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martedì 10 gennaio 2012

I: PER FORTUNA CHE SI TRATTA DI UN MINISTRO TECNICO

SIAMO GUIDATI DA TESTE DI MINCHIA!!!!!!!!!!!!!!!!!gv.

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giorgio Prinzi <giorgioprinzi@aruba.it>
A: Undisclosed-Recipient@yahoo.com
Inviato: Martedì 10 Gennaio 2012 11:36
Oggetto: PER FORTUNA CHE SI TRATTA DI UN MINISTRO TECNICO
Comitato Italiano

 
Comitato Italiano

per il

Rilancio del Nucleare

In memoria del Presidente ingegner Paolo Fornaciari
e-mail: com-nuc.segreteria@libero.it
 
 
COMUNICATO STAMPA
Per il bene del Paese il ministro Corrado Clini dovrebbe dimettersi.
Con le sue dichiarazioni dimostra di non avere la minima conoscenza tecnica sulle cosiddette fonti rinnovabili per le quali propone ulteriori sprechi in tempi di crisi.
(LIBERAMENTE PUBBLICABILE - NON RISERVATA PROPRIETÁ)
 
(Roma 10 gennaio 2012 ) - Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn) si dichiara disponibile a dare al ministro per l'Ambiente Corrado Clini, probabilmente circondato da incompetenti e forse persino ben retribuiti consiglieri, ripetizioni gratuite sulle fonti da intemperie, cosiddette rinnovabili, sulle quali, forse a causa dei postumi delle recenti festività ispirate alle credenze di Babbo Natale e della Befana, sembra avere convinta ed incrollabile fiducia.
La perla del "tecnico" Corrado Clini sul fotovoltaico è da Nobel dell'incompetenza; si tratta di pie illusioni infarcite da talebana fideistica attesa messianica in una ipotetica praticamente impossibile ricerca finalizzata. Signor Ministro, il Cirn si sente in dovere di informarLa che il limite della resa di picco (ma conoscerà il signor ministro il significato del termine?) del 12% per le celle al silicio con drogaggio (non c'entrano gli stupefacenti, ma è un termine tecnico gergale) commerciale corrente non è un limite dell'attuale tecnologia; la Sua speranza di superarlo è come pensare che finanziando la ricerca si possa modificare la legge di gravità e magari ottenere il risultato di librarsi in volo cabrato gettandosi da una finestra.
Le consigliamo al riguardo la lettura da pagina 21 a pagina 28 della pubblicazione telematica http://www.giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/ripartenzaatti.pdf, che consta di 210 pagine molto, ma molto istruttive, a cominciare dalla relazione del Segretario del Cirn Giorgio Prinzi sul tema della ripartenza del nucleare dopo il referendum, che ha inizio a pagina 9 del citato volume di Atti di un convegno tenuto il 27 luglio 2011 presso la sede del quotidiano "L'opinione delle Libertà".
Signor Ministro, se avrà voglia di correttamente informarsi, dalla lettura della nostra pubblicazione apprenderà anche che la potenza captabile dai mulini a vento è funzione del quadrato del diametro della girante, per cui, a parità della velocità della corrente eolica, per sostituire con pari potenza nominale di targa un mulino con girante di 100 metri di diametro sono necessari non dieci, ma cento ( 10 x 10 , cioè dieci al quadrato) mulini con giranti da 10 metri di diametro. Il piccolo singolarmente preso avrà un minore impatto estetico, ma sarà con legge quadratica più invasivo del grande attuale.
In questa sede ci fermiamo solo a queste due puntualizzazioni, rimandandola per maggiori approfondimenti alla citata pubblicazione, più in generale alla mole di materiale divulgativo messa in rete dal Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare. Il Governo di cui Lei fa parte si prepara purtroppo a varare una legge liberticida della libertà di stampa, definita riforma dell'Ordine dei Giornalisti, riservando questa espressione di un inalienabile diritto universale, oltre che Diritto sancito dalla Carta costituzionale nata dalla Resistenza, solo ad una ristretta cerchia di operatori dell'informazione dipendenti dai gruppi di potere e di pressione che controllano le "aziende" dell'informazione. Già da adesso esiste da parte di costoro una censura di fatto. Nessuna delle "testate che contano" - ne siamo certi - riprenderà questa nostra replica e puntualizzazione; tra breve esprimere il proprio punto di vista a mezzo stampa potrebbe divenire reato di esercizio abusivo della professione giornalistica. Forse sarà solo la logica conseguenza di un governo imposto d'imperio, non certo scaturito dalla volontà popolare espressa attraverso il voto. Per noi sarebbe la fine della Democrazia; altri hanno festeggiato la transizione con musica e bevute in piazza, salutandolo come l'inizio di una "primavera" italica che si presenta "controproducente" alla stregua di quelle arabe che l'hanno ispirata.
Purtroppo è in campo tecnico, per tornare allo spunto da cui scaturisce questa nota, che la demagogia produce i suoi massimi danni. Come ripetiamo da anni, ma inascoltati in quanto coerentemente organizzatici in Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn) e per questo ritenuti dagli ignoranti e faziosi talebani ecoambientalisti e dai loro manutengoli operatori dell'informazione inattendibili in quanto di parte, le cosiddette rinnovabili sono un cancro dalle molte metastasi (le varie soluzioni) per il sistema energetico e la nostra economia. Esse infatti, facendo lievitare il costo del chilowattora, mettono fuori mercato le nostre aziende, distruggono un numero significativamente più elevato di posti di lavoro produttivi di quelli fittizi creati con l'ecoassistenzialismo dei sussidi per tenerle in piedi; sono fonte di disturbo e di inefficienza per la rete elettrica, tanto che si pone in maniera pressante l'esigenza di "ripulire" mediante accumulo il "traballante" chilowattora da loro prodotto; saranno fonte di scorie anche estremamente tossiche e pericolose per la salute, che rimarranno tali per l'eternità, in quanto trattandosi di elementi stabili e non radioattivi, non decadranno mai neppure tra migliaia o milioni di anni. Di solo fotovoltaico abbiamo già cumulato mille tonnellate di scorie. Spero, Signor Ministro, che di questo lo abbiano informato.
Purtroppo - lo ripetiamo con enfasi - la demagogia ha prodotto in questo campo una situazione di intolleranza totalitaria verso chi osa, come è solito il Cirn, violare con le sue affermazioni e le sue critiche quelle asserzioni che vengono da altri vissute come verità di fede.
Noi siamo per questi talebani ideologizzati i più vituperabili, quelli che si macchiano di lesa maestà e di apostasia definendo appunto le fonti rinnovabili un cancro dalle molte metastasi da estirpare la più presto.
Signor Ministro, l'unica alternativa, tra l'altro in grado di fare ripartire la nostra economia, che paga una bolletta elettrica estremamente onerosa, è il nucleare. L'onere in bolletta per le regalie alle fonti da intemperie, che Lei Signor Ministro con le Sue dichiarazioni minimizza, distrugge posti di lavoro produttivi, correndo dietro il miraggio di posti fatui ed ecoassistiti, omologhi a quelli dei forestali di una certa regione italiana.
Scusateci, Lei Signor Ministro e gli altri destinatari, lo sfogo, ma forse questo è il nostro testamento spirituale prima che la cappa dell'oppressione totalitaria spacciata per riforma dell'Ordine dei Giornalisti cancelli ogni residua libertà di espressione del proprio pensiero, peraltro come nel caso specifico tecnicamente documentato ed argomentato, con la speciosa scusa di una riforma delle professioni, che si dice di volere liberalizzare. Forse quella di giornalista professionista, almeno come si configura attualmente in Italia, non è una professione liberale come le altre, è solo un mestiere vissuto all'interno di redazioni fortemente ideologizzate e condizionate dalle proprietà. Per questo più che liberalizzarla è meglio blindarla e vietarla in tutti i modi e le forme a chi non è omologato od omologabile. Una nuova forma di repressione dell'espressione del pensiero non gradito al potere, apparentemente più melliflua del "confino" per i dissidenti praticato nel "mitico" ventennio, oltre che, con maggiore e più crudele durezza, nei Paesi del "socialismo reale", di cui sembrano esserci ancora, anche nel nostro Paese, dei nostalgici estimatori.
Viva l'Italia, viva gli ultimi sprazzi di libertà e di democrazia. Poi, purtroppo, verranno periodi sempre più oscuri e pesanti, a meno che, con uno scampolo di dignità, il Parlamento eletto riprenda le sue funzioni e mandi questo governo definitivamente a casa.
 
 
 
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RECAPITI CIRN
Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare
06.7049.6222  -  339.12.67.704
 
 
 
 
 
 
 

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