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lunedì 31 ottobre 2011

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2011-11-1 3:22:10

I: IL PRINCIPE DI FIRENZE, E I MORTI VIVENTI DELLA LUNGA NOTTE DI NAPOLI


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Gianni Caroli / napoLibera <giannicaroli@napolibera.eu>
A: vitali.giorgio@yahoo.it
Inviato: Lunedì 31 Ottobre 2011 11:22
Oggetto: IL PRINCIPE DI FIRENZE, E I MORTI VIVENTI DELLA LUNGA NOTTE DI NAPOLI
HTML Message


NAPOLI B.R.LINGUERIANA, ULTIMO BUNKER DEGLI AMERI.COM/UNISTI 'SOTTO LA NATO'

Gentile napoLibera,
come mai quando dalla Firenze 'neo-Rinascimentale' di Matteo Renzi giunge sulla palude della politica italiana un soffio d' aria nuova, il povero Balanzone che i comunisti hanno buttato avanti a mò d' ombrello, si è rifugiato a Napoli, per scampar la tempesta ?

(NICOLA MACCHIA--MERCATALE VAL DI PESA)


NL-- "L' ARIA SECCA E SOTTILE DI FIRENZE" che Nietzsche, il grande italianista, con Carl Schmitt, della cultura filosofica tedesca, diceva di percepire già all' olfatto nella prosa incisiva e scoppiettante di Machiavelli ne "IL PRINCIPE", risulta una metafora quanto mai aderente al panorama odierno. Soprattutto se contrapposta con la stagnante circolazione napoletana, grondante umori marci di palude, vapori bisunti di sudore e orina che occludono il respiro, nebbie opprimenti ogni sguardo lungimirante. Una massa amorfa di corpi semoventi, privata di ogni radice ed ogni identità, COMPLETAMENTE AMERICANIZZATA NEI GUSTI E NEI COSTUMI, di cui scimmiotta ogni aspetto del 'vegetare' quotidianamente, che ha messo in galera, a suo tempo, GIOVANBATTISTA VICO, il più grande filosofo 'moderno'; che ha deriso GIACOMO LEOPARDI; che ha perseguito fino alla galera perfino il Vate Gabriele D' Annunzio quando vi risiedè,
E' LA CITTA' CHE MERITA IL CAMPIONE CHE SI E' DATA, LIBERAMENTE: 'O GUAPPONE DE MAGISTRIS, il delinquente-giudiziario e truffatore politico che oggi rappresenta, per i comunisti B.R.linguerinnegati 'sotto la NATO', ultima spes di sopravvivere alla Storia, che ormai li ha condannati COME TRADITORI DEL POPOLO ITALIANO.

E' questa 'resezione', che sempre colpisce i servi dei poteri stranieri, dal proprio popolo, che fa senso, nella scelta del pover' uomo Bersacchiani: rifugiarsi, per la sua Convention di contrapposizione al turbine rapinoso dello Spirito Santo (Zeitgeist, direbbe nonno Hegel), nella roccaforte dei comandi anglo-americani, che De Magistris, non sfugge all' inclita, PROPRIO LORO HANNO CREATO QUALE ENNESIMO 'GOLEM' DI UN FALLIMENTARE SERIE DI 'GUARDIANI DELL' ITALIA'.....

Da De Gasperi, l' ignoto tridentino, a Segni, a B.R.linguer medesimo, a Finis il manichino, ai magistrati-cani da guardia che hanno il compito di insediarli al potere con la violenza criminale del braccio giudiziario; e poi i loro degni eredi, di cui, EPIGONI GROTTESCHI 'FIN DE RACE', I DE MAGISTRIS E BERSANI, idolatrati dalla intellighenzia dei locali 'puttani-philosophes' (loro livello di elaborazione, del tipo '' 'a femmena è 'na sigaretta") che lustrano stivali del Badrone stelle-strisce all' ombra della più grande autorità in materia.
MALEDETTO BENEDETTO, CROCE DI NAPOLI, MAGNACCIA E RICOTTARO DEGLI ANGLO-AMERICANI NELLE CUI MANI COLLOCO', MARITATE A DUE SPIE, LE FIGLIE GIOVANI CHE DOVEVANO ASSICURARE IL PERPETUARSI L' EGEMONIA MAFIO-CULTURALE DELLA FAMIGLIA, COSI' DANNOSA AL PENSIERO POLITICO ED ALLE PATRIE LETTERE !

Sapete ieri, mi suggerisce un lettore, a chi rassomigliava BERSACCHIANI ?

A CAO KY, NGO DIN DIEM, VAN THIEU: TUTTI I FANTOCCI 'DI GOVERNO' CHE IN VIETNAM SI 'OPPONEVANO' ALLE FORZE NAZIONALI SOVRANE, L' ARMATA POPOLARE DEI VIETCONG, AL COMANDO GLORIOSO DI ZIO HO, E DEL COMANDANTE IMPERITURO VO NGUYEN GIAP !!!!
OPPURE AL SERGENTE GOLPISTA FULGENCIO BATISTA, CHE LA RIVOLUZIONE NAZIONALE FIDELISTA DETRONIZZO' DA GUARDAPORTE A CUBA, AI COMODI DEGLI USA !!!!!

OD ANCHE, CI SOMIGLIA ANCHE UN PO', AL RE FARUK, CHE FACEVA DA 'PALO' AL SACCHEGGIO BRITANNICO DELLE RICCHEZZE EGIZIE, QUANDO IL DIVO NASSER GLI DIEDE GLI OTTO GIORNI, NEL 1952 !

O ANCORA: AL VILE "SHAH" DI PERSIA, O COSIDDETTO TALE (ERA FIGLIO DI UN MERCENARIO COSACCO AL SOLDO INGLESE, REZA KHAN, CHE COMBATTEVA L' INFLUENZA RUSSA IN MEDIO ORIENTE FINO DAGLI ANNI VENTI), SFRATTATO ANCH'EGLI DALLA RIVOLUZIONE ANTI-ANGLO-AMERICANA DEL 1979 !

Non è sfuggito ad un attento osservatore che BERSACCHIANI, dietro al quale si nasconde l' 'astuto' D' ALEMA (ossia quel coglione che è stato rispedito a casa a pedate nel culo dopo aver fatto il servizio militare della sporca guerra di Jugoslavia 12 anni fa), IERI ERA PROTETTO DA UN SERVIZIO D' ORDINE TUTTO APPALTATO AL COMANDO NATO DI BAGNOLI, dove si è svolta la tripudiante assemblea di Zombies DEMOCRATS.....appena usciti dal fare le comparse a Hollywood nella coreografia del film La Notte dei Morti Viventi.
A Napoli anche di giorno, 24 ore su 24, mi corregge un lettore cinéphile....

Se perfino la BELLA ADDORMENTATA, Napoli che fu resa Grande e Nobile nella Storia d' Europa dalla UNIVERSITA' DI FEDERICO II DI SVEVIA; DAL MASCHIO ANGIOINO; DAL CASTELLO ARAGONESE; DAL PALAZZO REALE/VIA TOLEDO CREATI DAGLI ABSBURGO DI SPAGNA; DAL TEATRO SAN CARLO DI BORBONE....per poi avvilire --come la Somalia ex-italiana data ai somali-- allorchè cadde nelle mani dei napoletani, ad un normale STATO-DI-MUNNEZZA (Fenice già rinascente dalle sue ceneri, con ammassi e mucchi sempre più elevati ai canti delle strade, quel BLOB oramai consustanziale alla massa antròpica deambulante), e prossimamente, SE NON CI PENSERA' IL MINISTERO DI ROMA, della Nuova Cementificazione di Bagnoli......

....se perfino la Bella Addormentata dal cloroformio culturale inoculato nel territorio dalla Potenza TOTALITARIA Dominante, dalla bandiera a forma di 'finestra carceraria a bocca di lupo' (stelle sparse tra le sbarre della cella), la città del conformismo 'paraculto' più monotono e opprimente il naturale respiro dell' Homo Sapiens, HA BISOGNO DI ESSERE COSI' STRETTAMENTE SORVEGLIATA COME IERI FACEVANO I 'BARBEFINTE' DEL COMANDO DI BAGNOLI....vuol dire che per gli ameri-comunisti traditori della NOSTRA PATRIA - ITALIA, sta davvero suonando la campana dell' ultimo giro di bicicletta, dalle ruote sgonfie. E con le rotelline 'di sicurezza' attaccate a quella posteriore, ieri ahimè, quanto visibilissime.....

FORZA MATTEO, 'PRINCIPE DI FIRENZE', SOFFIA UN POCO PIU' FORTE, MANDIAMO IN PEZZI QUESTA SCENOGRAFIA DI CARTONGESSO, e liberiamo NAPOLI dal Totalitarismo COMUNISTA E AMERICANO !!!!!

napoLibera
napoLibera

I: da : Fondazione per la Cultura Strategica : .Il progetto Eurasiatico, una minaccia al Nuovo Ordine Mondiale


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
A:
Inviato: Lunedì 31 Ottobre 2011 18:00
Oggetto: da : Fondazione per la Cultura Strategica : .Il progetto Eurasiatico, una minaccia al Nuovo Ordine Mondiale

Il progetto Eurasiatico, una minaccia al Nuovo Ordine Mondiale

ottobre 11, 2011
Elena Ponomareva Strategic Culture 09/10/2011
Si potrebbe essere tentati di considerare il documento del premier russo Vladimir Putin, "Un nuovo progetto per l'integrazione del Eurasia: Il futuro in divenire", che è stato pubblicato sulle Izvestia del 3 ottobre 2011, come un programma tracciato sommariamente da un concorrente delle elezioni presidenziali; ma dopo un controllo, sembra essere solo una parte di un quadro più ampio. L'articolo di opinione, ha momentaneamente acceso ampie polemiche in Russia e all'estero, ed ha evidenziato lo scontro di posizioni in corso sullo sviluppo globale…
Indipendentemente dalla interpretazione dei dettagli, la reazione dei media occidentali al progetto di integrazione presentato dal premier russo, è uniformemente negativo e riflette con estrema chiarezza una ostilità aprioristica verso la Russia e le iniziative che avanza.
Mao Zedong, però, era solito dire che affrontare la pressione dei propri nemici è meglio che essere in una condizione in cui non si preoccupano di tenerti sotto pressione.
Aiuta a capire perché, al momento, i titoli in stile Guerra Fredda spuntano costantemente sui media occidentali e perché la recente presentazione dell'integrazione eurasiatica di Putin, è percepita dall'Occidente come una minaccia. La spiegazione più ovvia è che, se attuato, il piano diverrebbe una sfida geopolitica al nuovo ordine mondiale, al dominio della NATO, del FMI, dell'Unione europea e degli altri organismi sovranazionali, e al primato palese degli Stati Uniti. Oggi, una sempre più assertiva Russia suggerisce, ed è pronta ad iniziare a costruire, un'ampia alleanza basata su principi che forniscono una valida alternativa al neoliberismo e all'atlantismo. E' un segreto di pulcinella, che in questi giorni l'Occidente sta mettendo in pratica una serie di progetti geopolitici di vasta portata, per riconfigurare l'Europa sulla scia dei conflitti balcanici e, sullo sfondo della crisi provocata in Grecia e a Cipro, assemblare il Grande Medio Oriente sulla base di cambiamenti di regime in serie, in tutto il mondo arabo e, come progetto relativamente nuovo, la realizzazione del progetto per l'Asia, il cui recente disastro in Giappone, è stata una fase attiva.
Nel 2011, l'intensità delle dinamiche geopolitiche è senza precedenti dal crollo dell'Unione Sovietica e del blocco orientale, con tutti i principali paesi e organismi internazionali che vi contribuiscono. Inoltre, l'impressione attuale è che la forza militare, in qualche modo, sia diventata uno strumento legittimo nella politica internazionale. Solo pochi giorni fa, Mosca ha attirato una valanga di critiche dopo aver posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che potrebbe autorizzare la replica dello scenario libico in Siria. Come risultato, l'inviata permanente degli USA all'ONU, S. Rice, ha rimproverato la Russia e la Cina per il veto, mentre il ministro degli esteri francese, Alain Juppé, ha dichiarato che "è un giorno triste per il popolo siriano. E' un giorno triste per il Consiglio di Sicurezza". Durante l'acceso dibattito al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 5 settembre, il rappresentante siriano ha redarguito Germania e Francia, ed ha accusato gli USA del genocidio perpetrato in Medio Oriente. Dopo di che, S. Rice ha accusato la Russia e la Cina di sperare di vendere armi al regime siriano, invece di stare dalla parte del popolo siriano, e ha abbandonato precipitosamente la riunione, e l'inviato francese Gérard Araud ha rilevato che "Nessun veto può cancellare la responsabilità delle autorità siriane, che hanno perso qualsiasi legittimità uccidendo il proprio popolo", lasciando l'impressione che
uccidere i popoli, come in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Libia, dovrebbe essere un privilegio della NATO.
I "partner" occidentali di Mosca si indignano quando la Russia, di concerto con la Cina, pone ostacoli sulla strada del nuovo ordine mondiale. La Siria, anche se un paese di notevole valenza regionale, giunge ad emergere nell'ordine del giorno solo fugacemente, ma l'ambizioso piano di Putin per l'intera Eurasia – "per raggiungere un più alto livello di integrazione – una Unione Euroasiatica" – avrebbe dovuto aspettarsi di evocare le preoccupazioni profonde e durature dell'Occidente. Mosca sfida apertamente il dominio globale da parte dell'Occidente "suggerendo un modello di una potente unione sovranazionale che può diventare uno dei poli del mondo di oggi, pur essendo un efficace collegamento tra l'Europa e la dinamica regione Asia-Pacifico". Senza dubbio,
il messaggio di Putin che "la combinazione di risorse naturali, di capitale e di forte potenziale umano, renderà l'Unione Euroasiatica competitiva nella gara industriale e tecnologica e nella corsa al denaro degli investitori, in nuovi posti di lavoro e negli impianti di produzione all'avanguardia" e che "insieme con altri protagonisti e istituzioni regionali come l'Unione Europea, USA, Cina e l'APEC, garantirà la sostenibilità dello sviluppo globale", sembra allarmante per i leader occidentali.
Né il crollo dell'URSS e del mondo bipolare, né la conseguente proliferazione di "democrazie" filo-occidentali, ha segnato un punto finale nella lotta per il primato mondiale. Ciò che seguì fu un periodo di interventi militari e rovesciamenti di regimi sfidanti, con l'ausilio della guerra dell'informazione e l'onnipresente soft power occidentale. In questo gioco,
l'Eurasia rimane il primo premio in linea con l'imperativo geopolitico di John Mackinder, per cui "Chi governa l'Est Europa comanda l'Heartland, chi governa l'Heartland comanda l'Isola-Mondo, chi governa l'Isola-Mondo controlla il mondo".
Alla fine del XX secolo gli USA sono diventati il primo paese non eurasiatico a combinare i ruoli di potenza più importante del mondo e di arbitro finale negli affari eurasiatici. Nel quadro della dottrina del nuovo ordine mondiale, gli Stati Uniti e l'Occidente nel suo complesso, vedono l'Eurasia come una zona di importanza fondamentale per il loro sviluppo economico e crescente potere politico. Il dominio globale è un obiettivo dichiarato apertamente e costantemente perseguito della comunità euro-atlantica e dalle sue istituzioni militari e finanziarie – la NATO, il FMI e la Banca Mondiale – insieme con i media occidentali e le innumerevoli ONG. Nel processo, l'establishment occidentale rimane pienamente consapevole del fatto che, nelle parole Z. Brzezinski, il "primato globale dell'America è direttamente dipendente da quanto tempo e quanto efficacemente la sua preponderanza sul continente eurasiatico è sostenuta".
Sostenere la "preponderanza", a sua volta, significa assumere il controllo di Europa, Russia, Cina, Medio Oriente e Asia Centrale.
L'aperta egemonia occidentale in Europa, Asia centrale e, quindi, in Medio Oriente e anche in Russia, conta quale risultato indiscutibile degli ultimi due decenni, ma al momento la situazione appare fluida.
Gli osservatori occidentali, cinesi e russi prevedono un fallimento imminente del modello di globalizzazione neoliberista integrata nel nuovo ordine mondiale, ed è in arrivo il tempo, per la classe politica, di adottare una visione.
Aprendo nuove opportunità per proteggere gli originali modelli di sviluppo nazionali dalla pressione atlantista, e per mantenere una reale sicurezza internazionale, il nuovo progetto di integrazione di Putin mantiene una promessa importante, per la Russia e i suoi alleati, e presenta quindi ai nemici della Russia un problema serio.
Né la Russia, né alcun altra repubblica post-post-sovietica può sopravvivere nel mondo di oggi da sola, e la Russia come attore chiave geopolitico dell'Eurasia, con una potenzialità economica, politica e militare senza precedenti in tutto lo spazio post-sovietico, può e deve, giocare l'offerta di una architettura mondiale alternativa.
L'allergia dell'Occidente al piano di Putin è dunque spiegabile, ma, a prescindere dalla opposizione che il progetto può incontrare, la debolezza di alcuni dei suoi elementi, e la potenziale difficoltà nel metterlo in pratica, il progetto di integrazione eurasiatica nasce dalla vita nello spazio geopolitico e culturale post-sovietico ed è affine alle attuali tendenze globali. Sopravvivere, conservando le basi economiche e materiali dell'esistenza nazionale, mantenendo vive le tradizioni e costruendo un futuro sicuro per i figli, sono gli obiettivi che le nazioni eurasiatiche possono realizzare solo se rimangono allineate con la Russia. In caso contrario, l'isolamento, le sanzioni e gli interventi militari le attendono…
 

 


I: Basi cinesi in Pakistan?---Fonte: http://it.peacereporter.net/---

ECCO L'ESEMPIO CONCRETO DELLA NASCITA DEL MULTIPOLARISMO. Potenzialmente: tutti contro tutti. GV.

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giuseppe Magliacane <giuseppemagliacane@hotmail.com>
A:
Inviato: Lunedì 31 Ottobre 2011 15:37
Oggetto: Basi cinesi in Pakistan?---Fonte: http://it.peacereporter.net/---

Domenica 30 Ottobre 2011 12:19

Basi cinesi in Pakistan?

Basi cinesi in Pakistan?
Secondo il più popolare sito d'informazione asiatico, Asia Times, Pechino starebbe valutando la possibilità di istallare proprie basi militari nelle Aree Tribali del Pakistan per contrastare il terrorismo separatista uiguro. Dopo gli attentati in Xinjang del 30 e 31 luglio scorsi, le autorità cinesi hanno apertamente accusato il Movimento Islamico del Turkestan Orientale (Etim), basato nel Waziristan pachistano e guidato dallo uiguro filo-talebano Abdul Shakur (successore di Abdul Haq, ucciso nella stessa regione dai droni Usa lo scorso febbraio).
In agosto e settembre i contatti tra Islamabad e Pechino sono stati molto fitti, e sono culminati il 28 settembre con la visita in Pakistan del vicepremier cinese Li Keqiang e dal ministro cinese della Sicurezza Meng Jianzhu. Si sarebbe discusso, secondo Asia Times, dell'eventuale uso cinese di basi militari pachistane nelle Aree Tribali e nella regione settentrionale di Gilgit-Baltistan.
Un primo passo, che non verrebbe reso pubblico, propedeutico alla futura apertura di vere e proprie istallazioni militari cinesi: sia basi terrestri nel nord-ovest, sia una base navale nel porto pachistano di Gwadar, costruito dai cinesi stessi.
Secondo i vertici militari indiani - già allarmati dalle sempre più massicce esercitazioni militari congiunte sino-pachistane - i militari dell'Esercito di Liberazione Popolare sarebbero già presenti nell'estremo nord pachistano, mischiati tra le migliaia di operai e ingegneri cinesi impegnati a costruire strade, ferrovie, reti telefoniche e a svolgere ricerche minerarie.
Sospetti a parte, è un fatto che il Pakistan ha iniziato a corteggiare apertamente la Cina, in funzione anti-Usa e anti-indiana, fin dal blitz americano di Abbottabad dello scorso maggio. Un flirt che a Washington non è certamente sfuggito, e che potrebbe spiegare il crescente nervosismo americano nei confronti di Islamabad.


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2011-10-31 20:01:28

I: UNA LETTERA DA STRACCIARE

IL MECCANISMO MESSO IN GIOCO è SEMPRE LO STESSO.LA SPIRALE DEL DEBITO E' UNA SOLA. PER RISOLVERE IL PROBLEMA OCCORRE TAGLIARE IL NODO DI GORDIO. SENZA SE E SENZA MA. Tutto questo gioco di ricatti incrociati è fatto appositamente per provocare l'impoverimento del mondo. E convogliare i soldi a Tel Aviv. Ieri sera a REPORT, sia pure con le dovute "garanzie" certe cose sono state dette. LA SOLUZIONE è A PORTATA DI MANO: PROPRIETà POPOLARE DELLA MONETA E NAZIONALIZZAZIONE DELLA BANCA CENTRALE. ( Banca d'Italia e BCE). GV.

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Franco Pinerolo <francesco.pinerolo@fastwebnet.it>
A: Franco <francesco.pinerolo@fastwebnet.it>
Inviato: Domenica 30 Ottobre 2011 21:45
Oggetto: UNA LETTERA DA STRACCIARE

 
UNA LETTERA DA STRACCIARE

 

Con la lettera di Berlusconi a Bruxelles è stato imposto un nuovo giro di vite contro pensionati e lavoratori italiani. Queste manovre economiche oltre ad essere inique sono pure inutili: insistendo infatti con le cosiddette politiche di "austerità", la domanda di merci, la produzione, l'occupazione, i redditi e quindi anche le entrate fiscali si ridurranno ulteriormente, per cui diventerà sempre più difficile rimborsare i debiti. In questo modo si scivola verso la recessione e la depressione economica, che comporta un calo del prodotto interno lordo, e alla fine il rapporto debito/pil sarà addirittura aumentato, e anziché contrastare la speculazione finanziaria, si finirà per alimentarla. È proprio a causa di tali politiche che la Grecia è già tecnicamente fallita, e proseguendo lungo questa via anche l'Italia, col Portogallo e la Spagna, finirà per incamminarsi verso un inesorabile default
 
 
UN INACCETTABILE ATTACCO AL MONDO DEL LAVORO:
1)      Nella normativa attuale (legge 223) esiste già la possibilità di licenziamenti collettivi in seguito a dichiarazione di uno «stato di crisi», verificato e certificato dalle istituzioni pubbliche. Mentre in questa lettera i licenziamenti per «motivi economici» saranno sostanzialmente «autocertificati» dai datori di lavoro e usati per colpire singoli dipendenti, magari scomodi per ragioni sindacali, e sostituiti con giovani senza garanzie, salari bassi e sindacalizzazione vietata
2)      Entro maggio 2012 il governo varerà una legge per cui ai dipendenti licenziati dalle aziende "in crisi" sarà dovuto solo un risarcimento monetario (neppure quantificato in mesi di stipendio), ma senza più il diritto al reintegro sul posto di lavoro tramite ricorso al giudice
3)      Per i dipendenti pubblici e parastatali, mobilità obbligatoria, Cassa Integrazione Guadagni e la cancellazione delle "piante organiche" verranno in realtà messi al servizio di tutte le privatizzazioni: cioè la Pubblica amministrazione sarà ridotta all'osso per cedere le sue attività (come sta già accadendo con la complicità di direttori generali di nomina governativa) ai privati.
4)      L'affermazione di Sacconi secondo cui con la libertà di licenziamento si potrà garantire una maggiore occupazione, sarebbe ridicola se non fosse tragica: in Italia abbiamo il record della precarizzazione del lavoro e questo non ha comportato una riduzione della disoccupazione
5)      Secondo il centro studi della CGIA di Mestre, se dal 2009 ad oggi fosse stata applicata una norma sui licenziamenti facili, il tasso di disoccupazione in Italia sarebbe schizzato all'11% anziché all'8,2% attuale, cioè ci sarebbero state 738 mila persone senza lavoro in più rispetto ad oggi, tutte persone espulse dopo la cassa integrazione.
6)      che fine faranno i lavoratori licenziati a 50-55 anni? Lo dicano le imprese aderenti a Confindustria, che da un lato plaudono alle riforme e dall'altro lasciano sulla strada tante persone. Quando si parla con tanta leggerezza di licenziamenti per motivi di crisi si deve sapere che in questo momento abbiamo 400 mila cassaintegrati che leggendo questa novità potrebbero apprendere che presto saranno tutti licenziati
7)      È prevista un'ulteriore «ristrutturazione» di scuole e università, con chiusure selettive e aumento delle rette a discrezione locale.
IN PENSIONE CON UN PIEDE NELLA FOSSA:
1)       Con l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni indicato nella lettera a Bruxelles, cui va aggiunto un anno di finestra mobile per uscire, l'Italia diventerà in Europa il Paese  che lavora più a lungo di tutti.
2)       le lavoratrici del privato come del pubblico, con la vecchiaia portata a 67 anni, si trovano d'improvviso a fare un salto di 7 anni in più di lavoro.
3)       Per le lavoratrici del settore privato inizia già a gennaio 2012 il progressivo aumento dagli attuali 60 anni ai 65, per arrivare infine alla nuova soglia.
4)       Anche la soglia dei 40 anni di anzianità, che la Lega afferma di aver difeso, è in realtà già sfondata: oggi di fatto servono 41 anni a causa dell'anno di finestra, e dal 2014 ben 41 e 3 mesi, per il legame automatico del pensionamento con l'aspettativa di vita.
5)       se si lavorerà fino a 67-70 anni, i giovani quando subentreranno, a 47-50 anni? Ci saranno infermieri, operai in fonderia, muratori sulle impalcature a 67 anni?
 
 

LE CAUSE DELLA MANCATA CRESCITA ITALIANA….

 
 
1)      La mancata crescita dell'economia italiana, a partire dagli anni '90, deriva da una parte dal ritardo tecnologico per gli scarsi investimenti in ricerca e formazione, e dall'altra da incapacità del sistema d'investire nei nuovi settori emergenti
2)      La riduzione della produttività e della competitività italiana derivano sia dal ritiro dello Stato dai settori economici più avanzati sia dalle riforme del mercato del lavoro (pacchetto Treu e legge Biagi) che, precarizzando il lavoro, hanno abbattuto il costo del lavoro e scoraggiato così gli investimenti innovativi nel processo produttivo.
3)      i processi di esternalizzazione hanno favorito il proliferare di piccole imprese le quali, riducendo le economie di scala e la ricerca tecnologica innovativa, hanno fondato la propria capacità di competere solo sulla produttività del fattore lavoro, cioè sull'intensità e sulla estensione del lavoro. Questo processo è andato avanti finchè c'è stata la possibilità di svalutare la lira per essere competitivi, poi è arrivato l'euro e i nodi sono venuti al pettine.
4)      Tra il 1998 e il 2008 l'Italia ha fatto registrare una caduta record degli indici di protezione del lavoro, realizzando un contenimento senza precedenti della dinamica salariale. Ciò nonostante continuiamo a registrare un problema di competitività. Perché? Perché contemporaneamente anche la Germania ha fatto lo stesso. Nell'ultimo decennio la crescita reale dei salari tedeschi è stata pari a zero. Noi possiamo fare tutti i sacrifici che vogliamo, ma se la Germania non arresta la sua politica di deflazione salariale competitiva, è tutto inutile e salta l'euro.
5)      il nostro paese soffre di una scarsa crescita come problema di lungo periodo. Avendo noi una inflazione strutturalmente più elevata che negli altri paesi perchè i prezzi dei servizi pubblici e privati tendono a crescere più rapidamente (anche dei salari), abbiamo perso competitività senza poterla recuperare con la nostra tradizionale arma della svalutazione dopo l'ingresso nell'Euro
 
 
…….. E LE POSSIBILI SOLUZIONI
 
1)      a fissare i tassi di interesse, che sono variabile fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico, non sono i mercati bensì le Banche centrali. L'Italia dunque è costretta a pagare ben cento miliardi di euro all'anno di interessi sul debito perchè la Bce non agisce come banca sovrana dei paesi europei, in modo da portare i tassi sui debiti di tutti i paesi europei più o meno ai livelli tedeschi. Ciò permetterebbe una stabilizzazione del rapporto debito/Pil che tranquillizzerebbe i mercati, e si tradurrebbe in avanzi di bilancio necessari al sostegno della domanda aggregata e della crescita, particolarmente rilevante nelle fasi recessive come l'attuale. Automaticamente verrebbero stabilizzate anche le banche, perché sono i timori di crollo degli Stati che sollevano preoccupazioni sulla solvibilità del sistema bancario. Dunque bisogna fare in modo che la Banca Centrale Europea agisca da vero prestatore di ultima istanza, acquistando titoli di Stato attraverso l'emissione di nuova moneta e soprattutto in misura molto più massiccia di quanto abbia fatto finora (dall'inizio della crisi la Bce ha aumentato il proprio portafoglio titoli appena del 77%, mentre la Federal Reserve ha aumentato la quantità di titoli, e perciò di emissione di moneta, di oltre il 200%. Lo scopo di una Banca centrale è stabilizzare l'economia di un Paese, non fare soldi! Timori d'inflazione per l'espansione della base monetaria non ce ne sarebbero perché i fatti dimostrano che durante l'attuale crisi, base monetaria e offerta di moneta hanno seguito strade differenti ovunque.
2)      Se la BCE fosse intervenuta risolutamente garantendo in maniera illimitata i debiti sovrani la crisi sarebbe rapidamente rientrata e la BCE non avrebbe dovuto acquistare neppure un titolo. Invece Bruxelles e la Bce, imponendo draconiane misure circa il debito pubblico fanno soffrire i popoli, premiano la speculazione e trasformano i titoli di stato, che gli stessi organismi di supervisione consideravano come garanzia di solidità, in titoli tossici o potenzialmente tossici.
3)      la Banca centrale deve dominare la speculazione, avendo essa tutti gli strumenti per farlo (acquisto diretto sul mercato primario dei titoli del debito pubblico dagli stati europei;  politiche monetarie; tassa sulle transazioni di obbligazioni e azioni; proibire  le  "vendite  allo  scoperto", emissione di Eurobond; separazione per le banche delle attività speculative da quelle commerciali; sospensione delle valutazioni delle agenzie di Rating per i Paesi sotto programma di aiuti; istituzione di un'agenzia pubblica di Rating ecc).
4)      La Germania ha finora adottato politiche interne fortemente restrittive e di fortissima deflazione salariale competitiva, in totale contraddizione egoista con la sopravvivenza dell'Unione monetaria europea. Bisogna dunque ottenere prioritariamente uno "standard retributivo europeo", che consentirebbe di interrompere la competizione salariale in atto tra i paesi dell'Unione.
5)      Il disavanzo nei conti pubblici deve essere affrontato tramite lotta all'evasione fiscale, al lavoro nero, tagli alla spesa militare e ai costi della politica, e con una nuova tassazione delle rendite e della ricchezza privata del paese che in questi anni è cresciuta e si è concentrata nelle mani di pochi italiani. Ragionando sui dati dell'indagine della Banca d'Italia, che considera la ricchezza delle sole famiglie, se si tassasse con patrimoniale straordinaria ad aliquota del 12% il patrimonio (pari a 2.5 volte il PIL)  del 10% più ricco delle famiglie, si otterrebbe un gettito di 30 punti di PIL, 460 miliardi. La stessa cifra annuale potrebbe essere ottenuta con una patrimoniale ordinaria ad aliquota dello 0.7% sullo stesso gruppo di famiglie. Questo gettito addizionale andrebbe orientato non solo nella direzione di una green economy che crei nuovi beni e servizi sostenibili sul piano ambientale, ma anche nel senso di un miglioramento del welfare e di attività ad alta intensità di occupazione, e verso un aumento della produttività e competitività delle imprese fondato su miglioramenti di qualità, anziché sulla riduzione dei costi, quello del lavoro in particolare.
 
 

CONCLUSIONE

 
Questo nuovo governo economico europeo Merkel-Sarkozy autoproclamatosi al di fuori di qualsiasi rappresentanza democratica, questa Ue delle banche e dei finanzieri che sta strangolando interi Paesi e riducendo alla fame decine di milioni di cittadini, vanno profondamente cambiati e trasformati in un'Europa dei popoli che persegua obiettivi di sviluppo sostenibile, di lotta alla povertà e di garanzia della pace;  un'Europa della protezione sociale che realizzi una democrazia di qualità, solidarietà sociale, lavoro stabile e diritti dei lavoratori.
 
CON LA LETTERA DI BERLUSCONI A BRUXELLES SIAMO DI FRONTE A UNA VOLONTÀ PERSECUTORIA DEL LAVORO DIPENDENTE, A UN NUOVO ATTACCO SOCIALE AI PENSIONATI E ALLE PROTEZIONI SOCIALI PER PUNIRE UN BLOCCO SOCIALE E UNO SCHIERAMENTO POLITICO AVVERSO.
 
OCCORRE DUNQUE RISPONDERE CON UN FORTE SCIOPERO GENERALE CHE DIA IL SEGNALE GIUSTO:
FERMIAMOLI CON LE LOTTE E CON LA MOBILITAZIONE DEMOCRATICA!
 
Franco Pinerolo
Milano, 30 ottobre 2011


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I: [New post] L ‘ INGHILTERRA ( e Cameron) E’ ALLA FRUTTA ?

QUANDO, PIU' DI MEZZO SECOLO FA, si diceva che la fine dell'Inghilterra cominciava da Giarabub, si diceva il vero. Quello che non potemmo fare NOi contro questi predoni internazionali, lo sta facendo il MONDO intero. La rivolta degli oppressi è in atto, e lo spazio per costoro è destinato a restingersi. gV.

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L ' INGHILTERRA ( e Cameron) E' ALLA FRUTTA ?

by antoniochedice
Il governo inglese comincia a dare segni di frattura all'interno della maggioranza ( un quarto dei parlamentari conservatori ha votato un ordine de giorno chiedendo di indire un referendum sull'uscita dalla UE)- nell'Euro l'Inghilterra non e' mai entrata- mentre l' Eurobarometro , il sistema di sondaggi della Unione Europea, annunzia che solo il 35% degli inglesi considera l'Unione Europea una "cosa buona".
Il governatore della Banca d'Inghilterra ha annunziato una seconda iniezione di "quantitative easing", ossia una immissione di 75 miliardi di Sterline sul mercato, ritenuti comunque insufficienti per scongiurare la depressione economica.
E' appena il caso di ricordare che il governo di Sua Maesta' ha nazionalizzato tutte le principali banche del paese e si trova a dover gestire le grane di Islanda e Irlanda, al punto chr lascia trasparire correnti di pensiero favorevoli all'indipendenza della Scozia, forse per sbarazzarsi della RBS , la. Royal Bank of Scotland, che continua a macinare perdite.
Nick Clegg, il vice primo ministro. Leader del partito liberal democratico, ha ammesso ufficialmente che "sarebbe un suicidio economico cercare di uscire o rinegoziare i termini di permanenza nella UE" .
A chi propone l'alternativa di una partnership atlantica con gli USA, Clegg ha risposto che la partnership inglese interessa agli USA nella misura in cui l'Inghilterra facendo parte della UE riesce a influenzarne le sorti ( " because of our sway"). viva la sincerita'.
Il deficit inglese ha dimensioni spagnole ed e' la riprova che quando si esercita influenza e potere, l'entità del debito assume importanza secondaria.
Il vero problema oggi e' la strategia duplice che si presenta al mondo per uscire dalla crisi: il quantitative easing di USA e UK e la politica della lesina e dello scontro sociale della Germania, che puo'prendere contare su un popolo disciplinato fino al pecoronismo.
La ragione per cui noi italiani ci siamo messi coi taccagni disciplinati, ha del miracoloso.
Antonio de Martini
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