contro Wikileaks, Facebook, Google e internet in generale.... ma la
colpa non é dello strumento!" (Saul Arpino)
"Wikileaks importante strumento giornalistico come il Freedom of
Information Act". Afferma il Time Magazine... ma internet e
soprattutto Wikileaks non piace ai potenti.. Specialmente dopo
l'azione selvaggia di Wikileaks che minaccia di destabilizzare il
"sistema" di potere consolidato.. e basato sul metodo delle tre
scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. .
Ma intanto leggiamo come si autopresenta questa nuova agenzia
telematica "free-lance":Wikileaks è un'organizzazione non-profit dei
media. Il nostro obiettivo è quello di portare importanti novità e
informazioni al pubblico. Noi forniamo un modo innovativo, sicuro e
anonimo per le fonti di fuga di informazioni per i nostri giornalisti
(la nostra casella di riepilogo elettronica). Una delle nostre
attività più importanti è quello di pubblicare materiale originale
fonte a fianco della nostra storia di notizie modo che i lettori e gli
storici visitatori potranno vedere la prova della verità. Siamo una
realtà giovane che è cresciuta molto velocemente, facendo affidamento
su una rete di volontari impegnati in tutto il mondo. Dal 2007, quando
l'organizzazione è stata lanciata ufficialmente, Wikileaks ha lavorato
a riferire in merito e pubblicare le informazioni importanti.
Wikileaks ha sostenuto e vinto contro gli attacchi giuridico e
politico progettato per mettere a tacere la nostra organizzazione
editoriale, i nostri giornalisti e le nostre fonti anonime. I principi
più generali su cui si basa il nostro lavoro sono la difesa della
libertà di parola e media editoria, il miglioramento del nostro record
storico comune e il sostegno dei diritti di tutte le persone di creare
nuova storia. Si ricavano i principi della Dichiarazione universale
dei diritti dell'uomo. In particolare, l'articolo 19 ispira il lavoro
dei nostri giornalisti e altri volontari. Essa afferma che ogni
individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso
il diritto di libertà di avere opinioni senza interferenze e di
cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni
mezzo e senza riguardo a frontiere. Siamo d'accordo, e noi cerchiamo
di mantenere questo e gli altri articoli della Dichiarazione..."
Ovvio che con certe premesse e promesse una tale "agenzia
d'informazione" non può piacere ai potenti al potere... e meno che
meno potrà piaceri ai governanti italiani che da sempre sono abituati
a comandare in modo mafioso, imponendo il silenzio sulle loro
malefatte.... Per cui nessuna meraviglia che ci sia stata un'alzata di
scudi da parte dei nostri governanti.. Berlusconi in testa.. per la
"fuga di notizie che mette a repentaglio la nostra stabilità economica
e politica..." A repentaglio, certo.. e fuga di notizie.. certo.. ed
allora?
"Internet delenda est.."
E si prende la scusa di voler "combattere la dipendenza di parecchi
giovani malati per l'uso del computer e della navigazione su internet"
afferma Jannone, amico del Berluscone... Il quale ovviamente ce l'ha
con Internet "perché é un'ossessione per quelle persone che poi
diventato dipendenti...". Ma com'é che lo stesso Giorgio Jannone non
ce l'ha con chi guarda la televisione in modo compulsivo (e sono la
maggioranza in Italia).. i teledipendenti non contano? Ed é sempre lui
(lo stesso Jannone che vuole difendere i giovani dalla dipendenza)
quello che ha proposto di abbassare l'età di distribuzione dei Gratta
e Vinci? Che il gioco d'azzardo statale non crea dipendenza? Suvvia
Jannone, suvvia, diciamo le cose come stanno: la comunicazione libera
di internet non piace perché permette di scoprire troppi altarini....
Ed ora, un'altra uscita censoria del "Jannone pensiero":
"Avvocati e commercialisti devono essere allontanati dalle sale del
Potere, perché per loro forma mentis, dunque di legulei mestieranti
delle verità giuridiche, sempre diverse da quelle del Vero,
pasticciano con cavilli e codicilli e pandette rendendo ogni
avvenimento complicatissimo. Dunque, siano deputati a comporre le
leggi, ma non a promulgarle e sostenerle. Fuori tali categorie dai
Parlamenti, quello è luogo di CARISMATICI UMANISTI..."
"… ma come sono buoni i nostri "servitori", si preoccupano per noi,
perché, asseriscono, siamo dipendenti da internet, e, dunque, malati
psichiatrici o quasi! Ma non si preoccupano i nostri servitori
lesto_fanti, d'ogni categoria rappresentata, delle condizioni
economiche in cui ci fanno vivere con stipendi da fame, e siamo
fortunati quelli che li possediamo… perché i giovani… Ed io sono tra i
padri disperati e ormai in preda al panico per il loro futuro, quindi
da essere curato! Ma sotto questo aspetto i nostri servitori non
intervengono, qui si zittiscono!" (Kiriosmega)
Ultima considerazione: "essi" hanno paura di internet perché unica
vera fonte d'informazione "popolare" che crea solidarietà tra vilipesi
e gruppi politici anche antagonisti. E di questo debbo dare
conferma... avendo io stesso appurato come su Facebook -ad esempio- ci
sia una continua solidarizzazione su temi scottanti e socialmente
condivisibili indipendentemente dall'ubicazione politica dei
proponenti. Su Facebook mantengo amici di destra di sinistra e di
centro... eppure chissà com'é sono tutti concordi nel riconoscere la
verità...
Paolo D'Arpini
Portavoce di European Consumers Tuscia
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