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mercoledì 19 maggio 2010

Re: Re: R: Fwd: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET

Perfetta analisi sicuramente aderente alla realtà. Come ho scritto nell'articolo di ieri su Rinascita (pubblicato però con dei tagli che lo hanno reso incomprensibile) Mussolini si era trovato di fronte una situazione internazionale irrisolvibile. La geopolitica di Hitler, alla quale ostinatamente  egli si tenne sempre aderente, influenzata in parte da una visione darwinista ed in parte da un presupposto razziale di stampo alquanto biologico (basta leggere le "Conversazioni di Hitler a tavola" per rendersene conto) si concretizzava nel pangermanesimo e puntava ad un dominio nel continente ed uno spazio vitale ad Est, condizioni essenziali per garantire la sopravvivenza del Reich nel futuro (la Germania non era una nazione talassocratica e non aveva un progetto di dominio mondiale e neppure delle FF.AA. adeguate al dominio mondiale).
 
Ora questa strategia hitleriana per realizzarsi aveva un presupposto essenziale: L'ACCORDO GLOBALE CON LA "SORELLA DI RAZZA" OVVERO L'INGHILTERRA. Accordo tentato, sognato, perseguito fino all'ultimo da Hitler: agli inglesi il dominio nell'Impero, secondo Hitler elemento essenziale per la difesa dell'Europa dall'oriente, e alla Germania il dominio continentale. Un progetto, secondo Hitler, irrealizzabile nel passato a causa delle pretese inglesi sul continente (erano sempre intervenuti miliarmente ogni volta che l'Europa si cementava attorno ad una forte nazione europea) ma possibile ora nel XX secolo a causa dell'affaciarsi di due potenze planetarie come gli USA e l'URSS.
Ebbene, se questo accordo globale andava in porto, NON POTEVA NON ledere gli interessi italiani. Mussolini come junior partener, con la sua nazione estremamente debole poteva solo sperare che nè inglesi, nè tedeschi prevalessero nel continente e che neppure si mettessero d'accordo.
Ecco spiegato il comportamento, ondivago di Mussolini, la ricerca di una autonomia anche bellica durante la guerra, la sua "paura" dei tedeschi (arrivati al Brennero e di cui non si fidava).
 
La domanda che si pone però è questa:  fece bene Mussolini a perseguire in questo modo un obietivo geopolitico per l'Italia, sacrificando l'aspetto ideologico  e creando uno scollamento con l'Asse?
D'accordo che le esigenze geopolitiche, non vanno di pari passo con l'ideologia, ma Mussolini doveva ben prevedere ed essere conscio che un Italia fascista, quindi improntata su principi difformi e antitetici dalle nazioni democratiche, realizzata con una sorta di Stato nazionalpopolare basato su presupposti eugenetici e razziali, sostenuta da un dirigismo governativo che mette al primo posto l'etica e la politica, rispetto agli interessi economici e finanziari, NON AVREBBE MAI POTUTO ESSERE TOLLERATO NEL FUTURO.
Certo l'Italia ed il Duce, per diciotto anni (dal 1922 al 1940) avevano ben vissuto con gli Stati occidentali e Mussolini in queste nazioni demoliberiste aveva anche ottenuto molti elogi e consensi. Ma era soltanto un periodo transitorio, post grande guerra, in realtà c'era da tempo in opera una grande massoneria internazionale ed anche l'ebraismo internazionale, entrambi pervasi da una visione mondialista che già avevano iniziato a creare gli strumenti del futuro dominio mondiale (la Società delle nazioni, il CFR, il controllo bancario delle nazioni, ecc.), come non avvertire che il fascismo NON POTEVA sopravvivere nel mondo occidentale?
 A voi la risposta.
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, May 19, 2010 9:00 PM
Subject: I: Re: R: Fwd: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET

QUANTO QUI SOTTO SCRITTO DENOTA UNA NOTEVOLE CAPACITà IMMAGINATIVA....MA SOSTENUTA DA UNA PODEROSA CONOSCENZA DEGLI AVVENIMENTI! QUESTA è VERA STORIA. PERCHè LO STORICO NON HA LA FUNZIONE DI RIPORTARE STERILMENTE LE COSE CONOSCIUTE O SALTUARIAMENTE SCOPERTE NELLE PROPRIE LETTURE, MA DEVE SAPERE INTERPRETARE GLI AVVENIMENTI, AL LIMITE IMMAGINARLI, FORTE DELLE PRORPIE APPROFONDITE CONO SCENZE AB OVO. GV.

--- Mer 19/5/10, gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it> ha scritto:

Da: gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it>
Oggetto: Re: R: Fwd: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Mercoledì 19 maggio 2010, 14:28

Il 25 luglio fu un golpe INGLESE, sabaudo solo come esecuzione (Dino Grandi, il SuperMassone fedelissimo cane di S.M.B.), con il concorso dei fascio-comunisti di Bottai, già pronti a 'salire sul tram' che passava...Guardacaso, loro solo salvarono la ghirba....tipo Claudio Martelli 50 anni dopo. Un concorso di volontà favorito dalla tragedia delle circostanze. Il Vaticano, non dimentichiamoci del 'bombing San Lorenzo' di sei giorni prima, aveva come unico interesse, DEL TUTTO NATURALE, LEGITTIMO,e perfino beneaugurato, di SALVARE LA CITTA' ETERNA dalla distruzione minacciata ed esemplata dal terrorismo aereo: che Noi, ma neppure la Germania, fu mai in grado di seriamente contrastare....Calcoli strategici sbagliati, ma da parte della Germania: CHE SI FIDO' DEGLI INGLESI.....Dunkerque docet: loro invece, NON ricambiarono tnta bontà......
Mussolini NON POTEVA FARE NULLA PIU' DI QUELLO CHE FECE,  a parte errori tattici (in Grecia, Jugoslavjia, Albania e NordAfrica) che in realtà furono il frutto di una situazione 'im-pa-ra-bi-le'. Si potrebbe dire una 'yùbris' nei suoi confronti da arte delle forze della Plutocrazia satanica.....Proprio l' esperienza tragica del Duce suggerisce l' enorme importanza della 'visione d' insieme', quanto più allargata a tutti gli scacchieri insieme.
La Storia NON si fa con i 'se' e con i 'ma', perché i fatti parlano chiarissimo: Hitler, manovrato da Hess, credè nell' AngloGermania, così tradendo il Patto Geopolitico Naturale di Normimberga '39, stipulato con Stalin, che piaccia o no. (A me, e da ITALIANO, non certo 'comunista', piace certamente assai più di Kruscev, Gorbacev e Yeltsin, altri si accomodino pure.). Le conseguenze di questa autentica imbecillità, che di questo si tratta, le paghiamo ancor oggi. 
gc

Il giorno 19/mag/2010, alle ore 12.27, Giorgio Vitali ha scritto:

UN PAIO DI APPUNTI APPENA....1) LO SCONTRO PUò ESSERE UN INCONTRO. LA POLITICA DELLO SPAZIO VITALE PUò ESSERE AMBIVALENTE. LA STORIA INSEGNA CHE FU AMBIVALENTE LUNGO UN ARCO INFINITO DI TEMPO.
2) MUSSOLINI FU FREGATO MOLTE VOLTE A CAUSA DELLA SUA LINEA POLITICA EURASIATICA. ( Matteotti,( ricordiamo che dopo il caso Matteotti ci fu un grande ricevimento all'ambasciata dell'URSS),  interferenze della Chiesa con Ratti e Pacelli, ( dopo l'8 sett. delegazione di guelfi, guidata dal cattolico-fascista Sulis, propose a Pio XII la corona d'Italia, 25 luglisti, per lo più massoni di osservanza anglia; immediato intervento nazista in Italia dopo incontro Muss. con Hidaka della mattina del  25 luglio; 8 settembre e passaggio degli atlantisti costi quel che costi ( vecchia abitudine piemontese ( Novara, Caporetto etc...) con "fuga reale" favorita da Dollmann col consenso di Wolff e Kesselring,  invasione tedesca d'Italia ed accordo in Vaticano fra SS e Inglesi con vendita dell'ambasciata tedesca, Villa Wolkonsky, sicuramente inquadrara per tempo da Ciano per conto di Mussolini; repressione feroce contro l'attentato del 20 luglio 1944, attuato in linea con la vecchia geopolitica prussiana degli Junkers ( Skorzeny poi agente CIA in Spagna);  consegna ad un gruppo di killers a fine aprile 1945, secondo ipotesi di De Felice.) GV.

--- Lun 17/5/10, gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it> ha scritto:

Da: gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it>
Oggetto: Fwd: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Lunedì 17 maggio 2010, 12:40



Inizio messaggio inoltrato:

Da: gianni caroli <gianni_caroli@fastwebnet.it>
Data: 17 maggio 2010 12.39.57 GMT+02.00
A: maufil <maufil@alice.it>
Oggetto: I: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET



Inizio messaggio inoltrato:

Da: gianni caroli <napolibera@giannicaroli.eu>
Data: 17 maggio 2010 12.39.38 GMT+02.00
A: "maufil" <maufil@alice.it>
Oggetto: Re: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET

Caro Maurizio SONO PERFETTAMENTE D' ACCORDO CON TE !!!!! 
CON TRE POSTILLE:
1) LA PRIMA E' CHE IO 'VOGLIO VINCERE': sono machiavelliano 'puro', cui compete 'dissimulatio honesta', quella di Torquato Accetto....A questo scopo, mi drappeggio del vessillo vittorioso di Stalingrado, che mette in gravissime difficoltà dialettiche 'il Nemico', cioè gli anglo-esquimesi, ci capiamo no ?, e i loro àscari locali. I quali, poco mi frega di 'destra' e 'sinistra' --che adopero solo per indicare le strade ai turisti e girare il volante---- sono I BERLINGUERIANI, e da un secolo quasi. A tal scopo, in contrapposto...il vessillo del 'Comunismo Nazionale' viene da me apposta ACCENTUATO. So benissimo che se Togliatti stava a Praga o Budapest io sarei stato dalla parte opposta!!!! Come oggi, del resto....però Stalin lo mandò  a Napoli, poi Roma, PER FARE CONTRASTO AGLI INGLESI*, prima che anche agli USA 'Trumanizzati' nel Patto Atlantico (Roosevelt-Wallace erano suoi burattini...che gli aprirono i due fronti, Giappone e Germania, proprio dove lui volle.... Diciamolo, basterebbe questo per innalzarlo al rango di 'Princeps' ---come vi innalzo del resto il Duce Mussolini: ma senza dichiararlo mai apertamente, e solo 'suggerendolo'---- anche a prescindere dal fatto che impiccò Slansky e tanti altri come lui già nel '37....Io credo che avrebbe impiccato anche Rakosy e Geroe, prima che gli scoppiasse in mano BUDAPEST '56, dove la marionetta del NYT mandò invece i carri armati per difenderli....Rakosy e Geroe erano esquimesi come Slansky...E Kruscev, vedi caso, subito dopo regalò la Crimea alla u-krajna, che vuol dire 'in-distinta', precisamente 'priva di confini')
 *E QUESTO CAMBIO' LA STORIA NAZIONALE. Perché se lasciavamo fare a De Gasperi, Saragat e Don Strunzo...facevamo la fine di Portorico già quaranta anni prima. PER QUESTE RAGIONI, PERCEPITE PRIMA ANCOR CHE INTUITE, MI ISCRISSI AL PCI-ANTIAMERICANO NEL 1963, ANCORA IN FASCE....
2) la seconda è che in quella strategia inglese, il nocciolo vero ERA QUELLO DI FARE ESPLODERE LA GERMANIA-NAZIONE BISMARCKIANA, rivale strategica AUTENTICA se mai ve ne fu. QUELLA VERA CIOE', accentuandone con Hitler (lo so che non era un fantoccio, ma se lo dico....passo) il lato 'militarista',a scapito del 'sociale-coesivo' (perciò fu immediatamente fatto fuori Rohem)  e spingendola ad Est CONTRO LA SUA NATURA, che è di 'continuità ad Oriente' E NON DI 'SCONTRO' : il percettore dello scontro geopoliticamente 'fratricida' tra Russia e Germania, chi sarebbe stato secondo te ? Il terzo che gode....dell' esaurirsi i due contendenti.... Tanto è vero che subito dopo Stalingrado, Churchill si congratulò con Stalin, e propose una sua visita in loco, ma Stalin lo rifiutò: E la scenetta si ripeté dopo la guerra, quando Churchill, ancora Premier, prima di sloggiare per far posto a un inglese 'di pace' (secondo copione prestabilito) chiese di andare in Caucaso per 'collaborazioni petrolifere tra i due paesi', specie l' Azetbaijan, che essendo petrolifero al 100% era già allora un luogo do vacanza tipo Miami, per esquimesi ricchi, come ancor oggi. 'Nyet', lo stesso...Allora fu Fulton, appena morto Roosevelt.
3) La terza è che per gli italiani, chiamali come vuoi -anche 'romani' o 'latini'- c' è un solo posto, di fronte agli 'anglo-tedeschi' -WASP della Thule: quello di camerieri-bed-and-breakfast, quali in effetti stiamo diventando con questa UE così congegnata. Io stesso ne ho aperto uno, per integrare il reddito smagrito. Dove i francesi pure loro finiranno a fare i maquereaux a Pigalle, come ai bei tempi di Leon Blum.
Tra Alessandria d' Egitto e Napoli è contenuta la 'chiave' della <affaire-Gentile' 44>, in questa 'Luce' bene interpretabile....Luce.
gc

Ne riparleremo, magari dopo le meritatissime 'feriae napoLiberae'.
GC

Il giorno 17/mag/2010, alle ore 11.46, maufil ha scritto:

Ho seguito questo interessante scambio di vs. pareri e dico la mia.

Hitler: l'analisi storiografica e la stessa sua biografia ci dimostrano inequivocabilmente che egli aveva alcuni semplici principi e una sua geopolitica (ritenuta confacente agli interessi tedeschi) ed egli, CASO INCREDIBILE NELLA STORIA, si attenne invariabilmente a questi postulati dal primo all'ultimo giorno della sua esistenza e del pari, altro caso unico nella storia, ogni sua mediazione, concessione agli avversari, ecc., che spesso li spiazzava e confondeva, avevano sempre il presupposto che queste concessioni e mediazioni, dovevano sempre e comunque portare per, altre vie, alla realizzazione di quanto si prefiggeva.

Fu questa coerenza, questa irriducibile volontà rivoluzionaria, perfettamente avvertita da chi gli stava attorno, che gli consentì di avere un consenso e un sacrificio incredibile e di rimanere al vertice del potere fino al 30 aprile '45.

Comunque la sua geopolitica era semplice: dominio nel continente e spazio vitale a spese della Russia sovietica. Questo progetto, non essendo in grado la Germania di sviluppare una politica di dominio mondiale (ed infatti le FF.AA tedesche non furono mai attrezzate per una guerra extra europea) aveva il suo PUNTO BASILARE in un possibile accordo globale con la "cugina di razza", ovvero con la Gran Bretagna. Un Inghilterra dove fosse messa fuori gioco l'influenza della City ovvero dell'ebraismo (cosa che non accadde, anzi).

Certamente questa politica, PARADOSSALMENTE, tornò favorevole proprio agli inglesi, che abilmente con l'appeasement prima e con Churchill poi, poterono scatenare la guerra, tenere Hitler sulla corda, e salvare le penne, ad esempio a Dunquerque.  Ma questo paradosso, non dimostra affatto che Hitler era un burattino di Londra, trattasi invece di quelle classiche contraddizioni molto frequenti nella storia.

Stesso discorso, almeno in parte, vale per R. Hess, che di fatto si muoveva sugli stessi principi geopolitici di Hitler vedendo nell'Inghilterra una auspicabile alleata.

Vero quanto ricorda Napolibera, ovvero certi "agganci" di Hess con certe consorterie, fin dai tempi di Alessandria d'Egitto. Un percorso che finì con il volo su Londra.

Praticamente Hess fu "giocato" da una certa "massoneria bianca" facendogli credere che cerano "forze" che potevano concretizzare una ricomposizione della situazione bellica su determinate basi, ed egli che pur aveva avuto il placet di Hitler, ma NON ancora il suo consenso per metterlo in atto, come invece poi di testa sua Hess fece a maggio 1941 compiendo quello straordinario viaggio, finì per spiazzare lo stesso Hitler.

Questo prova una sola cosa: la massoneria (termine qui generico) in tutte le sue multiformi manifestazioni, consorterie e lobby di potere, quantunque in dissidio anche feroce, tra loro, ha però in sè un "centro", un "motore" che al momento opportuno e quando necessario, prevale su tutti gli altri ed impone certe scelte. E guarda caso questo "centro" agisce sempre con scelte che sono favorevoli all'ebraismo.

Maurizio


 

 

 
----- Original Message -----
Sent: Sunday, May 16, 2010 11:49 AM
Subject: Re: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET

E, D'ALTRONDE, NON POTREBBE ESSERE CHE COSì. IL MONDO NASCE E SI SVILUPPA MULTIPOLARE. IL TENTATIVO USA/ISRAEL DI UNIPOLARIZZARLO PUò ESSERE SOLTANTO FIGLIO DI IDEOLOGIE RUDIMENTALI: CALVINISTI, ANGLICANI,ANABATTISTI E QUACCHERI...ROBA DA NUOVO MONDO, BEN RIFIUTATI DAI NATIVI AMERICANI ( E QUINDI STERMINATI...) PER LA LORO INNATURALITà. LA GRENDE ROMA..LA PRIMA ROMA, VINSE E PERDURò PERCHè UNIVERSALE, ECUMENICA (invano copiata dalla Chiesa) NON UNIPOLARE. CHE IL SECONDO CONFLITTO SI RISOLVESSE NELLA FINE DELL'IMPERO GB/FRANCIA ERA VISIBILE DAI PRIMORDI. CHI HA DI PIù PERDE DI PIù! E D'ALTRONDE SOLO UNO SCIOCCO POTREBBE PENSARE CHE IL VIAGGIO DI RUDOLPH SIA NATO DAL NULLA. TUTTO REGGE E TUTTO SI TIENE IN UN INESTRICABILE INTRIGO E SOLO CHE RIESCE A COGLIERE UNA DELLE IFINITE PUNTE DELLA MATASSA è GRANDE GENIO. E, D'ALTRONDE, AD OGNUNO IL SUO. CON IL "PERMESSO" DEL SOR KRUSCIOV. GV. 

--- Sab 15/5/10, gianni caroli <napolibera@giannicaroli.eu> ha scritto:

Da: gianni caroli <napolibera@giannicaroli.eu>
Oggetto: Re: R: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Sabato 15 maggio 2010, 20:36

Caro Giorgio, intelligenti...multa ! Lo so perfettamente, come anche il ruolo strategico di Henry Wallace, il cripto-comunista che era il vero capo del governo Roosevelt...la sua mente e il suo braccio forte insieme...FDR in sé era solo una vanesio demagogo, e Stalin lo seppe magistralmente 'giocare' contro l' Anglo-Germania ed il Giappone insieme. La cosa naturalmente, può essere vista da numerose angolazioni, io metto in rilevo quella che mi fa comodo (oggi) ! Gli USA fregarono, rilevandone il ruolo strategico, la intera Fr-Anglia con:
1) la dissociazione dalla spedizione di Port Said, nov.1956;
2) la condanna della guerra d' Algeria; 
poi a loro volta si beccarono il Vietnam, 'rubato' ai francesi....
Quanto a Rudolph Hess, trentasette anni fa, subito dopo la guerra del Ramadhan, ero  giunto da Algeri ad Alessandria per una ricerca, su di una tesi di laurea inerente la mia cattedra di Literatures Comparées  appena appena occupata, proveniendo da Parigi, ove terminato il perfezionamento alla ENS, Rue d' Ulm: sui 'mozabiti', ossia gli abitanti della pentapoli di Ghardaia, nella valle dello oued m'Zab, Sahara. Erano una setta sciita 'duodecimana' (credente nella 'resurrezione' del 12° Imam, ora 'nascosto' in terra) di origine 'khairedjita-ibadita' (non sto troppo a dilungarmi), che aveva pre-esistenze in Yemen ed in Egitto, poi fuggita per le persecuzioni dei Fatimìdi. Fu cercando, tra i registri anagrafici, queste 'persistenze' (in base ai cognomi) più o meno mascherate, che mi imbattei nella scoperta delle origini ebraiche di Rudolph Hess, cosa del resto non particolarmente sconvolgente. Che la 'razza eletta' è un palese allòtropo del 'popolo eletto'. Sapevo già, da giovane comunista NAPOLETANO, che Renato Mieli, il 'dissidente' (MA SOLO DOPO LA MORTE DI TOGLIATTI) del famoso 'Togliatti-37' (ottobre '64: due mesi dopo morto colui di cui, evidentemente,aveva metus reverentialis. pure vigliacco), era in realtà un ufficiale inglese proveniente da Alessandria d' Egitto col compito di controllare la stampa...Una cosa nota nella mia famiglia --nonni amici di Floriano del Secolo, mio padre di Guglielmo Peirce-- ma anche negli ambienti della dissidence trotkisteggiante-bordighiana (ho conosciuto e frequentato perfino l' Ingegnere, per vari anni, morto poi nel '70) dove  negli anni Sessanta si tramandavano tutti i cazzi segreti del 1943-44. Ho messo insieme queste annotazioni quando poi vidi che il figlio Paolo, che conoscevo a sua volta dagli ambienti operaisti-romani (Piperno il suo maestro), andava a dirigere LA STAMPA, 22 anni fa, poi al Corriere. Non ci volle molto a mettere insieme i fatti, specie se aggiungi che avendo successivamente abitato per molti anni a Venezia, seppi pure del passato 'patavino' del Nostro RM , da fascista filogermanico negli ambienti della rivista 'Il Bò', negli Anni Trenta. Quando ci fu il golpe degli sbirri di Mani Pulite (da buon machiavelliano sono convinto che 'la politica' o è SPORCA o non è proprio: cioè è colonia straniera), capii tutto quasi d' emblée....Ora, dopo una parentesi proprio nel suo 'Corriere del Mezzogiorno' '97-2003 (a cazzotti notte e dì con i suoi 'vopos'  berlingueriani che mi controllavano ' a uomo' togliendomi il respiro.... però i 'loro' sempre tirati alle mie spalle), e dopo aver deciso di andarmene quando capii che eravamo ormai giunti alla Finis Imperii, MI SONO PERFINO IMPOSTO QUATTRO ANNI DI PAUSA, per lealtà professionale, prima di aprirmi bottega su INTNT per scassargli il mazzo.
Credo proprio di esserci riuscito, un anno fa: quando Massimo Pini, uomo stretto del sor Cesare (Geronzi) un 'ispirato' che bene conosco, pronunciò il suo 'kaputt' in diretta-Ballarò, sul Corriere. Mentre invece Cicchitto rilasciava una intervista allo stesso Corriere dove diceva l' opposto esatto (so ben io chi è: corrente P2etromin). L' intendence a suivi, fuori anche i guardaspalle Riotta, Guzzanti, ed altri che non sai, fino al ' Bocchino parlante' che è l' ultimo kaputt da me pronunciato. Evviva: Curzio il Grande, vendicato anche lui.
Ora me ne vado in vacanza, la loro 'revanche' giudiziaria poco mi cale, perché 'dura minga', del Sor Berlusca sai che me ne frega.... Però da allora ribaltare la 'narrazione inglese' (antifascismo, anticomunismo, antidemocristianismo, anticraxismo combinati insieme: cioè anti-tutto ciò che fu NAZIONALE, infatti si salvano solo Spadolini, e Berlinguer che passò 'sotto la NATO') in un nuovo racconto Italiano-EuRomano, mi viene naturale !!!!! 
In  questa chiave leggiti CANALE MUSSOLINI, un  capolavoro avvincente che è, per così dire, l' anti-Gattopardo, cioè l' altra parte di Gramsci, ossia 'l' ottimismo della volontà', opposto al 'pessimismo razionale' del Principe di Salina. Epica della Terra...di stile 'progressivo' tipicamente russo-sovietico (ricorda infatti 'Terre Dissodate' di Sholokov, ma anche 'Le Terre del Sacramento' del grande misconosciuto Francesco Jovine).
Roba di braccia forti e anime poderose. Entusiasmante fino alla commozione. ( E poco me frega che l' autore e i suoi fratelli, incluso quello scomparso, siano 'in odore' di servizi, come pur si dice).
GC
P:S: Nel testo che dici mi premeva soprattutto SPUTTANARE OBAMA, il patron dei berlinguerian-ringalluzziti, paragonandolo APPOSTA ad Hitler. Collocandolo all' opposto di Roosevelt, che in realtà era la copia esatta di Mussolini e Stalin (non per caso il Nostro Duce fu il primo a riconoscere la Nuova Russia) . Sul quale A.H. penso che fosse un intellettuale, affascinante il M.K., molto vicino al Thomas Mann delle 'Considerazioni di un Impolitico', ma negato alla politica 'vera', a parte i comizi di massa. Che poi parte dei nazisti fossero 'emanati' dagli inglesi è verità addirittura ovvia, per un savant ! L' uomo comune non ne sa nulla, e manco je tocca ! Tu PRIAPO: IO
PER ANNI HO ADORATO LA DEA DEMETRA, da quando mi apparve in persona... e fu pur mia.  La chiamavo proprio così, Gd'E, la donna all' origine di questa Guerra d' Ilio, il casuale 'casus belli'. Bionda divinità delle messi,  e femmina frugiferens. Una bella storia finita male, come 'devono'
 finire le storie per 'restare sempre', nel ricordo però. Che se continuano finiscono MALISSIMO.

Il giorno 15/mag/2010, alle ore 16.41, Giorgio Vitali ha scritto:

RITENGO IL TESTO QUI SOTTO DI GRANDE IMPORTANZA POLITICA. E' BENE CHE SI RIPARTA DA QUESTE POSIZIONI PERCHè ALTRIMENTI NON SI CAPISCE DOVE ANDIAMO A PARARE. NON CONDIVIDO LA TESI CHE HITELR FOSSE UN BURATTINO DEGLI INGLESI, ANCHE SE è ARCINOTO IL MITO ( atrimenti Dunquerque non si capirebbe) dell "rispetto" ideologico e "razzista" di Hitler nei confronti della potenza britannica avanguardia d'Europa nella colonizzazione. C'è un libro, in mio possesso da qualche anno, che illustra bene la faccenda: si tratta di < IL NEMICO COMUNE> di Leibovitz e Finkel, Fazi ditore,2005. Questo libro è ricco di documenti e di prove degli accordi sotterranei, anche se non espliciti, dei rapporti fra Inghilterra e Germania. Il fine era comune: ampliamento dello spazio vitale della Germania a scapito della Russia ( non c'era altro spazio) in cambio della permanenza dell'Impero britannico sul mare. TALE accordo era anche in una logica antiamericana. Infatti, sono stati proprio gli USA, nell'applicazione del loro progetto millenaristico di DOMINIO mondiale, inziato con la nascita degli USA stessi, a fregare l'impero inglese. Il vero nemico degli inglesi essendo gli USA, anche se, per ragioni geopolitiche, o meglio, di cultura geopolitica, la posizione  antieuropea della GB viene a coincidere con quella degli USA e di Israele. Per quanto riguarda Hess, è sintomatico che l'umanità...( quei pochi che si interessano di questi argomenti....) trovino del tutto naturale che il primo collaboratore ISTITUZIONALE di Hitler intraprenda un viaggio a diro poco....avventuroso ( io non so se lo farei oggi....) per andare a parlare col ( supposto...) nemico. IN OGNI CASO, NOI ELEVIAMO SEMPRE I NOSTRI VOTI AL DIO PRIAPO! Georgius. 

--- Sab 15/5/10, NapoLibera <napolibera@giannicaroli.eu> ha scritto:

Da: NapoLibera <napolibera@giannicaroli.eu>
Oggetto: HITLER-OBAMA, DA DUNQUERKE A WALLSTREET
A: vitali.giorgio@yahoo.it
Data: Sabato 15 maggio 2010, 12:06


 
 
 
HITLER/DUNQUERKE, COME OBAMA/WALL-STREET
D-1) gentile napoLibera, prendiamo atto che ci avete preso questa ennesima volta: il piano collettivistico e super-Nazionale preordinato lo scorso week-end dai ministri finanziari dell' Eurozona-atlantica, è oggi naufragato, coi crolli rispettivi delle borse e dell' euro….Determinati, voi dite, dal Piano Geithner di un anno fa, approvato da Obama: 75O mld. di dollari alle banche d' affari, che ora gli consentono di speculare contro i debiti pubblici europei: ma poteva il governo USA lasciar fallire gli istituti finanziari ?
ROLANDO PESTELLI-NICHELINO (TO)
D-2) gentile napoLibera, visto che avete l' ambizione di 'riscrivere le Storia', almeno da un secolo in qua, ci spieghereste l' enigma di Dunquerke ? Ossia come mai  nel maggio del 1940, esattamente 70 anni fa, le armate del III Reich, dopo avere sgominato gli inglesi nel nord della Francia,  e dopo averli tutti rinchiusi nella cosiddetta 'sacca di Dunquerke', vasta 30 kmq in tutto, in numero di ben 350.000, li lasciò poi tranquillamente rimpatriare fuggendo via mare, anziché catturarli, e così infliggere agli inglesi una sconfitta decisiva ?
LUISA FANELLI-TERAMO
R-Una risposta sola può accomunare la soluzione dei due enigmi.
Sulla prima, risponderemo come Roosevelt: Obama certo non poteva NON salvare le banche, erogando i contributi necessari, poiché 'too big to fail'. I soldi erogati in tanti modi sono in realtà MOLTI MOLTI DI PIU' DEI 750 ufficili dal piani TARP, molte migliaia, pensi anche alla successiva 'riforma sanitaria' che si è tradotta in 1000 altri miliardi regalati alle finanziarie-assicuratrici che dominano la salute in USA, tra cui la stessa AIG già percettrice, da sola , di ben 250 mdl.di dollari per il suo salvataggio-TARP…. Perà allora DOVEVA PURE NAZIONALIZZARLE, come del resto fece il Governo Roosevelt negli Anni Trenta, ad esplicita imitazione dell' IRI di Alberto Beneduce, secondo le note direttive di Benito Mussolini. Per impedire il 'Come prima, più di prima', elementare Watson.
Magari se appendeva pure all' attaccapanni qualche banchiere, sulla pubblica Times Square, oggi la sua popolarità non sarebbe crollata al 30 % (quelli che oggi lo rivoterebbero), considerato come è una  semplice marionetta dei 'poteri finanziari' anche in USA; e soprattutto non rischierebbe di veder crollare sotto i suoi occhi non solo il Super-Stato Atlantico  --nel suo ormai unico bastione e 'donatore di sangue' ( ossia l' AmEurica soggetta di Brussel-Francoforte, UE-BCE unite nel collasso)----  ma addirittura gli stessi Stati Uniti Federati, a forza,
sotto la piovra di Washington- Wall Street nel loro complesso, da un secolo e mezzo.
Perché questo è il rischio, se l' onda di ritorno della bancarotta totale dall' Europetta iugulata evampirizzata si abbatterà sulla riva di Washington.
-------------------
Su Dunquerke, la risposta è analoga: Hitler era un burattino degli inglesi, manovrato da Rudolph Hess, colui che con la sua 'fuga aerea' da Berlino verso Londra, una pagliacciata preordinata d' intesa con gli inglesi stessi, esattamente un anno dopo la mancata liquidazione delle truppe britanniche a Dunquerke, maggio del 1940 e maggio del 1941, ri-orienterà la guerra verso il vero obbiettivo, che era, già dagli accordi di Monaco '38,  l' 'Operazione Barbarossa'…
Lo scopo vero: degli inglesi però; e non della Germania. La quale invece aveva, come ha pure oggi,  e sin dai tempi di Bismarck, tutto l' interesse a sviluppare insieme sinergie e continuità geopolitica con la Russia-Terza Roma, rinata dalla liquidazione della 'vecchia guardia', operata da Josip Stalin coi Processi di Mosca del 1937, buoni o brutti che fossero.
 (Che invece nel Libbbero Occidente, e in Italia soprattutto, sono proprio 'loro' che ce li fanno a 'Noi', a mezzo editorial-giustizia, cioè il braccio terroristico della finanza-padrona.
La quale oggi imbonisce: <La crisi mondiale mondiale ? Colpa esclusivamente di casa-Scajola, e della ristrutturazione dell' appartamento di Bertolaso>. )
Rudolph Hess infatti era un agente inglese già all' origine, arruolato ad Alessandria d' Egitto ove nacque, figlio di un commerciante emigrato, nipote dell' omonimo Moses, il profeta del sionismo-iniziatico su commissione britannica.  Tutt' altra cosa del successivo 'revisionismo sionista' di Jabotinskji, che fu un movimento nazionalista laico ed anti-inglese, determinato e vincente ancora adesso.
Ad Alessandria infatti  fu egli stesso iniziato alla 'Thule Society' inglese, e poi 'esportato' a  Monaco con il preciso scopo di attizzare ridicoli esoterismi 'razza elettisti- bianchi', al solo scopo di far così deragliare la Germania rinascente dopo la guerra dai binari 'EuRomani' della sua vocazione  stretegica, territoriale e trascendentale. Una cospicua documentazione, finora inedita ma di imminente declassificazione, lo prova largamente. Alessandria d' Egitto fu un bersò essenziale nella creazione di agenti 'nazisti', poi pure 'comunisti', per infiltrarne i rispettivi paesi da cui immigrati, Italia e Germania soprattutto.
Se quell' idiota di Hitler avesse avuto la minima capacità di 'Fuehrership', disfatti gli inglesi nella sacca di Dunquerke, e quindi smantellate le forze armate stesse dell' Inghilterra, averebbe avuto via libera a passare le Manica, e a prendere Londra in quattro  e quattr' otto.
Oggi sarebbe ricordato come un grande benefattore dell' umanità , tipo il Cesare Adriano, o Guglielmo il Conquistatore del trionfo di Hastings, Nostro Antenato.
Invece, burattino bianco analogo a burattino negro, era solo uno stronzo.
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