Newsletter di Salva le Foreste
Le news degli ultimi 15 giorni
La Asia Pulp & Paper (APP) non fa che vantare certificazioni per convincere i propri clienti di essere un'impresa sostenibile - mentre i suoi buldlozer continuano ad abbattere le ultime foreste di Sumatra. Ma i sistemi di certificazione tirati in ballo dalla APP prendono le distanze e negano di aver mai dato all'impresa patenti di sostenibilità. Infatti nessuna di queste certificazioni riguarda le operazioni più controverse della APP e dei suoi finitori di legname: l'abbattimento a raso delle foreste primarie, dell'habitat della tigre e dell'orango, e il drenaggio delle torbiere, uno dei principali bacini di carbonio del pianeta. Leggi tutto…
Madison Vorva e Rhiannon Tomtishen sono due guide sedicenni del Michigan. Qualche anno fa hanno iniziato una ricerca una ricerca sugli orango, e hanno scoperto che una delle principali cause della scomparsa di questo animale è la perdita del suo habitat a causa delle piantagioni di palma da olio. Si sono così appassionate che hanno fondato il progetto Project O.R.A.N.G.S (Orangutans Really Appreciate And Need Girl Scouts). Quando hanno scoperto che i biscotti utilizzati dalle Guide per raccogliere soldi sono pieni di olio di palma, hanno subito cercato di porvi rimedio. Leggi tutto…
La United States Environmental Protection Agency (EPA) ha escluso il biodiesel da olio di palma dall'elenco dei combustibili rinnovabili per gli standard statunitensi: una tregua piccola ma significativa per le foreste pluviali dell'Indonesia, dove le piantagioni di palma da olio sono una delle principali cause di distruzione della foresta pluviale. L'EPA ha concluso che i biocarburanti derivati da olio di palma non sono una scelta buona per il clima, perché, una volta definita l'impronta di carbonio della produzione di olio di palma, questa non soddisfa i criteri necessari per soddisfare il 20% di riduzione delle emissioni richieste per i biocarburanti. Leggi tutto…
BirdLife International, appoggiata dalla LIPU e da altre associazioni, è risuscita a bloccare un progetto diconversione di 10mila ettari della foresta Dakatcha in Kenya per coltivarvi la jatropha, una pianta da cui ricavare biocarburanti. Secondo le associazioni, i biocarburanti prodotti con la deforestazione, rilascerebbero 6 volte in più di CO2 in atmosfera rispetto ai carburanti fossili. Leggi tutto…
Un rapido declino, quello che sta interessando gli alberi più grandi del mondo. Siccità, malattie, incendi, specie invasive, inquinamento, deforestazione e difficoltà di adattamento ai cambiamenti climatici. Queste le principali cause del fenomeno individuate da William Laurance, docente alla James Cook University di Cairns, in Australia, in uno studio pubblicato sul New Scientist. La costruzione di nuove strade ed infrastrutture energetiche spesso isola i giganti in parchi e piccole oasi protette, una solitudine ed un confino che li espone maggiormente all'attacco di tempeste, escursioni termiche estreme e parassiti. Leggi tutto…
Si è aperto il vaso di Pandora: La nuova ondata di land grabbing, la corsa alla terra da parte dalle industrie estrattive, il rapporto lancia un allarme circa l'accelerazione del fenomeno e la dimensione ormai raggiunta. Non si parla più di fenomeni isolati di distruzione e inquinamento, le massicce acquisizioni dei terreni da parte dell'industria mineraria, del petrolio e del gas, avverte il rapporto, busserà presto alla tua porta. Le comunità indigene del pianeta sono le più minacciate, ma il fenomeno si fa sempre più minaccioso per i contadini e i circuiti locali di produzione alimentare, per le riserve di acqua potabile, per le foreste, la biodiversità, gli ecosistemi e i cambiamenti climatici. Leggi tutto…
La Green Press Initiative ha recentemente lanciato un nuovo programma di certificazione per indicare gli editori in grado di assicurare record e verificabili di protezione dell'ambiente. Il programma di certificazione è stato sviluppato nel corso di un triennio, durante il quale ha raccolto commenti e feedback da parte di stakeholders e associazioni ambientaliste attive sui temi della carta e delle foreste.
Leggi tutto…E' allarme rosso, fra i naturalisti, per la scomparsa di due simboli per eccellenza delle Alpi: la genziana e la stella alpina. I profondi cambiamenti climatici che stanno avvenendo a livello planetario e sulla scala locale mostrano i loro effetti anche sull'ambiente alpino, e i due bellissimi fiori d'alta quota rischierebbero di essere soppiantati, nei prossimi decenni, da specie più termofile, cioè adatte a climi più caldi. Secondo una ricerca condotta dal gruppo Gloria (Global observation research initiative in alpine environments), una rete di più di 100 gruppi di ricerca da sei continenti che studiano le regioni montane del pianeta. Dello studio ha parlato anche la rivista Nature. Leggi tutto…
Di nuovo a rischio le foreste della Finlandia. L'agenzia forestale di stato Metsähallitus progetta di abbattere le foreste centenarie dell'are di Hossa. Si tratta di foreste primarie, in una delle ultime aree di taiga occidentale, che dovrebbero essere protette in base alla Direttiva Habitat e alla rete "Natura 2000". Secondo quanto annunciato da Nordic Forests, sono partiti i lavori per la costruzione di una strada di accesso al sito. La Finnish Nature League (Lega finlandese per la natura) ha lanciato un appello a Metsähallitus chiedendo di fermare la costruzione delle strade e alle autorità ambientali di indagare sugli standard ambientali delle operazioni di taglio. Leggi tutto…
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