Da:
Niccolò Eusepi, Presidente Assoconsumatori
(già fondatore della Primo Carnera Editore, delle riviste Ranxerox e Cannibale)
A:
Giorgio Vitali
Gli Amici della nostra assciazione
Oggetto: Per un nuovo manifesto culturale per l'Italia
Caro Giorgio,
al ritorno dalle ferie, per iniziare con nuovo fiato e passione il nuovo anno di ferventi attività sociali e culturali, ho creduto necessario chiederti di leggere queste mie brevi, che propongo anche a tutti gli amici della nostra associazione, in merito alla schizzofrenia che ormai anima l'intero contesto politico, sociale, economico globale, e di cui l'Italia Berlusconiana è un vero e proprio cammeo. E per la necessità di procedere a discutere un nuovo modello di critica culturale (sulla schizzofrenia tra passato e futuro dei modelli umani, dibattito aperto profeticamente da Proust con la Recherche du temps perdu, tema poi disegnato 50 anni dopo da me tramite il fumetto d'arte di Cannibale e Ranxerox, che ha informato molto cinema americano, ma terapia che ancora manca ed è ora di pensarci.
Non a caso in Francia si è prodotto 'il Rapporto Attali'.
Loro sono sempre un passo avanti, rispetto ai nostri morti di sonno del belpaese.
Si parla di un prossimo mondo di single, dove la libertà personale (valore moderno) va coniugato con nuove forme di socialità, pena l'aprirsi di fragilità pericolosissime per la tenuta del sistema sociale ed eonomico.
Per esempio?
Si svilupperà un sistema di relazioni anche economico ed operativo formato da piccoli gruppi, interconnessi da tante reti formate da questi gruppi (sovranazionali, a libera adesione, dai 10 ai 20 elementi), intesi non solo come nuclei di solidarietà ma anche come gruppi di crescita oltre che di specializzazione sociale e/o professionale.
Si prevede un grande ritorno al poter coltivare la spiritualità, come momento di benessere anche fisico (meditazione, dieta, depurazione, medicina naturale, etc.) nei conventi e nei luoghi che abbiano le giuste vocazioni e tradizioni.
Tanto per fare un esempio, per verificare su cosa vogliamo misurare la nostra capacità di produrre benessere, che è il vero nodo della questione.
Ma quale la nostra attuale situazione?
In una tua precedente mail tendi ad ascrivere i difetti italiani alla presenza della Chiesa, che descrivi come "............. azione sotterranea e deresponsabilizzante dell'educazione della Chiesa, tendente a tenere gli italiani in un eterno TEATRO DEI BALOCCHI."
Bisogna dire che lo fa 'a fin di bene' ! E, tuttavia, riscontra il massimo sostegno di codesto popolo italiano...a cui si ascrive l'altrettanto aulico pensiero filosofico napoletano ....che invita l'uomo a sfatare ogni sovrastruttura mentale, retropensiero, fughe in avanti poiché, alla luce dell'eterno corso e ricorso, mentre i liberi e forti si divertono a Pasquinare un potere che guai non ci fosse, almeno che sia fasullo, no? Tanto, TUTTI GLI IMPERI fatti con la spada (o la moneta) FINISCONO IN CENERE! Perciò la sceneggiata italiana è potente quanto ipocrita e pericolosa, c'è un assunto filosofico e non mistico, sotto, cinico e baro, che attenta a qualunque tentativo di governo (pensate a Bertinotti che fa cadere Prodi, assieme a Cossiga buonanima! ..e nessuno gli ha menato?). Promuovendo poteri fantoccio e ridicoli, dove alla coreografia di grande acclamazione da un lato e di odio dall'altro si consuma il teatrino degli inganni, dove in realtà ognuno si fa i fatti suoi, come sempre. L'Italia attraversa la Storia senza dire nulla, memore di 3 mila anni di fame (la fame di un popolo è cosa assai seria e difficile da far dimenticare!!) ...ma tanto è stato detto tutto, ed alla fine comunque non c'è solo dolore, guerra e sangue? Comunque. Quindi l'Italiano alla fine si scusa con gli astanti, raccomandandosi ai potenti stranieri di turno, producendo paganissimi sacrifici umani: Mussolini appeso per i piedi, Craxi morto in esilio .....e che ne sarà di Berlusconi?
Anche se la favola del re nudo è già nota a tutti da decenni, tuttavia non si è mai vista una concentrazione di potere paradossale e stravagante come quella del Grande Boss Papi Berluscao, proprio da Dittatore dello STATO LIBERO delle Bananas, di Alleniana memoria. Totalmente paradossale, ma la nostra rabbia per un simile scempio di tutta la storia del diritto (che insegniamo al mondo) si diluisce sotto ad un sorriso cinico, satirico, di popolo troppo provato dalla Storia.
Mi è capitato di sentire che un ricco americano, parlando della sua villa, si paragonava al Berlusca, come simbolo mondiale del vero 'capo' (come li chiamiamo noi a Roma).
Ma poi tu stesso ti domandi: è meglio Fini?
Ovviamente, per molti di noi sarebbe meglio qualunque cosa, ma questo contesto comunque ci fa molto pensare alle sorti italiane.
Per preparare un dopo? Che resta un bel mistero.?
Può essere ....che la paura del dopo Berlusconi, o del vuoto spinto della sinistra, sia il più grande alleato di Berlusconi?
Molti lo pensano, e ciò è grave, è un'accusa pesante alla nostra classe 'intellettuale', a chi dovrebbe presidiare l'elaborazione culturale nel nostro Paese.
Vi è quindi a monte un grave a grande questione culturale, che dovremmo cominciare a porre con forza,
anche a tutti coloro che con giornali, siti riviste e movimenti propongono intanto la conoscenza di alternative pratiche fattibili o quantomeno da sperimentare, nella socialità, come elementi di condivisione di una nuova prospettiva, di organizzazione di una nuova domanda, come avviene da anni per un mercato del benessere che nessuno vuole o può ancora soddisfare, ancora oggi.
Il governo Obama sta spingendo con forza su una serie di innovazioni nell'energia (ferme da decenni). Stanno ora finendo nel gorgo delle multinazionali.
Solo scena? Intanto il vero corso è il nucleare che viene rilanciato, in barba a tutta l'etica dell'ENI.
Cosa vuol dire che manca ancora una attrezzatura culturale al passo con i tempi, da mettere a disposizione di movimenti, siti, riviste, per la socializzazione?
Nell'analisi della realtà del mondo attuale, l'unica differenza rispetto al passato ....è l'alfabetizzazione dei popoli, la più grande rivoluzione di tutti i tempi, di cui ancora non si tiene abbastanza conto.
E' su questo contesto che si appoggia peraltro la rivoluzione cibernetica di internet, quella di un unico cervello globale interconnesso, che le masse lo usano per trivialità di vario genere, criminalità pedofila e consumi spesso superflui. Ma c'è anche tanto spazio per le avanguardie culturali, anche se bisogna dire che la scarsa conoscenza dell'inglese comunque danneggia gli italiani anche in questo campo.
Ma non c'è più nessuno che possa fermare questo processo, la consapevolezza dei popoli è diventata comunque ed in modo permanente un soggetto politico, il consumatore è il perno dell'economia, anche se ci vorrà ancora un pò di tempo per vederne gli effetti positivi.
Infatti, cari amici, è proprio qui che oggi si misura la cultura, quella genuina di elaborazione dell'esperienza di vita e del profondo, distinta da quella fasulla e/o di plastica (che comunque è cultura).
Dopo una prima ubriacatura e scontro globale tra generazioni e ideologie (anni '60 e '70) , seguito poi all'assestamento del sistema nuovo, si deve stare attenti a quello che immettiamo noi oggi in questo 'sistema' cognitivo globale, che è in via di definizione perchè è questo che sarà fondamentale, perché è un contesto che funziona anche come la diluizione omeopatica, o il battito della farfalla, sistema neurale che si autogenera in base ai dati raccolti ed immessi spontaneamente in 'circolo', anche dati minimi.
Anche un solo bit può cambiare il corso del mondo, anche un pensiero impercettibile, ma bisogna ancora credere che esista uno spazio di vittoria dell'umano (e quindi della cultura e del trasferimento culturale, che è l'attività caratteristica della sopravvivenza della SPECIE), e che ciò avvenga al di fuori delle informazioni pre-disposte per e dal 'sistema' vecchio, attualmente in via di dismissione.
Giorno per giorno, è la nostra capacità di FARE CULTURA che ci potrà permettere di sopravvivere ....perché molti ormai pensano che questo sia il rischio che corriamo.
Nella corsa agli armamenti, nel disastro ambientale, nel terrorismo chimico e biologico, nell'irresponsabilità e mancanza di controllo democratico su chi maneggia tecnologie devastanti, sulla guerra tra poveri per una energia che è abbondante ma tenuta nascosta. Su tutte questo cose sono presenti molte ONG e associazioni, che utilizzano fondi anche delle grandi corporations, a partire da Bill Gates, IBM, ENI, etc. etc.) sempre in cerca di rifarsi il look, anche per motivi di mera speculazione finanziaria, dato quello che pesa oggi la finanza etica (che NON è quella che conosciamo in Italia, buona a fare scena nei convegni), un vero e proprio settore delle borse, tra i più solidi, che si occupa di piccole e medie imprese a livello globale, che ha subìto meno l'ondata speculativa negativa del 2008).
Sopravvivere? Già, è iniziata la corsa ad una nuova interpretazione quotidiana delle nostre vite, del loro valore, delle nostre prospettive,
organismo cibernetico ci chiama ad una regressione e rivisitazione completa del nostro modo di essere ma, soprattutto, di pensare ai nostri veri obbiettivi.
La satira di tutto ciò la ho già fatta più di 30 anni fa, con Ranxerox e Cannibale, proprio come scopo di destrutturazione e di fotografia della schizzofrenia moderna, dilaniati tra nuovi modelli potenziali che affrontiamo con la nostra vecchia psiche, che ci mette un pò di più ad adeguarsi ai cambiamenti. Iniziò Marcel Proust ad indicarci la strada di questa scissione psicotica dell'homo modernus (altro che homfobicus ...è praticamente schizzato del tutto) tra passato e presente! Cannibale diede immagine a questo mangiare noi stessi, che è tipico di ogni nevrosi. Ma pare che seppure i nostri lavori siano stati utilizzati dal cinema, la moda e l'estetica in USA, in Europa e ovunque si disegna, a livello mondiale, tutto il discorso si sia fermato li. Erano solo fumetti?
Dopo trent'anni, si dovrebbe procedere oltre, il fumetto lo avete davanti tutti i giorni, o no?
Organizziamo una proposta diversa, multipla, socializzante, economicamente fondata, rispettosa dell'ambiente umano e naturale?
Come? Il problema vero è la socializzazione ...............e non solo ............quello che saranno i nuovi consumi.
Prima servono i nuovi modelli di vita, no? I nuovi modelli di base, non schizofrenici, per uomini e donne, in egual misura.
Ma ci vuole coraggio, una dote che è davvero poco presente nell'umanità di oggi, proprio perché è stata 'schizzata' con un piano non casuale, ben studiato a tavolino dalle consorterie demoniache dei frammassoni deviati, in realtà usurai travestiti da monaci.
Coraggio per restare semplici.
Coraggio per non lasciarsi trascinare in infiniti caroselli già visti per migliaia di anni, sia nel pubblico che nel privato.
Coraggio per riconoscere la differenza tra economia e denaro, e continuare a comportarsi come se il denaro fosse dovuto per 'credito' malgrado che il credito sia stato drogato.
Coraggio per sperare, anche soltanto per credere nell'essere umano che siamo noi.
Coraggio per credere a chi ci sta accanto, che quasi sicuramente ci tradirà, perché perduto nei meandri della sua mente eterodiretta dall'ultimo software di gradevole destabilizzazione, dal profumo della bistecca finta di Matrix.
Insomma, sto parlando del normalissimo coraggio di essere ciò che ci rende umani, senza doverlo rinfacciare a nessuno.
Questo lo abbiamo imparato, siamo pacifisti.
Tuo,
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