San Severino Marche 30 e 31 ottobre 2010
Comunichiamo che l'incontro annuale della Rete Bioregionale Italiana
si tiene quest'anno a San Severino Marche il 30 e 31 ottobre 2010.
Si farà nel podere di Lucilla Pavoni, su una bellissima collina isolata,
si può campeggiare con tenda gratuitamente, altre sistemazioni
possibili in pensioncine vicine. Ognuno porta il cibo bioregionale
dal suo luogo di provenienza e si fa la cucina e vesseille assieme.
Nel programma é compresa una passeggiata per conoscere le erbe locali
a cura di Sonia Baldoni di Vivere con Gioia.
L'argomento trattato, a giro con il bastone, é l'esperienza
quotidiana di ognuno nella pratica bioregionale ed ecologista e
proposte per la continuazione e rilancio della Rete Bioregionale
Italiana. Interventi di 10 minuti ciascuno. Sono benvenuti anche
interventi musicali e poetici. Informazioni scrivendo a
saul.arpino@gmail.com - tel. 0733/216293 - Oppure Sonia 333.7843462 e
Lucilla 338.7073867
L'incontro é aperto a tutti coloro che si riconoscono nella Carta
degli intenti della Rete Bioregionale Italiana:
Bentornati a Casa!
Una bioregione è un luogo geografico riconoscibile per varie
caratteristiche: clima, suoli omogenei, specie vegetali e animali,
bacini idrografici nella loro integrità, versanti montani, eccetera,
ma anche le culture umane, considerando in particolare quelle prodotte
da popoli che da tempo immemorabile hanno saputo convivere in armonia
con tutto questo.
Per bioregionalismo si intende la volontà di ri-diventare nativi
del proprio luogo, della propria bioregione. Possiamo fare tutte le
scoperte possibili, usare la tecnica, la scienza; possiamo andare
sulla luna e comunicare via satellite, ma alla base della nostra
sopravvivenza fisica, psichica e spirituale ci sono questi alberi,
queste erbe, questi animali, queste acque, questo suolo del luogo dove
viviamo. L'evoluzione sociale e tecnologica è ecologicamente
compatibile solo su "piccola scala", localmente e ancorata ad una
visione olistica del sapere.
L'idea bioregionale consiste essenzialmente nel riprendere il
proprio ruolo all'interno della più ampia comunità di viventi e
nell'agire come parte e non a parte di essa, correggendo i
comportamenti indotti dall'affermarsi di un sistema economico e
politico globale, che si è posto al di fuori delle leggi della natura
e sta devastando, ad un tempo, la natura stessa e l'essere umano.
Il bioregionalismo si rifà ai principi ecocentrici , riconoscendo
che l'equilibrio ecologico esige una profonda trasformazione nella
percezione che abbiamo come esseri umani riguardo al nostro ruolo
nell'ecosistema planetario. Questa consapevolezza non è qualcosa di
completamente nuovo, ma affonda le sue radici negli antichi saperi dei
popoli nativi in ogni parte del mondo e nelle grandi tradizioni
spirituali occidentali e orientali.
Il modo più appropriato per iniziare a ri-abitare non è
attraverso leggi o regolamenti imposti, ma ponendosi in prima persona
in relazione al luogo in cui si vive: scoprendone i significati, gli
scambi, individuandone i contorni, dedicandosi ad attività sostenibili
con la propria bioregione.
L'idea bioregionale, punta ad inserirsi nelle pieghe della
società; per riuscirci diverse possono essere le modalità, i linguaggi
e le forme, ma, al di là delle differenze, ciò che accomuna i
bioregionalisti è la consapevolezza di essere parte di un insieme
senziente.
L'idea bioregionale è ispirata dai sistemi naturali e selvatici;
per sua natura, pertanto, si esprime attraverso la forma decentrata.
Nell'introdurre questo concetto, si richiede la sensibilità di
esporlo in modo che ogni persona, gruppo o realtà sociale lo senta
proprio e nel proprio luogo si organizzi per radicarlo.
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Ciao a tutti e grazie del passaparola...
Paolo D'Arpini
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