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mercoledì 10 ottobre 2012

Bioregionalismo, ecologia profonda e crepuscolo della civiltà umana


 

Bioregionalismo, ecologia profonda e crepuscolo della civiltà umana


Paolo D'Arpini  crepuscolare



Vorrei descrivere il percorso della presa di coscienza olistica alimentare ed ecologica che è alla base dell'ecologia profonda. In realtà dobbiamo tener conto del complesso processo di riavvicinamento alla natura avvenuto nel pensiero e nella pratica di pochi precursori o ri-abitatori della Terra (come si dice in gergo) che negli ultimi anni iniziarono un "nuovo" esperimento di vita... Diciamo "nuovo" in realtà si tratta del più antico approccio naturalistico in sintonia con la natura e con la vita. 

In piena società industriale e consumista ed in varie parti del mondo alcune persone si sono interrogate sul percorso che l'umanità stava compiendo e se tale percorso potesse realmente corrispondere ad un modello evolutivo o era
semplicemente un "impigrimento" legato all'automatismo.

La civiltà delle macchine richiede grande intelligenza e capacità di comprensione per come queste strutture meccaniche, tecniche ed artificiali possano contribuire allo sviluppo della società umana.

Se questa comprensione è difettosa abbiamo un risultato molto simile a quello avvenuto al dormiente apprendista stregone Topolino, che non riesce più a fermare le sue scope cariche di secchi d'acqua, e ci ritroviamo anche noi con la casa allagata!

Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, per uno spontaneo riverbero, in varie parti del mondo piccoli gruppi o singole persone iniziarono a esperimentare nuove forme di sopravvivenza, e siccome viviamo in una società in cui i modelli sono socialmente convalidati solo sulla base della provenienza abbiamo assistito all'importazione di sistemi di vita, onde, mode, che provenendo dagli Stati Uniti hanno poi invaso il resto del mondo.

Così è avvenuto per gli hippies, la beat generation ed anche per il "bioregionalismo". In realtà gli hippies non avevano fatto altro che imitare fantasiosamente il modello pacifista gandhiano, i beatnik non erano altro che esistenzialisti rivisitati ed i bioregionalisti alla Gary Snyder (per interderci) sono i ri-scopritori dell'acqua calda, o dell'ecologia profonda, non riferendomi specificatamente alla "filosofia" di Arne Naess bensì alla coscienza onnicomprensiva e indivisibile della vita già presente nelle civiltà antiche europee, dell'Asia e dell'Africa e dell'Oceania e della stessa America prima della conquista inglese e spagnola e molto prima che venissero "inventate" le parole che la definiscono.....



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