Da: kiriosomega-1 <kiriosomega@alice.it>
Oggetto: [fiamma] Mafia e governo
A: "fiamma@yahoogroups.com" <fiamma@yahoogroups.com>
Data: Mercoledì 11 agosto 2010, 20:17
(Mi avvalgo di "Fiamma", nel chiedere scusa, per avere erroneamente più volte inviato ad alcuni destinatari il messaggio in oggetto). kiriosomega
MAFIA E GOVERNO.
BERLUSCONI PAGAVA PROVENZANO?
IL BACIO.
Ancora una volta il mistero in ytalya, noto porto delle nebbie, è fitto. Difatti, si aspetta che i magistrati provino la gravissima circostanza di presupposte strette relazioni tra silvio berlusconi e Bernardo Provenzano, il mafioso che, ancora inspiegabilmente, fu latitante più a lungo d'ogni altro nonostante noti certi suoi spostamenti.
Secondo alcuni giornali, avvenne che durante le elezioni politiche del 2001 al Provenzano sarebbero stati elargiti cento milioni di lire in cambio di favori elettorali, è quanto verrebbe a galla dalla lettura di un "pizzino" di cui sono stati posti a conoscenza i giudici di Palermo.
Però, la notizia, non mi sembra che sia stata divulgata da Mediaset e la solita Rai.
Ad indiretta riprova del fatto, possiamo ricordare che nella stessa regione, proprio nel 2001, Forza Italia ottenne, nel tempo di un mese elettorale, ben 61 seggi su 61 nelle due Camere, e, durante il mese successivo, avvenne l'elezione di Totò Cuffaro a presidente della regione siciliana, quel politicante che fu condannato in secondo grado per reati di mafia.
Se berlusconi cadrà per gli attuali noti fatti che hanno colpito il Governo e la maggioranza, anche l'infingardo popolo ytalyano, assai diverso da quello ITALIANO, riderà di lui vedendolo nella polvere, però è facile che il despota tenterà l'avvio di nuove sconce leggi che lo salvino dagli inquirenti.
Ma nell'attuale marasma morale, politico-partitocratico ed economico-sociale, aspettarsi che la Giustizia rappresentata del ministro Maroni si renda solidale con i magistrati, garantendo loro la sicurezza insieme con quella dei testimoni dibattimentali, è augurarsi troppo. Però azioni di questo tipo dovrebbero finalmente emergere per evitare che la mafia abbia il volto del Governo, e lo Stato quello della mafia. Ma all'estero, non certo migliore dell'ITALIA, quella vera, "ytaglyany tutti mafiosi" è sulla bocca d'ognuno, anzi, dirsi ytaglyano in certe regioni dell'Europa centrale vale a paragonarsi, per la mentalità di quelle genti, agli apolidi.
Ma nonostante la gravissima situazione, il silenzio del leghista Maroni, dall'alto del suo incarico, continua ed è inquietante specie se ripensiamo alle intestazioni con cui "LaPadania", nel 1998, intitolava i suoi lunghissimi articoli contro berlusconi, stiamo, però rievocando un tempo in cui ancora il "Paolino" don aldo (brancher) serviva il Vaticano cercando pubblicità per "Famiglia Cristiana", per trasformarsi, di lì a breve, non si sa con quali manovre, nell'accordatore tra il paesano bossi e l'arcorese berlusconi. Quel vendicativo e cattivo soggetto che oggi, attaccando l'iscariota per lo storno di mq 45 dal tesoro di AN, dimentica di aver anche raggirato, complice quel suo amico previti, una ragazzina diciannovenne improvvisamente orfana, e rimasta proprietaria, tra l'altro, di villa Casati Stampa (valore di allora più miliardi di lire) comprandola dopo un anno d'abitazione gratuita per soli 500 milioni di lire.
Sig nanerottolo, certi suoi amici, ovviamente della sua stessa risma, affermano che il cristo, cui io non credo, è posto a bollire nella merda, mi chiedo quale potrà essere la sua condanna, io proporrei di farla bollire, mentre ne mangia dell'altra.
E in tutto questo gran casino italiano il dio trino si lascia sempre più scivolare verso il quattrino con la complicità della chiesa che tace, per interessi economici, le malefatte di una classe dirigente italyana e mondiale che peggiore non potrebbe essere. Alla faccia della povertà di cui adduce la validità solo per il prossimo!
kiriosomega
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