TANTO PER CHIARIRE..................................gv.
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
A:
Inviato: Sabato 31 Dicembre 2011 16:00
Oggetto: LA VOCE DELLA RUSSIA-31.12.2011
Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
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Inviato: Sabato 31 Dicembre 2011 16:00
Oggetto: LA VOCE DELLA RUSSIA-31.12.2011
Nuovi missili terra-aria per il Sistema di Difesa Comune Russia-Bielorussia
| 31.12.2011, 15:50 |
| Foto: RIA Novosti |
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La Russia ha consegnato alla Bielorussia la prima batteria di missili terra-aria di nuova generazione di tipo "TOP-M2" destinati a rinforzare il Sistema Comune di Difesa Missilistica dei due paesi (PBO).
Il modello "TOP-M2" non ha eguali al mondo per efficienza. Ciascuna batteria di missili si compone di quattro piattaforme mobili: in qualunque condizione metereologica i missili sono in grado di colpire contemporaneamente fino a 16 obiettivi aerei, in volo in qualunque direzione fino ad una distanza di 12 km ed una quota di 10000 m d'altezza.
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"South Stream": la costruzione inizierà nel 2013
| 30.12.2011, 21:58 |
| © Фото: en.wikipedia.org/Samuel Bailey/cc-by |
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Il premier Vladimir Putin ha ordinato di accelerare l'inizio della costruzione del metanodotto "South Stream". Il premier si è incontrato oggi a Mosca con Alexei Miller, capo di Gazprom, il quale ha detto che si programma di terminare tutti i lavori di progettazione e tutte le ricerche nel settore marino dove passa la linea del metanodotto entro la fine del 2012 e che la costruzione sarà avviata all'inizio del 2013. Il valore complessivo del metanodotto, compresa sia la sua parte marittima che quella terrestre, è di circa 15 miliardi di euro. Miller ha ribadito che la quota della Russia nel progetto è pari a circa una metà di questa somma. Il capo di Gazprom ha detto che i paesi di transito possono finanziare autonomamente la costruzione dei relativi tratti del metanodotto. Tali paesi sono la Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia, Austria e Croazia. Viene esaminata la possibilità di costruire una derivazione verso la Macedonia.
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Buon Anno, ma sotto sorveglianza
Al posto degli auguri di Buon Anno, i rappresentanti della Commissione Europea e dell'elite politica si scambiano rimproveri o addirittura minacce. Il 27 dicembre e' scaduto il periodo in cui la Germania doveva dare via libera alla legge sulla conservazione dei dati personali dei cittadini, fra cui informazioni collegamenti telefonici ed internet. La norma, dettata dall'Unione Europea, e' stata accolta in Germania con forti critiche. Secondo i media nazionali, un procedimento potrebbe essere aperto alla Corte Europea. Ecco un passaggio dell'intervento di Jorg Ziercke, capo della Polizia Investigativa della Germania, mandato in onda dalla radio "Deutschlandfunk": "Bisogna sospettare ognuno di noi. Un eventuale terrorista che oggi lavora in una banca, domani puo' rapinarla. Per questo le compagnie che forniscono servizi internet, devono conservare i nostri dati per almeno sei mesi. Altrimenti, i servizi speciali avranno le mani legate". Allora, cosa fare con la presunzione di innocenza? E come guardare allora alla Commissione Europea, che da una parte, emette direttive sulla raccolta dei dati sulle chiamate e connessioni in rete, e dall'altra non si stanca di lottare, almeno a parole, per i diritti e le liberta' dell'uomo? Comunque sia, Berlino, per bocca del ministro della giustizia, Leutheusser-Schnarrenberger, e' categoricamnete contraria alla raccolta delle informazioni su tutti i cittadini. E' ammissibile soltanto se esistono sospetti concreti di crimini commessi. Le richieste della Commissione trovano sostegno fra i servizi segreti e cristian-democratici, secondo i quali con queste misure si potrebbe contrastare il terrorismo, sventare attentati simili alla strage in Norvegia. Un commento di Gisela Piltz, vice capogruppo dei liberi democratici al Bundestag: "Quando penso alla tragedia norvegese, ritengo che sia meglio affrontare i casi del genere con piu' calma e ponderatezza, invece di esigere nuove competenze e funzioni. Bisogna sempre calcolare, se ci servono o meno nuove norme, se limitano o meno la nostra liberta' e se ci danno o meno garanzie di sicurezza maggiore? CI si attende da noi una posizione equilibrata, e non decisioni affrettate." A questo proposito si torna a parlare del cosiddetto bundes-trojan, il virus applicato dai servizi segreti per spiare i cittadini. Si tratta, tra l'altro, non di sospettati, ma di tutti. Ma non finisce qui. Secondo l'edizione "EurActiv", 17 istituti dei 11 paesi comunitari lavorano, ormai dal 2009, sul software "Indect" che rappresenterebbe un sistema automatico per monitorare tutti i dati dei pc e delle camere di sorveglianza. Il programma dovra' essere messo a punto nel 2013. Cosi' tutti i cittadini dell'Unione Europea finiranno sotto controllo. |
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