ANCHE QUESTO è UN ARGOMENTO CHE ANDREBBE FILTRATO ATTRAVERSO UNA ANALISI SCEVRA DA COMPONENTI IDEOLOGICHE O, PEGGIO, RELIGIOSE ( la "religione" bolscevica). Ci rendiamo tuttavia conto che è MOLTO difficile poter sviluppare un'analisi al di fuori dai CONDIZIONAMENTI mentali che 100 anni di PRESSIONE IDEOLOGICA BASATA SULLE TECNICHE DI CONDIZIONAMENTO PSICO-MENTALE hanno provocato. TUTTAVIA, PER UN GIOCO razionale poniamoci un problema su un evento ben noto: La Strage di San Bartolomeo. Essa fu perpetrata da cattolici contro protestanti che NON si aspettavano un attacco così crudele e feroce. Questo comportamento ERA PROPRIo del cattolicesimo? Pensiamo di NO! Anche se sappiamo che lo scontro IDEOLOGICO-POLITICO era attizzato PROPRIO dalla ferocie degli assunti dogmatici di quella religione. Tornando alla questone bolscevica, dobbiamo affermare che lo scontro in atto in quei famosi ANNI TRENTA ( qui ocorrerebbe leggere libri di Merezkowsky, di Viktor Serge, e, salendo a qualche anno prima, di Andrejev o perfino di Dostojewski)...segue gv.
Da: Maufil <maufil@alice.it>
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Inviato: Giovedì 17 Maggio 2012 19:07
Oggetto: Re: "alla Kaganovich, alla Yagoda, alla Beria..."
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Inviato: Giovedì 17 Maggio 2012 19:07
Oggetto: Re: "alla Kaganovich, alla Yagoda, alla Beria..."
Parliamoci chiaro. Ritengo giusto e rispettabile che una persona possa definirsi comunista (cosa di cui personalmente sono agli antipodi) e possa avere una concezione della vita e del mondo ed ovviamente una visione dei rapporti economici e sociali, attraverso la lente ideologica del comunismo anche se, come sappiamo, questa ideologia si conforma in plurime e variegate sfaccettature. Oltretutto molti "compagni" proiettano questa loro ideologia in una attitudine di vita, sforzandosi di comportarsi coerentemente e idealmente, da "compagni", con gli altri in particolare amici e compagni. E questo è apprezzabile.
Questo però non deve impedire che tali persone, questi compagni, debbano avere una onestà e libertà di giudizio storico, non condizionata da pregiudizi. Anzi proprio l'attitudine da "compagni" e la prevedibile presenza di una certa intelligenza, dovrebbero portare ad avere un giudizio obiettivo.
Ergo, non dovrebbero negare l'influenza di un certo ebraismo, rapace e mondialista, nel condizionamento delle rivoluzioni bolsceviche e comuniste dell'anteguerra. Influenza che ha ovviamente avvantaggiando, dirigenti rivoluzionari di origine ebraica, spesso rivelatisi poi degli autentici criminali. Così come una certa dipendenza, in particolare del bolscevismo, dall'Alta Finanza, in buona parte giudaica, che lo sostenne per propri scopi in queste rivoluzioni.
Non dovrebbero negare, ma anzi condannare, senza se e senza ma, crimini e stragi abominevoli che furono perpetrate dentro e fuori la Russia di Stalin, contro il popolo russo e contro avversari politici e anche all'interno dello stesso bolscevismo, laddove in quelle stragi, orrende, abbiamo in prima fila, criminali veri come quelli qui citati da Fallisi.
Questi crimini, in ambito comunista, si ripeterono poi anche in altri paesi, compresa la Cina di Mao o fedi le Foibe in Italia.
Ed infine non dovrebbero chiudere gli occhi che tanti, troppi, "comunsti", hanno avuto ed hanno un comportamento ambiguo e falso come per esempio quello di una certa subordinazione all'Alta Finanza (i cosiddetti "compagni al caviale" o radical chic) e alla storia criminale di Israele.
Anche il fatto che dovrebbero vedere come, dietro le cosiddette "rivoluzioni colorate", dietro queste "primavere arabe" si annidano criminali al soldo dell'Occidente e del Mossad, gli imporrebbe di schierarsi senza alcuna remora dalla giusta parte.
Se questo non accade, qualcosa non funziona, siamo in presenza di falsi "compagni", di "orefici che conoscono l'oro, ovvero di persone che dentro di loro, sono tali e quali i "padroni" e i "capitalisti" che additano. Senza alcun dubbio.
Maurizio
From: Joe Fallisi
Sent: Thursday, May 17, 2012 5:48 PM
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Subject: "alla Kaganovich, alla Yagoda, alla Beria..."
Crescono in Italia piccole ombre rossobrune
essere comunisti — Quotidiano online
"comunisti" alla Kaganovich, alla Yagoda, alla Beria... sbirri e spioni da gulag... LURIDONI al servizio dell'Anglogiudamerica
non ho capito.io sono comunista.quindi?
ho messo l'aggettivo-sostantivo tra virgolette, evidentemente riferendomi ai signori in questione (essere comunisti — Quotidiano online)... se ti senti di appartenere alla loro compagnia, la mia definizione, in effetti, riguarda anche te... in caso contrario, no
non sono né luridona, né tantomeno al servizio dell'Anglogiudamerica.ma sono comunista
liberissima di definirti come preferisci... quel che conta per me è ormai solo ciò che uno E' e FA di persona - e nella realtà della sua vita, non nelle fantasticherie o nelle (auto)illusioni
il mio essere comunista non è a chiacchiere". non è semplicemente una ideologia: è un sistema di vita
Joe Fallisi
bene
oggi come oggi, se si pensa a ciò che di meglio o, se si preferisce, di meno peggio ha espresso la tradizione del comunismo (ricordo che c'è stata anche una notevole tendenza anarchica comunista-collettivista), appoggiare in modo diretto o indiretto i mostruosi "ribelli" del Kali Yuga a libro paga dei petrolmonarchi, della Cia e del Mossad nelle loro imprese in Libia e in Siria e dichiararsi al contempo "comunisti" significa essere LURIDI INFAMI
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