Salviamo le feste civili, simulacro di libertà e identità nazionale, soppresse dal governo berlusconi
Sono perfettamente d'accordo con il testo sottostante, inoltre aggiungo che se proprio serve annullare delle festività inutili meglio eliminare quelle religiose che non hanno alcun valore civile. Infatti chi vuole commemorare una ricorrenza religiosa può farlo tranquillamente senza bisogno di astenersi dal lavoro.
Paolo D'Arpini, presidente del Circolo vegetariano VV.TT.
Paolo D'Arpini, presidente del Circolo vegetariano VV.TT.
NON CANCELLATE
IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE DEL NOSTRO PAESE
IL GIORNO DEL LAVORO
IL GIORNO DELLA REPUBBLICA
Care cittadine e cari cittadini,
nel Decreto legge in materia economica, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, è prevista una norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l'altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica.
In un provvedimento iniquo, e che noi contrastiamo con forza, si colloca così anche una norma che colpisce l'identità e la storia del nostro Paese, ne indebolisce la memoria e rappresenta un grave limite per il futuro.
Le ricorrenze civili vanno celebrate con attenzione e rispetto, perchè parlano a tutti, alla ragione stessa del nostro stare insieme, e perchè i valori che esse affermano non siano ridotti ad un momento residuale.
Il ricordo della Liberazione del nostro Paese da una dittatura feroce e sanguinaria; la celebrazione del Lavoro come strumento di dignità per milioni di donne e uomini che con la loro intelligenza e fatica consentono al Paese di progredire; la celebrazione del passaggio alla Repubblica parlamentare sono tappe fondamentali che non intendiamo consentire vengano cancellate.
Per altro, mentre irrisorio è¨ il beneficio economico che ne deriverebbe i costi civili sul versante della memoria e dell'identità sarebbero, se la norma venisse confermata, di gran lunga maggiori.
Infine, è sufficiente un confronto con altre situazione per vedere come l'Italia è un Paese che ha un numero contenuto di festività civili e come in altri Paesi le ricorrenze civili siano celebrate e custodite con attenzione.
Bisogna che ognuno di noi si faccia carico di dichiarare la propria contrarietà a questa previsione e di farla dichiarare al maggior numero di cittadini possibile: tante sono le gravi conseguenze dei contenuti del Decreto legge n° 118, quella che riguarda le festività civili non è da meno.
Per questo vi chiediamo di firmare la Petizione direttamente presso le Camere del Lavoro della vostra città.
La segreteria nazionale della CGIL - Roma
Circolo Vegetariano VV.TT.
Treia (Macerata)
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