1. LA GRANDE DISCOVERY. MEMORIALE DEPOSITATO A PERUGIA IL 7 marzo 2011
2. LA GRANDE DISCOVERY, PISTA FAMILIARE . USO ETERODOSSO DEL DIVORZIO
3. LA GRANDE DISCOVERY . Brogliacci con audio e video.
3 bis. SUL SITO Paoloferrarocdd.altervista.org/blog2 LA NUOVA VERSIONE BROGLIACCI CON AUDIO CON ULTERIORE LETTORE PLAYER
4. UNA "OSCURA VICENDA "."ILLUMINATA". MEMORIA AL CSM DEL 9 ottobre 2012. IL CASO FERRARO DA P.LE CLODIO ATTRAVERSO CAPACI SINO ALLA CECCHIGNOLA ED OLTRE .
5. MEMORIA ESPOSTO FINALE DEL 3 Novembre 2012 UN ORDITO FANTAPOLITICO ORWELLIANO SI RIVELA THRILLER NOIR
6. THE PAOLO FERRARO'S TRUMAN SHOW STORY. GRANDEDISCOVERY VERSO UNA NUOVA NORIMBERGA
7. LA CORDATA "PAPE' … ALEPPE " E IL CONTROLLO DI LEGALITA' INVERTITO DELLA ECONOMIA, DELLA INFORMAZIONE , DELLA SOCIETA' E DELLA FAMIGLIA.
8. Paolo Ferraro doveva essere vicino, molto vicino, a scoprire un mistero politico militare gelosamente custodito da anni nel nostro paese, e non solo: l'esistenza di una nuova P2, ben più pericolosa della precedente (forse è sempre la stessa, ma nella s
9. AL SIGNOR MINISTRO DI GIUSTIZIA Ventidue gennaio 2013
10. UNA SUPER GLADIO DI CASTA
11. STRENUA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITÀ ROMA 4 marzo 2013
12. COSTITUZIONE MEMORIA DEL 14 marzo 2013 LA VERITA' e LA REAZIONE VIOLENTA MARCIANO DI PARI PASSO.ROMA 14 marzo 2013
C'E' UN GIUDICE A ROMA. UNA ORGANIZZAZIONE DI CASTA DEVIATA E SEGRETA : " UN GLADIO NEL VENTRE DELLA DEMOCRAZIA ".
Vorrebbero far calare il sipario in maniera ridicola e tragica su una vicenda che ha dell'incredibile e che per certi versi sembra Kafkiana. Ma è sempre più impossibile.
Gli elementi di un feuilleton fin siecle ci sono tutti e il mix che ne deriva è davvero esplosivo. Cerchiamo di ripercorrere a grandi linee questa intricata quanto assurda vicenda iniziando dal principio. Tutto comincia quando negli anni settanta ci si deve schierare, si deve prendere una posizione netta, precisa, senza mezzi termini se si è in buona fede e se si crede che sia un dovere dare il proprio contributo grande o modesto che sia, per cambiare il mondo, combattere l'ingiustizia, lottare per la libertà e la dignità dell'uomo che in quanto tale è necessariamente soggetto di rispetto e di dignità. E Paolo Ferraro si schiera, sì come tanti seguendo quelle teorie che più sembravano voler poter dare all'umanità giustizia, uguaglianza libertà. Si identifica con la sinistra, con quella più radicale, più estremacon Lotta Continua, poi con il Manifesto, Partecipa alle manifestazioni, lotta, s'impegna scrive articoli infuocati ma mai banali, intelligenti cosa che lo pone sotto una certa luce più vivida e diversa. Ma ll nostro unisce lo spirito guerriero anche ad una profonda coscienza ed un alto senso del dovere: studia, con impegno, non va a rimorchio del "sei politico" non lo vuole, lo aborrisce, lo fugge vuole quello "che merita", quello che la sua intelligenza viva e corposa può ottenere e rivendicare con orgoglio. Rivendica una formazione cristiano sociale e "marxiana" ed il senso di militanza culturale ed intellettuale : conoscere tutto ciò che l'opinione ufficiale e la conoscenza tecnica richiedono, a menadito, e sovrapporre ricerca libertà di pensiero approfondimenti e punti di vista alternativi con il metodo ed il rigore appresi sin dal liceo, grazie al suo professore Marcello Vigli, uno dei fondatori della rivista cattolica COM Nuovi Tempi. Si laurea in Giurisprudenza con media anche a pieni voti, lavora dall'età di 20 come impiegato pubblico, fà esperienze di sindacato, politiche, scrive su giornali, passa per gli uffici legislativi o legali di una parte dello Stato , continua a fare l'assistente in facoltà, poi fa il concorso in Magistratura, lo supera brillantemente senza spintarelle, raccomandazioni, raggiri o meriti di combattente e resistente ad oltranza. E qui, presa coscienza che il Magistrato è super partes e che deve applicare quanto la Costituzione di questa disgraziata, parolaia, smidollata ed anche insanguinata, Repubblica, e le sue leggi impongono : fù una scelta dicotomica e per lui anche dolorosa: fare il Magistrato e non fare più politica. Cioè mantenere sì le proprie posizioni ideologiche, ma svolgere in modo imparziale il proprio lavoro di rendere giustizia, anzi con una imparzialità fondata sui valori della costituzione, ancor più determinata e motivata .
Nonostante la sua "cristallina" militanza a sinistra che certamente non mette in discussione la sua fede politica, all'interno di Magistratura Democratica i suoi ex compagni non sono poi così solidali con lui e le sue prese di posizione non sempre sono seguite ed apprezzate, quasi vi fosse una differenza impalpabile ed a lui incomprensibile . Ma lo stimano e lo temono e ritengono "ingombrante ". Nel 1991 e 1992 Paolo Ferraro schierato accanto a Falcone eBorsellino , in uno scontro interno alla corrente dei magistrati, a lui allora parzialmente incomprensibile nelle sue ragioni profonde . Poi capirà e divulgherà in questo anno dal maggio in poi, la chiave di lettura "appresa" .
Adesso immaginate quello che deve aver provato una persona di questa fatta quando, esperto in vari settori, anima riconosciuta per doti organizzative e di informatizzatore delle attività giudiziarie, da anni in conflitto con una area tanto lontana e avversa quanto apparentemente vicina, a cinquantatre anni , all'improvviso, scopre un nuovo mondo di nefandezze, di raggiri, di violenza e quel che peggio di applicazione di mezzi e sistemi di condizionamento e di riduzione di persone in uno stato di servaggio e schiavitù anche psichica. Come una voragine gli si aprono davanti chiavi di lettura e scenari grotteschi impensati, mentre da sempre criticava consapevolmente andazzi coperti e trasversalità , senza averne però colto il profondo ed occulto humus, ma per assenza di informazioni e conoscenze ( nascoste queste a tutti, esotericamente anche , ma in nome del segreto militare di Stato anche ).
La sua ultima compagna di allora , che viveva in una palazzina all'interno della Cittadella della Cecchignola la sede di diversi e importanti Comandi militari dell'esercito italiano ma anche di civili abitazioni destinate ad ufficiali e sottoufficiali militari, era stata oggetto di una serie di trattamenti di condizionamento mentale esercitati attraverso alcuni programmi speciali studiati prima nei lager tedeschi e poi ulteriormente sviluppato e perfezionato dai servizi americani che di quei programmi si erano impossessati. Il giudice Ferraro, insospettito da strani movimenti che avvenivano nel condominio in cui era l'appartamento che condivideva con la compagna, e dopo aver sommato decine e decine di dubbi e rilevazioni di fatti e circostanza poco chiare ( che chiama ironicamente i cento indizi zero ) decise di procedere ad una serie di controlli attraverso la registrazione compiute con un computer portatile lasciato apposta acceso all'interno della abitazione in cui viveva nella Cecchignola con la compagna ed il figlio dodicenne di lei. Il risultato fu devastante: a precisi comandi vocali impartiti da alcune persone il soggetto si trasformava completamente e compiva atti e poneva in essere comportamenti davvero umanamente degradanti. In queste situazioni off limits venivano coinvolti, oltre ad altre persone anche dei minori su cui si consumavano degli atti di pedofilia e di violenza morale e fisica.
E' ben vero che la procedura usata ( registrazione ambientale ) non era conforme al dettato della legge, ma per il principio giuridico dell'urgenza e dell'urgenza che la situazione richiedeva i mezzi usati diventano, de iure, leciti ed ammissibili. Da magistrato prima, ma anche da persona cosciente e consapevole della responsabilità morale che doveva essere assunta, il dottor Ferraro si rivolse subito nel novembre del 2008 alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che venisse aperto un procedimento e svolta un'indagine approfondita sui fatti da lui denunciati. Il comportamento della Procura fu molto più sconcertante: il consiglio di riposarsi e ricorrere ad assistenza, le prove fornite erano delle mere patologiche congetture, non sufficienti e molto indiziarie1. Contemporaneamente si faceva capire al magistrato che sarebbe stato meglio lasciar perdere " togliti fuori da questa storia " , in quanto in ballo venivano chiamate istituzioni assolutamente intoccabili come le Forze Armate e la stessa Magistratura. A questo punto le massonerie coinvolte nell'affaire, e che avevano trovato il modo per infilare il puro magistrato in una situazione da ricatto o addirittura tentavano di fargli fare inconsapevolmente il "cursus honorum " dei poteri forti e deviati, per indurlo a passare da una altra parte rispetto ai suoi valori ed ala legalità costituzionale, cominciarono a cercare di eliminare il pericolo Paolo Ferraro "consapevole", che nonostante tutto continuava coerentemente per la sua strada, senza paura e senza minimamente pensare di scendere a compromessi o peggio a mercanteggiare sulla questione. Viene occultamente accerchiato da psichiatra deviato, al cui ausilio era ricorso per "tutelare e salvare la donna della Cecchignola ed il bambino , mentre una ridda di rapporti di mistificazione e nascosta relazione si intessono tra alcuni parenti che scoprirà vicini od avvicinati da queste aree deviate, una moglie separata e fattagli conoscere dall'ambiente della Procura, anche essa imparentata e legata a poteri forti di rilievo internazionale ( ma lui scherzosamente chiosa ancor oggi " a me Lucio sembrava un giuggiolone professore universitario sciapito e troppo didascalico " , mentre le fortune sospette del ricco fratello avvocato, da sempre oggetto di suoi strali, privi di acrimonia, ed allontanamento cautelativo, gli sarebbero esplose innanzi nella loro evidente "matrice ". Dopo tutta una serie di intimidazioni implicite e non, un pomeriggio del maggio 2009, mentre analizzava nuovamente gli audio e stava giungendo a conclusioni definitive ragionate e ovviamente preoccupate, mentre la vicenda era stata letteralmente "tombata " in sede giudiziaria, si vide comparire sulla porta di casa, tratto in un tranello dalla ex moglie separata, due vigili urbani, tre infermieri una psichiatra mai vista un medico di supporto e sotto casa appostati i due fratelli e anche un figlio anagrafico di primo letto, ed un messo comunale, oltre a due infermieri. La psichiatra dinanzi a un comportamento attonito e stupito, avvisati a voce dal dott. Ferraro i due vigili urbani della gravità di quello che stava accadendo, improvvisò contro ogni evidenza una "certificazione " al volo, e il giudice Ferraro fu coattivamente condotto presso l'ospedale Santandrea che aveva posto disponibile , contro la sua volontà, impossibilitato a difendersi . Il giudice arrivato ivi denuncerà immediatamente fatti e contesti, ma ragionando sul da farsi con il medico di turno, palesemente non attivo e non partecipante all'agguato , di entrare nell'ospedale, consapevole che non aveva altra scelta. Lì per due giorni letteralmente a spasso fuori dalla struttura , compilando test che, fatti di recente "non emergere" e poi recuperati , dimostravano ovviamente il suo perfetto stato di piena salute , salvo il "lieve stress" da sequestro di persona, avrà un incontro con altro psichiatra richiesto all'esterno e appartenente alla struttura alla quale era destinato che stilerà una perizia falsa gravissima, dal giudice Ferraro ora documentata . Nell'imbarazzo palpabile, e tra i commenti disincantati ma carichi di simpatia del personale addetto al reparto, subirà allora un iter "controllato" , pur dichiarando di voler uscire e sotto permanente minaccia del TSO ( procedura e provvedimento mai attivati ) addirittura da lui fatta verbalizzare nella cartella clinica, a futura memoria . La somministrazione inizialmente massiccia di un prodotto dannosissimo per i sani, e che incide sulle facoltà mentali e sui collegamenti delle sinapsi ( RISPERDAL), e di altro, lo terrà annichilito , consapevolmente appiattato e stordito, ma scriverà a mano la denuncia ed il promemoria dei fatti. Una degenza coartata, alla quale, sotto la minaccia sopra indicata, non potè sottrarsi, e un controllo prolungato volto a vagliare se o meno vi fossero segnali di consapevole volontà di denunciare e proseguire nella strada coerente con la sua storia, la sua sensibilità, il suo stesso ruolo .
Dimesso certificando la sua sanità di mente ed un mero episodio di "psicosi" transeunte, "senza altre indicazioni", da "eccitazione reattiva" capirà poi che era finito nella struttura ospedaliere "sbagliata", cioè non organica al grumo deviato e pericoloso che aveva agito, come confesserà ai suoi avvocati, a distanza di tempo, lo stesso primario della struttura intimidito e preoccupato.
Al lavoro sino al giorno del suo sequestro, in ferie con domanda gestita dal suo personale che scioccato testimone della operazione lo aveva affiancato e sostenuto, tornato in servizio lo stesso giorno delle sue dimissioni , e continuando a lavorare con la fatica suppletiva comportata dalla tortura chimico farmacologica inflittagli e costantemente monitorata ( analisi del sangue ) verrà lasciato "tranquillo " come un leone ferito nella grotta, sino al febbraio q2010 quando scoprirà che addirittura ad un primo avvio tentato di una procedura per dispensa, con richiesta subito archiviata, era succeduto un secondo avvio di dispensa da lavoro. Capirà allora quale fosse la posta in gioco, che si voleva eliminarlo dala magistratura e che non si sarebbe fermato il coagulo che aveva agito sotterraneamente , chissà da quanto tempo . Nel luglio del 2010 si concluderà la seconda procedura con un nulla di fatto , archiviata anche questa per assenza di elementi, mentre continuava in silenzio a lavorare come sempre e dovendo anche chi si era attivata dovuto ammettere che tale era la situazione lavorativa del giudice Ferraro.
Dall'agosto del 2010 l'indomito giudice , ripartirà, scegliendo la via della verità e della legge, ricostruendo minuziosamente dati, fatti, ascendenze, rapporti , e poi , con ausilio di due avvocati coraggiosi, arriverà letteralmente ad incastrare il primario del Santandrea con sue ammissioni inequivoche .
Nel frattempo tra minacce e pressioni, avvertendo come suo costume di magistrato impegnato , i colleghi di ufficio, scoprendo però che il livello di omertà o partecipazione non passiva era più esteso all'interno dei vertici della Procura, di quanto avesse potuto immaginare arriverà sino al gennaio 2011, Lì una ennesima riapertura del procedimento per "dispensa", per intimidirlo od eliminarne definitivamente la "ingombrante " e "autorevole " presenza. Ricostruirà anche le ragioni personali e antiche, antefatti da lui sottovalutati, da persona sana e serena , non in grado nemmeno di pensare a complotti orditi, allucinanti ed assurdi. Al gennaio 2011 ripartito il tentativo, pronto al confronto con una realtà da lui prima non potuta cogliere , preparerà un memoriale che rimane pubblico agli atti della storia, denuncerà il tutto con una congerie di prove e dati , il 7 marzo del 2011, e continuerà a lavorare come sempre, sorvegliando la cordata criminale che lo aveva assediato. Siccome le disgrazie o le fortune, a seconda dei punti di vista, non vengono mai sole, il Dottor Ferraro, per puro caso, non solo sventò con l'aiuto intelligente del suo personale un tentativo di infiltrazione del 14 e 15 marzo 2011( una relazione di servizio che la dice lunga su quanto e come si muovesse attorno a lui) e vide uscire dalla stanza del collega che più direttamente sorvegliava ( annotandone rapporti e frequentazioni in ufficio pomeridiane ed anomale) il 27 marzo 2011 alle ore 19 c.a , una bella donna mora che lo colpì moltissimo. Lì per lì non dette alcuna importanza al fatto anche se aveva annotato che la cosa avveniva con molta circospezione e molta "discrezione" da parte del collega. Solo alcune settimane più tardi, leggendo i quotidiani, si poté rendere conto che la signora bruna altri non era che Melania Rea od una donna identica a lei. Forse era andata dal magistrato inconsapevole e ivi condotta, cadendo in un trappola, per denunciare l'attività di questi gruppi segreti, di queste cellule massoniche deviate, all'interno dell'Esercito e nella fattispecie pratica, della caserma Clementi di Ascoli Piceno; all'interno della quale svolgeva la sua opera il marito Salvatore Parolisi. Costui non faceva opera di seduzione solo a fini personali, ma in quanto forse poco cosciente partecipe dei programmi MK Ultra e Monarch che l'esercito sperimentava per fini segreti all'interno delle caserme per preparare e condizionare mentalmente individui e soprattutto belle ragazze da destinarsi a compiti speciali d'impiego. Continuando nella sua crociata Paolo Ferraro poté mappare con sicurezza tutta la rete di connivenze e di interessi innominabili ed impensabili che sottendevano il caso: Tra le scoperte più eclatanti ci fu la scoperta di una rete di psicologi e di psichiatri deviati che svolgono un'intensa azione fuorviante e condizionante all'interno della magistratura ed in piena sintonia con vertici deviati, e che facevano capo a tutta una serie di "intoccabili" alte teste d'uovo dei due settori, ma a loro volta erano in coordinata, necessaria sintonia con il mondo militare "omologo " . Il MEMORIALE, la MEMORIA sui fatti che legano partecipativamente gli "alcuni parenti " deviati ed irretiti, e l'ESPOSTO/DENUNCIA/MEMORIA AL CSM ultimo , tutti muniti di link che collegano a documenti, audio registrazioni, banche dati e prove, sono reperibili in INTERNET nei siti della "grandediscovery " Da essi tratte le notizie e gli elementi sopra brevemente riassunti .
La mossa di denuncia dei vertici della Magistratura romana alla Procura della Repubblica di competenza, cioè quella di Perugia, fu un atto dovuto: la pratica è giacente e ragionevolmente in via di completo insabbiamento come da miglior copione in materia. La successiva convocazione presso la magistratura teramana, ivi sentito sulle attività deviate oggetto della sua denuncia e sulle prove , con riferimento generale alle vicende militari scoperchiate e alle cointeressenze connivenze e coperture, il suo deposito in quella sede della BANCA DATI del progetto MK-ULTRA ( da lui stesso messa a disposizione in rete ) il suo lavoro intellettuale e pubblico sono fatti notori . Penso sia superfluo rimarcare la incredibile situazione psicologica che umanamente ha dovuto affrontare il magistrato, quale tipo di kafkiana realtà abbia dovuto ed ancora debba vivere una persona proba ed onesta, e quale sia la sua capacità di resistere con serenità di fondo , mostrata a tutti .
Come al solito certe situazioni ti cambiano la vita: aprono orizzonti sconosciuti ed impensabili, distruggono certezze, credenze, rocciose certezze ideologiche ed aprono gli occhi mostrando che le persone per bene, oneste, probe e solidali non hanno colore, non hanno appartenenza politica od ideologica.. Ma solo chi è dotato di un carattere morale a prova di bomba e, se mi consentite di una fede incrollabile, può affrontare certe situazioni che potrebbero tranquillamente portare alla follia. Si ha la possibilità di scoprire chi è veramente in buona fede, chi possa dare una mano, di chi fidarsi e di chi no e la sorpresa grande, per il Dottor Ferraro, è stata quella di scoprire che sono stati molti leali ed in buona fede avversari politici a dargli una mano tra questi i "fascisti" di Forza Nuova ed il suo capo Roberto Fiore: sembra quasi una pena del contrappasso, calmierata dalla piacevole sorpresa che valori di fondo e valori fondati sulla persona e contro devianze poteri finanziari militari e deviati statuali accomunano ideologie antiche in fase di odierno consapevole e condiviso superamento . Certe situazioni rompono gli schemi e spesso il soggetto diventa il polo di coagulo per tutti quelli che indipendentemente dal colore politico si riconoscono nella verità e nella giustizia e sono disposti a lottare e, se necessario a sacrificarsi per esse.
Nel frattempo il giudice Ferraro è stato fatto oggetto di attentati e di una campagna di diffamazione sorda e sotterranea: gomme tagliate al camper, telefonate minatorie, furto del camper medesimo, ma soprattutto la reiterazione del provvedimento di sospensione dalla professione di magistrato ed infine la dispensa dal servizio.
Ma la sua impostazione e battaglia , niente affatto individuale,ha fatto crescere la sua notorietà e la stima di lui in svariato ambienti mentre un lavoro informativo e formativo durato un anno e mezzo stà dando primi corposi frutti nel paese ed ha tagliato tagliato trasversalmente istituzioni e forze politiche "decompatimentando " , come lui ama dire ( mettendo tutti a conoscenza di tutto, soprattutto nelle parti delle istituzioni che invece lavorano sulla "compartimentazione " e/o compartimentate , cioè tenute all'oscuro di vicende e di informazioni generali o dialtra specialità ) . Ad oggi stà preparando un ultimo DOCUMENTO di esplosiva rilevanza con prove ulteriori e l'eco della sua battaglia vede attonita assistere una cospicua parte del foro di Roma e della magistratura , consapevole ormai. La memoria esposto denuncia presentata dal giudice "anche " al CSM, che non ne ha tenuto conto, depositata il 9 ed emesso il provvedimento "preconfezionato " il 10 ottobre , quasi da locomotiva in discesa senza freni, è stata seguita da altra memoria del 3 novembre, dal parere di dispensa del 6 dicembre, dal decreto del Ministro per dispensa del 7 gennaio 2013 . Risultava confermato il provvedimento di sospensione dalle sue funzioni lavorative fino al mese di dicembre trascorso il quale è stato destituito, destituito in maniera definitiva, salvo gli improbabili esiti favorevoli di una ulteriore fase di ricorsi amministrativi ed altri che seguiranno. Ma gravi fatti ulteriormente scoperchiati aleggiano su un CSM sempre più messo all'angolo , per la prima volta da un magistrato "solo " onesto e "irriducibile " quando si parli di legalità dello/nello Stato ( vero ) e di criminalità, in colletti bianchi o meno . Come vedete la vecchia Unione Sovietica ha fatto scuola insieme agli altri regimi totalitari violenti non legati al popolo: chi è "pericoloso" insidiando lo status quo solo perchè persona pura e capace , da fermare, viene internato in un manicomio, o fatto passare da pazzo: certo i sistemi usati oggi in una repubblica democratica e libera sono molto più sofisticati e meno appariscenti di quelli che venivano posti in essere da un regime comunista, ma anche in regimi militari di ispirazione statunitense ( il Cile di Pinochet ), ma i fini sono sempre gli stessi; tentare di schiacciare chi vuole giustizia, chi lotta per la legalità e la verità. Quello che davvero spaventa è constatare il grado di corruzione, di coinvolgimento, di omertà e di minaccia e di prostituzione a cui siano sottoposti gli organi dello stato ed in particolare la parte deviata del Potere Giudiziario e di istituzioni come l'Esercito, che dovrebbero garantire la sicurezza e l'integrità dei cittadini. Nel frattempo il duplice colpo di coda : la mancata concessione di sospensione della dispensa dal servizio da parte del tribunale amministrativo regionale del Lazio, con un provvedimento a dir poco, insensatamente apodittico, e il tentativo addirittura di nominare al giudice un "amministratore di sostegno " . Quel che rincuora è che vi "è un giudice a Roma " … e che nel caso di specie la macchina della distruzione è almeno inceppata, non potendosi più architettare falsi e capziosi argomenti mentre si va dritti per provvedimenti insensati ed autoritari segnati da motivazioni apparenti , mentre la gente , di fronte ad un lavoro encomiabile di denuncia pubblica, stà prendendo le misure con il tema dell'oggi : una alternativa epocale a poteri deviati ed oligarchie, per una società a dimensione vera umana e per una politica ricostruita dal basso come il nostro giudice và predicando e mostrando . L'utopia può divenire realtà ?!?! a breve ne avremo la conferma, o meno. Nel frattempo il Governo del "golpettino " e il rinnovo della carica Presidenziale della Repubblica, evidenziano misure e scelte "estreme " che mettono ulteriormente allo scoperto la multinazionale trasversale delle massonerie, e la paura dei poteri forti ( sempre meno forti, in realtà, e sempre più costretti a gestire in emergenza vicende e fase storico politica ) .
C'E' UN GIUDICE A ROMA. UNA ORGANIZZAZIONE DI CASTA DEVIATA E SEGRETA : " UN GLADIO NEL VENTRE DELLA DEMOCRAZIA ".
Vorrebbero far calare il sipario in maniera ridicola e tragica su una vicenda che ha dell'incredibile e che per certi versi sembra Kafkiana. Ma è sempre più impossibile.
Gli elementi di un feuilleton fin siecle ci sono tutti e il mix che ne deriva è davvero esplosivo. Cerchiamo di ripercorrere a grandi linee questa intricata quanto assurda vicenda iniziando dal principio. Tutto comincia quando negli anni settanta ci si deve schierare, si deve prendere una posizione netta, precisa, senza mezzi termini se si è in buona fede e se si crede che sia un dovere dare il proprio contributo grande o modesto che sia, per cambiare il mondo, combattere l'ingiustizia, lottare per la libertà e la dignità dell'uomo che in quanto tale è necessariamente soggetto di rispetto e di dignità. E Paolo Ferraro si schiera, sì come tanti seguendo quelle teorie che più sembravano voler poter dare all'umanità giustizia, uguaglianza libertà. Si identifica con la sinistra, con quella più radicale, più estremacon Lotta Continua, poi con il Manifesto, Partecipa alle manifestazioni, lotta, s'impegna scrive articoli infuocati ma mai banali, intelligenti cosa che lo pone sotto una certa luce più vivida e diversa. Ma ll nostro unisce lo spirito guerriero anche ad una profonda coscienza ed un alto senso del dovere: studia, con impegno, non va a rimorchio del "sei politico" non lo vuole, lo aborrisce, lo fugge vuole quello "che merita", quello che la sua intelligenza viva e corposa può ottenere e rivendicare con orgoglio. Rivendica una formazione cristiano sociale e "marxiana" ed il senso di militanza culturale ed intellettuale : conoscere tutto ciò che l'opinione ufficiale e la conoscenza tecnica richiedono, a menadito, e sovrapporre ricerca libertà di pensiero approfondimenti e punti di vista alternativi con il metodo ed il rigore appresi sin dal liceo, grazie al suo professore Marcello Vigli, uno dei fondatori della rivista cattolica COM Nuovi Tempi. Si laurea in Giurisprudenza con media anche a pieni voti, lavora dall'età di 20 come impiegato pubblico, fà esperienze di sindacato, politiche, scrive su giornali, passa per gli uffici legislativi o legali di una parte dello Stato , continua a fare l'assistente in facoltà, poi fa il concorso in Magistratura, lo supera brillantemente senza spintarelle, raccomandazioni, raggiri o meriti di combattente e resistente ad oltranza. E qui, presa coscienza che il Magistrato è super partes e che deve applicare quanto la Costituzione di questa disgraziata, parolaia, smidollata ed anche insanguinata, Repubblica, e le sue leggi impongono : fù una scelta dicotomica e per lui anche dolorosa: fare il Magistrato e non fare più politica. Cioè mantenere sì le proprie posizioni ideologiche, ma svolgere in modo imparziale il proprio lavoro di rendere giustizia, anzi con una imparzialità fondata sui valori della costituzione, ancor più determinata e motivata .
Nonostante la sua "cristallina" militanza a sinistra che certamente non mette in discussione la sua fede politica, all'interno di Magistratura Democratica i suoi ex compagni non sono poi così solidali con lui e le sue prese di posizione non sempre sono seguite ed apprezzate, quasi vi fosse una differenza impalpabile ed a lui incomprensibile . Ma lo stimano e lo temono e ritengono "ingombrante ". Nel 1991 e 1992 Paolo Ferraro schierato accanto a Falcone eBorsellino , in uno scontro interno alla corrente dei magistrati, a lui allora parzialmente incomprensibile nelle sue ragioni profonde . Poi capirà e divulgherà in questo anno dal maggio in poi, la chiave di lettura "appresa" .
Adesso immaginate quello che deve aver provato una persona di questa fatta quando, esperto in vari settori, anima riconosciuta per doti organizzative e di informatizzatore delle attività giudiziarie, da anni in conflitto con una area tanto lontana e avversa quanto apparentemente vicina, a cinquantatre anni , all'improvviso, scopre un nuovo mondo di nefandezze, di raggiri, di violenza e quel che peggio di applicazione di mezzi e sistemi di condizionamento e di riduzione di persone in uno stato di servaggio e schiavitù anche psichica. Come una voragine gli si aprono davanti chiavi di lettura e scenari grotteschi impensati, mentre da sempre criticava consapevolmente andazzi coperti e trasversalità , senza averne però colto il profondo ed occulto humus, ma per assenza di informazioni e conoscenze ( nascoste queste a tutti, esotericamente anche , ma in nome del segreto militare di Stato anche ).
La sua ultima compagna di allora , che viveva in una palazzina all'interno della Cittadella della Cecchignola la sede di diversi e importanti Comandi militari dell'esercito italiano ma anche di civili abitazioni destinate ad ufficiali e sottoufficiali militari, era stata oggetto di una serie di trattamenti di condizionamento mentale esercitati attraverso alcuni programmi speciali studiati prima nei lager tedeschi e poi ulteriormente sviluppato e perfezionato dai servizi americani che di quei programmi si erano impossessati. Il giudice Ferraro, insospettito da strani movimenti che avvenivano nel condominio in cui era l'appartamento che condivideva con la compagna, e dopo aver sommato decine e decine di dubbi e rilevazioni di fatti e circostanza poco chiare ( che chiama ironicamente i cento indizi zero ) decise di procedere ad una serie di controlli attraverso la registrazione compiute con un computer portatile lasciato apposta acceso all'interno della abitazione in cui viveva nella Cecchignola con la compagna ed il figlio dodicenne di lei. Il risultato fu devastante: a precisi comandi vocali impartiti da alcune persone il soggetto si trasformava completamente e compiva atti e poneva in essere comportamenti davvero umanamente degradanti. In queste situazioni off limits venivano coinvolti, oltre ad altre persone anche dei minori su cui si consumavano degli atti di pedofilia e di violenza morale e fisica.
E' ben vero che la procedura usata ( registrazione ambientale ) non era conforme al dettato della legge, ma per il principio giuridico dell'urgenza e dell'urgenza che la situazione richiedeva i mezzi usati diventano, de iure, leciti ed ammissibili. Da magistrato prima, ma anche da persona cosciente e consapevole della responsabilità morale che doveva essere assunta, il dottor Ferraro si rivolse subito nel novembre del 2008 alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che venisse aperto un procedimento e svolta un'indagine approfondita sui fatti da lui denunciati. Il comportamento della Procura fu molto più sconcertante: il consiglio di riposarsi e ricorrere ad assistenza, le prove fornite erano delle mere patologiche congetture, non sufficienti e molto indiziarie1. Contemporaneamente si faceva capire al magistrato che sarebbe stato meglio lasciar perdere " togliti fuori da questa storia " , in quanto in ballo venivano chiamate istituzioni assolutamente intoccabili come le Forze Armate e la stessa Magistratura. A questo punto le massonerie coinvolte nell'affaire, e che avevano trovato il modo per infilare il puro magistrato in una situazione da ricatto o addirittura tentavano di fargli fare inconsapevolmente il "cursus honorum " dei poteri forti e deviati, per indurlo a passare da una altra parte rispetto ai suoi valori ed ala legalità costituzionale, cominciarono a cercare di eliminare il pericolo Paolo Ferraro "consapevole", che nonostante tutto continuava coerentemente per la sua strada, senza paura e senza minimamente pensare di scendere a compromessi o peggio a mercanteggiare sulla questione. Viene occultamente accerchiato da psichiatra deviato, al cui ausilio era ricorso per "tutelare e salvare la donna della Cecchignola ed il bambino , mentre una ridda di rapporti di mistificazione e nascosta relazione si intessono tra alcuni parenti che scoprirà vicini od avvicinati da queste aree deviate, una moglie separata e fattagli conoscere dall'ambiente della Procura, anche essa imparentata e legata a poteri forti di rilievo internazionale ( ma lui scherzosamente chiosa ancor oggi " a me Lucio sembrava un giuggiolone professore universitario sciapito e troppo didascalico " , mentre le fortune sospette del ricco fratello avvocato, da sempre oggetto di suoi strali, privi di acrimonia, ed allontanamento cautelativo, gli sarebbero esplose innanzi nella loro evidente "matrice ". Dopo tutta una serie di intimidazioni implicite e non, un pomeriggio del maggio 2009, mentre analizzava nuovamente gli audio e stava giungendo a conclusioni definitive ragionate e ovviamente preoccupate, mentre la vicenda era stata letteralmente "tombata " in sede giudiziaria, si vide comparire sulla porta di casa, tratto in un tranello dalla ex moglie separata, due vigili urbani, tre infermieri una psichiatra mai vista un medico di supporto e sotto casa appostati i due fratelli e anche un figlio anagrafico di primo letto, ed un messo comunale, oltre a due infermieri. La psichiatra dinanzi a un comportamento attonito e stupito, avvisati a voce dal dott. Ferraro i due vigili urbani della gravità di quello che stava accadendo, improvvisò contro ogni evidenza una "certificazione " al volo, e il giudice Ferraro fu coattivamente condotto presso l'ospedale Santandrea che aveva posto disponibile , contro la sua volontà, impossibilitato a difendersi . Il giudice arrivato ivi denuncerà immediatamente fatti e contesti, ma ragionando sul da farsi con il medico di turno, palesemente non attivo e non partecipante all'agguato , di entrare nell'ospedale, consapevole che non aveva altra scelta. Lì per due giorni letteralmente a spasso fuori dalla struttura , compilando test che, fatti di recente "non emergere" e poi recuperati , dimostravano ovviamente il suo perfetto stato di piena salute , salvo il "lieve stress" da sequestro di persona, avrà un incontro con altro psichiatra richiesto all'esterno e appartenente alla struttura alla quale era destinato che stilerà una perizia falsa gravissima, dal giudice Ferraro ora documentata . Nell'imbarazzo palpabile, e tra i commenti disincantati ma carichi di simpatia del personale addetto al reparto, subirà allora un iter "controllato" , pur dichiarando di voler uscire e sotto permanente minaccia del TSO ( procedura e provvedimento mai attivati ) addirittura da lui fatta verbalizzare nella cartella clinica, a futura memoria . La somministrazione inizialmente massiccia di un prodotto dannosissimo per i sani, e che incide sulle facoltà mentali e sui collegamenti delle sinapsi ( RISPERDAL), e di altro, lo terrà annichilito , consapevolmente appiattato e stordito, ma scriverà a mano la denuncia ed il promemoria dei fatti. Una degenza coartata, alla quale, sotto la minaccia sopra indicata, non potè sottrarsi, e un controllo prolungato volto a vagliare se o meno vi fossero segnali di consapevole volontà di denunciare e proseguire nella strada coerente con la sua storia, la sua sensibilità, il suo stesso ruolo .
Dimesso certificando la sua sanità di mente ed un mero episodio di "psicosi" transeunte, "senza altre indicazioni", da "eccitazione reattiva" capirà poi che era finito nella struttura ospedaliere "sbagliata", cioè non organica al grumo deviato e pericoloso che aveva agito, come confesserà ai suoi avvocati, a distanza di tempo, lo stesso primario della struttura intimidito e preoccupato.
Al lavoro sino al giorno del suo sequestro, in ferie con domanda gestita dal suo personale che scioccato testimone della operazione lo aveva affiancato e sostenuto, tornato in servizio lo stesso giorno delle sue dimissioni , e continuando a lavorare con la fatica suppletiva comportata dalla tortura chimico farmacologica inflittagli e costantemente monitorata ( analisi del sangue ) verrà lasciato "tranquillo " come un leone ferito nella grotta, sino al febbraio q2010 quando scoprirà che addirittura ad un primo avvio tentato di una procedura per dispensa, con richiesta subito archiviata, era succeduto un secondo avvio di dispensa da lavoro. Capirà allora quale fosse la posta in gioco, che si voleva eliminarlo dala magistratura e che non si sarebbe fermato il coagulo che aveva agito sotterraneamente , chissà da quanto tempo . Nel luglio del 2010 si concluderà la seconda procedura con un nulla di fatto , archiviata anche questa per assenza di elementi, mentre continuava in silenzio a lavorare come sempre e dovendo anche chi si era attivata dovuto ammettere che tale era la situazione lavorativa del giudice Ferraro.
Dall'agosto del 2010 l'indomito giudice , ripartirà, scegliendo la via della verità e della legge, ricostruendo minuziosamente dati, fatti, ascendenze, rapporti , e poi , con ausilio di due avvocati coraggiosi, arriverà letteralmente ad incastrare il primario del Santandrea con sue ammissioni inequivoche .
Nel frattempo tra minacce e pressioni, avvertendo come suo costume di magistrato impegnato , i colleghi di ufficio, scoprendo però che il livello di omertà o partecipazione non passiva era più esteso all'interno dei vertici della Procura, di quanto avesse potuto immaginare arriverà sino al gennaio 2011, Lì una ennesima riapertura del procedimento per "dispensa", per intimidirlo od eliminarne definitivamente la "ingombrante " e "autorevole " presenza. Ricostruirà anche le ragioni personali e antiche, antefatti da lui sottovalutati, da persona sana e serena , non in grado nemmeno di pensare a complotti orditi, allucinanti ed assurdi. Al gennaio 2011 ripartito il tentativo, pronto al confronto con una realtà da lui prima non potuta cogliere , preparerà un memoriale che rimane pubblico agli atti della storia, denuncerà il tutto con una congerie di prove e dati , il 7 marzo del 2011, e continuerà a lavorare come sempre, sorvegliando la cordata criminale che lo aveva assediato. Siccome le disgrazie o le fortune, a seconda dei punti di vista, non vengono mai sole, il Dottor Ferraro, per puro caso, non solo sventò con l'aiuto intelligente del suo personale un tentativo di infiltrazione del 14 e 15 marzo 2011( una relazione di servizio che la dice lunga su quanto e come si muovesse attorno a lui) e vide uscire dalla stanza del collega che più direttamente sorvegliava ( annotandone rapporti e frequentazioni in ufficio pomeridiane ed anomale) il 27 marzo 2011 alle ore 19 c.a , una bella donna mora che lo colpì moltissimo. Lì per lì non dette alcuna importanza al fatto anche se aveva annotato che la cosa avveniva con molta circospezione e molta "discrezione" da parte del collega. Solo alcune settimane più tardi, leggendo i quotidiani, si poté rendere conto che la signora bruna altri non era che Melania Rea od una donna identica a lei. Forse era andata dal magistrato inconsapevole e ivi condotta, cadendo in un trappola, per denunciare l'attività di questi gruppi segreti, di queste cellule massoniche deviate, all'interno dell'Esercito e nella fattispecie pratica, della caserma Clementi di Ascoli Piceno; all'interno della quale svolgeva la sua opera il marito Salvatore Parolisi. Costui non faceva opera di seduzione solo a fini personali, ma in quanto forse poco cosciente partecipe dei programmi MK Ultra e Monarch che l'esercito sperimentava per fini segreti all'interno delle caserme per preparare e condizionare mentalmente individui e soprattutto belle ragazze da destinarsi a compiti speciali d'impiego. Continuando nella sua crociata Paolo Ferraro poté mappare con sicurezza tutta la rete di connivenze e di interessi innominabili ed impensabili che sottendevano il caso: Tra le scoperte più eclatanti ci fu la scoperta di una rete di psicologi e di psichiatri deviati che svolgono un'intensa azione fuorviante e condizionante all'interno della magistratura ed in piena sintonia con vertici deviati, e che facevano capo a tutta una serie di "intoccabili" alte teste d'uovo dei due settori, ma a loro volta erano in coordinata, necessaria sintonia con il mondo militare "omologo " . Il MEMORIALE, la MEMORIA sui fatti che legano partecipativamente gli "alcuni parenti " deviati ed irretiti, e l'ESPOSTO/DENUNCIA/MEMORIA AL CSM ultimo , tutti muniti di link che collegano a documenti, audio registrazioni, banche dati e prove, sono reperibili in INTERNET nei siti della "grandediscovery " Da essi tratte le notizie e gli elementi sopra brevemente riassunti .
La mossa di denuncia dei vertici della Magistratura romana alla Procura della Repubblica di competenza, cioè quella di Perugia, fu un atto dovuto: la pratica è giacente e ragionevolmente in via di completo insabbiamento come da miglior copione in materia. La successiva convocazione presso la magistratura teramana, ivi sentito sulle attività deviate oggetto della sua denuncia e sulle prove , con riferimento generale alle vicende militari scoperchiate e alle cointeressenze connivenze e coperture, il suo deposito in quella sede della BANCA DATI del progetto MK-ULTRA ( da lui stesso messa a disposizione in rete ) il suo lavoro intellettuale e pubblico sono fatti notori . Penso sia superfluo rimarcare la incredibile situazione psicologica che umanamente ha dovuto affrontare il magistrato, quale tipo di kafkiana realtà abbia dovuto ed ancora debba vivere una persona proba ed onesta, e quale sia la sua capacità di resistere con serenità di fondo , mostrata a tutti .
Come al solito certe situazioni ti cambiano la vita: aprono orizzonti sconosciuti ed impensabili, distruggono certezze, credenze, rocciose certezze ideologiche ed aprono gli occhi mostrando che le persone per bene, oneste, probe e solidali non hanno colore, non hanno appartenenza politica od ideologica.. Ma solo chi è dotato di un carattere morale a prova di bomba e, se mi consentite di una fede incrollabile, può affrontare certe situazioni che potrebbero tranquillamente portare alla follia. Si ha la possibilità di scoprire chi è veramente in buona fede, chi possa dare una mano, di chi fidarsi e di chi no e la sorpresa grande, per il Dottor Ferraro, è stata quella di scoprire che sono stati molti leali ed in buona fede avversari politici a dargli una mano tra questi i "fascisti" di Forza Nuova ed il suo capo Roberto Fiore: sembra quasi una pena del contrappasso, calmierata dalla piacevole sorpresa che valori di fondo e valori fondati sulla persona e contro devianze poteri finanziari militari e deviati statuali accomunano ideologie antiche in fase di odierno consapevole e condiviso superamento . Certe situazioni rompono gli schemi e spesso il soggetto diventa il polo di coagulo per tutti quelli che indipendentemente dal colore politico si riconoscono nella verità e nella giustizia e sono disposti a lottare e, se necessario a sacrificarsi per esse.
Nel frattempo il giudice Ferraro è stato fatto oggetto di attentati e di una campagna di diffamazione sorda e sotterranea: gomme tagliate al camper, telefonate minatorie, furto del camper medesimo, ma soprattutto la reiterazione del provvedimento di sospensione dalla professione di magistrato ed infine la dispensa dal servizio.
Ma la sua impostazione e battaglia , niente affatto individuale,ha fatto crescere la sua notorietà e la stima di lui in svariato ambienti mentre un lavoro informativo e formativo durato un anno e mezzo stà dando primi corposi frutti nel paese ed ha tagliato tagliato trasversalmente istituzioni e forze politiche "decompatimentando " , come lui ama dire ( mettendo tutti a conoscenza di tutto, soprattutto nelle parti delle istituzioni che invece lavorano sulla "compartimentazione " e/o compartimentate , cioè tenute all'oscuro di vicende e di informazioni generali o dialtra specialità ) . Ad oggi stà preparando un ultimo DOCUMENTO di esplosiva rilevanza con prove ulteriori e l'eco della sua battaglia vede attonita assistere una cospicua parte del foro di Roma e della magistratura , consapevole ormai. La memoria esposto denuncia presentata dal giudice "anche " al CSM, che non ne ha tenuto conto, depositata il 9 ed emesso il provvedimento "preconfezionato " il 10 ottobre , quasi da locomotiva in discesa senza freni, è stata seguita da altra memoria del 3 novembre, dal parere di dispensa del 6 dicembre, dal decreto del Ministro per dispensa del 7 gennaio 2013 . Risultava confermato il provvedimento di sospensione dalle sue funzioni lavorative fino al mese di dicembre trascorso il quale è stato destituito, destituito in maniera definitiva, salvo gli improbabili esiti favorevoli di una ulteriore fase di ricorsi amministrativi ed altri che seguiranno. Ma gravi fatti ulteriormente scoperchiati aleggiano su un CSM sempre più messo all'angolo , per la prima volta da un magistrato "solo " onesto e "irriducibile " quando si parli di legalità dello/nello Stato ( vero ) e di criminalità, in colletti bianchi o meno . Come vedete la vecchia Unione Sovietica ha fatto scuola insieme agli altri regimi totalitari violenti non legati al popolo: chi è "pericoloso" insidiando lo status quo solo perchè persona pura e capace , da fermare, viene internato in un manicomio, o fatto passare da pazzo: certo i sistemi usati oggi in una repubblica democratica e libera sono molto più sofisticati e meno appariscenti di quelli che venivano posti in essere da un regime comunista, ma anche in regimi militari di ispirazione statunitense ( il Cile di Pinochet ), ma i fini sono sempre gli stessi; tentare di schiacciare chi vuole giustizia, chi lotta per la legalità e la verità. Quello che davvero spaventa è constatare il grado di corruzione, di coinvolgimento, di omertà e di minaccia e di prostituzione a cui siano sottoposti gli organi dello stato ed in particolare la parte deviata del Potere Giudiziario e di istituzioni come l'Esercito, che dovrebbero garantire la sicurezza e l'integrità dei cittadini. Nel frattempo il duplice colpo di coda : la mancata concessione di sospensione della dispensa dal servizio da parte del tribunale amministrativo regionale del Lazio, con un provvedimento a dir poco, insensatamente apodittico, e il tentativo addirittura di nominare al giudice un "amministratore di sostegno " . Quel che rincuora è che vi "è un giudice a Roma " … e che nel caso di specie la macchina della distruzione è almeno inceppata, non potendosi più architettare falsi e capziosi argomenti mentre si va dritti per provvedimenti insensati ed autoritari segnati da motivazioni apparenti , mentre la gente , di fronte ad un lavoro encomiabile di denuncia pubblica, stà prendendo le misure con il tema dell'oggi : una alternativa epocale a poteri deviati ed oligarchie, per una società a dimensione vera umana e per una politica ricostruita dal basso come il nostro giudice và predicando e mostrando . L'utopia può divenire realtà ?!?! a breve ne avremo la conferma, o meno. Nel frattempo il Governo del "golpettino " e il rinnovo della carica Presidenziale della Repubblica, evidenziano misure e scelte "estreme " che mettono ulteriormente allo scoperto la multinazionale trasversale delle massonerie, e la paura dei poteri forti ( sempre meno forti, in realtà, e sempre più costretti a gestire in emergenza vicende e fase storico politica ) .
Vorrebbero far calare il sipario in maniera ridicola e tragica su una vicenda che ha dell'incredibile e che per certi versi sembra Kafkiana. Ma è sempre più impossibile.
Gli elementi di un feuilleton fin siecle ci sono tutti e il mix che ne deriva è davvero esplosivo. Cerchiamo di ripercorrere a grandi linee questa intricata quanto assurda vicenda iniziando dal principio.
Nonostante la sua "cristallina" militanza a sinistra che certamente non mette in discussione la sua fede politica, all'interno di Magistratura Democratica i suoi ex compagni non sono poi così solidali con lui e le sue prese di posizione non sempre sono seguite ed apprezzate, quasi vi fosse una differenza impalpabile ed a lui incomprensibile . Ma lo stimano e lo temono e ritengono "ingombrante ".
Adesso immaginate quello che deve aver provato una persona di questa fatta quando, esperto in vari settori, anima riconosciuta per doti organizzative e di informatizzatore delle attività giudiziarie, da anni in conflitto con una area tanto lontana e avversa quanto apparentemente vicina, a cinquantatre anni , all'improvviso, scopre un nuovo mondo di nefandezze, di raggiri, di violenza e quel che peggio di applicazione di mezzi e sistemi di condizionamento e di riduzione di persone in uno stato di servaggio e schiavitù anche psichica. Come una voragine gli si aprono davanti chiavi di lettura e scenari grotteschi impensati, mentre da sempre criticava consapevolmente andazzi coperti e trasversalità , senza averne però colto il profondo ed occulto humus, ma per assenza di informazioni e conoscenze ( nascoste queste a tutti, esotericamente anche , ma in nome del segreto militare di Stato anche ).
La sua ultima compagna di allora , che viveva in una palazzina all'interno della Cittadella della Cecchignola la sede di diversi e importanti Comandi militari dell'esercito italiano ma anche di civili abitazioni destinate ad ufficiali e sottoufficiali militari, era stata oggetto di una serie di trattamenti di condizionamento mentale esercitati attraverso alcuni programmi speciali studiati prima nei lager tedeschi e poi ulteriormente sviluppato e perfezionato dai servizi americani che di quei programmi si erano impossessati. Il giudice Ferraro, insospettito da strani movimenti che avvenivano nel condominio in cui era l'appartamento che condivideva con la compagna, e dopo aver sommato decine e decine di dubbi e rilevazioni di fatti e circostanza poco chiare ( che chiama ironicamente i cento indizi zero ) decise di procedere ad una serie di controlli attraverso la registrazione compiute con un computer portatile lasciato apposta acceso all'interno della abitazione in cui viveva nella Cecchignola con la compagna ed il figlio dodicenne di lei. Il risultato fu devastante: a precisi comandi vocali impartiti da alcune persone il soggetto si trasformava completamente e compiva atti e poneva in essere comportamenti davvero umanamente degradanti. In queste situazioni off limits venivano coinvolti, oltre ad altre persone anche dei minori su cui si consumavano degli atti di pedofilia e di violenza morale e fisica.
E' ben vero che la procedura usata ( registrazione ambientale ) non era conforme al dettato della legge, ma per il principio giuridico dell'urgenza e dell'urgenza che la situazione richiedeva i mezzi usati diventano, de iure, leciti ed ammissibili.
Dimesso certificando la sua sanità di mente ed un mero episodio di "psicosi" transeunte, "senza altre indicazioni", da "eccitazione reattiva" capirà poi che era finito nella struttura ospedaliere "sbagliata", cioè non organica al grumo deviato e pericoloso che aveva agito, come confesserà ai suoi avvocati, a distanza di tempo, lo stesso primario della struttura intimidito e preoccupato.
Al lavoro sino al giorno del suo sequestro, in ferie con domanda gestita dal suo personale che scioccato testimone della operazione lo aveva affiancato e sostenuto, tornato in servizio lo stesso giorno delle sue dimissioni , e continuando a lavorare con la fatica suppletiva comportata dalla tortura chimico farmacologica inflittagli e costantemente monitorata ( analisi del sangue ) verrà lasciato "tranquillo " come un leone ferito nella grotta, sino al febbraio q2010 quando scoprirà che addirittura ad un primo avvio tentato di una procedura per dispensa, con richiesta subito archiviata, era succeduto un secondo avvio di dispensa da lavoro. Capirà allora quale fosse la posta in gioco, che si voleva eliminarlo dala magistratura e che non si sarebbe fermato il coagulo che aveva agito sotterraneamente , chissà da quanto tempo . Nel luglio del 2010 si concluderà la seconda procedura con un nulla di fatto , archiviata anche questa per assenza di elementi, mentre continuava in silenzio a lavorare come sempre e dovendo anche chi si era attivata dovuto ammettere che tale era la situazione lavorativa del giudice Ferraro.
Dall'agosto del 2010 l'indomito giudice , ripartirà, scegliendo la via della verità e della legge, ricostruendo minuziosamente dati, fatti, ascendenze, rapporti , e poi , con ausilio di due avvocati coraggiosi, arriverà letteralmente ad incastrare il primario del Santandrea con sue ammissioni inequivoche .
Nel frattempo tra minacce e pressioni, avvertendo come suo costume di magistrato impegnato , i colleghi di ufficio, scoprendo però che il livello di omertà o partecipazione non passiva era più esteso all'interno dei vertici della Procura, di quanto avesse potuto immaginare arriverà sino al gennaio 2011, Lì una ennesima riapertura del procedimento per "dispensa", per intimidirlo od eliminarne definitivamente la "ingombrante " e "autorevole " presenza. Ricostruirà anche le ragioni personali e antiche, antefatti da lui sottovalutati, da persona sana e serena , non in grado nemmeno di pensare a complotti orditi, allucinanti ed assurdi.
La mossa di denuncia dei vertici della Magistratura romana alla Procura della Repubblica di competenza, cioè quella di Perugia, fu un atto dovuto: la pratica è giacente e ragionevolmente in via di completo insabbiamento come da miglior copione in materia.
Come al solito certe situazioni ti cambiano la vita: aprono orizzonti sconosciuti ed impensabili, distruggono certezze, credenze, rocciose certezze ideologiche ed aprono gli occhi mostrando che le persone per bene, oneste, probe e solidali non hanno colore, non hanno appartenenza politica od ideologica..
Nel frattempo il giudice Ferraro è stato fatto oggetto di attentati e di una campagna di diffamazione sorda e sotterranea: gomme tagliate al camper, telefonate minatorie, furto del camper medesimo, ma soprattutto la reiterazione del provvedimento di sospensione dalla professione di magistrato ed infine la dispensa dal servizio.
Ma la sua impostazione e battaglia , niente affatto individuale,ha fatto crescere la sua notorietà e la stima di lui in svariato ambienti mentre un lavoro informativo e formativo durato un anno e mezzo stà dando primi corposi frutti nel paese ed ha tagliato tagliato trasversalmente istituzioni e forze politiche "decompatimentando " , come lui ama dire ( mettendo tutti a conoscenza di tutto, soprattutto nelle parti delle istituzioni che invece lavorano sulla "compartimentazione " e/o compartimentate , cioè tenute all'oscuro di vicende e di informazioni generali o dialtra specialità ) .
youtu.be/vTcz7yGg-2c ( ah bèdèlta dài )
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LO STATO SOCIALE, LA MAGISTRATURA E IL CAVALLO DI TROIA
UNA "SILENTE" STRATEGIA EVERSIVA NON CONVENZIONALE. UN INGANNO TRA I PIU' SOFISTICATI IDEATI E REALIZZATI, DA TREMILA ANNI A QUESTA PARTE
Qualcuno avrebbe mai osato immaginare , da persona sana serena ed equilibrata , solo qualche decennio fà, che le nostre società occidentali ed in particolare l'"Italia" democratica, sarebbero state fatte slittare, lentamente, verso un finale modulo di Stato autoritario a dominio di "casta" , usando anche la stessa piattaforma di espansione sociale dello Stato e la trama di diritti e doveri, per un dominio e controllo diffuso ?!?!
E anche solo tre anni fa, chi avrebbe potuto ipotizzare che l'iper-liberismo dell'era della crisi strutturale dell'occidente, una sicura pratica smascherata del potere economico finanziario puro, avrebbe potuto costituire, al contempo, lo specchietto che distrae persino i critici più impegnati dall'analizzare movimenti più profondi e una sotterranea eversione, articolata da tempo con altri strumenti ?!?!
Controllando la funzione giudiziaria dal suo interno (1) , e la stessa possibilità di prospettazione dei fatti e gli uomini nei luoghi sociali e di vita e segnatamente nelle famiglie ( 2 e 3), si sarebbe potuto realizzare e "conchiudere" il potere totalitario perfetto, sotto l'involucro democratico, apparente .
La sfera socio economica e politica del nostro paese, già in mano da tempo al potere finanziario, perlopiù eterodiretta e comunque ben condizionata attraverso la strategia dello svuotamento delle sovranità nazionali, , poteva comunque arrivare a sfuggire, sotto vari aspetti, al controllo, ritenuto necessario per mantenere salde le redini del vero potere .
Lo stesso permanere del (mero) involucro democratico poteva riservare sorprese, nonostante la vasta congerie di metodologie e tecniche per condizionare e gestire il consenso e il voto. Non tutto è prevedibile e controllabile, e la mera selezione di quadri , utili idioti e lo svuotamento dei partiti tradizionali poteva non bastare.
Ecco la ragione primaria di una strategia eversiva strisciante, nascosta, aggiuntiva, forse la piu' sofisticata mai ideata e realizzata nella storia della umanità ( dopo il cavallo di Troia ) .
Scriviamo di una variante radicale del modello eversivo base della P2, sostituito negli uomini ed integrato nelle metodologie e pratiche.
Questa diffusa strategia eversiva non convenzionale, è andata incidendo, contemporaneamente su assetti dello Stato, corpi sociali, individui e valori, destrutturando sotterraneamente anche i punti di riferimento ideologici, ed aggredendo sinanche i punti di riferimento etici e religiosi.
A parlar di questo si fa ancora "peccato" ma, ( anche oggi, che il Giulio nazionaldemocristiano è morto alla veneranda età di 94 anni ), ci si azzecca.
1. IL PERCHÈ "TECNICO " DI UNA STRATEGIA BEN PIU' ARTICOLATA, DI SECONDO LIVELLO E SOTTERRANEA . COME TI NASCONDO LE COSE E INCARTO REALTA' E PERSONE .
Vari ordini di motivi potevano indurre a questa sofisticazione progettuale: primo tra tutti il crollo e la crisi strutturale economica previsti, da lungo tempo, per i paesi occidentali e segnatamente mediterranei ( nella ignoranza dei boiardi , professori e politici utili idioti, ma questa è una altra questione ) e perciò la conseguente prevedibile incontrollabilità degli effetti socio politici della crisi "epocale " .
Nel consesso del BILDERBEG 2009 prevalse poi la scelta del default strisciante, e di prender tempo per la crisi strutturale . Le strategie autoritarie e repressive tradizionali ( gendarmerie sovranazionali, strategie geopolitiche militari ) e quelle politico-economiche , ( MES , patto di stabilità e via discorrendo ) dovevano essere perfezionate ed attuati i presupposti in Europa.
Nel frattempo ciurme di stolti, accolite di funzionari e politici deacculturati , avrebbero sprecato fiumi di inchiostro e oceani di parole su Stato sociale e Neo liberismo, su capitalismo e socialdemocrazia, comunismo e fascismi , su diritti e doveri sociali, e su destra , sinistra e "centro " come nei baretti di periferia della fine degli anni sessanta .
Gli "anticapitalisti " , avrebbero inneggiato con tonnellate di argomentazioni logico formali e valoriali al necessario superamento del Signoraggio indicando la panacea e la risposta nella costruzione di una moneta sovrana del popolo, e neanche tutti in buona fede .
E tutti i "liberi " giù a denunciare milizie sovranazionali, politiche internazionali etc senza poter cogliere dinamiche e meccanismi profondi, appositamente incistati in profondità.
Quel che contava, e che era stato previsto, è che nessuno si sarebbe perorato di contrastare la trama più intricata e meno appariscente, e la lunga marcia sotterranea che la doveva accompagnare .
Geniale . Persino le scelte e gli obiettivi visibili, le analisi critiche puntuali, sarebbero serviti da distrazione e copertura : persino parlare di moneta sovrana sarebbe stato ininfluente . Indicare, elaborare , declamare l'esito finale storico economico della moneta sovrana quale alternativa , avrebbe comportato uno strabismo utile : scambiando la cura del male per la realizzazione utopica del bene unico da "realizzare" , nessuno si sarebbe addentrato nella anatomia del tumore diffuso e nell'incarnato autoritario che si andava capillarmente consolidando, mediante una precisa e cadenzata articolazione .
Come a dire: sconfitti in partenza. SE non individui le articolazioni e i terreni del dominio realizzato progressivamente, puoi solo sollevare la bandiera alternativa e citare lo slogand, puoi "indicare" solo "scelte " economico radicali ed alternative .
Ma dei rapporti di forza e strumenti di disaggregazione del fronte , potente, e dei fondamenti sotterranei articolati e del pari potenti, neanche a pensarci . "Quisquilie" : per risolvere il problema basta aver risolto il problema o indicare la risoluzione del problema ( il capitalismo finanziario ) nella risoluzione del problema ( lo Stato sociale sovrano che emette moneta ) . Persino la ovvia strategia economica alternativa, ridotta al conio statale , nelle prospettazioni più infantili , avrebbe contribuito a a non concentrare le analisi anche su quel che cementa il controllo deviato dei poteri dello Stato e di questi sulla società, in forme diffuse .
A nessuno sarebbe mai venuto in mente che occorreva disarticolare la trama sotterranea inventando strategie complesse, nuovi strumenti e dando nuove informazione e chiavi di lettura .
Solo un insieme di iniziative chirurgiche, terapeutiche e "farmacopaiche " poteva e può far riprendere il corpo sociale ed istituzionale malato, mentre indicare al corpo, solo, quale meta raggiungere o quali scelte non fare o rinnegare , è pressochè INUTILE ed anzi deprimente .
E per quei pochi cui fosse venuta in mente o che avessero anche solo accennato a realizzare una strategia informativa, formativa e politico storica del tipo necessaria, era pronta la strategia sotterranea medesima, nella versione violenta autoritaria o criminale non visibile. Ma vi era ed è anche la variante disinformativa e della delegittimazione: lo scatenarsi di soggetti, fomazioncine , personaggi che miscelando false informazioni e idee totalizzanti ( persino quelle giuste ), da una parte avrebbe continuato a distrarre, dall'altra avrebbero aumentato la possibilità di disarmare denigrare e disinnescare informazioni e soggetti avveduti .
Di qui non tanto e solo "l'etichetta complottista ", ma anche le pratiche e attività complottiste persino in buona fede, enfatizzando le teorie ingenue ( e quelle in particolare metodologicamente errate ) dei complottisti a "d.o.c." .
Solo di emergenza viene armato il meccanismo sotterraneo che prevede il colpire soggetti e intellettuali consapevoli , solo quelli e solo quando veramente "pericolosi ". perchè gli altri, e loro stessi nel coro, non solo possono, ma debbono blaterare, e più chiasso fanno nel chiuso dela stia e meglio è. .
Fondamentale l'opera di addetti alla confusione o specificamente alla "deliroidizzazione" di una intera area e fascia di persone, mediante introduzione di concetti e analisi illogiche , fondate su presupposti radicalmente erronei o inventati o costruiti ( ad arte e da terzi ) e su informazioni manipolate, neanche tanto accuratamente, che è meglio .
Per non lasciar più dubbi attribuiamo questa valenza ad esempio alle strampalata tematica della " Sovranità individuale " e delle "autodichiarazioni" di esenzione dagli Stati e dagli ordinamenti , ed alla abborracciata attività di gruppi recentemente deliranti sulle torture elettromagnetiche e sullo stalking: uno spunto forse da verificare, e filmini con persone stranite che mostrano "ponfi" sulla pelle e parlano di cause altamente tecnologiche per "fatto ipotizzare " o racconti pieni di dettagli assurdamete assemblati senza costrutto e senza alcun valore "cognitivo" quasi a verificare se qualcuno ci caschi. .
Quel che non ci spieghiamo è come si sia potuto pensare di tirare dentro, nel fango ipotetico della delegittimazione, persone di solido livello e calibro, e come non si sia previsto che occorreva inventarsi ben altre trappolette e sgambetti . Ci siamo dilettati peraltro a raccogliere dati scritti ( da altri e documenti, che illustrano niente altro che le modalità di queste strategie "infantili" mirate anche " ad personam " ).
Ma riprendiamo il filo più generale. Quale strategia sotterranea ?!?!
2. IL DIRITTO IL FATTO IL GIUDICE LO STATO.
Un noto brocardo latino recitava " da mihi factum tibi dabo jus" : dammi il fatto e ti darò il diritto . Alle università insegnano che il giudice da la regola del caso concreto. In realtà la frasetta indica (riaggiornata ) molto di più.
Il diritto vive attraverso l'interprete-giudice che è il cuore di ogni ordinamento e sistema statuale. L'interpretazione sistematica crea il diritto e lo attua. Senza essa non c'è Stato , non c'è diritto. La giurisdizione ed il giudice sono il perno esistenziale e coessenziale del tutto . Le leggi cambiano, potremmo dire , i giudici restano.
Poi c'è la interpretazione e prova del fatto. Anche questa affidata ai giudici.
La valutazione e la congruità della valutazione dei fatti è però altresì affidata alla logica oltrechè al sistema di prove .
E la prospettazione , proveniente da esseri umani, si presta ad un vaglio di logicità anche esterno al momento giudiziario.
Gli uomini possono poi essere invischiati in trame diffuse di controlli ed interventi non solo nei regimi dichiaratamente totalitari, ma anche nelle società "democratiche" , basta attrezzarsi ed avere lucido l'obiettivo .
3. LA TRIPLICE MORSA: A. CONTROLLO DELLA MAGISTRATURA ED INVERSIONE DELLA FINALITA' DELLA GIURISDIZIONE
Un "geniale" progetto poteva intravedere sul piano teorico e strategico la possibilità di controllo a tenaglia della "realtà" ( il fatto prospettato e chi lo prospetta ) e della norma applicata ( il diritto che diventa ordine e precetto imposto del caso concreto ).
Si poteva ottenere il risultato finale ( strategico) , per un verso occupando sistematicamente la giurisdizione a partire dagli incarichi direttivi, con servitori fedeli pronti a deviare il loro ruolo, e per altro verso intervenendo in parallelo con strumenti vari sulla prospettazione dei fatti e sulle persone che li prospettano .
Ma perchè ingegnerizzare una simile attività di lunga durata ?!
La risposta mi appare non difficoltosa: le democrazie per quanto controllate, condizionate eterodirette e gestite , presentavano sempre il pericolo della possibilità del formarsi di una volontà popolare non gestita sufficientemente e il controllo ( reso difficoltoso da INTERNET ) della informazione e delle opinioni "collettive" non basta .
Occorre perciò una diffusa e sistematica capacità di intervento sugli individui, mediato anche dalla autorità pubbliche, usando la medesima trama di interventi e tutela sociale, ma invertendone la funzione: lo Stato sociale che si ramifica a tutela in realtà rfinendo per colpire ed attenzionare e controllare chiunque " per conto massonerie " ( una mostruosità ! ).
Il tutto può realizzarsi perciò nel più grande degli inganni , perchè la diffusione di strumenti di intervento e l'uso dei diritti contro le libertà, l'ingresso nella sfera di libertà dell'individuo in nome dell'interesse pubblico o di diritti e doveri si presenta inappuntabile, perfetto .
A nessuno sarebbe potuto venire in mente di contrastare la trama di interventi sociali e controlli , dell'espandersi dei diritti e delle tutele , pensandone un possibile uso sistematicamente invertito.
Ma se anche qualcuno lo avesse pensato, sarebbe stato agevolmente imbozzolato nello schema del folle delirante .
D'altronde additare quale pericolo il coltello , quando esso ha varie necessarie ed utili funzioni, indipendentemente ed oltre quelle delittuose , sarebbe stato necessariamente errato .
DI qui il primo riconoscimento di strategia totalitaria perfetta, addebitabile a un percorso del genere ed il merito, "criminale " , dei gestori consapevoli.
E qui il secondo riconoscimento "criminale " : dalla ricostruzione storica delle tappe si evince che alcuno hanno sapientemente e metodicamente costruito una vera rete intrecciata tra magistratura servizi socio sanitari e psichiatria e, allevando psicologi educatori, laureandi e formandoli indefessamente , mentre costruivano piccoli imperi economici privati, hanno realizzato un vero e proprio intrico di attività, interventi e presenze , pronte ad essere mobilitate in ogni momento . Ma anche la copertura esterna del ruolo e delle attività diremmo "meno commendevoli ed occulte".
Tipicamente : in materia di pedofilia, satanismo , devianze sociali in prima fila e col convegno ed il libro da stampare pronti Luigi Cancrini e Tonino Cantelmi. Sì il Luigi che ha rivendicato la trappola del maggio 2009 ( vedi diario manoscritto di Gino Ferraro ), responsabile scientifico della comunità SAMAN ed intervenuto spintaneamente sulla "vicenda Cecchignola" agli albori , ed il Tonino che ha scritto che Paolo Ferraro ( per aver denunciato sette esoterico parafiliache legate ad ambiti civil-militari, fornendone le prove anche audio, ormai pubbliche ) sarebbe "inetto al lavoro di magistrato " ed affetto da patologie, letteralmente inesistenti ed assolutamente incompatibili con la notoria identità del medesimo.
Francesco Bruno , caduto in "disuso " , il giovane Ferracuti esaurito brillantemente un ruolo da criminale ideologico nel maggio 2009 ( si veda il NEMORIALE e la "relazione" consulenza fornita ai colleghi del Sant'Andrea ) nella concreta vicenda, Paolo Girardi, primario , liberoo stoppper a sua volta dichiaratosi impaurito e preoccuato per le "persone pericolose che aleggiavano nelle vicende .
Una allegra cordata psichiatrica che ovviamente potremmo implementare ed intrecciare con la omologa "giuridica" .
3 bis. IL SUPERAMENTO DELLA STRATEGIA PIDUISTA PRIMITIVA
Il superamento della strategia piduista primitiva , ed il conflitto tra due "generazioni massoniche " è ora già spiegabile più agevolmente .
La P2 attraverso il progetto di "rinascita democratica " si proponeva il controllo degli organigrammi essenziali di vertice e della informazione attraverso televisioni, quotidiani e periodici, e della politica , ideando persino la artificiale costruzione di partiti : obiettivo consueto la eliminazione delle garanzie e dei diritti legati al lavoro ( che lì si giocava ancora la partita principale negli anni settanta ).
IL percorso fu intercettato storicamente e superato , e la filosofia della trama tradizional-massonica è in una quota pare non secondaria rimasta dentro le concretizzazioni di un ricco imprenditore del terziario , italiano , ora sconfitto.
Non sappiamo quanto la sconfitta sia dovuta ad un vizio di originaria illegalità nel percorso di potere , od alla forza dello scontro tra un capitalista nostrano ed i poteri forti finanziari internazionali, od alla ascesa di nuovi "fratelli", pretermessi ma giù arruolati proprio dalla fine degli anni settanta in poi . Opiniamo che vi sia un po' di tutto . Meno che la differenza politica destra-sinistra o liberismo conservatore e democratici : quantomeno due etichette inutili e chiavi "fuorvianti " .
3 ter. LA SCALATA DELLA CORDATA NUOVA NEI GANGLI DELLA MAGISTRATURA
Certo un percorso del genere tanto complesso da essere inizialmente ideabile solo per grandi linee formali, richiedeva , un controllo pressochè sistematico e comunque continuamente rinsaldabile dell'insieme o di quote essenziali di giudici e della funzione giudiziaria a partire dal piano ordinamentale ( nomine ed incarichi) , e poi un sistema normativo orientato e diretto a creare e rinforzare la trama di poteri diffusi necessaria nella società e nelle istituzioni tutte . Restava a monte il condizionamento e convogliamento prima, e il controllo poi, necessario, della politica e del potere di legiferare.
I partiti dovevano essere definitivamente allontanati dalle loro radici sociali e popolari, la Politika condizionata irretita ricattata e controllata, la informazione e cultura depotenziate e controllate , televisioni e giornali di importanza nazionale asserviti o quasi . Possiamo allora senza dubbio di smentita affermare che la strategia P2 è la semplice piattaforma della ulteriore e più articolata strategia .
Poi occorreva far rientrare la svolta democratico costituzionale della magistratura, avvenuta a cavallo tra gli anni sessanta settanta infine perpetuatasi sino agli anni ottanta , mentre c'era la resa dei conti tra la vecchia massoneria infiltrata in modo tradizionale e la nuova schiera, implacabilmente insinuantesi con metodi vari ed efficienti, anche da criminalità organizzata "sofisticata " .
Nel linguaggio "neutro" della nomenklatura di apparato di MAGISTRATURA DEMOCRATICA : "la sezione romana " da " normalizzare " e ridurre alla ragione ( dell'apparato vincente ) .
Questa svolta è databile a cavallo degli anni ottanta e novanta, il varco si aprì con TANGENTOPOLI ( nata non certo solo a tavolino, come le versioni ingenuo complottiste o della vecchia schiera P2 indicano talvolta ) e vi fù una accelerazione dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio. Nello Rossi, ad esempio, chiosava nel '96, ( quando si venne alla prima resa dei conti con i veri" magistrati di ispirazione "democratica ") che vi era stato il passaggio irreversibile da movimento ad "organizzazione " .
Ma non indicava … che tipo esatto di associazione organizzata .
Non gradirono allora la mia lettera pubblica ed articolo di dura critica sul Manifesto .
Ma la partita si doveva giocare sull'orientamento sapiente del sistema e tessuto normativo, mentre ferveva lo scontro, con la legiferazione furbesca dell'ancient area pidduista e neoliberale all'italiana, tra apparenti democratici di sinistra e neo liberali simulati, e procedeva quella che sarebbe oggettivamente divenuta, per fatti concludenti , e senza chiosare inutilmente sulla possibile premeditazione, la offensiva giudiziaria.
E' nostra precisa opinione a riguardo che il fianco fù prestato , che i fatti di reato eccome se vi erano e che trappole furono anche sistematizzate, ma che la chiave di lettura è molto più semplice del prevedibile.
Agli stessi massoni della vecchia guardia P2 ed alla cordata nazionale mai sarebbe venuto in mente un uso così spietato e sistematico delle metodologie ed attività coperte da parte dei " cugini " di "sinistra" apparente o matrice catto-massonica omologa. C'è chi dice anche che neanche ci si sia resi conto sino in fondo che gli operatori sotterranei ed occulti, mentre condividevano e trattavano , tramavano e colpivano . fossero perdipiù la emanazione di aggiornate strategie delle medesime matrici internazionali .
Non accredito questa versione e ritengo che si sia sottovalutata la forza disgregatrice e potenza organizzata delle nuove cordate .
E che la vecchia cordata abbia solo rincorso e abbia tentato di "ingarellarsi" con la nuova guardia, usando i medesimi metodi e strumenti di base . Ma anche lì alcune differenze qualitative non secondarie, hanno giocato un ruolo importante.
4. LA TRIPLICE MORSA: B. CONTROLLO TOTALITARIO DEGLI INDIVIDUI ATTRAVERSO LE TRAME ED ARCHITETTURE ISTITUZIONALI E PROFESSIONALI CHE ACCOMPAGNANO L'ESPANSIONE DEI DIRITTI E DELLE TUTELE .
Progettando diritti e parlando di istituti, alcuni miravano ( silenziosamente ) ad un risultato che valutiamo opposto rispetto ai fini dichiarati e potenziali .Una volta appresa la chiave di lettura, dai fatti, tutto torna.
Una vicenda , fra tutte, a titolo di mero esempio che vede a braccetto la "magistratura democratica" vincente e "psichiatria democratica" .
L'invocazione sin dal '97 e dal '99 della legislazione sull'Amministratore di sostegno, un istituto a "beneficio dei bisognosi, minorati, di tutela".
Nel 1997 se ne argomenta la necessità affinchè non si parli più di "roba ma di " quotidianità " " soprattutto oggi" (?!! ) " che si vanno svuotando gli ospedali psichiatrici ", usando un argomento formale evidentemente strumentale, non fosse altro per clamorosa tardività, che nascondeva una idea di ingegnerizzazione sociale mediante uso mirato o più diffuso del necessario ( 1 ) . A ipocrita difesa finale si temevano le troppe "interdizioni " .
Nel 2004 la legge approvata dal Parlamento sull'amministratore di sostegno , nel 2008 il potere assoluto di certificazione sulle "patologie" ai medici psichiatri, negli anni 2000 la strategia che ha colpito una serie di soggetti vari, magistrati accerchiati, utilizzando lo strumento antico e rivisitato della distruzione degli individui mediante l'antico potere allineato, che oggi assurge a vertice e coordinamento di attività. Nel 2012 il DSM V , che espande il vaglio di criticità mentale praticamente a tutti gli aspetti del comportamento umano ed alla sfera di condotte e reazioni che se non patologiche sono fisiologiche ( come dire l'identità umana in mano al profilatore psichiatra con ventaglio di discrezionalità tale, che neanche i parroci di paese nel medioevo avrebbero potuto immaginare ).
Poi centinaia di denunce in tutto il paese sull'utilizzo deviato e sulle nomine dell'amministratore di sostegno a fini diversi dal "sostegno".
All'orizzonte vi era, ed emerge oggi in modo eclatante , la concettualizzazione ed applicazione concreta di istituti finalizzati ad un controllo sociale autoritario deviato e diffuso, anche, dove psichiatri, psicologi, educatori ed assistenti sociali sotto l'egida dei primi e magistrati di settore "sensibilizzati" o plasmati attraverso informazioni e nozioni "manipolatorie" , entrano in modo deviato e deviante nelle sfere individuali, talvolta condotti per mano alla finalità della distruzione e del controllo di soggetti attenzionati .(3)
E abbiamo precisi riscontri di totale inconsapevolezza di alcuni giudici, dello stupore e dolore di altri, resisi conto di essere stati sostanzialmente strumentalizzati ed utilizzati .
Potenza dello strumento e della strategia .
Un DEDALO accuratamente costruito mediante controllo di professionalità, ruoli, interfaccia con le componenti della magistratura più "consapevoli " e motore , e un uso spregiudicato delle occasioni degli strumenti e degli ambiti , "di tutela " .
Sì perchè si trattasse di conflitti genitoriali, di minori o conflitti parentali, e di soggetti speciali o soggetti ordinari le logiche degli interventi , accuratamente teorizzate a monte , indicano un principio di sottrazione, di intervento sociale autoritario, o una pratica di favoreggiamento di soggetti con pedigree cari alle nuove cordate . La trama degli interventi attuati disegna una giurisdizione che crea dolore , danni , orienta scelte ingiuste e lo fa con argomenti soavi e spesso sul piano meramente formale difficili da contestare .
Negando la alienazione genitoriale e proponendo la chiave di lettura del'insensato e disistimabile scontro tra genitori, e la necessità di sottrazione al conflitto dei minori, ad esempio, si ingenera un fenomeno di adduzione dei minori verso case famiglia ( e business relativo) ma anche verso pratiche e situazioni non note nelle case famiglia o come emergerà di recente, verso situazioni "comunitarie" addirittura criminali, e ad alto livello fatte oggetto di sponsorizzazioni e coperture .
Come nel caso eclatante, di portata europea, del Forteto.
E abbiamo raccolte prove e un paio di racconti su situazioni di conflittualità addirittura gestite , per inserire nel circuito ben oliato e strutturato anche magistrati.
Dietro sempre il medesimo circuito di psichiatri e i nomi che ricorrono nelle note vicende denunciate da chi scrive.
5. LA TRIPLICE MORSA: C. IL TERRENO INVERTITO DELLA SALUTE PSICHICA, DEI DIRITTI DEI DEBOLI E SOCIALI, DEI RAPPORTI ECONOMICO SOCIALI TRA INDIVIDUI . LA CENTRALITA' NEI RUOLI , IDEAZIONE E PRATICA DI ALCUNI SETTORI DELLA PSICHIATRIA DI APPARATO, "SOCIALE " .
Sullo scenario incombe la proposta di nuova normativa sui T.S.O. Trattamenti coattivi ospedalieri, formalmente per malati psichici in grave stato e in situazioni urgenti, che, da strumento eccezionale e transeunte , sottoposto al meccanismo della doppia certificazione, ordinanza del Sindaco e verifica di legittimità della stessa, ed operativi per periodi di sette giorni rinnovabili con un limite breve, diverrebbero nelle comuni intenzioni dei "proponenti " uno strumento di neo-carcerazione psichiatrica semestrale rinnovabile, sino ad un anno, e poi rinnovabile (come ovvio ) sulla base di una sola certificazione a monte, addirittura di un solo medico .
Altro che diritti e salute : la presa del potere degli psichiatri si apparato e di sistema che lavorando a stretto contatto con il circuito giudiziario , nel frattempo strutturatosi per agevolare la "tendenza normativa " , avvierebbero la stagione definitiva del controllo sociale di tutti gli individui ""certificati " . Qualunque obiezione formale o del tipo " bisogna vedere caso per caso concreto" crolla miseramente, dinanzi ad un quadro storico così nitido e chiaro .
Eclatante come è ovvio, e da citare, la vicenda di chi scrive oggi, autore della denuncia su attività nate per "ovviare" alla consapevolezza e denuncia di fatti di grave portata accertati direttamentel
IN questa vicenda sono stati visti alì'opera coaguli e cordate di potere legati a quello che oggi chiamiamo ( per conferire anche immaginifica consistenza ) il grande progetto deviato: ma "visto da vicino " appare il concentrato di attività criminali di stampo mafioso poste in essere da colletti bianchi deviati con basso profilo umano ed intellettuale, ma posizionati nei posti chiave, secondo scelte e tappe ben ordinate .
6. MA CHI VUOLE E CHI PERSEGUE STRATEGIA E PROGETTO AUTORITARI E TOTALITARI LO FA' PER MOTIVI IDEOLOGICI, PERSONALI, DI ARRICCHIMENTO E POTERE INDIVIDUALE O DI GRUPPO, O VI E' UNA "ALTA" STRATEGIA ?!?!
Non ci piacciono le semplificazioni e gli "pseudo " spiteti : " Complottista " . Ne a me né a vari amici ( preferirei sorelle e fratelli ) stimati, che si arzigogolano intellettualmente per dare un senso interpretato a tutta la congerie di nefandezze che stanno annientando l'Italia .
Ma è certo, anche grazie alla grandediscovery, che vi sia un nesso visibile tra fenomeni ed attività criminali e strategie di respiro, quale quella che emerge dai fatti che abbiamo sopra solo delineato .
Legare i tasselli sol perchè contigui sarebbe arbitrario , ma certo è che tra attività pedodofile e trattamenti finalizzati in ambiti parafiliaci ed esoterico militari, coperture eccellenti di psichiatri e magistratura di elite ( anche essa ) o non, andazzo generale della giurisdizione e crisi politico economica e sociale vi è un rapporto di diretta proporzione ed entrano in gioco stessi nomi, stesse dinamiche, stesse procedure di intervento, reazione punizione e così via .
Porsi la domanda è sensato , visto che di corpi o gruppi comunque di elite sociale si tratta, con l'ovvia partecipazione di altri soggetti in vesti necessitatamente non comprimarie ( belle donne di matrici sociali "diverse " ad esempio o bambini di etnie varie ) perchè appare evidentemente tratteggiata una elite di casta trasversale con un sistema di "antiregole " autògeno, che gode di impunità per ragioni oltrechè militari o di altri segreti, anche socio storiche .
Ma nel dirlo si fotografa semplicemente la realtà. Non ci limitiamo perciò a riaffrescare una parete già tinta con il medesimo colore scuro da "socio antropologia" delle patologie di casta, che toglie spiegazioni visibili e tracce di ben altro.
C'è già chi lo fa, dando disordine nelle informazioni, e miscelandole in un purpuree destinato ad annacquare le coscienze dinanzi alla ineluttabile attitudine universale delle caste antiche a farsi i "c....i " loro. Vi è poi, in aggiunta, la "venerata" attenzione a simbolismi e numerologia ( quelle che io chiamo le pulsioni tribal-primitive di mezzi ominicchi di "grado " alto, nelle scalette intermedie di una infantile piramide ) .
7. LE PROVE, TRACCE E CONFERME DI UNA ORCHESTRAZIONE CONDIVISA. Il FORTETO, TRIESTE, CECCHIGNOLA, ASCOLI PICENO
Partiamo da una vicenda emblematica
Il Forteto , comunità giovanile ispirata al modello Jugendstadt, dove "accolti" minori, ivi inviati da servizi sociali e tribunali dei minori , venivano violentati anche e maltrattati e, dietro la facciata della comunità agricola, educati ( con la pratica ) al modulo omosessuale ed alla irregolarità o non accettabilità del modello eterosessuale, non sarebbe niente altro che una realtà deviata, se non fosse stato, per quaranta anni, molto di più .
Sponsorizzazioni politiche di sinistra "di apparato " , presenze di politici ed intellettuali, giudizi entusiasti di psichiatri e professionisti, finanziamenti di banche e altre coperture eccellenti, quando pure i sassi conoscevano le condanne di Fiesoli, e la condanna dell'Italia per aver nascosto la condanna, indicano che il FORTETO era un laboratorio ed un centro da tutelare .
Che fosse anche frequentato in visita da politici, qualche magistrato "democratico " e scrittori di una certa area è quasi un supporto argomentativo accessorio . Manco a dirlo, il segretario dell'ormai quasi ex partito Italia dei Valori ( partito definito "dei magistrati" ) fece la prefazione ad un libro sul Forteto .. nel cuore del Mugello …
Un altra vicenda interessante è ovviamente quella arcinota delle attività parafiliaco sessual esoteriche registrate di nascosto da chi vi scrive in abitazione civile frequentata da civili militari di rango e "ragazzini " ,
divenuta emblematica soprattutto per le coperture eccellenti e la interminata sequenza di attività volte ad annichilire e schiacciare ( inutilmente ) il "prestigioso " denunciante , che pure alla data odierna avrebbe perso il suo lavoro di magistrato .
Vicenda peraltro importante perchè accertabili e ipotizzate concretamente tecniche e modalità di intervento sulla psiche di "sacerdotessa" a cavallo tra intonazioni mediovalistiche, condizionamenti e pressioni psichico dinamiche e vero e proprio trattamento mentale a monte secondo parametri psichiatrico militari ( progetto MK.ULTRA ). Il chè la dice lunga su intrecci e strumenti a disposizione dei coaguli, da noi ( questa volta ), "attenzionati ".
Il rinvio a giudizio militare degli ufficiali e sottoufficiali dellacaserma di Ascoli Piceno per ll trattamento delle reclute donna , ed in fondo la stessa ordinanza emessa dal giudice Cirillo per la parte in cui inquadra problematicamente la "situazione ambientale ". integrano e completano il quadro sotto questo aspetto.
A Trieste invece si và ormai alla denuncia pubblica dello strapotere deviato della psichiatria post–basagliana ( eviterei con il "post" di infangare, così come fan loro, la memoria di un intellettuale e medico psichiatra portatore dell'utopia "buona " e democratica e di una pratica ed intuizione che nulla ha a che fare con l'andazzo dell'ultimo decennio in particolare ). Innanzitutto pratiche di interventi e TSO costruite in un circuito chiuso di potere e del tutto ingiustificabili .
Da molti viene poi denunciata la devastazione della pratica diffusa delle "amministrazioni" "di sostegno", "alle tasche degli amministratori e del potere di chi determina e gestisce le amministrazioni dette" .
IL nodo del controllo sociale assoluto e totalitario e del pericolo che l'idea stessa comporta resta , eccome se resta.
E ci sovviene che nel corso delle ormai famose registrazioni ambientali della Cecchignla nel gruppo esoterico parafiliaco militare ( quello dalle coperture giudiziarie eccellenti e della cacciata dalla magistratura di chi ha denunciato il tutto ) qualcuno chiama qualcun altro ( bambino o donna ) "POLPOT " … sarà un caso ?!?!
Anche Trieste quindi. E da Trieste il verbo post basagliano deviato e trasferitosi in alcuni progetti di un nucleo di Psichiatria democratica che di "polpottiano" ha tutto .
8. LE SCOPE E GLI APPRENDISTI STREGONI
Nel frattempo l'istituto dell'amministrazione di sostegno, nonostante tutte le iniziative di diffusione orientata e programmata, va però nettamente fuori controllo, perchè la lezione appresa dagli utili idioti di cordata e kapò legati ad apparati deviati, lo rende nella pratica una occasione di "brigantaggio"coperta e sicura : patrimoni interi e soggetti sani , vengono imprigionati e distrutti, togliendo ai "beneficiati" ( che inaccettabile ipocrisia della parola ), disponibilità economiche e potere di agire, letteralmente invadendo e svuotando la loro sfera personale, infine conducendoli a ricoveri "programmati" ex ante , dietro ad una ipocrita enucleazione di un sostegno "minimo ", per la loro morale e anche fisica lenta distruzione.
E i tentativi di razionalizzazione pubblica e controllo ex post, si scontrano con la indisponibilità di fondi per rendere retribuita la attività degli amministratori di sostegno, altrimenti resa lucrosa in via criminale, in casi ormai noti e clamorosi. Mentre la legge è stata fatta partire senza neanche garanzie di formazione e selezione degli amministratori -
A ben vedere lo stregone ha affidato a Topolino la bacchetta magica, ma le le troppe scope che si moltiplicano senza misura e ritegno sono ingestibili . Non ci vuole "FANTASIA " per capire .
Una antica questione quella dell'inventore del coltello ( per tagliare il pane ) e dell'uso criminale del coltello, ma qui si è ben oltre .
La mafia controlla nei suoi territori la piccola criminalità, ferreamente.
La massoneria o comunque gli autori-ideatori di progetti di tal fatta non controllano l'incremento delle attività criminali deviate, ingegnerizzate, perchè sono ben più tumorali , cioè in grado di autodiffondersi tra i colletti e collettini bianchi affiliati, senza limiti .
Troppi esempi e scempi, li andiamo classificando.
D'altronde anche sul piano istituzionale e politico ed amministrativo , gli effetti autodevastanti della seleziona alla rovescio,delle scalate guidate degli utili idioti , il propagarsi delle concussioni e corruzioni, "democraticamente" uguale in alto come a livello locale, indica un fenomeno di propagazione corruttiva ed autodegenerativo ingestibile e che ha sopravanzato ogni possibilità di intervento "razionalizzatore " .
Nel frattempo stiamo ancora ad interrogarci sulle migliaia di bambini spariti, sui "femminicidi" continuando dinanzi a centinaia di casi insoluti a ragionare del singolo, marito fidanzato uomo violento , pedofilo isolato e cosi via .
E ancora un aggiunto di Procura recita la litania astratta del mercato lucroso, criminale, nella città dove TRCENTO fiori di Loto ( adolescenti zingarelli venivano dati in pasto a circuiti pedofili, ovviamente integrati con ambienti militari). La indagine fu frammentata spezzettata e sostanzialmente innocuizzata , con grande disdoro delle forze dell'ordine , e premi di carriere da avanzamento per anzianità maturata alle tre magistratesse sostituto che la "gestirono " .
Il Sabba delle scope senza controllo imperversa. la Chiesa è messa in ginocchio dalla diffusione di massa di pratiche " Fortetiane " , i politici son irretiti, ricattati ed incastrati, una volta l'uno , una volta l'altro, dagli stessi che organizzano le occasioni o le portano a domicilio .
Accettare che vi sia in giro anche una ideologia e insieme di valori "diversi "e che servano e contribuiscano anche a ricattare ed incastrare od arruolare .. e che questa trama sotterranea rinforzi il controllo di politica , magistratura ed esercito è poi così difficile ?!
Basta cominciare a denunciare fatti e dare prove , imponendone la conoscenza attraverso una militanza multimediale intelligente ed organizzata, e aver chiaro che dalla fine generata e gestita della democrazia si esce , tornando ai valori ed alla Costituzione, se si ha il coraggio di analizzare e contrastare ( anche ) la deriva strisciante gestita e i fenomeni ed attività dei colletti bianchi associati criminalmente per un dominio , che serve ad altri .
Vogliono programmare e gestire l'agenda della storia ?!!? Togliamogliela e cominciamo a diffondere tutti le chiavi di lettura giuste e le analisi corrette .
Hanno la impunità e coperture strutturate ?!?!
Un bel processo stile Norimberga ( con le idee e le categorie del diritto e del fatto a in regola ) e tutti gli incarichi direttivi della magistratura rimessi in circolazione ..
Alla moneta sovrana si arriva anche per di qui perchè di qui la gente capisce, superato lo scoglio iniziale, con chi e con quanto serio problema si abbia a che fare
E non ci si arriva non di certo scrivendo il decimillesimo libro, sempre più sgrammaticato linguisticamente o giuridicamente pieno di castronerie, o redigendo proposte di legge duplicate .
Di questa politichetta ne abbiano fatto abbuffate inutili .
Mentre tra Marx ed Auriti tutto il possibile ed utile serio è stato detto .
Non sarebbe certo un male invece se qualcuno considerasse utilmente lo sforzo che noi abbiamo fatto sinora, ed il sovraccarico di pressioni e violenze subite, avendo scelto di denunciare ed analizzare e far "comprehendere " .
Magia della lingua nella sua radice e matrice antica : una h a simboleggiare ed una parola italiana che indica intelligenza a tutto tondo che circonda e penetra da tutte le parti la realtà, dandone una visione e valutazione profonda e in grado di farne cogliere le varie sfaccettature in modo unitario . (un po' come nella visione tridimensionale interna ed esterna di un solido, complesso , mediante telecamera virtuale che gira secondo una orbita completa e continua, disegnando a sua volta una sfera intorno all'oggetto integralmente illuminato, dentro e fuori ) .
Ciò detto a Grillo con esclusivo grande affetto raccomandiamo : quando si tratti di magistrati si precisi quali o almeno "quali no" e stia sereno, per differenziarsi non occorre " lasciare il bambino nell'acqua sporca" .
Sono certo : presto capiremo e capirà ulteriormente sulla pelle del M5S, sua e mia.
Siamo abituati a pagare , facciamolo allora insieme .
E ora che abbiamo concretamente soppesato e visto, meglio insieme, che soli o male accompagnati .
PAOLO FERRARO
( 1 ) Costituzione di una Commissione Nazionale di studio in materia di funzioni del Giudice Tutelare e dell'Amministratore di sostegno.
Psichiatria Democratica e Magistratura Democratica hanno costituito una Commissione di Studio perchè il Paese si doti di uno strumento di legge( Amministratore di sostegno) che serva a sostenere adeguatamente le persone in difficoltà, soprattutto oggi che progressivamente si vanno svuotando gli Ospedali Psichiatrici. L'obiettivo che ci si prefigge è quello da un lato di limitare ai soli casi estremi il ricorso agli istituti dell'inabilitazione e dell'interdizione e dall'altro a far sì che l'attenzione si sposti dalla"roba" alla quotidianità della persona. Responsabili della Commissione sono stati designati i dottori E.LUPO e L. ATTENASIO per P.D. ed il dott.F. AMATO per M.D.
Roma 1997
Comunicato Stampa.
PSICHIATRIA DEMOCRATICA MAGISTRATURA DEMOCRATICA
In relazione al Progetto di Legge relativo alla costituzione dell'Amministratore di sostegno per i cittadini in difficoltà anche temporanea a causa di menomazioni o malattie o a causa dell'età, presentato dal governo lo scorso luglio, Psichiatria Democratica e Magistratura Democratica ,attraverso i rispettivi Segretari Nazionali dott. Emilio LUPO e Vittorio BORRACCETTI,richiamano l'attenzione del Governo e del Parlamento tutto,acchè sia promossa sul tema una ampia e rapida consultazione di quelle realtà nazionali impegnate a fianco dei meno garantiti.
P.D. ed M.D. auspicano che in tempi brevi il Paese si doti di uno strumento che garantisca diritto di cittadinanza e dignità di vita a quei cittadini cui oggi è concessa la sola interdizione.
LUPO e BORRACCETTI si dicono,infatti,preoccupati dal fatto che ,in assenza di disposizioni più adeguate e rispondenti alle necessità del singolo in difficoltà, possa concretizzarsi il pericolo che in talune realtà, nel corso del processo di chiusura dei manicomi si promuovano interdizioni di massa.
Settembre 1997
Invito al Governo ed al Parlamento perchè riprenda e si concluda la discussione sui progetti di legge
Psichiatria Democratica e Magistratura Democratica invitano il Governo ed il Parlamento a voler adoperarsi perchè la Commissione giustizia della Camera dei Deputati riavvii la discussione ed il confronto-in Commissione Giustizia- sul testo unificato dei progetti di legge nn.960 e 4040,relativamente alle"Disposizioni in materia di funzioni del Giudice tutelare e dell'Amministratore di sostegno".Le due Associazioni che nei mesi scorsi hanno trovato nell' Onorevole Giuliano PISAPIA (allora Presidente della Commissione) un attento e sensibile interlocutore ,oggi rinnovano l'invito a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo di pratiche dei diritti,perchè il testo della Commissione-con le opportune modifiche ed integrazioni- costituisca l'utile base di una discussione rapida e definitiva.
Napoli, Gennaio 1999
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