecnologico, non parliamo, lasciamo che la natura trasmetta i suoi messaggi: il ronzio di un'ape sui fiori, il guizzo d'ala di un passero, un refolo di vento tra le foglie, il fruscio dei nostri passi sul sentiero… In tal modo sentiremo nascere dentro di noi una nuova armonia, che parte dal cuore…
 
 
 
Paolo D'Arpini
Referente P.R. Rete Bioregionale Italiana
Via Mazzini, 27 - Treia (Macerata)
Tel. 0733/216293
 

Giulietto Chiesa CITTADINANZA ONORARIA DI ALBAMEDITERRANEA

L'INDUSTRIA DELLA DISINFORMAZIONE PER ALLEVARE POLLI (DE-PROGRAMMAZIONE)

I Rothschild decidono il valore dell'oro (THE MAKERS OF WARS) Pucciarelli

THE SECRETS OF FEDERAL RESERVE - GIANPAOLO PUCCIARELLI

Il debito pubblico... ed il cappuccino bollente di Treia - Missiva Giuliva e Pubblica

 
Care, cari,
 
stamattina il cappuccino era bollente, Giovanna, la mia barista di Treia, ha imparato come mi piace berlo... Così ho avuto più tempo per leggere il giornale.
 
In particolare due notizie mi hanno colpito. La prima è che Bagnasco, capo CEI, sollecita il governo ad attivarsi contro gli evasori fiscali (per risolvere il problema del debito pubblico in Italia), si vede che Bagnasco è masochista..
 
Infatti è risaputo che il primo evasore assoluto in Italia è la chiesa cattolica (seguita dalle banche). Il Vaticano detiene il 30% del patrimonio immobiliare sul suolo nazionale e non paga ICI, non solo per le chiese, i conventi, etc. ma nemmeno le ex chiese ed ex conventi che sono diventati alberghi di lusso o supermarket (con vendita diretta dei loro prodotti). Inoltre il vaticano non paga imposte per i servizi ricevuti anzi viene foraggiato dallo Stato Italiano con contribuzioni salatissime (conseguenza dei tristi patti lateranensi). Ma cosa potremmo aspettarci da Gioolio Tramanti? E' il commercialista "estero" del Vaticano.
 
Seconda notizia "esilarante", sempre relativa ai modi per far cassa per ripagare il debito (causato dagli stessi che ora vogliono sanarlo) il governo si vuole vendere uffici e caserme... Giusto, visto che l'esercito italiano è stato smantellato e reso una forza privata agli ordini del ministro della difesa cosa ce ne facciamo di tutte quelle caserme vuote.. meglio venderle.. e d'altronde in Grecia non si stanno vendendo pure le isole (sempre per via del debito pubblico)? In Italia isole ce ne sono poche, magari in futuro potremmo vendere la Sicilia alla Mafia e la Sardegna alla Fininvest, ma ora è prematuro... vendiamo le caserme e prossimamente pure il Colosseo, la Mole Antonelliana, la Torre di Pisa, i ruderi di Pompei.. tanto per lo stato son solo spese.. ed è meglio risparmiare (con i costi della politica altissimi da soddisfare).
 
Insomma il debito pubblico creato dal sistema politico, oltre due mila miliardi di Euro, ha buggerato gli Italiani ed oggi gli Italiani devono assumersi le conseguenze, mentre i Politici (che lo hanno procurato) ci ridono dietro.
 
Il cappuccino era davvero bollente!
 
Paolo D'Arpini
Portavoce European Consumers Tuscia

venerdì 19 agosto 2011

Bioregionalismo... e smaltimento di rifiuti industriali elettronici in Tuscia

"Me l'ha detto l'uccellino"  (Saul Arpino)

 
La ministra per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, lancia anatemi contro la manovra recentemente approvata in parlamento. Lo comunica l'ecologista A. Marescotti che scrive: "Le norme estive anti-ambiente colgono di sorpresa anche i ministri... «Gravissima l'inaspettata norma contenuta nella manovra che cancella il Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti. Un vero e proprio regalo alle ecomafie» queste le parole accaldate della ministra. Secondo la Prestigiacomo viene così cassato dal parlamento il sistema da lei elaborato, Sistri, che «avrebbe consentito il controllo e la movimentazione di tutti i rifiuti speciali nel Paese che rappresentano l'80% di quelli prodotti».
 
 
Sempre in tema di rifiuti speciali scopriamo che presto la Tuscia potrebbe ospitare uno stabilimento per la lavorazione di quelli elettronici. Lo apprendiamo dalla lista peacelink.org/ecologia, la quale annuncia che una joint venture si propone di costruire e gestire un impianto da 25.000 tonnellate all'anno di rifiuti elettronici nella provincia di Viterbo .
 
 
La joint venture, secondo le notizie raccolte, sarà partecipata al 51% da società con sede negli Stati Uniti ed esperto di energia, Garb Oil & Power Corporation e al 49% da una società locale di riciclaggio dei rifiuti. I partner (non specificati) dicono che l'impianto produrrà in uscita in rame, alluminio, leghe e plastica, e una volta operativa offrirà fatturato stimato di oltre 15,4 milioni dollari e utili prima di interessi, imposte e ammortamenti di 8,4 milioni dollari annui di esercizio. Inoltre, tutte le materie prime saranno vendute agli enti locali per ulteriori elaborazioni. Secondo gli investitori, l'impianto sarà finanziata a livello locale attraverso l'impegno di una banca locale. Fondi iniziali sono a disposizione per avviare il progetto. Il costo stimato del progetto compresi i terreni, fabbricati e impianti è prevista per circa $ 25 milioni ed è previsto per essere completato entro settembre 2012.
 
 
Paolo D'Arpini
 
Rete Bioregionale Italiana
ed Europeanconsumers Tuscia
http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/


Good Day

Good Day,

My name is Mrs. Elizabeth Etters. I am a dying woman who had decided to donate what I have to a reliable individual who will act as i will instruct here. I am 63 years old and was diagnosed for cancer about 2 years ago. I have been touched by God to donate from what I have inherited from my late husband Mr. Armstrong Etters to you for the good work of God, rather than allow my husbands relatives to use my husband's hard earned funds ungodly.

I will be undergoing an operation here in London, and i pray that I survive the operation. I have decided to WILL the sum of Ј2,000,000 (Two Million Great British Pounds) deposited in a secured bank in UK, to you for the good work of the lord, the orphanage, the needy and to help the motherless.

Presently, I have informed my Doctor, Dr. Williams Gill. about my decision in WILLING this funds to a reliable individual.

You are to Contact my Doctor through his email address (dr.williamsgill02@9.cn). If you are interested in carrying out this task,so that the Doctor can arrange and instruct you on how the funds will be release to you.

Lastly, I know I have never meet you, but in other to fulfill this which borders me most and i got your email address through my personal search on the Internet, my mind tells me to inform you about this, and I hope you act sincerely, please contact my Doctor immediately. Be informed that I can not read emails or receive phone calls for now. You can get any information you need from my Doctor.He shall always give me feedback and give you my words in return.

God bless you.
Mrs. Elizabeth Etters

giovedì 18 agosto 2011

Dolci melodie nei luoghi pubblici? No, cacofonia musicante al servizio del consumismo - Comunicazione Aperta

Dolci melodie nei luoghi pubblici? No, cacofonia musicante al servizio
del consumismo


Al proposito del Comitato "No all'inquinamento acustico e musicale nei
locali pubblici" (http://www.facebook.com/groups/266462213379875),
debbo precisare che sono un appassionato della musica, canto e suono
io stesso ed ho cantato e suonato con centinaia di persone e con
grande gioia ed emozione.. quindi non sono contrario a questa forma di
"espressione artistica", anzi la difendo!

Per questo abbiamo fondato questo Comitato.. ma il discorso, forse per
scarsa considerazione o mancanza di pazienza nella lettura del testo
fondativo, ha scatenato polemiche e critiche (alcune riportate anche
sul Giornaletto di Saul di ieri, vedi:
http://saul-arpino.blogspot.com/2011/08/il-giornaletto-di-saul-del-18-agosto.html).

Siccome qualcuno insiste dicendo che "se non si vuole ascoltare la
musica si può fare a meno di andare nei posti dove la suonano..",
rispondo che non è poi così facile.. anche perché la suonano
praticamente ovunque.. E non è solo un problema di locali chiusi, ma
di luoghi pubblici aperti, pure lì ci sono amplificatori a palla
durante le feste.. il frastuono si ode a kilometri di distanza.. (ne
so qualcosa, purtroppo..).

Insomma per non sentire la musica uno non sa più dove rifugiarsi..
ovunque si vada c'è sempre qualcuno con un aggeggio elettronico che
inonda di bum bum bum l'aere. Che sia città, campagna, mare, in un
parco, sulle montagne, nelle foreste... il "rumore" imperversa.
Insomma per sfuggire alla "musica" ed all'inquinamento acustico
bisognerebbe volarsene in cielo... ma non in un aereo perché anche lì
si viene inondati da ritmi (aritmici) malefici... Insomma la poesia
della musica e del canto che erano il modo più nobile e santo per
esprimere spiritualità e gioia si sono trasformati in "lupi mannari",
il simbolo e l'accompagnamento del consumismo..

I nuovi "inni" non sono più significativi suoni dal vivo ma rumori
elettronici cacofonici e privi di ogni melodia che dobbiamo sorbirci
come rimbambente utile alla società dei consumi.

Per concludere il discorso menziono solo tre commenti ricevuti al proposito:

1) ...il problema non è musica si o musica no. Il problema è il
livello acustico (decibel) con il quale si fa musica. Basterebbe
mettere il volume ad un livello basso, da sottofondo e il disturbo
sarebbe alleviato, almeno che si possa parlare e capire cosa gli altri
ti dicono. Senza sentir rompersi i timpani e il cuore. E' una
questione di buon senso e di civiltà.

2) ...ma rimane il fatto che se questa musica non fosse gradita alla
maggioranza della gente i locali rumorosi sarebbero poco frequentati a
tutto vantaggio di quelli silenziosi o quasi. Quindi vuol dire che al
grosso dei clienti sta bene così... perciò lasciamoli musicare come
gli pare.

3) ..non è una differenza fra "mi piace la musica" o "non mi piace la
musica" o di alta o bassa. Il fatto è che spesso che queste musichette
di sottofondo stanno lì per "distrarci". Ma in questa epoca che stiamo
vivendo non dovremmo essere piuttosto vigili e attenti? E poi se vado
a un concerto di musica rock so cosa vado a sentire, ma se vado in
pizzeria o al supermercato non posso scegliere tra Chopin o Vasco
Rossi o il silenzio... Tu dici: allora stattene a casa! Se i locali
sono pieni nonostante la musica (o forse perchè c'è la musica?) una
ragione o mille ragioni ci saranno. Forse voglia di evasione? Al
grosso dei clienti va bene così? E quindi va bene così!?"

Avete avuto la pazienza di leggere sino in fondo? Ora abbiate la
pazienza di rifletterci sopra!

Paolo D'Arpini

Circolo Vegetariano VV.TT.

I NEED YOUR HELP FOR THIS TRANSFER($10M.usd)



Greetings!.

I appeal to you to exercise a little patient and read through my letter, I wish to contact you personally for a long term relationship and investment assistance in your Country, i will really like to have a good relationship with you and I have a special reason why I decided to contact you.

My name is Mr George Naba I am in the Office of Auditing and Accounting File Manager with Bank of Africa Ouagadougou Burkina Faso. In my department i discovered an abandoned sum of (US$10M DOLLARS) in an account that belongs to one of our foreign customer (MR. RICHARD BURSON from Florida, U.S.A) who died along with his entire family on November 1999 in a plane crash.

I need your urgent assistance in transferring the sum of ($10M USD) to your account within 7banking days, while every necessary arrangement should commence after I have hear from you.

This money has been dormant for years in our Bank without claim, and I don't want the money to go into the Reserve Bank of Burkina Faso (RBBF), as an abandoned fund. So this is the reason why I contacted you so that the bank can release the money to you as the next of kin to the deceased customer.

Please I would like you to keep this transfer as a top secret between me and you alone ok.

I promise you that i will direct you on how this transfer will go successfully if only you can abide to my instruction.Upon receipt of your reply i will give you full details on how the business will be executed.

Kindly send me this information below to have trust in you that you would betray me.

(1) Your full name...
(2) Your address...
(3) Country..
(4) Age...
(5) Occupation.......
(6) Private telephone number
(7) Sex.

l will send you my details of this transaction as soon as I hear from you thanks, trusting to hear from you immediately with your contact information

My Regards.

Mr George Naba

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Se hai ricevuto per errore questa email ti preghiamo di inviare una email vuota quì.

Thanks and God bless you!


--

 
 Dear Friend
  
 My name is Frank Kibaki and my Sister Jane Kibaki, we  are Kenyan Nationals, but are currently at the refugee camp here in  Accra-Ghana. Please I will like you to assist me and my sister to  retrieve and receive our consignment that contains some reasonable  amount of value in United States dollars and some quantity of gold and  Diamond, which I cannot specify. The consignment is presently in United  States. The consignments got to the United States through a diplomatic  delivery company. The fact is that he was supposed to deliver the  consignment to a very nice man who agreed to assist us as our guardian  over there in United States. when the diplomat got to United States  after clearing the consignment from the Airport, he call the man to make  arrangement for the delivery, but response he go was that the man hard a  fatal car accident which lead to his death. All the demurrages have  already been paid by the security company, custom check  report has also been paid   and he also assisted us in gettin
  
   
  
 If you accept to assist us in being our new beneficiary  then get back to me as soon as possible to enable me furnish you with  the contact details of the courier agent in United States so you can  personally contact him and forward your address to him for immediate  delivery of our consignment to you.
  
   
 We await your urgent response.
  
   
Thanks and God bless you
  
 Frank Kibaki.

Spilamberto (Modena) – Rapporto fra cittadini ed Istituzioni, senza burocrazia, senza pretenziosità…. sul tema della pubblicità cartacea nella buca delle lettere

 
Lettere inviate e ricevute: Ante Scriptum
 
Occorre umanizzare e rendere semplici i rapporti fra cittadini ed istituzioni. Soprattutto serve collaborazione e trasparenza in modo che le critiche ed i consigli rivolti dai cittadini ai loro amministratori possano avere un seguito e trovare orecchie attente e menti disponibili a migliorare le situazioni denunciate. Solo in questo modo si può sperare che i rapporti sociali possano progredire e che la comunità trovi quelle forme democratiche dirette adatte al buon funzionamento della società. Questa che segue è una lettera semplice semplice di una cittadina che interloquisce con l'amministrazione pubblica per cercare di migliorare le cose… Non solo è semplice nello stile ma anche nell'approccio in modo da non stabilire "distanza burocratica" fra le parti. La missiva è stata indirizzata all'assessore all'ambiente, Daniele Stefani, del Comune di Spilamberto (Modena) dalla cittadina Caterina Regazzi, in data 17 agosto 2011, e contiene segnalazioni e suggerimenti per risolvere alcuni problemi relativi ai "rifiuti".
(Paolo D'Arpini)
 
.....
 
All'assessore per l'Ambiente, Daniele Stefani, Comune di Spilamberto (Modena) da Caterina Regazzi
 
Caro Daniele, ti scrivo sperando di avere risposta.
Come comune cittadina, ed in questo caso il mio paese è Spilamberto, vorrei porre alla tua attenzione, in quanto assessore all'ambiente, questo mio pensiero.
 
Sono stata presente ad un consiglio comunale, tempo fa in cui si parlava del passaggio dalla TARSU alla TIA in cui spiegavi che alcune famiglie avranno un aumento ed altre una diminuzione dell'importo da pagare, ma che nel complesso ci sarà un aumento globale ANCHE perché c'è stato un aumento da un anno all'altro, del quantitativo dei rifiuti.
 
Non so se qualcuno ha fatto un ipotesi sul motivo di questo aumento, che, dati i tempi che corrono, pare alquanto strano. Io avrei una spiegazione da suggerire: una delle cause di questo aumento, secondo me, è la diffusione sempre più massiccia della distribuzione della pubblicità cartacea nelle buchette della posta. Non c'è giorno in cui non vi si trovino uno o più depliant di supermercati, negozi, venditori, ecc. che vanno in fretta a riempire il sacco della raccolta differenziata della carta. Per il resto, qualche quotidiano (raramente, ci sono i giornali on line) e qualche scatola.
 
Mi chiedo anche se, come chi espone la pubblicità per le strade o nei luoghi pubblici, questi signori paghino una qualche tassa (non che mi piacciano le tasse, per carità), In più mi chiedo perché devono essere i cittadini che questa pubblicità la subiscono (devo ricordarmi di mettere un avviso sulla mia buchetta dove dichiaro di non volere nessun tipo di pubblicità, ma non vedo perché non devono essere i distributori a chiedermi invece, se la voglio) a pagarne lo smaltimento.
 
Sarà che in tempi di crisi, la concorrenza si fa più "spietata", e sarà che la pubblicità è l'anima del commercio, ma io noto un aumento esagerato di questo tipo di attività, che per me comporta soltanto un dispendio di risorse assurdo, sia per la produzione che per lo smaltimento.
 
Non c'è modo di arginare questo fenomeno? A qualcuno forse piace passare il proprio tempo facendo i confronti fra i prezzi dell'uno e quelli dell'altro, e forse ci sono famiglie che hanno bisogno di fare questi confronti per arrivare a fine mese, ma siamo sicuri che di quei prodotti che vengono reclamizzati abbiamo proprio bisogno?
 
Mi piacerebbe, ma so che è impossibile, che nel nostro comune , non si potesse distribuire la pubblicità cartacea, se non desiderata.
 
Ti saluto e ti auguro un buonissimo lavoro.
 
Tua concittadina, Caterina Regazzi
 
Spilamberto, li 17 agosto 2011
 

mercoledì 17 agosto 2011

Paolo D'Arpini: "Fermate la distruzione sistematica e deliberata del patrimonio ornitologico del Lazio con la scusa dei danni all'agricoltura.."

Paolo D'Arpini: "Fermate la distruzione sistematica e deliberata  del patrimonio ornitologico del Lazio con la scusa dei danni all'agricoltura.."
 
"E' stato firmato dalla Presidente Polverini il decreto sulla pre – apertura della stagione venatoria". Lo annuncia Angela Birindelli, Assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio.
 
"Il decreto – continua Birindelli – consente l'esercizio venatorio da appostamento fisso o temporaneo nel territorio della Regione Lazio nei giorni 1 e 4 settembre 2011. Il carniere di ciascun cacciatore non può superare il limite giornaliero di cinque capi per ciascuna delle specie: cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, merlo e tortora. Per le specie cacciabili durante i giorni di preapertura – conclude l'assessore – sono state considerate le comunicazioni ricevute dalle Province che, per le specie appartenenti alla famiglia dei corvidi (cornacchia grigia, gazza e ghiandaia), rilevano ingenti danni all'agricoltura prodotti dall'espansione numerica di tali specie soprattutto nel periodo pre – autunnale con colture ancora attive"
 
Notizie ornitologiche sulle specie dichiarate cacciabili:
 
Cornacchia grigia
Gli ambienti che frequenta la Cornacchia grigia variano molto purché disseminati di alberi, siepi e boschetti che vengono utilizzati come punti di osservazione, di riposo e di nidificazione.  Specie monogama, con una covata annua. L'alimentazione molto varia (frutta, uova,carogne ecc.) ha reso questa specie ormai ubiquitaria.
 
Gazza
Accorta e guardinga, conduce vita gregaria quando è abbastanza numerosa.  Si posa soprattutto sugli alberi, mentre sul terrene, ove ricerca il cibo, cammina e saltella agilmente con la coda tenuta spesso sollevata.   La sua dieta comprende sia sostanze animali che vegetali: insetti (soprattutto coleotteri e loro larve, ortotteri, larve di lepidotteri), molluschi, lombrichi, zecche, lucertole e piccoli rettili, uova e nidiacei di uccelli, micromammiferi (toporagni, topi, arvicole), animali debilitati, carogne, resti alimentari e di macellazione, semi di varie essenze.
 
Ghiandaia
La sua dieta è composta da uova e nidiacei d'uccello,  topi, grandi insetti e larve. Arricchisce la sua dieta anche con nutrimenti vegetali quali ghiande, noci,  fichi, bacche e cereali. In inverno raccoglie ghiande e castagne e nasconde le sue provviste nella corteccia degli alberi, nei ceppi o nel suolo del sottobosco. Grazie alla conservazione delle provviste in certi luoghi di raccolta è in grado per tutto l'anno di mangiare il suo cibo preferito, le ghiande.
 
Merlo
Il merlo è onnivoro. Si ciba principalmente di  bacche, piccoli invertebrati e legno. Il suo habitat naturale è il bosco, ma si adatta a vivere in numerosi ambienti (in pratica, ovunque vi siano le condizioni per nidificare) e non raramente lo si trova anche in aree urbane a contatto ravvicinato con l'uomo.
 
Tortora
Uccello granivoro (sorgo, miglio, ravizzone, finocchio, cardo bianco, etc.). I semi sono la sua dieta di base, ma poi si nutre anche di frutta, erbe, insetti e altri piccoli invertebrati.
 
Ed ora ditemi voi, dopo aver appreso le loro abitudini alimentari, quanti e quali danni alle colture possono arrecare questi uccelli da essere condati al massacro? In questa stagione non vi sono cereali in seme e tutto il resto del loro cibo è reperibile nei boschi e nei luogi abbandonati dall'agricoltura. Tra l'altro essendo la loro dieta -in buona parte-  insettivora e basata su carogne, etc.  possono solo aiutare l'agricoltura e la pulizia dei campi (si mangiano pure i topi e le talpe, che volete di più?)  Inoltre alcune di queste specie  (ad esempio il merlo e la tortora) vivono a contatto con l'uomo nelle aree urbane e sono utilissime a tenere pulite le strade dai rifiuti alimentari abbandonati, oltre ad abbellire le città e creare un senso di presenza naturale.
 
Chiedo pertanto alla presidente della Regione  Lazio,  Polverini,  ed alla assessora  Birindilli,  di ritirare immediatamente il decreto sulla pre-apertura della stagione venatoria.
 
Paolo D'Arpini
Presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.

martedì 16 agosto 2011

Letterina apertina di Caterina.. sulla frutta distrutta, immondizia sparsa e microchip!

Letterina apertina di Caterina.. sulla frutta distrutta, immondizia sparsa e microchip!



Stamattina arrivata in ufficio ho trovato ad aspettarmi un signore che mi aveva portato due cassettine di pere mature. Gli ho chiesto se ci si poteva fare la marmellata e lui mi ha detto che con quelle si fanno i succhi (così provo a farli) e che per la marmellata erano meglio le prugne e voilà, è andato nel furgone a prendermi una cassetta anche di quelle.

Così ho da lavorare un bel po' in questi giorni. Segue uno stralcio di un articoletto che ho trovato in ufficio: "Mentre la situazione dei produttori italiani è dichiarata ormai insostenibile e si decide la distruzione di pesche e nettarine visto che da tre, quattro anni i redditi sono sempre più ridotti a causa dei bassi prezzi praticati, dall'altra parte del confine anche i frutticoltori francesi protestano. I produttori francesi manifestano il loro malcontento distruggendo i carichi di frutta importati a prezzi irrisori dalla Spagna".

Senza parole!

Sono tornata ora dalla passeggiata, senza te è diversa, ma pazienza.
La pozza si è asciugata moltissimo, i pesci, se ce ne sono, staranno soffrendo, gli aironi in compenso, li catturano più facilmente. Ho visto due volte, all'andata e al ritorno, il cinerino alzarsi in volo e una volta un airone bianco.

L'uva di quella pianticella selvatica (che sai) sta maturando, ne ho adocchiato un tralcio dietro, poco visibile e più basso, dove si arriva facilmente, ne ho raccolto un grappoletto piccolo che mi pareva più maturo degli altri, ed infatti.... l'ho mangiato, era dolce e ne ho lasciato un paio di grani, buttandoli in un posto assolato, chissà.

Ho anche trovato una brutta sorpresa: il solito (ormai) sacchetto della coop pieno di immondizia e specialmente di lattine di birra (almeno 4,) di coca cola, bottiglie di plastica di aranciata, piatti di plastica con avanzi di cibo. Il tutto mezzo sparso fuori dal sacchetto che era troppo pieno ed è stato lasciato aperto. Chi è che parla di microchip ed impronte digitali per l'identificazione delle persone? Quando vedo queste cose penso che ci vorrebbero non solo questi sistemi, ma anche l'esame del DNA dalla saliva.

Va bene che non ci sono i bidoni lungo il "percorso natura", ma appena fuori ce n'è in abbondanza!

Caterina Regazzi
Rete Bioregionale Italiana
 


lunedì 15 agosto 2011

Articolo

 
Questo articolo sarà pubblicato su "Il Popolo d'Italia".
Anche se l'articolo è piuttosto "lunghetto" poco più di due cartelle, nel suo interesse vale la pena di essere letto.
Auguri.
Filippo Giannini
 
 
 
A norma del Decreto Legislativo 196/03, le comunichiamo quanto segue: la Sua e-mail è stata inserita in rubrica o a seguito di Sua espressa richiesta o perché Lei si è rivolto a noi per comunicazioni varie; oppure, abbiamo reperito la Sua e-mail navigando in rete o da e-mail che l'hanno resa pubblica. I dati vengono trattati con riservatezza, nel rispetto delle norme vigenti, e non verranno divulgati per nessun motivo. Se non desidera ricevere comunicazione dei nostri post, può inviarci un messaggio di risposta, avente l'oggetto "Unsubscribe" e sarà, quindi, escluso dalla rubrica. In alternativa cliccare qui per inviare automaticamente un messaggio di cancellazione. In mancanza di richiesta di esclusione, sarà sottinteso il consenso alla spedizione dei nostri messaggi. Email inviata all'indirizzo vitali.giorgio.vitalicus@blogger.com.

domenica 14 agosto 2011

&Come stai& oggi &

salve, vitali.giorgio.vitalicus

Come stai oggi

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scanner, computer, mp3.dvd, cellulare, fotocamera digitale, television.motorbike,Tutti i nostri prodotti sono nuovi e originali. ma siamo in grado di offrire un prezzo migliore per voi che qualsiasi altro sito web

Web: aocodo.com

2011-8-15 3:40:14

ŽŽŽ

La vera identità sociale bioregionale sta nelle province e nei comuni – Le attuali regioni sono solo “carrozzoni” clientelari e fonte di corruzione, chiudiamole!

Bioregionalismo ed identità locale - Lettera Aperta agli Organi d'Informazione

"L'è tutto sbagliato.. l'è tutto da rifare" Diceva Gino Bartali, ed aveva ragione… Infatti questo governo sta cercando di risparmiare, per pagare gli interessi alle banche private BCE ed FMI che strozzano la nostra economia, nel modo più antieconomico ed antinazionale. Penalizzando i comuni e le province che sono la radice della nostra identità storica.

Ecco come risparmiare sulla gestione della cosa pubblica: "Ritornare in Comune ed in Provincia.. abbandonando la Regione.."

La regione come ente amministrativo è una realtà spuria ed inesistente dal punto di vista dell'identità locale, infatti le regioni sono state create perlopiù a tavolino per soddisfare esigenze "particolari", come ad esempio avvenuto con la formazione della Regione Lazio (che doveva essere l'entroterra di Roma capitale dell'impero fascista), attuato sottraendo Rieti all'Umbria (per via delle acque potabili) in cambio di Orvieto (che era nella Tuscia) e accorpando Formia e Gaeta (ex regno Borbonico), etc.

Insomma le regioni, allo stato attuale delle cose non rispecchiano la comunità bioregionale ma rappresentano solo un aggregato territoriale utile ad un sottogoverno. L'Italia dovrebbe ristrutturarsi amministrativamente partendo dalle identità locali bioregionali, molto simili come aggregazione agli attuali cantoni svizzeri, sia per dimensione che per numero di abitanti. Queste "bioregioni" molto spesso corrispondono alle cosiddette Province storiche. Porto l'esempio della srorica bioregione Tuscia, comprendente l'Agro Falisco (Civita Castellana), la Tuscia viterbese (Viterbo), la Tuscia romana (Civitavecchia ed area a nord di Roma) e l'Orvietano. Questa è geograficamente e geologicamente un'area omogenea che potrebbe tranquillamente essere integrata in un ente bioregionale (simbolo di una nuova aggregazione territoriale).

A questo punto le Regioni attuali potrebbero tutte essere dismesse, ricomponendo così l'Italia in nuove entità amministrative bioregionali decentrate e risparmiando miliardi di euro delle enormi spese e costi degli enti regionali (a tutti gli effetti mini-stati all'interno dello Stato). Invero quello che causa voragini ai conti dello Stato sono le regioni e non i Comuni e le Province. Ed è proprio attraverso la "statizzazione" delle Regioni che il federalismo (di matrice leghista) potrebbe fare gravi danni separando ancora di più gli Italiani tra loro e distruggendo l'Italia, già piccolissima di per sé.

Senza contare che le scelte della piccola e poco rilevante Italia in politica o commercio internazionale potrebbero essere ancor più ridotte, o addirittura contraddette o vanificate dalle scelte particolari delle singole Regioni. Tutte cose che puntualmente si sono verificate. Senza contare gli sprechi enormi (pensiamo solo ai deficit regionali nella sanità e nell'ambiente, o alle assurde rappresentanze a Roma o addirittura all'estero). Insomma, spese pazze, clientele, inefficienza per tutte le regioni italiane, e ancor più per quelle privilegiate come "Regioni a statuto speciale" (Sicilia, Val d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Sardegna…). Insomma abbiamo di fronte 2 possibili enti locali, il primo, l'attuale Regione, "utile" ma corrotto, anzi fonte di corruzione per l'intera vita politica e sociale. Il secondo, la Provincia, "inutile", ma che non è fonte di corruzione, ma semmai un piccolo spreco, soprattutto in considerazione della mancanza di opportune e necessarie deleghe.

Che fare? Siamo sicuri che in un Paese molto piccolo come l'Italia, lo Stato, le Province bioregionali e i Comuni (o i Consorzi di di piccoli Comuni), non basterebbero?

Paolo D'Arpini - Tel. 0733/216293
Referente della Rete Bioregionale Italiana

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