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giovedì 1 settembre 2011

R: CONTINUERAI A PAGARE TU, O FINALMENTE TI RIBELLERAI?

Ormai è chiaro chi deve pagare la crisi, secondo il governo italiano e i suoi amici banchieri e speculatori. Sono i lavoratori dipendenti, i precari senza certezze per il futuro, i pensionati attuali e futuri che rischiano di non arrivare a fine mese. Questo dicono con chiarezza i provvedimenti presenti nell’ultima sciagurata versione della manovra finanziaria.

Intanto i leaders dell'Unione Europea violano le proprie Costituzioni promuovendo il salvataggio illegale delle grandi banche, mentre la Banca Centrale Europea viola i suoi principi statutari acquistando il debito sovrano degli stati da banche e assicurazioni di fatto in bancarotta, e dagli stati stessi che sono insolventi. L'emissione di denaro non solo è contrario alla legge, ma agendo da falsari, i capi di stato e di governo europei contribuiscono ad alimentare un'iperinflazione alla Weimar. Come Barack Obama, essi meritano di essere rimossi dalla carica per alto tradimento, seguendo le procedure in vigore nei rispettivi stati. L'infame Troika composta da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, che sta imponendo austerità senza precedenti sugli stati sovrani con la complicità attiva del Presidente Francese e del Cancelliere Tedesco, deve immediatamente cessare la sua attività di distruzione delle economie e dei popoli d'Europa.

Una mobilitazione è quanto mai necessaria per ribellarsi contro la manovra più iniqua e nemica del lavoro che si sia vista da decenni, un provvedimento quasi ottocentesco nella sua violenza anti popolare, la cui virulenza solo in parte può essere giustificata dalle imposizioni arrivate a livello europeo, ma in grande misura è farina del sacco neoliberista del governo Berlusconi, che in passato ha già mostrato più volte questo suo volto classista.

La battaglia contro lo strapotere delle banche e della finanza, che impongono regole inaccettabili per impoverire il mondo del lavoro, contro le quali nessuno di noi può sentirsi garantito, va condotta a livello europeo e globale, ma è in primo luogo da combattere in casa nostra. A chi rappresenta lo stato italiano va fatto capire con forza e in massa, che deve smettere di tartassare i lavoratori a reddito fisso, i precari e i pensionati, e invece deve iniziare finalmente a tassare le rendite finanziarie, a colpire l’evasione fiscale attraverso una patrimoniale che interessi tutti i capitali e i beni di lusso, anche quelli delle società, a far pagare le tasse sugli immobili e le attività commerciali della chiesa cattolica, a bloccare le spese militari e destinare quei miliardi ai redditi da lavoro dipendente, alle pensioni più basse, alla ricerca e alla tutela dell’ambiente, settori che possono rilanciare l’economia italiana su basi diverse da quelle del neoliberismo e della speculazione finanziaria.

 

PER NON FARCI DERUBARE!

PER UN’EUROPA CHE SIA DEI POPOLI E NON DELLE BANCHE!

PER UN’ITALIA CHE SIA DEI LAVORATORI E NON DEGLI EVASORI!

 

Ricordati che un criminale con un fucile nel culo è meno criminale che senza

Ricordati che un banchiere con una pistola puntata alle palle firmerà senz’altro misure a favore della collettività

Ricordati che i grandi detentori di BOT sono i grandi speculatori non i cittadini fessi che li comprano sperando in un guadagno e poi li ripagano essendo privati del welfare.

Recuperare i bot dai grandi speculatori al tasso che decide lo stato è facile: basta un fucile nel culo e una pistola nelle palle

 

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