Figuriamoci se non trovavano un cavillo per farlo fuori. Lo hanno trovato e lo hanno fatto fuori. Ma luigi Tosti, magistrato della Repubblica Italiana e non della Città del Vaticano, come la stessa parola dice è un tipo "tosto" e non si arrende facilmente. Per ottenere la rimozione dei crocifissi da tutti gli uffici pubblici italiani, questo combattivo giudice farà ricorso fino alla Corte Europea. E non c'è dubbio che in quella sede la musica cambierà perchè gli agenti papalini non potranno avere la stessa influenza che esercitano nei confronti dei baciapile italiani. E' da supporre quindi che è solo questione di tempo e il macabro appeso sulla croce dovrà presto andare in soffitta. . E se poi gli italiani, in uno spirito di ritrovata sovranità, dovranno scegliere un simbolo da porre sulle pareti di scuole e tribunali per onorare le loro radici e le loro origini non avranno che da scegliere tra uno di questi due: il pentalfa o il fascio etrusco, i soli simboli autenticamente nazionali, non di origine esotica, di cui possa vantarsi l'Italia. Tutto il resto (bibbie, vangeli, giuculatorie, cristi in piedi, seduti o crocifissi), buono o cattivo che sia, è asiatico: non è occidentale, non è romano, non è italiano. | ||
|
sabato 23 gennaio 2010
Un tipo tosto
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento