Care, cari,
stamattina ho ricevuta, appena spedito il Giornaletto di Saul, una mail di Stefano Panzarasa in cui mi diceva "Carissimo, ho visto le visite effettuate al video "Non sono d'accordo" che ti avevo inviato, e che tu hai segnalato sul Giornaletto, e sono state 1 o forse 2! Non è un gran risultato, ma quanta gente legge il Giornaletto? E con quale grado di attenzione?". Al che gli ho risposto: "Ah, proprio non lo so… Bisogna accontentarsi, d'altronde quanta gente legge queste nostre mail? Una .. o forse due..".
Il senso della mia risposta è che quando scrivo qualcosa non mi metto a pensare a quanti saranno i lettori, accrocco il tutto come se dovessi scrivere un messaggio ad un amico, e se almeno lui lo legge ecco che un risultato è stato ottenuto…
E d'altronde quanti messaggi riceviamo ogni giorno che cancelliamo senza nemmeno aprirli? Perciò diventa sempre più difficile comunicare.. la gente non legge, o perché non ha tempo, ma soprattutto perché ci si è assuefatti al sistema dispersivo in cui la comunicazione è solo pissi pissi bau bau… Vedi sms o post su facebook in cui nulla viene detto, con sequenze interminabili di commentini cretini, e pure fuori tema, ma così funziona…
E poi funziona solo finché non entrerà in vigore la nuova legge anti-internet. Ci aveva già provato il berlusca con il famoso DDL 733, quello contro la libertà d'informazione. Allora la proposta di censura proveniva da un deputato UDC (che era alla finta opposizione) ed ora che l'UDC è nel ventre del governo alla censura ci pensa la Lega (che sta all'opposizione di facciata). Beh in verità si stanno proprio specializzando in censura questi leghisti, basti vedere quel che succede con Maroni e Tosi, tacitati e minchionati.
A proporre l'ammazza blog stavolta ci pensa l'onorevole Fava (non è una battuta il nome è vero!), egli dopo essere stato negli USA, per capire come si stanno muovendo nell'amministrazione Obama per censurare ogni protesta, eccolo che torna alla carica in Italia con una proposta di legge vieppiù punitiva di quella americana e del famigerato DDL 733. Basterà una mail di disappunto di chi si ritiene offeso da un post, o da una comunicazione passata su Google, su facebook o su qualsiasi blog e sito, che immediatamente scatterà l'obbligo, per i gestori, di cancellare il post incriminato.. Come dire che, se passasse la nuova legge, sempre che il monti sia d'accordo è ovvio, questo mio post potrebbe essere cancellato immediatamente su segnalazione del Fava, del berlusca, di Obama, dell'UDC, della categoria cretini, del monti, della Lega, del.. insomma di chiunque si sentisse offeso da queste mie invereconde parole… Ah, ah, ah! Ben mi sta!
Per cui, riferendomi ancora alle lamentele di Stefano, sarà grasso che cola se una sola persona sarà poi in grado di leggere quel che scriviamo.
Per fortuna le notizie odierne non sono poi tutte brutte, ce n'è pure una carina. Il Bagnasco, pelato vaticano, ha detto che lui andrà all'inferno. Sì andrà all'inferno perché "chi evade le tasse commette peccato grave". Il vaticano ci tiene a sostenere il buon governo e siccome questo monti è un buon governatore "cristiano" a lui bisogna pagare le tasse altrimenti c'è la scomunica!
Ma… il vaticano non paga alcuna tassa ed in più riceve dallo stato italiano fior di miliardi di euro in prebende varie, ed i vaticanardi, a cominciare dalle corna sino alla coda (l'immagine demoniaca è del tutto casuale), son quindi tutti destinati alle fiamme dell'inferno. Buon per loro che almeno staranno al caldo senza dover pagare spese di riscaldamento.
Infine, dulcis in fundo, altro notizia bellissima, in seguito alla protesta dei camionisti ed alla impossibilità di rifornire i supermercati italiani della solita immondizia chiamata cibo, la gente sta finalmente tornando ai mercatini rionali ed agli acquisti diretti in campagna. Il bioregionalismo avanza!
Paolo D'Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.
L'immagine allegata "Arbor Vitiorum" è del pittore Carlo Monopoli
Postato provvisoriamente su: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/01/24/dopo-la-censura-di-fava-e-bagnasco-allinferno-il-bioregionalismo-avanza/
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