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giovedì 27 settembre 2012

Fwd: [Nuovo articolo] HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL’OMICIDIO DI ALDO MORO VIDEOAUDIO CONFERENZA di PAOLO FERRARO. ” DA DALLAS ALLA SCUOLA MORVILLO FALCONE DI BRINDISI. Un FILO UNICO OCCULTATO “. HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERB

Oggetto: [Nuovo articolo] HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO VIDEOAUDIO CONFERENZA di PAOLO FERRARO. " DA DALLAS ALLA SCUOLA MORVILLO FALCONE DI BRINDISI. Un FILO UNICO OCCULTATO ". HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO ( DAL BLOG MUSIQUE MUSICOTHERAPIE ANTISTRESS ) «Nel 1982, John Coleman, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, amico di Henry A. Kissinger, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Rom
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HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO VIDEOAUDIO CONFERENZA di PAOLO FERRARO. " DA DALLAS ALLA SCUOLA MORVILLO FALCONE DI BRINDISI. Un FILO UNICO OCCULTATO ". HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO ( DAL BLOG MUSIQUE MUSICOTHERAPIE ANTISTRESS ) «Nel 1982, John Coleman, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, amico di Henry A. Kissinger, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Roma" e del Bilderberg, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione». In La Cerchia dei Cospiratori1, Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l'Italia per destabilizzare il medio Oriente, il loro obiettivo principale. «Moro progettava di dare stabilità all'Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica, rafforzando l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere»2. Coleman descrive con dovizia di particolari la sequenza di eventi che paralizzò l'Italia: il rapimento di Moro e la spietata esecuzione della sua scorta, da parte delle Brigate Rosse [collegate, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, con i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, amico di Gaetano Martino, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, come provano le lettere originali di cui sono in possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], nella primavera del 1978 alla luce del giorno, e la sua successiva uccisione. Il 10 novembre 1982, in un'aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del "Royal Institute for International Affaire" (RIIA), mentre era ancora ministro». Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell'implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere Moro». Tra il giugno e il luglio del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla sua vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti». Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, la pagherai cara». In una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in grado di identificare la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, come aveva già detto precedentemente». Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di una nazione europea indipendente? La testimonianza sensazionale, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell'Europa occidentale, il 10 novembre 1982. curiosamente, nessun canale televisivo americano pose l'attenzione su quella notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, quando parleremo del "Council [on (Nota di Andrea Di Lenardo)] Foreign Relations" [C.F.R. (Nota di Andrea Di Lenardo)]»3. Daniel Estulin http://www.youtube.com/watch?v=TcmgxgMWqFo&feature=plcp http://ifttt.com/images/no_image_card.png September 27, 2012 at 01:16PM

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VIDEOAUDIO CONFERENZA di PAOLO FERRARO. " DA DALLAS ALLA SCUOLA MORVILLO FALCONE DI BRINDISI. Un FILO UNICO OCCULTATO ".

HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO

( DAL BLOG MUSIQUE MUSICOTHERAPIE ANTISTRESS )
«Nel 1982, John Coleman, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, amico di Henry A. Kissinger, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Roma" e del Bilderberg, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione».
In La Cerchia dei Cospiratori1, Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l'Italia per destabilizzare il medio Oriente, il loro obiettivo principale.
«Moro progettava di dare stabilità all'Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica, rafforzando l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere»2.
Coleman descrive con dovizia di particolari la sequenza di eventi che paralizzò l'Italia: il rapimento di Moro e la spietata esecuzione della sua scorta, da parte delle Brigate Rosse [collegate, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, con i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, amico di Gaetano Martino, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, come provano le lettere originali di cui sono in possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], nella primavera del 1978 alla luce del giorno, e la sua successiva uccisione. Il 10 novembre 1982, in un'aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del "Royal Institute for International Affaire" (RIIA), mentre era ancora ministro».
Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell'implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere Moro». Tra il giugno e il luglio del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla sua vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti».
Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, la pagherai cara».
In una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in grado di identificare la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, come aveva già detto precedentemente».
Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di una nazione europea indipendente? La testimonianza sensazionale, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell'Europa occidentale, il 10 novembre 1982. curiosamente, nessun canale televisivo americano pose l'attenzione su quella notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, quando parleremo del "Council [on (Nota di Andrea Di Lenardo)] Foreign Relations" [C.F.R. (Nota di Andrea Di Lenardo)]»3.
Daniel Estulin

via Blogger http://paoloferrarocdd.blogspot.com/2012/09/henry-kissinger-e-il-gruppo-bilderberg.html HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO http://ifttt.com/images/no_image_card.png September 27, 2012 at 01:16PM

paoloferrarocddgrandediscovery | 27 settembre 2012 at 12:54 | Etichette: 2012 at 01:16PM http://paoloferrarocdd.blogspot.com/2012/09/henry-kissinger-e-il-gruppo-bilderberg.html, allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Roma" e del Bilderberg, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, amico di Gaetano Martino, amico di Henry A. Kissinger, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla sua vita, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell'implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti». Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte co, che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l'Italia per destabilizzare il medio Oriente, Coleman scrive: «A Guerzoni, come aveva già detto precedentemente». Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di una nazione europea indipendent, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, come provano le lettere originali di cui sono in possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], con i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, Corrado Guerzoni, da parte delle Brigate Rosse [collegate, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell'Europa occidentale, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, e la sua successiva uccisione. Il 10 novembre 1982, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO VIDEOAUDIO CONFERENZA di PAOLO FERRARO. " DA DALLAS ALLA SCUOLA MORVI, il 10 novembre 1982. curiosamente, il loro obiettivo principale. «Moro progettava di dare stabilità all'Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica, in un'aula del tribunale di Roma, John Coleman, la pagherai cara». In una delle pagine più emozionanti del libro, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], mentre era ancora ministro». Coleman racconta che, mosse da qualcuno, nella primavera del 1978 alla luce del giorno, nessun canale televisivo americano pose l'attenzione su quella notizia, pianificate per il suo Paese, quando parleremo del "Council [on (Nota di Andrea Di Lenardo)] Foreign Relations" [C.F.R. (Nota di Andrea Di Lenardo)]»3. Daniel Estulin ht, rafforzando l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere, richiamato dal giudice, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del "Royal Institute for International Af, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, un intimo amico della vittima, venne chiesto se era in grado di identificare la persona, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione». In La Cerchia dei Cospiratori1 | Categorie: allo scopo di piegare l'Italia ai voleri del "Club di Roma" e del Bilderberg, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, amico di Gaetano Martino, amico di Henry A. Kissinger, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla sua vita, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell'implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si opponeva alla "crescita zero" e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l'Italia per destabilizzare il medio Oriente, Coleman scrive: «A Guerzoni, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, come provano le lettere originali di cui sono in possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], con i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, Corrado Guerzoni, da parte delle Brigate Rosse [collegate, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell'Europa occidentale, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, e la sua successiva uccisione. Il 10 novembre 1982, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, il 10 novembre 1982. curiosamente, in un'aula del tribunale di Roma, John Coleman, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], mosse da qualcuno, nella primavera del 1978 alla luce del giorno, nessun canale televisivo americano pose l'attenzione su quella notizia, pianificate per il suo Paese, rafforzando l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere, richiamato dal giudice, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del "Royal Institute for International Af, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, un intimo amico della vittima, venne chiesto se era in grado di identificare la persona | URL: http://wp.me/p2Lsi7-1x

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