Post più popolari

Concordi con le mie proposte politiche?

Pagine

Post più popolari

Post più popolari

Visita a POLENTA (Forlì)

Visita a POLENTA (Forlì)
ONORE A Giosuè Carducci.

Cerca nel blog

mercoledì 18 gennaio 2012

I: [fiamma] Andiamo tutti insieme a ritirare i risparmi ?


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Progetto Sociale <progettosociale2@libero.it>
A: altofiamma@hotmail.it; Fiamma Yahoogroups <fiamma@yahoogroups.com>; Merimar <merimar@interfree.it>
Inviato: Martedì 17 Gennaio 2012 22:43
Oggetto: Re: [fiamma] Andiamo tutti insieme a ritirare i risparmi ?

 
 
Non si tratta di sentito dire. E' stato proprio l'impiegato allo sportello di Unicredit a dirmi qualche tempo fa che in banca ci si  preparava al peggio. Circa le banconote nuove di zecca e in serie è stata la prima volta che mi è capitato in dieci anni. Ora.
Una banca nazionalizzata, ma parliamo di una banca in uno Stato nostro, non facciamo confusione di comodo, emetterebbe crediti a indici molto bassi perchè priva di scopi di lucro. Le banche oggi, sembrano non avere imparato la lezione e ci hanno trascinato nel baratro. Io non sono un azionista delle banche, non ho titoli, ho solo il conto corrente. Nella crisi non ho responsabilità. Se siamo a questo punto,è  il sistema che Rebecchi difende, che non ha funzionato e non funziona. Troppo comodo scaricare sugli altri i costi della crisi con il ricatto che le cose potrebbero andare ancora peggio.
Non bluffiamo e non facciamo finta di non capire. L'esempio da me indicato e cioè che se andassimo a ritirare tutti soldi dalle banche il sistema crollerebbe è la prova provata,  che le banche giocano alla grande con i soldi dei clienti, ma alle loro banconote non corrisponde niente. E non ci sarebbe comunque liquidità per tutti. E allora ? Continuiamo a sollevare polveroni ? Questo dimostra che il sistema bancario così com'è va cambiato. Uno dei principi dell'economia bancaria degli anni trenta fu la regolamentazione e il controllo da parte dello Stato. Non credo di essermelo sognato. E fu Mussolini in persona nel 1926 a mettere al bando le speculazioni fissando il valore della sterlina a circa 90 lire invece delle 154 a cui la moneta inglese era lievitata. Le banche si dovettero adeguare. Ne risentirono le esportazioni ma, guarda un pò, ci salvammo dalla crisi del 1929. Mussolini mise in campo autarchia e protezionismo. Qualcuno smise di fare affari...
L'euro si è rivelato un bluff, una fregatura per tutti. Oggi è alle corde, ma non per volontà nostra. Hanno sbagliato politici e banchieri. Non prenderne atto è follia. Non riesce a nascere in me il romanticismo della moneta unica. Se fossimo noi al potere sapremmo cosa fare. Cambieremmo strada e alla svelta. E se fossimo costretti ad imporre sacrifici, li imporremmo a tutti. Badando però a mettere in campo una serie di investimenti che comunque allevierebbero la situazione fino a renderci autonomi. Mangiando magari pane e cipolle, ma finalmente liberi.
Come fascista, amante della sovranità che banchieri e politicanti hanno tolto al nostro paese, non vedo altra strada, almeno altre strade "nostre".
 
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma
 
 
 
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, January 17, 2012 8:55 PM
Subject: Fw: [fiamma] Andiamo tutti insieme a ritirare i risparmi ?

Quando si parla per sentito dire e senza sapere le cose.
Il credito che fanno le Banche è di due tipi: quello a BREVE, che viene fatto usando i soldi che i correntisti depositano e quello a MEDIO/LUNGO TERMINE, fatto emettendo delle obbligazioni che i risparmiatori acquistano.
Per far pagare un mutuo solo l'1-2%, la banca dovrebbe emettere delle obbligazioni allo 0,50% o 1%, ma chi credete che comperi oggi delle obbligazioni italiane allo 0,50% o 1%, quando lo Stato italiano per tenere in piedi la baracca è già costretto ad emettere BTP al 7%???.
Non è che le banconote vengono mischiate prima di inserirle nel Bancomat. Nella maggior parte dei casi vengono usate banconote già fascettate delle quali viene fatta provvista in Tesoreria Banca d'Italia ed è quindi più che normale che siano nuove e consecutive di serie e/o numerazione.
Il valore dell'Euro è calato rispetto ai prezzi?
Rivolgersi ha chi ha gestito nel 2001-2002 l'applicazione dell'Euro, senza controllare i prezzi e lasciando liberi i ceti produttivi di fare il cambio che volevano e facendo calcolare all'Istat una inflazione fasulla per non aumentare salari, stipendi e pensioni, come sarebbe stato DOVEROSO se l'Istat avesse calcolato l'inflazione REALE e non quella che faceva comodo a Berlusconi e ai ceti produttivi suoi elettori.
Andare tutti a ritirare i soldi in Banca?
Potrebbe essere un'idea, solo che i "forconi", quelli veri, li userebbe il popolo affamato e disperato e senza guardare in faccia a nessuno. Un futuro veramente da auspicare! Solo vorrei sapere quanti sono disposti a fare una simile esperienza, ma non a parole.
La seconda guerra mondiale l'hanno fatta le nazioni ricche contro quelle povere.
Ah già, mi dimenticavo:
Stalin era un banchiere liberal-capitalista e combatteva il Nazismo per imporre il dollaro!!!
E Beneduce che creava le Banche per conto di Mussolini era un manager al servizio di Goldman Sachs!!!
 
Adriano Rebecchi
Federazione MNP del Verbano-Cusio-Ossola
 
 
 
Sent: Tuesday, January 17, 2012 3:51 PM
To: Undisclosed-Recipient:;
Subject: [fiamma] Andiamo tutti insieme a ritirare i risparmi ?
 
 
Ho avuto nelle manni una partita di banconote da 50 euro nuove di zecca  e consecutive nella serie. Le ho ritirate qualche giorno fa al bancomat per effettuare alcuni pagamenti. Non mi era mai capitato prima di averle insieme tutte così fiammanti e appunto consecutive. Segno questo che sono state appena stampate. Con ognuna di quelle banconote da 50 non posso più comprare quanto compravo solo un mese fa, la benzina ad esempio, ma anche altri generi di consumo. Vuol dire che la moneta vale sempre meno e che nessuno mi garantisce. Nè il sistema politico, nè il sistema bancario. Che le banche aiutino o abbiano aiutato i palazzinari è un dato di fatto. Certo, adesso non gli conviene più, basta guardare in giro quanti sono gli immobili invenduti. A Ottavia, a Roma, alcune agenzie hanno dovuto chiudere i battenti. Ma ormai il danno da parte delle banche è stato fatto e non vedo perchè le conseguenze le debbano pagare i cittadini comuni. Per smentire Rebecchi che ormai sogna un sistema bancario che non esiste se non nella sua fantasia, basterebbe che tutti noi cittadini andassimo a ritirare i soldi in banca tutti in una volta. Ne vedremmo delle belle...
Mutui più umani significa con interessi all'1-2 % non al 7-10 % Non facciamo finta di non capire.
Per quanto riguarda la lotta al sistema, si tratta proprio della lotta al potere finanziario, ai suoi trucchi e alle sue speculazioni. Anche per questo si combattè la seconda guerra mondiale. Il sistema bancario nazionale italiano degli anni trenta comunque  non è certo quello di oggi. E nemmeno gli uomini.  Vorrei vedere che Rebecchi ci dimostrasse il contrario. Il discorso non regge un secondo. La crisi odierna è dovuta all'intreccio delinquenziale tra banche e  politica. Se no non saremmo a questo punto. Mica ce la siamo inventata noi la crisi, anche se poi tanto le banche quanto la politica, corrotte allo stesso modo, vogliono che siano i cittadini comuni a pagarla. Per fortuna inizia la rivolta del Movimento dei Forconi. Magari travolgesse tutto. Non saranno gli scaffali vuoti a spaventarci, e vorrei vedere...
 
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP Roma
 
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, January 17, 2012 10:14 AM
Subject: Fw: Banche e vecchi vizi
 
Per prima cosa escludo, tassativamente, che ci siano Banche che abbiano erogato o eroghino crediti alle ditte costruttrici senza adeguate garanzie.
Tanto è vero che tutto il sistema economico accusa le Banche di essere troppo restrittive nella concessione del credito.
Non sono certo le Banche che dicono che il settore immobiliare e l'edilizia sono il traino dell'economia, casomai a dirlo è il vangelo degli speculatori palazzinari (e dei politici loro amici)!
Infatti, ancora oggi, tutti si preoccupano della recessione e vorrebbero che le Banche allargassero i cordoni della borsa, ma non è certo facendo indebitare i privati o le aziende che si rilancia l'economia, tanto più che i soldi che le Banche usano sono quelli dei risparmiatori che li hanno depositati e che vanno garantiti (il Fascismo fu un grande difensore del "risparmio", creando appunto anche la Giornata del Risparmio "bancario").
I palazzinari romani li conosciamo bene e sono degni epigoni e spesso soci, vecchi o nuovi, di un certo palazzinaro di Arcore che, col suo amico Don Verzé fece persino spostare le rotte di discesa degli aerei verso Linate per farci Milano 2 e non la costruì con i soldi delle Banche, ma di "altra" provenienza. Le Banche dovettero poi sostenere le vendite di Milano 2 facendo migliaia di mutui, SOLLECITATI dai nuovi CdA che da bianchi (DC) stavano diventando  rosa-massonici (PSI-PSDI-P2), quindi non c'è bisogno di andare indietro al 1892 o di citare la trincea di Berlino del 1945 perché stiamo parlando nel 2012 e del 2012.
Le Banche oggi non distribuiscono affatto denaro stampato a mo' di carta igienica perché sono in crisi di liquidità (ma che cazzata è!).
L'emissione di denaro è strettamente controllata tra Banche nazionali-Governi nazionali e BCE- e, se con quel pezzo di carta "igienica" con scritto 50 euro si acquistano 50 euro di prodotti, è perché c'è una  certa BCE che dice a tutto il mondo che per quel pezzo di carta "igienica" il portatore ha diritto a 50 euro di controvalore di beni e/o servizi.
Intesa, Unicredit, Mps, Banco Popolare ecc. sono in crisi di liquidità perché c'è un mucchio di gente che NON PAGA più, e non certo perché le condizioni bancarie sono troppo alte e perché le Banche SONO STATE COSTRETTE DAL SISTEMA POLITICO ad acquistare miliardi di titoli di Stato per tenere in piedi la baracca Italia (pensioni e stipendi agli Statali in prima fila!!!).
Cosa vuol dire PRESTITI PIU' UMANI?
Trenta-Quaranta anni fa i tassi bancari erano quattro volte più alti di oggi, eppure le aziende si finanziavano e producevano, la gente ed i commercianti/artigiani facevano prestiti e mutui e li rimborsavano e non c'era la crisi.
PRESTITI PIU' UMANI? Così tutti possono indebitarsi allegramente e quanto a pagare poi si vedrà, tanto aboliamo anche Equitalia (la statale Equitalia, costituita nel 2005 dal Governo Berlusconi col nome originario di Riscossione Spa) e così più nessuno paga a nessuno!!!
Sarebbe ora di cominciare a parlare e scrivere di SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE, di LOTTA al CONSUMISMO SFRENATO e alla PUBBLICITA' INGANNEVOLE, delle DISUGUAGLIANZE SOCIALI, dell'IMPOSIZIONE DI UNA SEVERA IMPOSTA PATRIMONIALE SULLE RICCHEZZE, di una SEVERA POLITICA DI EQUITA' FISCALE e di LOTTA all'EVASIONE e alla CORRUZIONE senza sconti e alibi per nessuno.
Qui nessuno vuole salvare il sistema, ma il sistema NON SONO LE BANCHE, le Banche sono solo uno strumento che può essere gestito bene o meno bene.
Patetici o utopisti sono quelli che pensano di risolvere i problemi che abbiamo davanti nazionalizzando le Banche.
 
Adriano Rebecchi
Federazione MNP del Verbano-Cusio-Ossola
 
Sent: Monday, January 16, 2012 9:35 PM
To: Undisclosed-Recipient:;
Subject: Banche e vecchi vizi
 
 
 
 
  Quanto scrive Adriano circa le banche, il loro modus operandi, i loro profitti, la loro efficienza è contestabile senza fare questioni di principio, cioè dottrinarie o ideologiche. Basta infatti considerare che la crisi odierna nasce proprio dalle banche, dai loro errori, dalla loro cupidigia. Infatti è vero o non è vero che le banche italiane hanno erogato crediti alle ditte costruttrici di immobili senza adeguate garanzie ? Cosa che invece non accade in Germania dove, come mi è stato riferito dal mio amico Andreas Butz, immobiliarista a Berlino, le banche erogano crediti solo dopo aver avuto sul tavolo l'elenco delle prenotazioni reali degli appartamenti, con tanto di ricevute di anticipi. Qui a roma abbiamo migliaia di appartamenti nuovi che invecchiano al sole e alla pioggia, restando invenduti.
   Quello poi di erogare crediti non coperti è un vecchio vizio risalente da sempre ad un modus operandi che è quanto meno delinquenziale. Basta andare a rileggersi la storia dello scandalo della Banca Romana del 1892 che portò Crispi e Giolitti nella cronaca nera e che provocò anche l'imbarazzo del re Umberto I, accusato a Montecitorio di complicità. La Banca di Roma che aveva fatto ? Aveva emesso crediti più del dovuto e del consentito. Mi pare che le cose non siano affatto cambiate da allora e che oggi le banche, in crisi di liquidità, come UNICREDIT ad esempio,  distribuiscono denaro stampato a mò di carta igienica dalla BCE. A casa ne ho di esemplari nuovi di zecca, esattamente come nel filmato che Adriano non ha evidentemente ancora visto e che io ho inoltrato più volte.
Circa poi la nazionalizzazioni delle banche, circa dieci giorni fa ne ha  parlato alla Camera, caldeggiandole,  il deputato Borghesi dell' IDV. L'ho ascoltato con le mie orecchie a radio radicale in auto. Insomma ci copiano le idee alle quali Rebecchi vorrebbe rinunciare...E' comunque ovvio che noi se ne parli. Esattamente come parliamo di Stato Nuovo, di alternativa al sistema, di Stato Corporativo, ecc.  nel quadro di una società certamente diversa da questa.  Nazionalizzare le banche ai miei occhi significa metterle direttamente alle dipendenze dello Stato sradicando la mentalità lucrativa che le caratterizza. Più volte mi è capitato di sottolineare che se le banche venissero gestite dallo Stato, da un nostro Stato, i prestiti alle aziende, i mutui alle famiglie sarebbero sicuramente più UMANI. Infatti gli impiegati di banca non sarebbero altro che impiegati dello Stato. Sarà questo oggi difficilmente realizzabile, data la nostra esigua forza politica ma questo non basta a doverci far recedere dalla battaglia delle idee. E' ugualmente patetico e utopistico pensare che dobbiamo essere noi a salvare un sistema che non ci appartiene e del quale siamo i nemici mortali. Quello che appare chiaro infatti è che i sacrifici chiesti ad una parte degli italiani, la solita, non sembrano risolvere la questione. Dunque...
 
Nicola Cospito
 
 
----- Origi
Sent: Monday, January 16, 2012 5:45 PM
Subject: [fiamma] Fw: L'Euro trincea dell'Europa
 
 
Caro Merimar,
le Banche che si vogliono "nazionalizzare", correggimi se sbaglio, non sono quelle dei Rothschild, Goldman ecc., ma le varie Intesa S.Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi ecc., banche italiane che (con altre denominazioni) persino durante il Fascismo godevano della piena autonomia, tanto è vero, e lo ripeto, che il Fascismo ha pescato nell'alta dirigenza bancaria i suoi economisti e non ha messo i suoi gerarchi a capo delle Banche.
Mi devo ripetere:
la Fondazione Intesa e la Fondazione S.Paolo che sono il "forziere" di Intesa S.Paolo e la sua "sostanza", sono amministrate da un Cda TOTALMENTE ELETTO dai Consigli Provinciali della Lombardia (per Intesa) e del Piemonte (per S.Paolo);
sono quasi tutti politici o di area politica e, sta avvenendo in questi giorni per S.Paolo, sono TOTALMENTE LOTTIZZATI TRA I VARI PARTITI, ai "tecnici" (erroneamente chiamati banchieri) è lasciata la gestione delle Filiali e della Spa e devono fare risultati e riferirne al Cda, altrimenti vengono mandati a casa su due piedi.
Corrado Passera è stato sostituito su due piedi e al suo posto è arrivato un alto dirigente di Assicurazioni (che adesso, sempre impropriamente, sarà chiamato dai giornali banchiere, mentre sarà soltanto l'ennesimo alto dirigente bancario che, se non farà i risultati, verrà mandato a casa!).
Quanto alle Fondazioni, un paio di giorno fa su "La Stampa", un economista spiegava perfettamente i motivi dei problemi del Monte dei Paschi di Siena, dovuti al fatto che le Autorità europee, viste le difficoltà odierne delle banche (per le stratosferiche sofferenze dovute a gente che non paga a causa della crisi e per i troppi BTP in portafoglio, BTP acquistati su sollecitazione dei governi che dovevano fare cassa), hanno chiesto a tutte le Banche europee e italiane di fare aumenti di capitale (Intesa l'ha già fatto e Unicredit lo sta facendo).
Ebbene, la Fondazione Monte dei Paschi, azionista di maggioranza che controlla la Banca, non è in grado di fare questo nuovo elevato aumento di capitale, perché la Fondazione negli anni, COME DA STATUTO, HA ELARGITO (cioè REGALATO) sul TERRITORIO TUTTI GLI UTILI PRESI COME PRINCIPALE AZIONISTA e l'articolista elencava a chi: Ospedali, Scuole, Chiese, Musei, Trasporti, Teatri e una miriade di elargizioni a tutte le Associazioni di volontariato e a tutte le iniziative promozionali e turistiche delle quali la Toscana si fa vanto.
Considerare perciò tutte queste Banche come "private" e in mano a "pescecani privati" è errato e fuorviante!
A che cosa servirebbe poi nazionalizzarle?
Farle amministrare anziché dai politici locali da quelli nazionali, dal governo? Governo che non sarà sicuramente fascista e quindi amministrerebbe le Banche per conto della sua lobby e alla faccia del popolo!'
E pensi che gli investitori esteri si fiderebbero di Banche nazionalizzate?
Tu sei sempre stato per creare nel nostro ambiente "albi" di persone con preparazione nei vari settori.
Ebbene, io non sono stato solo un impiegato bancario, ma sono andato in pensione come Funzionario di grado medio di Intesa Spa, quindi se vuoi con una certa conoscenza e preparazione generale visto che ho diretto diversi uffici: finanziamenti alle aziende, analisi di bilancio, contenzioso e recupero crediti, operazioni con l'estero e, allora, non puoi pretendere che non risponda per le rime quando leggo sui nostri forum interventi "ideologici" sulle Banche, fatte da persone che non sanno nemmeno com'è fatta una banca e come funziona.
Ciao.
Adriano 
 
From: merimar
Sent: Monday, January 16, 2012 12:52 PM
Subject: Re: L'Euro trincea dell'Europa
 
Caro Adriano,
tu sei stato un impiegato di banca, se ricordo bene, quindi eri in un certo senso dall'altra parte dello sportello.Io, invece, non ho mai avuto azioni di banche perchè ci andavo solo per pagare tasse, contributi previdenziali e altro ancora.Quindi le ho sempre viste come istituti che succhiano visto che non mi hanno mai erogato niente.
A parte le impressioni soggettive che lasciano il tempo che trovano, quello che voglio farti capire che a parte i piccoli azionisti, che spesso non sono nemmeno rappresentati nelle assemblee, ci sono i grandi azionisti, quelli che determinano assieme ai politici le nomine dei dirigenti e gli indirizzi di una banca.
Non puoi mettermi sullo stesso piano i banchieri Rothschild, i Warburg, i Goldman, i Sachs ecc. con i piccoli azionisti del tuo paese che vanno sotto il tendone alle assemblee.
Pertanto il nostro discorso sulle nazionalizzazioni delle banche si rivolge ai "pescecani" e non al piccolo risparmiatore.Se confondiamo i due piani non ci troveremo più nei nostri discorsi.
----- Original Message -----
Sent: Sunday, January 15, 2012 8:59 PM
Subject: Fw: L'Euro trincea dell'Europa
 
Certo che non sono fantasmi, sono le persone che costituiscono il popolo, perché quando si parla di milioni di persone intestatarie di azioni (dal pensionato che ne ha 100 al professionista o imprenditore che ne ha 10.000) non si può dire che siano dei riccastri privati e affaristi, sono il popolo.
Se la nostra Banca locale del Verbano-Cusio-Ossola, piccola banca, per fare le Assemblee degli azionisti ha dovuta costruire un palatenda di 2.000 posti e la Banca più importante della più grossa Provincia di Novara ha recentemente fatto un'Assemblea di 11.000 soci, cioè 11.000 persone fisiche (senza contare che alcune di queste singole persone rappresentavano per delega fondi o categorie di centinaia o migliaia di iscritti), questo è il popolo.
Quindi le BANCHE ITALIANE SONO DELLE SPA CON IL POPOLO COME AZIONISTA e, di conseguenza, anche la BANCA D'ITALIA HA COME AZIONISTA QUESTO POPOLO.
Il guaio è che i vertici di queste Banche, di tutte le Banche, li scelgono i politici (Amministrazioni Provinciali, Regionali ecc.) che quindi trasferiscono i loro sistemi corruttivi e di casta anche nel mondo bancario.
C'è solo una Banca che ha solo 2 azionisti proprietari (Berlusconi e Doris): la Banca Mediolanum e non ne parla mai nessuno!
Del resto, durante il Fascismo ed il Nazismo, le Banche c'erano, ed erano potenti, e i loro Presidenti e/o Amministratori venivano chiamati a fare i Ministri del Fascismo e del Nazismo (non il contrario!!!).
Certo, con l'avvicinarsi della guerra bisognava serrare i ranghi, sia legislativamente che economicamente, ma questo non toglie che la finanza, anche allora, si reggeva sul sistema bancario.
Quindi la situazione casomai va corretta e migliorata, ma non con proclami e/o posizioni che partono da considerazioni totalmente errate.
Adriano
 
From: merimar
Sent: Sunday, January 15, 2012 2:35 PM
Subject: Re: L'Euro trincea dell'Europa
 
Le cosiddette Banche nazionali sono di proprietà di banche private.Dunque per la proprietà transitiva se A è di proprietà di B e  A è di proprietà di C anche C è di proprietà di B.
I capitali delle banche appartengono a persone fisiche che posseggono un certo numero di azioni, oppure a società o ad assicurazioni che appartengono sempre a persone fisiche.
Non esistono capitali od azioni che appartengono a fantasmi.Tutti è riducibile a persone fisiche.
Per il resto a me non interessano le posizioni genericistiche. A me interessa cosa possiamo o siamo in grado di fare noi fascisti concretamente per verificare se possiamo in qualche modo non essere vittime di questa situazione.
----- Original Message -----
Sent: Sunday, January 15, 2012 1:50 PM
Subject: Fw: L'Euro trincea dell'Europa
 
Caro Merimar,
qui si continua a fare della gran confusione, la BCE NON E' DI PROPRIETA' DI BANCHE PRIVATE E TANTO MENO DI BANCHE PRIVATE USA!!!
Il capitale della BCE, e quindi il suo controllo, è suddiviso tra le Banche Nazionali dei Paesi della Zona Euro, con quote di maggioranza per le Nazioni che hanno l'Euro (come l'Italia) e quote di minoranza per le altre Nazioni europee che non hanno l'euro.
Le Banche Nazionali dei Paesi della zona Euro, come la Banca d'Italia, NON SONO AFFATTO DI PROPRIETA' DEI PRIVATI!!!
Il capitale della Banca d'Italia è suddiviso tra un certo numero di Banche e Assicurazioni che l'hanno PAGATO A SUO TEMPO NELLA PRIVATIZZAZIONE FATTA DAL TESORO CHE AVEVA BISOGNO DI SOLDI PER TENERE IN PIEDI LA BARACCA ITALIA.
Di queste Banche, le principali sono INTESA SANPAOLO e UNICREDIT, ma anche Banche Popolari ecc., il cui capitale è suddiviso tra MILIONI di azionisti, al 90% cittadini italiani di ogni ceto, che SONO I  VERI PROPRIETARI DI QUESTE BANCHE, anche se poi sono gli Amministratori (TUTTI DI STRETTA NOMINA POLITICA O ADDIRITTURA POLITICI) che le gestiscono e, il guaio, sta proprio qui.
Poi non è la BCE che ha voluto l'Euro, l'Euro è stato deciso e preparato dai Governo europei e solo dopo si sono emanate le norme attuative ed è stata costituita la BCE per gestirlo.
Circa l'autosufficienza alimentare, bisognerebbe prima combattere il CONSUMISMO che è uno degli strumenti della GLOBALIZZAZIONE per controllare e asservire i popoli, che sono costretti a consumare per produrre e non a produrre per consumare.
Ciao.
 
Adriano Rebecchi
 
 
From: merimar
Sent: Sunday, January 15, 2012 10:42 AM
To: Undisclosed-Recipient:;
Subject: Fw: L'Euro trincea dell'Europa
 
 
 
Nota di Merimar:
se noi vogliamo veramente giudicare la questione da un punto di vista fascista e non di politica economica corrente, dobbiamo essere contrari a tutto, in quanto questo tutto non è farina del nostro sacco ma creato dai nostri nemici di sempre siano essi ameri-cani che europoidi al servizio degli USA.
La Banca Centrale Europea, che ha voluto l'euro, è di proprietà di banche private tra cui anche alcune che hanno sede in USA.
Per cui fino a quando la moneta non sarà una moneta di popolo (cioè di proprietà del popolo ed emessa a suo nome da una Banca centrale nazionale non di nome ma di fatto) ogni discussione pro o contro l'euro, pro o contro i vari governi asserviti alla finanza apolide, non ha alcun senso.
Se gli appartenenti alla nostra famiglia di pensiero fossero veramente convinti di questo, allora dovrebbero incominciare a pensare ad una eventuale organizzazione o forma produttiva autonoma con abbiettivo: l'autosufficienza.
Incominciando dai beni di consumo primari che sono quelli alimentari, dal momento che se non si mangia si muore, e se si muore non si è più in grado di fare politica o interessarsi alla politica.
Per cui , invece di stare a fare questioni di lana caprina e per certi versi inconcludenti in quanto i nostri pareri non contano niente per la soluzione effettiva dei problemi che incombono,sarebbe opportuno operare un censimento per conoscere l'attività svolta dai tanti contatti delle nostre liste informatiche, per verificare chi opera nel mondo della produzione con particolare riferimento ai beni alimentari.
Fatto questo censimento e contattati i singoli produttori, si organizzano forme di acquisto collettivo a prezzi agevolati che vanno a coprire le spese di trasporto e consegna.
Se noi diamo qualcosa in più al produttore rispetto al prezzo che gli fa il grossista, paghiamo il prodotto di meno rispetto a quello della distribuzione piccola o grande, accorciando i passaggi speculativi della filiera produttore - consumatore.
Io sono dell'avviso che non si fa politica con il computer.Con questo mezzo si fa informazione e possibilmente comunicazione di cose utili ai nostri destinatari.L'espressione del pensiero politico, per chi vuole o ama fare questo, si fa nelle piazze e nelle strade in mezzo alla gente.
----- Original Message -----
Sent: Saturday, January 14, 2012 8:45 PM
Subject: L'Euro trincea dell'Europa
 
 
L'Agenzia statunitense di rating Standard&Poor's ha declassato l'Italia, la Francia, l'Austria, la Spagna, il Portogallo e poi anche Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia e, se avesse potuto giocare sui numeri, avrebbe declassato anche la Germania ma, non certamente la fidata Inghilterra, che ha il compito di remare contro l'Euro e l'Europa.
Perché, se è vero che tali declassamenti sono indubbiamente conseguenza della grave crisi mondiale, crisi partita però proprio dagli Usa, è altrettanto vero che siamo in presenza di un preciso attacco all'Euro e all'Europa e quindi anche all'Italia.
E' la guerra finanziaria per mantenere la supremazia del dollaro e, attraverso la moneta, la supremazia economico-politico-militare degli Usa nel mondo e per impedire la costruzione di quella unità europea che farebbe del Vecchio Continente un temibile concorrente nello scacchiere mondiale.
Certo, un'Europa che sarà unita veramente solo quando avrà raggiunto l'unità politica, economica, militare, sociale, ma che oggi ha nella moneta comune dell'Euro il suo primo caposaldo, la sua prima trincea, rotta la quale ben difficilmente si potrà tornare a parlare di unità europea per molti anni.
Siamo convinti che la vecchia Europa (e l'Italia con lei), forte delle sue millenarie tradizioni e della sua Storia, saprà superare questa prova, malgrado gli euroscettici ed i nostalgici della gloriosa "lira" che vorrebbero resuscitare per farle fare l'ingloriosa fine della carta straccia.
 
Adriano Rebecchi
Federazione MNP del Verbano-Cusio-Ossola   
    
 


__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 6795 (20120114) __________

Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.

www.nod32.it


__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 6795 (20120114) __________

Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.

www.nod32.it


__________ Informazioni da ESET NOD32 Antivirus, versione del database delle firme digitali 6798 (20120116) __________

Il messaggio è stato controllato da ESET NOD32 Antivirus.

www.nod32.it
__._,_.___
Attività recenti:
.

__,_._,___


Nessun commento:

Posta un commento