DA QUESTO RACCONTO EMERGE SENZA ALCUN DUBBIO UNA LOSCA OPERAZIONE CHE, AVVALENDOSI DEI CONTRIBUTI STATALI, QUELLI OTTENUTI TRAMITE L'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI contenuti della Legge 833/78, e con la fattiva collaborazione dei vertici aziendali, in uno spacifico comportamento contra legem, si sostanzia in una operazione di pressione commerciale e coercitiva nei confronti dei medici, finalizzata ad ottenere prescrizioni non inerenti ai bisogni reali dei cittadini. E' questo che la Legge cerca di evitare, e che dovrebbe reprimere qualora evidenziato. D'altronde, il D.L. 23 giugno 1981, "Disciplina dell'attività di informazione scientifica sui farmaci",articolo 10, ultimo comma, invita gli Isf a collaborare col Ministero della Sanità, al fine di evidenziare proprio questi comportamenti altamente lesivi degli interessi collettivi. Giorgio Vitali
--- Ven 16/7/10, rofbel@libero.it <rofbel@libero.it> ha scritto: Da: rofbel@libero.it <rofbel@libero.it> Oggetto: illeggittimo A: vitali.giorgio@yahoo.it Data: Venerdì 16 luglio 2010, 15:22
Carissimo Giorgio
ti prego di leggere e aggiungere quello che probabilmente ho dimenticato di precisare, a beneficio dell'avv prof Pileggi , del giudice, e degli enti ai quali presentare la successiva denuncia, compreso Scilipoti. ... ..... ...
continua da ….. Storia Lavorativa di Rocco Belcastro
Anno 2004 : L'azienda Schering Plough (SP) , proprietaria della ditta ESSEX ITALIA SpA, ha già cbloccato l'attività di informazione farmaceutica, circa i farmaci di quest' ultima, (che è la 2a azienda del gruppo) ed ha rescisso i rapporti di lavoro con i relativi informatori, pur mantenendo in commercio ancora oggi, i farmaci della ESSEX ITALIA spa, contravvenendo ad un obbligo di legge, cioè quello di svolgere il servizio di informazione e farmacovigilanza, appaltato per conto dello Stato e per il quale la Essex Italia spa, percepisce la dovuta remunerazione di legge.
Poco dopo, la SP ha iniziato ad assumere una grande quantità di ISF, e tra questi circa 70 già collaboratori/dipendenti della ESSEX Italia, per costituire la seconda linea della divisione Primary Care Schering Plough, definita appunto Essex.
Inaspettatamente però, questa linea di 150 informatori, non ha mai espletato l' attività di informazione farmaceutica dovuta per legge, circa i farmaci tuttora in commercio, ma privi di supporto scientifico, della Essex Italia spa. INfatti tali Isf sono stati illegittimamente dirottati, dai manager della Schering Plough verso la co-promozione sfrenata degli stessi identici farmaci della Sp, che erano già stati affidati alla prima linea Primary Care definita con il nome di linea Key (cioè Chiave) lasciando già presagire che la seconda linea avrebbe avuto solo un ruolo effimero.
I farmaci della ditta ESSEX ITALIA spa, per i quali viene percepita la quota correlata al servizio pubblico di Informazione medica e farmacovigilanza, appaltato, ma non espletato, sono strumento di illecito arricchimento, perchè la ESSEX Italia spa contravvenendo all'obbligo di effettuare il servizio di informazione farmaceutica, contratto con lo Stato, mette a disposizione della SP le risorse economiche per raddoppiare il proprio personale, istituendo ad hoc la seconda linea della divisione Primary care chiamata appunto Essex, per accrescere l'impatto promozionale, della linea Key a proposito della affermazione commerciale del Vytorin e deglia latri farmaci in Co-Promotion. La linea è stata ulteriormente finanziata da parte della Joint Venture americana Merck_ScheringPlough che ha elargito 60 euro per ogni intervista effettuata da ogni informatore di ciascuna linea Key ed Essex durante il lancio commerciale del farmaco Vytorin, allo scopo di ottenere la desiderata azione di ridondanza promozionale, a favore dei propri farmaci già affidati alla linea Key (o linea Chiave)
Il capo-area Antonio Meglio, afferma verbalmente, che la mia unica possibilità di recuperare la precedente posizione di isf specialist, consiste nel sottomettermi alle direttive commerciali e alle condizioni disciplinari (alle sue richieste, alla sua leadership).
Invece per legge e per ccnl, l'ISF non dipende dalla direzione marketing e vendite ma dalla direzione scientifica dell'azienda, e riferisce al servizio di farmacovigilanza ed al ministero della salute, le osservazioni riportategli dal medico circa gli effetti scaturiti dall'impiego dei farmaci.
Non è trascurabile, inoltre, che l'Isf è (indirettamente) remunerato dallo Stato per l'esecuzione di un pubblico servizio, quale è l'obbligo dell' informazione farmaceutica, che lo Stato delega ed appalta alle Aziende titolari della vendita dei farmaci, e che viene remunerata attraverso una congrua quota nel prezzo riconosciuto dal SSN.
Impunemente sinora la SP, ha dirottato le forze di informazione verso compiti di prevalente se non assoluta promozione dei farmaci e della loro vendita in farmacia, cosa espressamente vietata dalla legge.
Mi sono assoggettato a tale richiesta di sottomissione, ed impegnato massivamente nel lavoro, ottenendo nel 2006, un modico aumento di stipendio per i risultati ottenuti nel 2005. Ma ogni volta che mi proponevo ufficialmente per recuperare il mio ruolo di ISF Specialist ricevevo giudizi negativi ingiustificati, pubbliche denigrazioni, ed in privato, richiami alludenti la mia non completa sottomissione all'autorità del capo area – azienda.
All'inizio del 2006 subisco una ennesima denigrazione del capo area (tramite e- mail indirizzata a tutta l'equipe, per il mio mancato assoggettamento a direttive illegali ai sensi della legge 541/92, (nello specifico, quella di visitare ogni 15 giorni un piccolo gruppo di medici reputati molto disponibili, al fine di esercitare una notevole pressione alla prescrizione. Contemporaneamente l'azienda promette agli Isf specialist una erogazione di 4 euro per ogni confezione di Vytorin venduta nella zona di loro competenza, e di 2 Euro agli informatori di Base. In questo contesto il capo area A. Meglio mi chiede cosa io avessi intenzione di fare con la provvigione di 2 Euro a confezione. Ho fatto notare che tale cosa è in conflitto con: o il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, o la legge istitutiva del SSN e l'impiego dei medicinali a carico della comunità, o la sentenza del Consiglio di Stato (… … …)
Inoltre, non appena vengo eletto, membro della RSU degli informatori, mi vedo piovere addosso una serie di giudizi negativi.
In occasione del consuntivo 2006, esprimo nel relativo PMP (Performance Management Program) le mie necessità di intrattenere un rapporto leale con il capo area. Ma dopo meno di un mese questo viene sostituito con un ISf dell' equipe, Stefano Di Sebastiano, che poco a poco in maniera ancora più subdola costruisce su di me un impianto di tesi negative e denigratorie.
Avvilito dalla impossibilità di vedermi riconosciuta dal capo area Di Sebastiano la dignità di lavoratore, mi rivolgo al Direttore Vendite Francesco Dantini, al Capo del Personale Giovanni Parisi, e a Giorgio Cavalleri responsabile risorse umane per il percorso di crescita professionale definito PMP in realtà utilizzato come sfruttamento del lavoratore soprattutto al fine di estorcere prestazioni non in linea né con il CCNL né con la legge, al fine di appurare se da parte loro esistesse complicità o se fossero solamente all' oscuro di quanto perpetrato ai miei danni. Non ricevendo alcuna risposta, mi rivolgo come ultima chance, al garante del codice etico Edoardo Lazzarini, che mi risponde in modo elusivo.
Nel 2009 inizia la prima riduzione di personale con 77 licenziamenti. A dicembre dello stesso anno viene annunciata la chiusura della linea white (bianca) nella quale sono stato posto.
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