LE PULCI E IL GIGANTE
di Filippo Giannini
Mi è giunta una mail inviata da un amico lettore il quale lamenta che assistendo alla trasmissione "Striscia la Notizia" del 25 maggio c.a., uno dei due conduttori avrebbe mostrato una foto di Benito Mussolini accompagnando l'atto con queste parole: <Vi ricordate di questo omino?> accomunando la figura del Duce con quella dell'ex cassiere signor Belsito della Lega, personaggio tanto discusso. I due presentatori hanno enfatizzato l'unica caratteristica che accomuna i due personaggi: la calvizie.
La prima osservazione che mi viene istintiva di proferire al duo in questione, per la precisione mi riferisco a Ficarra e Picone è: continuate a fare i comici e non entrate nelle cose serie. Se poi scivolate dall'essere comici in buffoni, apprezzerei in ogni caso anche questa trasformazione, perché sareste sempre più seri delle persone che sono succedute al Gigante che avreste voluto denigrare.
Le vostre persone, cari comici non valgono altre parole. Solo per ricordare colui che terrorizzò il mondo dei banchieri, basta il giudizio che dette il più grande giornalista svizzero Paul Gentizon nel giorno della mattanza del 28 aprile 1945: <SE V'E UN NOME CHE NEL DRAMMA RESTERA' PURO E IMMACOLATO, SARA' QUELLO DI BENITO MUSSOLINI>.
E dato che ho parlato di "comici", cito un grande, forse uno dei pochissimi veri comici che l'Italia ebbe: Ettore Petrolini. Ecco il suo giudizio su Benito Mussolini: <VOGLIO ESPRIMERE AL DUCE TUTTA LA MIA RICONOSCENZA E TUTTA LA MIA PROFONDA E ASSOLUTA DEVOZIONE. SONO TANTO CONTENTO DI ESSERE FASCISTA, SONO TANTO CONTENTO DI ESSERE ITALIANO E SONO TANTO CONTENTO DI APPARTENERE ALL'EPOCA DI BENITO MUSSOLINI>.
Allora, signori Ficarra e Picone, siate seri, e mi ripeto, si può essere comici senza scivolare nell'essere buffoni. Oggi e ripeto: oggi di quest'ultima categoria ne abbiamo troppi. Fate ridere, è già molto, credetemi. Non provate, anche voi, a denigrare un Morto che nessuno riesce ad uccidere.
MIRACOLO
MIRACOLONE
MIRACOLISSIMO
A seguito del terremoto che ha squassato il Nord Italia, da Giorgio Napolitano è partita un'iniziativa che sa di miracoloso. La metà degli emolumenti a lui spettanti, e per sei mesi, andranno a beneficio dei poveri terremotati.
Appena appresa la notizia tutti i deputati e senatori, Giancarlo Fini e il presidente del Senato Schifani in testa a tutti, si sono uniformati al SOMMO esempio del Capo dello Stato: per sei mesi il 50% delle loro spettanze saranno devolute alle zone terremotate. Non solo: per dare l'esempio sarà varata una legge con la quale il 50%, e per sei mesi, di tutte le così dette "pensioni d'oro" seguiranno l'esempio del Capo dello Stato, dei deputati e dei senatori.
E ancora: le 65mila "auto blu" saranno vendute e il ricavato andrà alle zone terremotate. E ancora, le centinaia, le migliaia di addetti a quel parco macchine, saranno inviati a sorreggere la ricostruzione dell'Emilia-Romagna.
Non è detto che altri provvedimenti seguiranno quelli poco sopra annunciati.
Di conseguenza non solo non sarà aumentato di due centesimi il costo della benzina, ma di tre centesimi sarà diminuita.
Sommo esempio di serietà di intenti, di solidarietà, di amor patrio ecc. ecc..
Come? Non ci credete? No, non è il primo d'aprile, è che poi
MI SONO SVEGLIATO!
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