QUI CI TROVIAMO DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE DI CAOS ISTITUZIONALIZZATO. DA DA UNA PARTE L'IMMIGRAZIONE RESA NECESSARIA DA ESIGENZE DI CARATTERE ECONOMICO ( stranieri da sfruttare al massimo senza pagare dazio ( esentasse), dall'altra una società sempre più scozzonata ed IDIOTA, che sente il puzzo dello straniero e reagisce con un RAZZISMO che ci ricorda quello dai paesi del Sud USA. ( beninteso: non quello dei tempi della Confederazione, che era ordinata ) ma dei tempi della MISERIA PROVOCATA ( anni 20-30 dell'ultimo secolo.) GV.--- Mer 17/11/10, Doriana Goracci <dorianagoracci@hotmail.it> ha scritto: Da: Doriana Goracci <dorianagoracci@hotmail.it> Oggetto: Brescia con stragi italiane smacchiate A: Data: Mercoledì 17 novembre 2010, 10:51
" Una strage senza colpevoli Assolti i cinque imputati. Otto morti e cento feriti nella strage del 28 maggio 1974. L'assoluzione in base ad un articolo assimilabile alla vecchia insufficienza di prove" E se la prima notizia, è sulle pagine dei giornali e in Tivù, la seconda è già cotta, è scesa dalla Gru: a Brescia il 15 novembre sera. C'era un signore, tale pier Paolo Pasolini che era cosi supponente da dire io so. Aveva almeno il coraggio di dirlo. E scriverlo. Il maestro Manzi, dopo 8 provvedimenti disciplinari, continuava a dire non è mai troppo tardi. "Mentre il giudice leggeva la sentenza, con la memoria andavo a quei tragici momenti in piazza, e ho sentito forte la sensazione che tutto sia avvenuto assolutamente per nulla" Queste le parole di "Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari dei caduti di piazza della Loggia e che in quel tragico giorno ha perso moglie e amici, scuote il capo e abbassa la voce. Martedì pomeriggio la sentenza è arrivata come una scure a porre la parola fine su una pagina di storia che Brescia e l'Italia non vogliono dimenticare." Appenderei almeno un punto interrogativo, questi Storici Alleggerimenti lo suggeriscono.
"Sono le 20,52 – del 16 novembre 2010 – quando ha fine la vicenda dell'occupazione della gru nel cantiere metrobus di via San Faustino a Brescia. I quattro immigrati ancora sul braccio meccanico hanno deciso di scendere…La fine della vicenda di via San Faustino è stata costantemente seguita anche in Loggia, dove, lunedì pomeriggio, si è svolta la seduta del consiglio comunale. Soddisfazione è stata espressa da tutti i rappresentanti delle istituzioni per la conclusione positiva della vicenda. Il sindaco Paroli ha un obiettivo: evitare che "situazioni del genere possano ripetersi". Nicola Gallizioli (Lega Nord) ha detto che a vincere, alla fine, è stata la linea della legalità seguita dalle istituzioni, ma ha anche affermato che "la vicenda è stata strumentalizzata". Per Emilio Del Bono (Pd) ora è il momento che Brescia ritrovi la serenità, mentre il vicecapogruppo del Pdl, Andrea Ghezzi, ha rivolto un ringraziamento ai fautori dell'accordo, sottolinenando la vicinanza alle forze dell'ordine, dopo le polemiche scatenate dagli interventi di polizia dei giorni scorsi.
Ricopio per intero questo intervento: "il vicesindaco Fabio Rolfi ribadisce che "nessun permesso, nessuna moratoria e nessun presidio è stato concesso. La proposta arrivata lunedì sera verrà presa in considerazione, ma i quattro immigrati sono scesi perchè sfiancati da due settimane di permanenza lassù e non perchè è stata fatta qualche promessa. Per noi prima di tutto vale il rispetto della legge, e ora la città deve ripartire facendo i conti con l'insofferenza e la giusta indignazione per le modalità con le quali è stata portata avanti questa protesta". Gli stranieri in Italia, non si sono fatti mancare anche loro la strage: " la sera di giovedi 28 settembre 2008 a Castelvolturno, morì Antonio Celiento, un pregiudicato affiliato ai casalesi, e sei immigrati africani, vittime innocenti della strage." Ricordo, tanto per rimanere in tema Comunicazione e Informazione, seppure casalinga, perchè c'è uno Stato delle Stragi che non cambia. Ci rimarrà almeno il diritto al delirio?
Doriana Goracci
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