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domenica 11 novembre 2012

Re: anticomunismo=antifascismo?

Ma io mi riferivo a tutto quel mondo di destra che ha fatto la storia, penosa, del neofascismo.  So benissimo che c'erano camerati che erano contro l'americanismo (per fortuna), e se, come mi dici, tu eri tra questi, allora ancora di più dovresti ora essere avvelenato contro quel mondo.
La critica alla Salò tricolore andrebbe ben spiegata e dettagliata, è una forma mentis che portò inevitabilmente al tradimento e poi quegli esponenti, a volte definiti i "moderati" della Rsi, furono in auge per lo spostamento a destra dei reduci del fascismo.
 
I fascisti di sinistra. Ma qui non si tratta di fascismo di destra o di sinistra, vi ho detto molte volte che può starci nel fascismo anche chi ha una visione di destra.     Ma quella visione di destra fu, dal dopoguerra in avanti, funzionale ad interessi reazionari e antinazionali. Sempre e comunque, per 50 anni.
Il fascismo della Rsi aveva lasciato una profonda impronta tra i reduci, ma venne perfidamente stroncata, disssolta, con vari artifici e approfittando della spartizione imposta a Jalta che ci ridusse tutti in due campi opposti. Molti si ritirarono dalla politica, altri e non pochi entrarono nel Pci e nella Cgil costituendone vari quadri direttivi. I De Marsanich, gli Almirante, i Romualdi giocarono bene le loro carte, per conto dei settori conservatori del paese e dell'Oss americano:
Primo, collocarono il neo costituito Msi a destra del parlamento, contro ogni tradizione e politica sociale della RSI.
Secondo, lo posero, gradualmente su posizioni filo atlantiche con la scusa del pericolo rosso.
Terzo, mischiarono i neofascisti del dopoguerra con lo strato qualunquista del paese, creando di fatto un partitino in cui si mischiarono i fascisti e per il resto quella minoranza qualunquista, bottegaia e retorica del paese. Per fortuna una minoranza che non ha mai superato e non poteva superare il milione e mezzo o qualcosa più di voti.
Quarto, resero disponibile quel partito come ascari delle forze reazionarie, a partire dal Vaticano e della piccola borghesia..
Quintoto, rinnegarono di fatto la RSI, valorizzando più che altro il Ventennio, in tal modo recuperando anche monarchici ed ex venticiqueluglisti.
RISULTATO: Dopo cinquanta anni sono finiti a rinnegare tutto a Gerusalemme, mentre l'area umana di destra dei nostri giorni, figlia di quella politica, è quanto di peggio si possa considerare: un misto di demenza e americanismo.
Basta ?
Maurizio
 
Sent: Sunday, November 11, 2012 6:40 PM
Subject: Re: anticomunismo=antifascismo?
 
Ti rispondo brevemente. Abbiamo fatto percorsi diversi, ma come fai a dire che io, per esempio, ed altri miei camerati, erano per "l'americanismo come male minore" ed altre cose del genere? Ho scritto pagine di articoli su tante pubblicazioni, da "Civiltà" a "Linea" e pure sul "Secolo d'Italia" (sic!) in questo senso.
Poi, la critica a "Salò tricolore" è un altro tuo errore: la stragrande maggioranza degli abitan ti (io ho vissuto per un anno in territorio della RSI), dei militari e della stampa dell'epoca sostenevano proprio la tesi del patriottismo, dello Stato che comunque continuava a funzionale, della fiducia ancora riposta in Mussolini. Ma i "fascisti di sinistra", credimi, erano pochi anche se ben motivati.
Io penso che è inutile ogni ulteriore polemica: abbiamo due visioni radicalmente diverse della storia. Però non puoi offendere tutto un mondo.
N.M.
 
 
 
----- Original Message -----
From: Maufil
Sent: Sunday, November 11, 2012 2:36 PM
Subject: Re: anticomunismo=antifascismo?
 
Caro Nazzareno,
è pur vero che la scelta della politica attiva, da parte della Federazione (avendo optato per quella della "testimonianza"), era ridotta, ma se pensi che tramavamo di notte per poi stare durante il giorno a pettinare le bambole, ti sbagli di grosso.
Abbiamo svolto un certo volume di attività politica con volantinaggio alle scuole e in alcune fabbriche ed interventi in varie manifestazioni. Durante la campagna per il divorzio, di cui noi della Federazione e del gruppo giovanile Controcorrente eravamo favorevoli, avemmo anche degli scontri fisici con i sanfedisti prezzolati missisti in via del Corso, tra l'altro come al solito, protetti da un cordone di polizia. Stessa cosa per le varie campagne per l'astensione o la scheda bianca.
Tu non so per chi andavi a cercare il voto, ma poco mi importa.
La nostra oltretutto era una posizione politica difficile, dato il "testadicazzismo" del popolo italiano.  I missisti, tranne i giovani accettavano il confronto (gli adulti, erano quasi tutti intenti a racimolare qualche beneficio personale), gli altri erano dei nemici, in tutti i sensi e in tutti i campi, visto che le nostre posizioni, in campo nazionale, sociale e soprattutto internazionale, erano opposte.
Con le sinistre ci divideva, ancor più, la cultura ideologica e la valutazione del passato, anche se in campo politico potevamo concordare su vari aspetti, Ma come tu ben sai, per i social comunisti, noi eravamo "fascisti" e basta: ti aggredivano, non stavano a fare distinzioni.  Ovviamente noi cercavamo di evitare fin dove possibile la spirale degli opposti estremismi.
 
Certo che un pò tutti noi hanno avuto qualche "guaio", ma roba di poco conto: qualche fermo, un denuncia per attraccaggio manifesti denigratori del 25 aprile e roba simile. Qualcuno ha avuto conseguenze per quella puttanata del Golpe Borghese, ma non perchè noi della Fncrsi ne eravamo stati partecipi, anzi avevamo ben denunciato, da tempi non sospetti, cosa si celava dietro quella pagliacciata, ma perchè la magistratura aveva equivocato tra Fncrsi e Uncrsi e quindi in un primo momento aveva fatto di tutta un erba un fascio credendo che la Fncrsi appoggiasse Borghese (pensa un pò!).
Questo era il nostro dramma, predicare tra sordi, ma è il dramma di tutta l'Italia dove la politica è un fatto emotivo e si tende ad etichettare la gente a prescindere.
 
Mi hai citato un libro, per favore, non prendermi per il culo, preferisco leggere le favole dei fratelli Grimm, che tra l'altro sono racconti credibili e  puliti.
 
Ma di quali perquisizioni, vai cianciando? Noi siamo stati tutti fuori dalla strategia della tensione, che abbiamo ben denunciato, le nostre mani sono pulite, non sono macchiate di sangue italiano.
 
Termino con un amara riflessione.
Tutto questo, come al solito, nasce dalla valutazione e presa di posizione rispetto ad un certo passato e certi personaggi (adesso si è trattato di Rauti). Questo ci potrebbe anche stare.
Ma oramai comincio a credere che i pochissimi, tra cui tu, che dimostrano insofferenza e aperto dissenso dalle nostre denunce, invece che accettarle, magari cercando di moderarle con le proprie esperienze, sono di un altra "parrocchia".
Siete quelli del "Fascismo visto dalla Destra", parliamoci chiaro, siete quelli dei Comitati civici, dell'americanismo quale male minore, siete quelli che... Il Msi tutto sommato....  Siete quelli della Salò tricolore, quella per l'onore dell'Italia e il riscatto dal tradimento badogliano, non della Salò Nera di Mussolini, Pavolini, Colombo, Solaro, Porta, la Salò Repubblicana, socialista, quella di Nettuno e della guerra contro l'oro, quella della geopolitica euro asiatica.
E la Salò tricolore è quella della ignobile resa di Como, quella che agognava a riciclarsi come anticomunista sotto l'ala dell'Oss, quella che divenne entusiasticamente filo atlantica tradendo quella Patria che precedentemente avevano difesa. quella dei maneggioni che dal dopoguerra in avanti, con i santini di Mussolini, ci fecero carriera nel MSI, per poi buttarli a mare quando oramai non servivano più. Sarebbe il caso di dirci: "Camerati Addiio!"
 
Maurizio
 
 
Sent: Sunday, November 11, 2012 12:38 PM
Subject: Re: anticomunismo=antifascismo?
 
Caro Maufil, io non dirò che sei demente ma forse un poco paranoico si, se scrivi solo di queste cose.
E' questo evidentemente il frutto degli insegnamenti del piccolo, molto piccolo, e molto isolato gruppo della FNCRSI che si scervellava a scrivere queste cose senza fare mai nulla di concreto, cui si sono aggiunti quelli del Vinciguerra (leggi il libro "L'aquila ed il condor", che parla di lui.
Te lo domando per l'ennesima volta: cosa hai fatto di politico, di attivo, di militante, d'impegnato nella vita? Nulla. La sera ti riunivi nel cenacolo della FNCRSI (un nome glorioso, finito in mani non adatte!) e criticavate tutto e tutti. Ma poi, durante il giorno, stavi tranquillo a lavorare, pensavi magari alla tua famiglia, non hai mai partecipato ad una manifestazione, non hai mai subito perquisizioni. O no?
Quindi, smetti questa polemica veramente fastidiosa!
N.M.
----- Original Message -----
From: Maufil
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Sent: Saturday, November 10, 2012 9:28 PM
Subject: Re: anticomunismo=antifascismo?
 

Caro Giuseppe,

io sarei fuori di mente, affetto da paranoia? Può darsi, ma non può essere che questo dipenda dalla misera fine che hanno fatto, anzi diciamolo pure, che abbiamo fatto, noi fascisti?

Guardiamoci intorno: è inutile farsi illusioni, siamo fuori da un mondo che non ci appartiene più e dei fascisti, nell'immaginario collettivo, si ha una considerazione penosa: a dir poco.

Siamo finiti così, nel letamaio, senza onore e senza gloria e se chiediamo a qualche amico, famigliare, conoscente, persone semplici, non politicizzate, cosa è il fascismo, salvo rare eccezioni, ti diranno: reazione, conservazione, lacchè degli americani, bombaroli, ecc. O no?

Ebbene non dicono cazzate, perchè questo è proprio il neofascismo disegnato in 50 anni dal MSI e dalle sue organizzazioni extra, ed io condivido quello che dicevano gli ex combattenti della FNCRSI, forse anche loro fuori di testa: se quello del MSI e appendici è fascismo, allora noi fascisti siamo antifascisti!!!

E la controprova me la dò da solo: da fascista non posso che essere contro, ferocemente contro, tutta la politica missista, in campo nazionale e in quello internazionale, senza se e senza ma.

Che Alemanno, con tanto di croce celtica, è finito sotto l'arco di Tito a festeggiare assieme ai Giudei, che Fini sia finito a Gerusalemme a dire che il Fascismo è il male assoluto, a me non meraviglia: è la logica, coerente conseguenza di 50 anni di missismo.

Non rispondo a tutto quello che hai scritto, perchè non puoi estrapolare singole frasi, sottolineo solo un paio di punti:

1. Anticomunismo = antifascismo, non è una equazione e io non l'ho mai detto, visto che anche io sono anticomunista anche se oggi non ha più significato. E' quell'anticomunismo funzionale agli interessi atlantici (per 50 anni: vergogna!!) e reazionari, bottegai, che finisce per essere antifascista. In tutto e per tutto.

2. Certo che noi fascisti dovevamo scendere in piazza contro la Nato, invece di sostenerla come hanno fatto MSI e appendici. E noi della Federazione, nel nostro piccolo,  ci siamo andati in piazza contro la Nato, contro il Vaticano e il Concordato, per la socializzazione delle imprese, contro le guerre statunitensi. Oggi che abbiamo 130 basi anche nucleari ed è evidente a tutti come le destre sono state strumentalizzate, credo non ci siano più dubbi. Ma se oggi certi farabutti di destra, non se li fida più nessuno, neppure nella "nostra" area, se adesso si ragiona contro gli Usa, contro Israele, in termini di geopolitica euro asiatica, di sostegno alla Siria, ecc., EBBENE, lo si deve anche a quei fascisti come noi. Con grande scorno di vari traffichini, in servizio permanente effettivo (di chi di dovere)m che non sanno più dove sbattere la testa per monopolizzare un ambiente e farlo, come al solito, muovere in funzione filo atlantica.

Sono finiti i tempi delle bandiere cilene di Pinochet, dei Nuclei di difesa dello Stato, di mani rosse sulle forze armate, di Berretti verdi americani centurioni, di comitati tricolori, di difesa dell'Occidente, di sogni di Golpe da operatta, e di tante altre puttanate del genere.

3. Che in Spagna abbiamo sostenuto il porco sbagliato lo ha detto Hitler nel 1945 ed ha aggiunto pure che il popolo stava dalla parte dei repubblicani non di Franco, il porco, sostenuto da pretaglia e capitalisti squali. Anche Hitler fuori di mente? Bene, noi con la Fncrsi nel 1966 facemmo una conferenza e scrivemmo un lungo servizio proprio per sostenere questo. La nostra guerra di Spagna rispondeva a certe nostre esigenze geopolitiche e quindi non possiamo rinnegarla, nè rinnegare il sangue che i fascisti vi hanno profuso, ma in una considerazione storica retrospettiva, questa è la lezione che dobbiamo trarne.

E per finire, ho detto e ripetuto mille volte, che chi ha militato nel Msi o nelle sue appendici, non ha nulla da rimproverarsi, e non è detto che era un gonzo, perchè la politica si fa con quello che passa il convento.

Certo che se poi si stava in quel partito per anni e ci si faceva prendere per il culo con i saluti romani e gli "A noi!", beh allora un pò gonzi lo si era per davvero. Se oggi poi non si riconosce tutto questo, beh allora non so più che dire.

I farabutti sono stati i dirigenti, e ci li metto quasi tutti, che hanno sfruttato questa buona fede per i loro sporchi interessi.

Maurizio

 
Sent: Saturday, November 10, 2012 8:33 PM
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Subject: anticomunismo=antifascismo?
 

Cari, fottitissimi camerati,

la morte di Rauti ha dato la stura alle peggiori farneticazioni. Il MSI "nonostante i suoi orpelli, nei fatti, ha praticato una politica antifascista… impedire che il più forte partito comunista d'Europa vincesse le elezioni… I comunisti stettero al gioco [degli americani] e col loro viscerale antifascismo accentuarono gli scontri e le aggressioni, e diedero la scusa ai destristi per il loro anticomunismo… noi come fascisti dovevamo scendere in piazza contro la NATO e non contro i comunisti che lo facevano per gli interessi sovietici… Qualcuno potrebbe dire che i Romualdi, gli Almirante, i Rauti, potrebbero aver fatto la scelta di destra perché ritenevano che fosse l'unica possibilità per i fascisti di tornare a fare politica in Italia… no, lo fecero per illudere le menti di tanti giovani, poveri gonzi pronti a farsi minchionare… e molti furono anche disposti a praticare quelle tecniche di "guerra non ortodossa" che ben conosciamo."

A questo punto vi faccio una confessione: i dementi possono suscitarmi ilarità, ma alla lunga mi stufano. Io sarò tardo, ma quando una cosa la capisco me la ficco in testa e da lì non mi muovo. Del Fascismo m'insegnarono che è oltre la Destra e la Sinistra perché le comprende entrambe, e se qualcuno viene a dirmi che Destra fa schifo e Sinistra fa più fico, trovo che la sua logica comincia a zoppicare. Ora la faccenda s'è fatta preoccupante: pare che avere un DNA anticomunista sia incompatibile con l'essere fascisti… Perciò, dopo l'ennesima sparata su Rauti antifascista, ho pensato: a Maufil che glielo dico a fa'? Mi rivolgo a Giorgio che pare più assennato: Caro Giorgio, l'equazione anticomunismo=antifascismo non solo la respingo, ma la trovo demenziale. Fammi sapere se devo scrivere anche te nella lista dei dementi non-graditi

M'ero sbagliato: Non trovo traccia nel mio scritto dell'equazione anticomunismo=antifascismo, egli esordisce, ma: Apprezzo le precisazioni di Maurizio, nelle sue parole mi riconosco… In quello stesso istante Maufil ammette: "L'equazione è mia, ma non nel senso demenziale… fuori del contesto…" e conclude: Sono contento che Fini sia stato contestato al funerale di Rauti … come se non fossero compari…" poi dalle 8,58 alle 11,59 alle 12,31 fino alle 15,14 continua a tempestare di mail cercando un senso alla sua equazione che di senso non ce n'ha... De-mente significa fuori di mente, e fuori di mente si può andare o per l'età o per un trauma infantile. In Giorgio, "scampato per puro caso alla macelleria etc. etc.", il trauma ha avuto effetti indesiderati, mentre in Maufil si riscontra una paranoia di tipo schizoide d'origine ignota.

L'equazione anticomunismo=antifascismo non me la sono inventata io, ma risale a quando Maufil e Joe Fallisi cominciarono a farneticare: In Spagna scannammo il porco sbagliato… La logica chi non ce l'ha non se la può dare.: chi scannò chi? A prescindere dal giudizio di merito sul nuovo regime spagnolo, potevano Italia e Germania permettere che in Spagna s'installasse una Repubblica sovietica? Di farneticazione in farneticazione, fecero seguire il saggio di Francesco Pazienza, presentato come se avere un DNA anticomunista fosse una colpa per i fascisti scampati alle stragi o liberati dagli Alleati: evidentemente essi avevano aderito alla RSI "per motivi patriottici e non ideologici" Infine indissero un referendum per sapere se non erano meglio i Sovietici degli Americani… Ignorano il detto: Primum vivere, deinde filosofari?

Di traumi, io non ho avuto altro che quello di assistere, a 9 anni, allo sbarco degli odiati Inglesi in Sicilia. Quando un mio zio materno, ch'era stato Direttore didattico e Segretario del PFR d'un paesino del Piemonte, dopo essere stato epurato nel '50 tornò in Sicilia, avevo sedici anni e di filato aderii al MSI. A quaranta, povero gonzo, finii a Regina Coeli… Quale ingenuità! "All'inizio degli anni 50 l'incongruenza fra le parole e i fatti in quel partito era diventata intollerabile", afferma Giorgio ch'è del '37, mentre Maufil, nato nel '47, da vero fanciullo prodigio aveva già capito che gli eroi erano già diventati farabutti

Qualche farabutto, in realtà, io l'ho conosciuto, ma gli eroi della resistenza fascista, i Nino Buttafuoco, i Dino Grammatico etc., avevano al massimo avuto il torto di farsi eleggere all'Assemblea Siciliana. E gli altri, tutti gonzi o farabutti? Con Filippo Anfuso come la mettiamo? Ed erano antifascisti i Manco, i Mieville, i Franco Franchi, i Beppe Niccolai? Maufil condanna De Marsanich per il suo Non rinnegare, non restaurare, ma era antifascista Michelini che perseguiva l'inserimento senza nulla rinnegare? Era più antifascista l'Almirante di sinistra, o lo diventò quando volle conciliare l'alternativa al Sistema con la Destra Nazionale? Tutto il MSI era nella sostanza antifascista?

Io non sono mai stato idolatra del partito: nel '63 ne uscii per entrare in ON, e per aver fatto nel '68 la campagna per la scheda bianca, nel '71 alcuni segretari di sezione mi fecero mancare i voti per essere eletto all'Assemblea Siciliana. A Giano Accame non negai stima per avere aderito a Nuova Repubblica di Pacciardi, come non demonizzai Democrazia Nazionale. Ad Almirante scrissi però una letteraccia rimproverandogli la campagna contro il divorzio e d'avere scaricato Saccucci: non fui più rieletto al CC… A Rauti scrissi un'altra letteraccia al tempo della prima Guerra del Golfo. A Fini mi rifiutai sempre di stringere la mano anche quando mendicava solidarietà. Ero proprio negato per la carriera politica…

Non che il MSI non meritasse critiche di fondo, ma lo sciacallaggio, la diffamazione sistematica, la calunnia portata al limite della delazione di responsabilità ("quelle bombe che fin dal 1967 hanno versato sangue italiano") che nemmeno la Magistratura ha potuto provare, l'uso strumentale di frasi estrapolate di Evola, di Romualdi, di Caradonna, i falsi plateali di questi ultimi giorni, quelle no, non son cose che si possano sopportare… Caradonna era massone, sì, come lo era Nencioni e chissà quanti altri, ma nel '48 fu espulso dal MSI un generale d'Aviazione (?) ex repubblichino, che aveva fondato un'obbedienza mista non riconosciuta dalla Gran Loggia d'Inghilterra. Inoltre nel MSI non erano ammessi gli ex prigionieri cooperatori. E non è vero che Rauti "sul quotidiano IL TEMPO, democristiano, scriveva tutt'altro" perché era Caporedattore alle Province di cui faceva la cronaca...

Ricapitolando, mi fa rabbia che quelli che si vantano di essere gli unici fascisti non abbiano capito perché "gli eroi possono diventare farabutti", non abbiano capito cioè qual è il punto nodale a partire dal quale le finalità del fascismo non potevano essere perseguite con lo strumento-partito. In altre parole, il passaggio dai FAR alla forma-partito e l'accettazione di quel metodo di selezione alla rovescia ch'è il suffragio universale segnò ipso facto la fine del fascismo in quanto tale. Io non sono in grado di accertare chi alla fine del '46 si rese responsabile di quella decisione, quanti ne dissentirono e se fosse preferibile continuare nella linea dei FAR, non credo però che alla fondazione del MSI sopravvivessero delle organizzazioni clandestine. Chi si vanta di raccogliere fantomatiche eredità è quindi mitomane e mendace.

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