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giovedì 29 marzo 2012

Newsletter Salva le Foreste - marzo 2012

Newsletter di Salva le Foreste

Salva le Foreste

Le news degli ultimi 15 giorni


Deforestazione: quando la cartiera gabbò la SACE
Si chiama SACE, ed è una agenzia di credito all'esportazione. Cosa fa? Si assume in assicurazione i rischi a cui sono esposte le aziende italiane che investono all'estero. Anni fa la SACE è rimasta coinvolta in un pasticciaccio miliardario di debiti e deforestazione. E ne è uscita male. Ora rischia di finire di nuovo in una storia simile. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ma non i soldi nostri. Infatti la SACE è controllata al 100% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e i soldi finiti nel buco della APP sono i nostri. Si appresta a partecipare di nuovo alla roulette della deforestazione, con i soldi pubblici? Leggi tutto.

Un nuovo studio della Banca Mondiale accusa la deforestazione illegale come una delle principali cause delle inondazioni., mentre genera enormi profitti che alimentano il crimine organizzato.  In alcuni paesi, tra cui Cambogia, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Gabon, Bolivia, Ecuador e Perù, il business il taglio illegale  rappresenta tra il 70 e il 90 del settore forestale, privando così i governi e le comunità locali dei fondi di cui hanno un disperato bisogno e alimentando il fenomeno della corruzione di massa. Il rapporto stima che il fatturato della deforestazione illegale si aggiri nel mondo tra i 10 e i 15 miliardi di dollari annui. Leggi tutto…

Mentre il Senato si prepara ad approvare il "Decreto Semplificazioni", WWF e Lipu avvertono che un codicillo minaccia anni di progressi nella gestione dei boschi. L'articolo infatti modifica la classificazione dei boschi e cancella gli investimenti realizzati negli ultimi venti anni con i miglioramenti agroambientali finanziati dalla Politica Agricola Comune. Il Decreto, nato per snellire la burocrazia e semplificare la gestione quotidiana delle nostre imprese, nasconde anche la volontà di cancellare i risultati di decenni d'investimenti per il miglioramento degli agroecosistemi del nostro Paese realizzati con i finanziamenti dell'Unione europea.

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La deforestazione illegale in Cambogia è un fenomeno ormai di dimensioni impressionanti. Un business spalleggiato dai militari, che sta decimando gli alberi di palissandro nelle ultime aree protette, come la Cardamom Forest (Foresta del cardamomo) mentre il governo e perfino associazioni internazionali riconsocihte, come Conservation International, che ha un progetto nell'area, negano l'esistenza degli illeciiti. E' quanto denuncia il Phnom Penh Post, i cui giornalisti hanno contato una sola notte, almeno nove camion trasporto industriale, sette furgoncin e un Land Rover pieni di legname abbattuto illegalmente nella provincia di Koh Kong, nel distretto di Thma Bang.  Leggi tutto…

Lo sciamano e portavoce degli Yanomami Davi Kopenawa si è rivolto alle Nazioni Unite, a Ginevra, per denunciare i pericoli che l'attività mineraria illegale sta portando al suo popolo. Davi ha raccontato che in questo momento migliaia di cercatori stanno lavorando illegalmente nel territorio yanomami distruggendo la foresta, inquinando i fiumi e mettendo a rischio le vite degli Indiani. Particolarmente vulnerabili sono i gruppi di Yanomami incontattati.

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Troppa poca neve, e il gelo penetra a fondo nel terreno facendo moria dei cedri gialli dell'Alaska. I giganteschi alberi di cipreso  dell'Alaska, o cedro dell'Alaska (Chamaecyparis nootkatensis) rappresentano tra il 60 e il 70 per cento degli alberi delle foreste che si estendono su 600.000 ettari in Alaska e Columbia Britannica, ma ora sono sempre più in pericolo: la maggior parte dei modelli climatici infatti, indica che costa dell'Alaska vedrà sempre meno neve, ma una persistenza delle gelate. Senza la funzione isolante della neve, le gelate penetrano in profondità nel terreno, uccidendo l'albero dalla radice.

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Migliaia di ettari di foresta sono stati distrutti negli incendi boschivi a Trashigang e Trashiyangtse, nel Bhutan orientale. Per tre giorni e tre notti le fiamme hanno devastato migliaia di ettari di foreste prima di essere poste sotto controllo, anche grazie a un'improvviso scroscio di pioggia. Le autorità avvieranno indagini sulla causa degli incendi boschivi, tuttora sconosciute.

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