NO TAV ... la resistenza bioregionale continua...
Cronache della lotta bioregionale No Tav.. La protesta contro il gobierno montales delle banche continua...
Il bieco gobierno montales dei banchieri ha deciso di tirare dritto verso la realizzazione della devastante opera TAV, con spreco di denaro pubblico e distruzione dell'habitat. Le forze della repressione armate sino ai denti sono pronte a perseguire ed imprigionare chiunque si opporrà all'opera voluta dal "mercato" delle finanziarie globali a cui il gabinetto è asservito Ciò non ostante i patrioti bioregionali della Valsusa non demordono e sono pronti al martirio... Ecco di seguito un resoconto delle loro attività recenti.
Il 1 marzo 2012 i patrioti valsusini si son dati appuntamento in piazza del mercato a Bussoleno. Mentre lungo la A32 scorazzavano lunghe colonne carabinieri e poliziotti, blindati e defender. Lo svincolo di Chianocco, in località Vernetto, è ancora chiuso e presidiato da ingenti forze.
A Bussoleno – in un angolo della piazza – si è tenuta un'assemblea popolare
molto partecipata. La decisione è stata veloce veloce, si torna a bloccare.
Nonostante la gente abbia ancora addosso i segni delle manganellate la voglia di riscossa immediata è forte.
Un corteo ha imboccato la statale in direzione Torino. A migliaia attraversando il pratone alle spalle della A32. Le recinzioni non sono un problema. Presto i No Tav hanno invaso la prima corsia e, dopo poco, anche la seconda è occupata. All'ingresso della galleria di Prapontin una barricata improvvisata prende fuoco.
La polizia c'è ma non si muove. Una carica nel mezzo del paese potrebbe essere un boccone troppo grosso anche per loro.
In contemporanea altri No Tav salgono verso l'alta valle: l'autostrada è chiusa da una barricata anche allo svincolo di Venaus.
Da tutta Italia arrivano le notizie dei blocchi, delle manifestazioni, che inceppano strade, autostrade, ferrovie. A Torino un corteo paralizza il traffico del centro per ore e si conclude sui binari di Porta Nuova.
In tarda serata i blocchi si sciolgono. Nonostante un apparato repressivo impressionante, siamo riusciti a fargliela in barba, bloccando l'autostrada in ben due punti per diverse ore.
La scelta del'occupazione dell'autostrada, delle iniziative che improvvisano il luogo e il tempo, per la prima volta da diversi mesi, sta davvero mettendo in difficoltà un governo convinto che i No Tav si sarebbero lasciati serrare nel catino militarizzato della Maddalena.
Giorno dopo giorno il movimento di protesta popolare cresce.
Ieri mattina, 2 marzo, è arrivata la buona notizia che Luca è fuori pericolo di vita: i medici hanno sciolto la prognosi. L'abbiamo saputo durante l'incontro al Polivalente di Bussoleno. Un'assemblea popolare per fare il punto. Ed ora si parla di sciopero generale.
La lotta continua... "i distruttori della Valsusa no pasaran.."
Paolo D'Arpini
Rete Bioregionale Italiana
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Commento di Tiziano Cardosi: "Margini non ce ne sono: l'opera è di valore fondamentale per il Paese, e non solo per il Piemonte e fa parte di impegni presi con il l'Europa. Non ci sono spazi. L'opera è stata meditata e partecipata. Ci sono stati incontri con la popolazione e fatte importanti modifiche al progetto: siamo ad un punto di non ritorno." Queste le parole della Ministra dell'Interno a proposito delle proteste notav. Hanno una loro solennità, somigliano ad un epitaffio. Resta da capire per chi è l'epitaffio: o lo è per coloro che hanno sperato per decenni che ragione, argomenti, dati scientifici potessero essere strumenti per progettare il futuro collettivo o lo è per il complesso politico economico mafioso che ha come unico argomento l'imposizione e la forza. Questo governo ha mostrato il suo vero volto; è nudo come il re della favola e non ha altro argomento che alzare la voce e i manganelli. Può darsi che tutto torni come prima, ma per noi è uno spiraglio, vediamo di spalancare la porta al futuro..."
Paolo D'Arpini
Rete Bioregionale Italiana
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Commento di Tiziano Cardosi: "Margini non ce ne sono: l'opera è di valore fondamentale per il Paese, e non solo per il Piemonte e fa parte di impegni presi con il l'Europa. Non ci sono spazi. L'opera è stata meditata e partecipata. Ci sono stati incontri con la popolazione e fatte importanti modifiche al progetto: siamo ad un punto di non ritorno." Queste le parole della Ministra dell'Interno a proposito delle proteste notav. Hanno una loro solennità, somigliano ad un epitaffio. Resta da capire per chi è l'epitaffio: o lo è per coloro che hanno sperato per decenni che ragione, argomenti, dati scientifici potessero essere strumenti per progettare il futuro collettivo o lo è per il complesso politico economico mafioso che ha come unico argomento l'imposizione e la forza. Questo governo ha mostrato il suo vero volto; è nudo come il re della favola e non ha altro argomento che alzare la voce e i manganelli. Può darsi che tutto torni come prima, ma per noi è uno spiraglio, vediamo di spalancare la porta al futuro..."
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