Da: Carlo Maurizio Modonesi <carlomaurizio.modonesi@unipr.it>
Date: 11 luglio 2012 17:31
Oggetto: REFERENDUM SCADENZA 30 LUGLIO 2012 passaparola
A: modonesi@unipr.it
Scusate il mio "attacco di anti-politica".
Leggete il messaggio riportato poco sotto e poi, se lo ritenete opportuno, andate in Comune a firmare.
L'importante è sapere che questa iniziativa esiste e scade il prossimo 30 luglio (anche se nessuno ne parla!).
Chi risiede nel Comune di Milano può firmare unicamente in via Larga 12, dal lunedì al venerdì, dalle 08:30 alle 15:30 (tel: 02.02.02). Basta portare un semplice documento di indentità valido
Abbracci
Carlo
> Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261).
Ben pochi, credo.
> Si tratta di un referendum, si, l'ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si
> concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
>
> Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è
> passata sui giornali. Non è che per caso c'è un forte connubbio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.
>
> Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZA!!!!! Voglio proprio
> vedere
> se anche stavolta la passano liscia. E poi dopo fate un salto in Comune.
> Ci
> vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l'ennesima buona occasione
> per
> dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e
> quindi
> dovete DIFFONDERLA!!!!
>
> Articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261
>
> Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di
> rimborso
> delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere
> ne
> determinano l'ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese
> ed
>
> in
> misura non superiore all'indennità di missione giornaliera prevista per i
> magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione
> ed
> equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da
> effettuarsi per ogni assenza dalle sedute e delle Commissioni.
>
> E' solo un piccolo passo, visto che TUTTA QUESTA LEGGE meriterebbe una
> bella
> spolveratina, ma è pur sempre un passo necessario per far partire il
> movimento
> di rivolta popolare pacifica contro gli stipendi pagati al mondo della
> politica.
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e-mail: pietro.perrino4@gmail.com
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