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sabato 31 dicembre 2011

Re: [fiamma] Beneduce

BENEDUCE ERA sicuramente massone. Ma ciò dimostra solo che in politica bisogna saper utilizzare al meglio le persone. NON criticarle per vizi più o meno IMMAGINARI. la politica è una GRANDE ARTE, soprattutto se esercitata in Italy, paese ove agiscono molte troppe CONSORTERIE. E magari si eliminasssero reciprocamente!!! gv.

Da: Alessandro Mezzano <sandromezz@gmail.com>
A: fiamma@yahoogroups.com
Inviato: Sabato 31 Dicembre 2011 20:08
Oggetto: Re: [fiamma] Beneduce

 

Certamente no, ma non é nemmeno da canonizzare così come non si dovrebbero giudicare in generale le persone solo dalla provenienza e non dagli atti.
(senza riferimenti..)
Alessandro
 
----- Original Message -----
Sent: Saturday, December 31, 2011 4:12 PM
Subject: Re: [fiamma] Beneduce

 

 
 
Caro Sandro,
 
Beneduce non scese dal cielo per grazie e volontà dello Spirito Santo, ma venne incaricato da Mussolini di mettere le banche sotto controllo. Vuoi dire che il Duce sbagliò a nominare Beneduce perchè questi poi sarebbe diventato suocero di Cuccia ?? Beh... è un'idea dal punto di vista logico alquanto azzardata...
 
Nicola Cospito
 
 
 
 
----- Original Message -----
Sent: Saturday, December 31, 2011 4:16 PM
Subject: Re: [fiamma] Beneduce

 

Conta così poco anche il fatto che fosse un massone di grande spicco, amico e suocero di Cuccia ..??
Ripeto: io mi tengo Mussolini e vi lascio gli altri!
Alessandro Mezzano
 
----- Original Message -----
Sent: Saturday, December 31, 2011 7:56 AM
Subject: [fiamma] Beneduce

 

 
Il fatto che Beneduce fosse stato socialista significa poco. Nemmeno il Prefetto Mori era fascista. Eppure... Bombacci era stato addirittura comunista e molti dirigenti fascisti in Europa venivano da quelle fila. E' un fatto che Beneduce dal 1925, quindi alla vigilia delle leggi fascistissime, avesse abbandonato ogni attività politica socialista per collaborare con il governo di Mussolini. Circa la sua politica verso le banche, mi pare che vengano indicati da Rebecchi provvedimenti che Monti si è ben guardato da mettere in opera e comunque  quanto scrive Rebecchi è parzialmente corretto in quanto Beneduce arrivò a  vietare alle banche l'emissione del credito non solo a medio ma anche a lungo termine. Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, noi all'epoca avremmo fatto lo stesso. Infatti siamo fascisti, non comunisti. Oggi applicheremmo la socializzazione, in particolare alle imprese più grandi, ma questo è un altro discorso. Tornando alle banche,  è proprio il controllo della gestione del credito che noi anche oggi metteremmo sotto controllo onde evitare l'emissione di banconote dello stesso valore della carta igienica. Rebecchi farà dunque bene ad approfondire il pensiero di Giacinto Auriti che a riguardo è comunque più attuale ed incisivo.
 
Nicola Cospito
 
----- Original Message -----
Sent: Friday, December 30, 2011 8:24 PM
Subject: Fw: [fiamma] Non c'è forma senza materia

 
Mussolini e Pound li conosciamo bene, un po' meno Auriti che, comunque, era un Professore Universitario né più e né meno come Monti.
Quanto ad Alberto Beneduce, sarebbe il caso di rileggerne bene la vita e le opere.
Socialista, anticlericale e massone, si fece conoscere collaborando durante la Prima Guerra Mondiale con la Banca d'Italia che stava sostenendo la nostra industria bellica.
Collaborò con Ernesto Nathan, sindaco massone e anticlericale di Roma, che accompagnò anche ad importanti congressi della Massoneria europea.
Contribuì a fondare il Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche, cioè la Banca che doveva sostenere il piano di ricostruzione dopo la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1921, da deputato, divenne Ministro del Lavoro nel governo Bonomi.
Nel 1924 collaborò alla creazione dell'Istituto di Credito per le Imprese di Pubblica Utilità, cioè la banca che doveva finanziare le imprese che gestivano i servizi di pubblica utilità.
Nel 1924 abbandonò la politica ed il Partito Socialista, ma nel 1925 tornò in attività e divenne uno dei principali consiglieri economici di Mussolini.
Dopo la crisi del 1929, le teorie di Beneduce convinsero Mussolini AD EVITARE IL FALLIMENTO DELLE MAGGIORI BANCHE ITALIANE, messe in crisi dalle partecipazioni in imprese industriali decotte e a separare nettamente le Banche dalle Imprese Industriali e queste ultime, NON VENNERO NAZIONALIZZATE, ma lo Stato fascista entrò direttamente nel loro capitale azionario, lasciando però inalterata la loro natura di Società per Azioni, dove il capitale privato non poteva comunque detenere la maggioranza.
Nel 1931 contribuì a fondare l'IMI – la banca specializzata nel credito alle industrie – e, nel 1933, l'IRI – Istituto per la Ricostruzione Industriale, del quale fu Presidente fino al 1939 (Istituto nel quale lavorò tale Enrico Cuccia – fondatore di Mediobanca – la cui carriera fu sicuramente agevolata dal fatto di aver sposato la figlia di Beneduce).
Nel 1936 collaborò all'allora nuova legge bancaria che restò in essere sino al 1993, legge che imponeva alle Banche la gestione separata del credito a breve (prestiti) da quello a medio lungo termine (mutui).
Era fautore della gestione PRIVATISTICA delle Imprese e delle Banche, che riteneva dovessero essere libere da influenze politiche.
Insomma un massone, un tecnico, un fondatore di Banche e un difensore dell'aspetto privato dell'industria, dell'economia e del credito, che dovevano sì agire in stretta collaborazione con lo Stato, ma restando indipendenti per quanto riguardava la loro gestione finanziaria.
Quindi Beneduce è sicuramente esistito e le sue opere sono state importanti e significative, ma non può certo essere arruolato nella guerra contro le Banche, anzi!
 
Adriano Rebecchi
 
 
Sent: Friday, December 30, 2011 5:24 PM
Subject: [fiamma] Non c'è forma senza materia
 
 

 
 
Ogni forma è forma di una materia. Non c'è forma senza materia. L'atteggiamento serioso non è sinonimo di serietà di intenti.
Del resto caro Sandro, hai scritto che
 
 pur riconoscendo che con un arto in cancrena é necessario un chirurgo e che Mario Monti é il chirurgo disponibile ad amputare e forse a salvare....
 
Beh.. non è necessario l'acume di Aristotele, visto che discettiamo di forma e materia, per riconoscere in queste parole un tuo atteggiamento benevolo nei confronti di Monti che invece per noi resta un personaggio piazzato a capo del governo per continuare a spennare alcuni italiani a vantaggio di altri e, soprattutto, delle banche e del loro potere. Per quello che scrivi, sembra che per te Mussolini, Beneduce, Pound e Auriti non siano mai esistiti.
 
Saluti
 
Nicola Cospito
 
----- Original Message -----
Sent: Friday, December 30, 2011 2:51 PM
Subject: Re: [fiamma] MONTI-BERLUSCONI
 
 

Forse puoi avere ragione, ma se mi rileggi vedrai che io ne faccio solamente una questione di forma tant'é che dico:"Premesso che NON sposiamo nè le tesi, nè l'ideologia di Mario Monti "
Se poi mi vuoi assegnare pareri che non ho espresso e che non sono i miei....
Saluti
Alessandro Mezzano
 
----- Original Message -----
Sent: Friday, December 30, 2011 7:37 AM
Subject: Re: [fiamma] MONTI-BERLUSCONI
 
 
Mezzano...ho odiato e sopportato Berlusconi per 17 anni...questo però non significa che io non sia più in grado di comprendere che sia proprio Monti il designato per condurre l'Italia in quel BARATRO che vi viene detto ogni giorno che invece è stato, per suo merito, EVITATO...
 
Ezio Polonara
 
Da: Alessandro Mezzano <sandromezz@gmail.com>
A: Undisclosed-Recipient@yahoo.com
Inviato: Giovedì 29 Dicembre 2011 16:27
Oggetto: [fiamma] MONTI-BERLUSCONI

 
MONTI-BERLUSCONI
 
Premesso che NON sposiamo nè le tesi, nè l'ideologia di Mario Monti pur riconoscendo che con un arto in cancrena é necessario un chirurgo e che Mario Monti é il chirurgo disponibile ad amputare e forse a salvare, purtuttavia ci ha colpito un aspetto secondario del suo apparire e del suo comunicare specie se posto in relazione a quello a disposizione di Silvio Berlusconi.
Ascoltare Mario Monti ed ascoltare Silvio Berlusconi é un po' come ascoltare il mio docente quando andavo a scuola e il portinaio del condominio popolare in cui abitavo anni fa ...!!
L'uno serio, competente, moderato persuasivo, l'altro becero, ignorante, supponente e stupido ..!
E' senz'altro un fatto di forma, ma a volte la forma si fa sostanza ..!!
 
Alessandro Mezzano
 


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