Lettera Aperta
Quando ero giovane sentivo dire: "Meglio un morto in casa che un
marchigiano che bussa alla porta" - Siccome i marchigiani erano spesso
impiegati nello Stato della Chiesa come esattori delle tasse, tutti
scappavano se vedevano apparirne uno all'orizzonte.. Beh, oggi non è
più così, oggi c'è Equitalia!
Questa lettera dovrebbe essere breve altrimenti non viene letta ed in
più deve essere "moderata" altrimenti possono scattare non solo le
censure ma anche le ritorsioni....
Oggi nel pomeriggio, da due giorni trascorse le festività per la
fondazione della Repubblica Italiana, ancora nella scia del lungo
ponte, ho voluto celebrare anch'io, a modo mio, concedendomi un
cappuccino pomeridiano supplementare al baretto di Treia.. Sì, una
colazione al mattino con cornetto e cappuccino fanno circa due euro
più un altro cappuccino al pomeriggio un altro euro abbondante,
insomma 3 euro al giorno per trenta giorni fanno 90 euro e non sono
certo pochi per uno -come me- che vive esclusivamente della pensione
sociale di 420 euro al mese. Ma questo non c'entra, tranquilli, non
voglio parlare delle difficoltà dei pensionati poveri, no, no..
Però approfittando del cappuccino extra mi son letto, come faccio
quasi ogni giorno, tutti, proprio tutti, i quotidiani a disposizione
del pubblico.. Una notizia mi ha colpito, che poi aggiungo a tutte le
altre che ricordo sullo stesso tema: "Una signora paga una multa per
divieto di sosta appena le viene contestata e dopo qualche mese si
vede arrivare il conto Equitalia con gli interessi, per la stessa
multa, fa ricorso al giudice di pace e dopo due anni finalmente vince
la causa...". Mi sono ricordato di altre simili facezie, ad esempio
quella degli allevatori veneti che ricevono una multa Equitalia,
sempre con tangenti aggiunte, di trecentocinquantamila euro per aver
sforato le quote latte (del valore di poche centinaia di euro), quella
signora che non aveva pagato il canone TV e si vede arrivare una
ipoteca sulla casa, quel....
Insomma ogni giorno ricordo di aver letto simili notizie.. ed in più
ogni giorno ricevo mail di gente disperata che si confida nel web
dicendo di aver paura persino di respirare se vede in giro esattori
Equitalia, mi dicono di aver ricevuto doppie e triple ingiunzioni di
pagamento per tasse e multe e gabelle già pagate da diversi anni e di
cui non trovavano più le ricevute... Paghi o muori! È la nuova legge
Equitalia...
E tutta questa spremitura a che serve? Non certo per creare una
società migliore ove i servizi soddisfino le esigenze sociali etc.
Macché, macché.. tutti gli introiti servono a pagare i buffi
accumulati nello stato, nelle regioni, nelle province, nei comuni,
negli enti, etc. da amministratori a dir poco malaccorti (e forse pure
disonesti..). Una messe in continuo aumento di amministratori che
vengono stipendiati con le riscossioni coatte di Equitalia... Anni fa
si diceva che gli statali sono fannulloni che mangiano ad uffah e non
lavorano.. ma almeno prestano servizio, in ufficio ci vanno. Che dire
degli attuali amministratori, centinaia di migliaia, che si riuniscono
solo per decidere ulteriori gabelle e tasse e spendono il denaro
pubblico a loro piacimento e non ripagano mai i danni della loro
cattiva amministrazione anche se beccati con le mani nel sacco?
Miliardi di euro spesi per mantenere un esercito di aguzzini e
parassiti.. e chi li paga? Chi provvede a mungere il popolo? Ci pensa
Equitalia ovviamente... Altro che poliziotti e carabinieri, altro che
finanzieri e forestali... Quelli sono bravi ragazzi, al confronto...
Intanto mentre il popolo viene sempre più spremuto e tartassato -mi
chiedo ancora per quanto sarà possibile- vedo che qualcosa si muove
all'orizzonte, qualche piccolo segnale di ribellione..
Segnate la data sul calendario, 16 giugno 2011. Roma vedrà sfilare i
vessati di Equitalia, il popolo di partite Iva, agricoltori, imprese
che con il tam tam di facebook, twitter e, forti della manifestazione
in Sardegna lo scorso 12 maggio, stanno organizzando la prima protesta
contro le cartelle e gli atti della società di riscossione a livello
nazionale. Al momento, secondo le previsioni di Carmelo Finocchiaro,
presidente di Federcontribuenti, potrebbero arrivare anche 100mila
manifestanti. C'è il tam tam di internet dunque e la nascita di
comitati spontanei, circa 150 su tutta Italia che hanno un filo
conduttore: dire basta alle anomalie della riscossione. È un basta che
però non chiede né condoni né moratorie ma arriva con delle proposte
di modifica in particolare sul calcolo delle sanzioni e di quel
meccanismo di aggi e interessi che lo stesso Giulio Tremonti, ministro
dell'economia, ha definito distorto. È importante che arrivi il
messaggio che non è necessario toccare i mezzi di lavoro e la prima
casa. Se oggi si vuole riscuotere bisogna mettere il contribuente in
condizione di pagare.... Almeno quello...
Beh, sono anziano, e non posso viaggiare così facilmente.. un viaggio
a Roma con permanenza nella capitale anche per un solo giorno mi
costerebbe un mese di pensione.. Però, almeno, spero che con questa
lettera qualcuno dei lettori ci vada!
Paolo D'Arpini
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