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Ormai è chiaro chi deve pagare la crisi, secondo il governo italiano e i suoi amici banchieri e speculatori. Sono i lavoratori dipendenti, i precari senza certezze per il futuro, i pensionati attuali e futuri che rischiano di non arrivare a fine mese. Questo dicono con chiarezza i provvedimenti presenti nell’ultima sciagurata versione della manovra finanziaria.
Intanto i leaders dell'Unione Europea violano le proprie Costituzioni promuovendo il salvataggio illegale delle grandi banche, mentre
Una mobilitazione è quanto mai necessaria per ribellarsi contro la manovra più iniqua e nemica del lavoro che si sia vista da decenni, un provvedimento quasi ottocentesco nella sua violenza anti popolare, la cui virulenza solo in parte può essere giustificata dalle imposizioni arrivate a livello europeo, ma in grande misura è farina del sacco neoliberista del governo Berlusconi, che in passato ha già mostrato più volte questo suo volto classista.
La battaglia contro lo strapotere delle banche e della finanza, che impongono regole inaccettabili per impoverire il mondo del lavoro, contro le quali nessuno di noi può sentirsi garantito, va condotta a livello europeo e globale, ma è in primo luogo da combattere in casa nostra. A chi rappresenta lo stato italiano va fatto capire con forza e in massa, che deve smettere di tartassare i lavoratori a reddito fisso, i precari e i pensionati, e invece deve iniziare finalmente a tassare le rendite finanziarie, a colpire l’evasione fiscale attraverso una patrimoniale che interessi tutti i capitali e i beni di lusso, anche quelli delle società, a far pagare le tasse sugli immobili e le attività commerciali della chiesa cattolica, a bloccare le spese militari e destinare quei miliardi ai redditi da lavoro dipendente, alle pensioni più basse, alla ricerca e alla tutela dell’ambiente, settori che possono rilanciare l’economia italiana su basi diverse da quelle del neoliberismo e della speculazione finanziaria.
PER NON FARCI DERUBARE!
PER UN’EUROPA CHE SIA DEI POPOLI E NON DELLE BANCHE!
PER UN’ITALIA CHE SIA DEI LAVORATORI E NON DEGLI EVASORI!
Ricordati che un criminale con un fucile nel culo è meno criminale che senza
Ricordati che un banchiere con una pistola puntata alle palle firmerà senz’altro misure a favore della collettività
Ricordati che i grandi detentori di BOT sono i grandi speculatori non i cittadini fessi che li comprano sperando in un guadagno e poi li ripagano essendo privati del welfare.
Recuperare i bot dai grandi speculatori al tasso che decide lo stato è facile: basta un fucile nel culo e una pistola nelle palle
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