venerdì 30 novembre 2012
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giovedì 29 novembre 2012
PALESTINA, una guerra infinita
In allegato testo stampabile.
Pace in Palestina? Una meta sempre più lontana
di Gianfredo Ruggiero
Per duemila anni la Palestina è stata il segno della concordia e della tolleranza tra le varie confessioni ed etnie (unica parentesi i turbolenti Regni Crociati del Medio Evo). Poi, nel 1948 a seguito di una semplice deliberazione dell'ONU a carattere consultivo, in spregio al diritto internazionale e al principio dell'autodeterminazione dei popoli (la popolazione non fu neppure interpellata con un referendum), le potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale decisero di donare metà della Palestina agli ebrei con il pretesto che questi erano originari di quei luoghi e come forma di risarcimento per aver subito la persecuzione hitleriana (in realtà per lavarsi la coscienza a costo zero scaricandolo sui palestinesi).
Gli ebrei, preso possesso di quelle terre, cacciarono con la forza chi le abitava da sempre: 900mila palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro case per fare posto ai nuovi arrivati e 530 villaggi furono completamente distrutti per impedirne il ritorno e molti altri sostituiti con insediamenti per soli ebrei. Neppure i cimiteri, luoghi sacri per i musulmani, furono risparmiati.
Lo spirito colonialista e di supremazia razziale del movimento sionista è condensato nello slogan, poi ripreso dal futuro Primo Ministro Israeliano Golda Meir: « Una terra senza un popolo, un popolo senza terra». In queste parole si coglie la totale indifferenza ebraica verso la popolazione palestinese che non viene neppure considerata, come se non esistesse.
Forti dell'appoggio incondizionato degli americani e, inizialmente, anche dei sovietici, gli ebrei si abbandonarono a vere e proprie stragi e atti di puro terrorismo come il massacro del villaggio palestinese di Deir Yassin del 9 aprile 1948 ad opera del gruppo terrorista IRGUM (i cui leader politici erano Begin e Shamir) che causò la morte di 254 tra vecchi, donne e bambini(1) e l'assassinio, avvenuto il 16 settembre dello stesso anno, del mediatore delle Nazioni Unite, lo svedese Folke Bernadotte, per aver denunciato le violenze sioniste. L'omicidio fu rivendicato da un gruppo terrorista di cui facevano parte due futuri ministri israeliani, Cohen e Friedman.
Anche da parte palestinese non mancarono atti di terrorismo a cui corrispondevano rappresaglie dure, indiscriminate e sproporzionate.
Le successive guerre arabo-israeliane si conclusero con la netta sconfitta della coalizione araba, disorganizzata e male armata, e con l'occupazione di altre consistenti porzioni di territorio palestinese.
Il nuovo Stato d'Israele si è subito caratterizzato in senso rigidamente razziale e confessionale essendo aperto ai soli ebrei osservanti. Una legge, quella definita "Del Ritorno", consente alle autorità religiose ortodosse di esercitare un controllo ferreo sui matrimoni ebraici, sono infatti vietate le unioni tra gli ebrei e i non ebrei (i cosiddetti "gentili"), sui divorzi, sulle conversioni e sulle sepolture.
Ai palestinesi è negata qualunque possibilità di farvi parte. Lo stesso impedimento riguarda gli ex-ebrei, ossia persone che pur essendo di discendenza ebraica professano una religione diversa dal Giudaismo: anche a loro è impedito di stabilirsi in Israele.
I pochi arabi che hanno potuto continuare a vivere in quella che una volta era la loro terra devono essere riconoscibili (le loro auto, ad esempio, hanno una targa diversa); è sì permesso loro di eleggere dei rappresentanti al Parlamento, ma in quanto piccola, innocua e assimilata minoranza.
Il concetto di società multietnica che tanto piace in Occidente e sbandierato anche in Italia come massima espressione di democrazia, libertà e pluralismo in Israele non solo non è neppure contemplata, ma è addirittura vietata per legge.
Una sentenza della Corte Suprema israeliana del 1989 stabilisce che alle elezioni sono esclusi partiti politici o persone che prevedono nel loro programma uno Stato multi-culturale o che mettano in discussione il principio dello Stato per Soli Ebrei (SSE).
Israele non ha una Costituzione e questo consente ai suoi tribunali di agire con libertà ed arbitrio nelle sentenze, soprattutto a carico dei non ebrei.
Con queste caratteristiche definire Israele un "avamposto di democrazia in Medio Oriente", come spesso si sente affermare, mi pare quanto meno azzardato.
Quella che è in atto da sessant'anni in Palestina è una lotta tra due popoli per il diritto all'esistenza. La differenza è che mentre gli israeliani, armati dall'America, hanno uno dei più potenti eserciti del mondo con tanto d'armamenti nucleari che possono usare a loro piacimento, i palestinesi possono disporre solo di rudimentali razzi a breve gittata forniti dall'Iran (che fanno più rumore che danni) e del proprio corpo. A ciò si aggiunge la diplomazia occidentale guidata dall'America che, con il suo atteggiamento sempre giustificativo a favore d'Israele anche quando commette atti disumani come il bombardamento di abitazioni civili e l'omicidio di politici palestinesi, non lavora certo per la pace.
Circondata da mura alte 10 metri, controllata dal mare dalle navi da guerra e dal cielo dai satelliti spia a sostegno di un rigido embargo esteso anche ai prodotti di prima necessità che impedisce perfino il transito degli aiuti umanitari, la striscia di Gaza è stata trasformata dagli israeliani nel più grande campo di concentramento che la storia ricordi. Sfido chiunque a resistere in quelle condizioni senza farsi saltare i nervi e vorrei vedere una qualsiasi persona assistere alla morte del proprio figlio per la mancanza di medicinali o sopravvivere senza elettricità e con l'acqua razionata senza provare odio e meditare vendetta verso gli artefici di questa ingiustizia(2).
Il fine ultimo degli israeliani è quello di costringere i palestinesi ad abbandonare la loro terra per realizzare il sogno biblico della "Grande Israele", come preconizzato dal fondatore del movimento sionista Theodor Herzl e confermato dal padre della Patria David Ben Gurion che, in un discorso del 1937, dichiarò senza mezzi termini: «Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti». Non a caso Israele è l'unico Paese al mondo che si rifiuta di definire formalmente i suoi confini.
Condanniamo pure gli attentati suicidi dei palestinesi, i razzi di Hamas e le bandiere con la stella di David bruciate in piazza dai manifestanti, ma se veramente amiamo la pace non possiamo sorvolare sulle responsabilità dell'Occidente americanizzato e continuare a giustificare la politica repressiva d'Israele.
Il popolo ebraico ha subito per duemila anni ogni sorta di persecuzione, ma questo non deve essere usato dal governo israeliano come pretesto per la sua politica repressiva e disumana contro un popolo, quello palestinese, che ha una sola colpa: quella di amare la sua terra e di non volerla abbandonare.
(1) gli adulti erano intenti a lavorare nei campi distanti e quando si affrettarono a tornare la carneficina fu compiuta, stupri compresi.
(2) la prima cosa che gli israeliani hanno bombardato durante l'offensiva del 2008 sono state le centrali elettriche, i dissalatori e la centrale del latte.
Per cancellarsi inviare una mail con oggetto "rimozione mailing list".
Re:Ynt:( ACIL)ANGELA PAUL
ENGLISH Good Day my dear, I am Miss Angela Paul from liberia. I am an orphan being that I lost my father a couple of months ago.My father was a politician. He was assassinated by the rebels at congo during the political uprising in that country.He went to visit his friend in congo unfortunately,his friend was among of people the rebels attacked and my father was with his friend when the rebels attacked them and the rebels killed him and his friend. So,when i got the information that my father is dead,i went to his bedroom and took his briefcase where he use to keep his important documents to my friend's house for safty.Later,i opened the briefcase and i saw a document he use to deposite nine million U.S Dollars ($9,000,000,00M) in one truck box in security company in Cote D' Ivoire as family valuables and i am the next of kin.I went to that security company and met the manager and informed him about the death of my father and i also tell him that sooner i will like them to transfar that our family valueables to our foreign family friend country and he agreed with me and tell me that anytime i am ready for that,that he will make sure that the box get to were i want it to go. Since the death of my father my uncle has claim all that my late father has, he is so wicked, he wants me dead by all means so that nobody will ever come for my father properties.He has siezed and claimed everything belongs to my father, but he never knew about the deposite, my mother died when i was ten years old. Right now i am the only one that know all about this deposite. Please this fund is my only hope of survival in this world, I want you to do me a favour by assisting me to claim and retrieve that box from that company.I want you to contact the security company and stand as our family foreign friend that want to help us transfar that our family valables box to your country,then they will tell you all you have to do to help me transfar the box to your country so that immediately you recieve it i will start preparing to come and met you and start a new life with you there.I promise you that i will give you 30% of total money after everything has been done.If you are interesting to help me,get back to me so that i will give you the contact of the company. Thanks and best regards. Miss Angela Paul &n bsp; ESPANOL hola, mi nombre es Angela Paul, estoy de liberia. estoy huerfana, porque he perdido a mi padres . mi padre esta asesinado en Congo durante el crisis politico. estaba alla para visitar a su amigo quien era politician como él cuando los rebeldes atacan la casa de su amigo. han matado a ellos ( su amigo y él).estoy ahora sola porque he perdido a mi madre cuando yo fue 4 años. cuando estaba arreglado sus cosas en su cuarto he visto en su malétin un documento que compulsa el deposito de 9000000 $ (nueve millon de dolard) en una caja fuerte en una compaña de seguridad de costa de marfil. ( en la ciudad Abidjan). este dinero esta depositado como una valor familial. ahora estoy en Abidjan . he llendo al compaña de seguridad para informar al director de la muerte de mi papa y tambien verificar por la caja. el directivo ha confirmado que la caja esta en su oficina. como estoy la heredera quisiera que me ayuda transferir la caja en tu pais para que vengo a seguir mis estudios. desde la muerto de mi papa sus padres han tomado todo lo que tenemos ; estan ahora vivido en nustra casa. este dinero en la compaña de seguridad es lo que me resto. pienso que sus padres no saben nada de este deposito.por favor quisiera que usted me ayuda transferir el dinero en su pais y despues quisiera que ma ayude llegar alla. vivo aqui en el peligroso. los hermanos de mi padre quieren matarme. usted esta mi solo esperanza.si usted acepta de ayudarme dimelo y le voy enviar el contacto de la compaña de seguridad . si me ayuda a transferir la caja en tu pais , quisiera que me ayude usted a investir . despues de todo vamos discutir el porcentaje que usted quiere.por favor ayudame salir de esta situacion morosa. por favor ayudame a vivir. es muy importante por mi salir de este pais rapido. estoy esperando su respuerta. que Dios le bendiga. Gracias. señorita Angela Paul |
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mercoledì 28 novembre 2012
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Fwd: Una catena di Sant'Antonio... particolare
Mi dispiace disturbarti, ma è una cosa davvero importante.
Ci vogliono 5 minuti
Grazie
Sergio Mazzanti
Oggetto: Fwd: che nulla cambi...
A: Sergio Mazzanti <sergiomazzanti@gmail.com>
Da: Laura Raduta <>
Oggetto: che nulla cambi...
A: laura raduta <>
Cara cittadina, caro cittadino,
ricevi questo messaggio perché qualcuno che conosci te l'ha inoltrato.
Questo qualcuno l'aveva ricevuto da un'altra persona, che a sua volta l'aveva ricevuto da qualcun altro, e così via.
Un'altra catena di Sant'Antonio, penserai.
Ebbene sì!
Oppure no?
Sì e no. Sì, nel senso che ti chiediamo di inoltrare questo messaggio a più persone possibile.
Eppure questa è una catena di Sant'Antonio... particolare.
Innanzitutto perché se non manderai questo messaggio a nessuno non ti verrà il malocchio. Non avrai sette anni di sfortuna. Non ti succederà nulla. Per la precisione: non succederà nulla, a te e a tutta la società.
Quindi se ti piace come vanno le cose e non vuoi che nulla cambi, puoi smettere di leggere e cancellare questo messaggio.
Fatto?
Sei ancora qui?
Allora... vuol dire che fai parte di quel 99% di persone che vorrebbero che succedesse qualcosa. Che credono che la società e la vita di tutti possano migliorare.
Come il 99%? Siamo così tanti? E allora perché le cose non cambiano?
Innanzitutto perché nulla cambia da solo e la maggior parte di questo 99% non fa nulla per cambiare. Ma anche perché quelli che cercano di fare qualcosa, lo fanno ognuno a modo loro, pensando che sia l'unico modo "giusto". E, cosa ben più grave, non si aiutano a vicenda.
Questo messaggio è stato scritto da alcuni cittadini e gruppi di cittadini che vogliono cambiare la società e si impegnano da anni per questo. Hanno scelto di usare quello che dovrebbe essere lo strumento principale di partecipazione democratica, la politica, anche se da troppo tempo questa si è trasformata in uno strumento per fare gli interessi di pochi. Hanno scelto di provare a cambiare questo paese, partecipando alle elezioni, ma facendolo in modo totalmente nuovo, senza capi e capetti, in modo davvero democratico, una vera rivoluzione dal basso.
Conosci RETE DEI CITTADINI? Incontraci su http://www.retedeicittadini.net
RETE DEI CITTADINI favorisce l'aggregazione di gruppi, associazioni, liste civiche e singoli cittadini per migliorare la qualità della vita di tutti, partendo dalla condivisione di un manifesto di principi (http://www.retedeicittadini.net/blog/manifesto-della-rete-dei-cittadini/). Forse non ne hai mai sentito parlare. Questa è forse la dimostrazione migliore che vogliamo davvero cambiare le cose. In televisione, sui grandi giornali non si parla di proposte realmente innovative, anzi spesso queste vengono accuratamente nascoste.
E' per questo, cara cittadina, caro cittadino, che abbiamo fatto partire questa "catena di S. Antonio", una catena virtuosa, per far sapere a tanti che c'è una vera proposta di cambiamento.
Questa proposta è arrivata fino a te. Puoi decidere di ignorarla. E allora non succederà nulla.
Puoi invece decidere di partecipare al cambiamento in maniera semplice e concreta:
Prosegui la catena! Invia questo messaggio a tutti i tuoi contatti. Fallo prima possibile, perché la catena arrivi in tempo a tantissime persone. Se manderai questo messaggio entro domani ad almeno 100 persone e anche solo 10 di queste faranno altrettanto, entro una settimana avremo raggiunto più di 11 milioni di persone. Anche se non condividi del tutto il nostro progetto, ti chiediamo comunque di dare la possibilità ad altri di venirne a conoscenza.
Cominciamo dal Lazio! Come già nel 2010, RETE DEI CITTADINI si presenterà alle elezioni regionali del Lazio. Come nel 2010, chiunque potrà proporre la propria candidatura. Abbiamo un programma creato dai cittadini che stiamo continuando a migliorare con il contributo di tutti.
Questa volta, con il tuo aiuto, possiamo dare una prima scossa a questo paese.
C'è bisogno di trovare:
1) 71 candidati, 71 persone oneste, credibili, e che esprimano altrettante realtà territoriali, associazioni, comitati, liste civiche, tematiche e approcci diversi
2) Almeno 6.000 firme autenticate nelle cinque provincie della regione. Questo vuol dire, concretamente, portare in ciascuno dei 378 comuni del Lazio i moduli per la raccolta, portare i propri amici e conoscenti a firmare, organizzare punti di raccolta.
3) 5.266 rappresentanti di lista per ciascuno dei seggi elettorali, che siano presenti durante lo scrutinio dei voti, per controllare che non ci siano irregolarità (come già successo).
4) Più persone possibile che diffondano il progetto, mettano a disposizione un po' del proprio tempo (ciascuno quanto può) per banchetti informativi, volantinaggi, organizzazione, raccolta fondi, ecc.
5) 100.000 voti (come minimo) per superare lo sbarramento e poter eleggere dei veri rappresentanti dei cittadini che riporteranno in consiglio regionale non solo le esigenze, ma direttamente le decisioni dell'assemblea dei cittadini.
Vieni il 2 dicembre 2012 a Roma, in via della Bella Villa, 94 (presso l'associazione Fusolab) all'assemblea che deciderà il candidato presidente della nostra lista, che sarà così anche la tua lista. Leggi la presentazione dell'evento: Il cambiamento (ri) comincia dal Lazio! (http://www.retedeicittadini.net/blog/2012/11/il-cambiamento-ricomincia-dal-lazio)
Diffondiamo la RETE! Le elezioni regionali del Lazio possono essere il punto di partenza per un movimento di aggregazione in tutto il paese. RETE DEI CITTADINI dal Lazio si è cominciata a diffondere a macchia d'olio. Scrivi a info@retedeicittadini.it per entrare in contatto con i referenti della tua regione per creare un circolo territoriale nella tua zona. RETE DEI CITTADINI può essere il catalizzatore che aiuterà a creare una grande coalizione nazionale che cambierà il nostro paese. Rendiamo sempre più grande la RETE!
Sei arrivato alla fine di questa strana catena di S. Antonio.
Se sei arrivato fino qui hai fatto il primo passo. Ci sono voluti circa cinque minuti, un po' di più se hai visitato il nostro sito.
Il passo successivo è mandare questo messaggio a tutta la tua rubrica, magari personalizzandolo con un breve messaggio personale di introduzione. Anche qui bastano cinque minuti.
Il passo successivo... lo deciderai tu. Qualsiasi cosa farai, avrai dato il tuo contributo per il cambiamento.
Siamo il 99%. Se ciascuno darà il suo piccolo contributo, nessuno potrà fermare questa rivoluzione pacifica!
Cel It: 0039 333/2365729
Skype:laura.raduta
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Sergio Mazzanti
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Sergio Mazzanti
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Sergio Mazzanti
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Gordon Duff: "U.S. Army - Science Fiction or Military Police?"
Gordon Duff: "U.S. Army - Science Fiction or Military Police?"
Come può un Presidente degli Stati Uniti annunciare che il governo è infiltrato da terroristi e spie e nessun giornale, rete televisiva o altro media ne parli ?
5 giorni fa, al momento in cui scrivo, mentre era sull'Air Force One, il presidente Barack Obama ha emesso un comunicato stampa che è stato completamente ignorato dalla stampa occidentale. Il presidente ha pubblicamente annunciato una mossa per punire persone violente all'interno del governo degli Stati Uniti e agenti di spionaggio. Egli non usa i termini "dell'AIPAC" o "lobby israeliana", ma è altamente improbabile che potrebbe riferirsi a qualsiasi altra cosa. In effetti, non possiamo pensare a nessun altro gruppo. Sono stato informato privatamente su alcuni dei moti
vi alla base di questo documento. Su ciò che è noto, non è "ipotizzato", vi spiegherò: Vi è, attualmente, all'interno delle forze armate degli Stati Uniti, il ramo esecutivo del governo e tra estremisti "mediatori di potere" in America un piano attivo per "modificare" la forma di governo degli Stati Uniti attraverso la "decapitazione....." - (omissis)".
Osservazione: Un altra prova che gli arresti di massa di oscuri sono stati un bel film di fantascienza ... dietro gira ben altro ...
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[asud.informa] 2 dicembre nasce Ecosolpop - il mercatoNONmercato ECOlogico, SOLidale e POPolare
PAOLO FERRARO. LA GRANDE DISCOVERY DUE . SE puoi mandami solo una mail vuota a conferma dell ricezione
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