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mercoledì 14 aprile 2010

Re: Per meditare e FAR CIRCOLARE.

IN QUESTI CASI LA FANTASIA GALOPPA. MA NIENTE DI MALE. MEGLIO FAR GALOPPARE LA FANTASIA SU ARGOMENTI CHE I PIù IGNORANO, DIMOSTRANDO COSì DI IGNORARLI UN Pò DI MENO, CHE NON FARE NULLA.
Questa soluzioni rocamboleschi qui prospettate sono semplicemente IRREALIZZABILI. Per la ragione fondamentale che TUTTE le BANCHE ( quelle cosidette commerciali) CREANO MONETA DAL NULLA. ED in quantità ben più consistente di quella creata ( sempre ad "arte") dalla banca centrale.
La banca centrale, essendo privata, esercita il SIGNORAGGIO contro gli interessi del popolo NON perchè gli azionisti di questa banca fanno quello che vogliono, BENSì perchè la moneta, così creata dal NULLA, vine data in affitto allo Stato che paga la banconota al prezzo facciale e su di essa paga un interesse. QUESTO solo interesse, che chiamiamo INTERESSE SUL DEBITO pubblico, è la causa prima della tassazione dei poveri cittadini e3d anche la SCUSA con la quale i GOVERNANTI tartassano i cittadini medesimi.
LA SOLUZIONE, PERTANTO, è una sola. La nazion alizzazione ( diretta o indiretta) della Banca Centrale. con eliminazione ISTANTANEA del debito pubblico e degli interessi sul debito pubblico.
A CHI MI OBIETTA CHE SIAMO VINCOLATI ALLA BCE, CHE è PRIVATA, RISPONDO CHE NESSUNA LEGGE VIETA Ad una banca centrale di qualsiasi paese concorrente all'edificazione dell'UE, di essere di proporietà dello Stato. Tant'è v ero che esiste una LEGGE italiana in tal senso, che non è realizzata...MA C'è!
SI TRATTA DELLA LEGGE 262 DEL 28/12/2005
NULL'ALTRO DA AGGIUNGERE!  GV.

--- Mar 13/4/10, Carcea Daniele <carceada@interfree.it> ha scritto:

Da: Carcea Daniele <carceada@interfree.it>
Oggetto: Re: Per meditare e FAR CIRCOLARE.
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Data: Martedì 13 Aprile 2010, 23:49


Dal forum dei radicali dal treadh SI PUO' FARE A MENO DELLE BANCHE?
 
Iscritto dal: 14/05/2007
User offline. Last seen 45 min 10 sec ago.
Voglio adesso proporvi un esperimento mentale di fanta-economia e fanta-credito , all' inizio richiamo alcune nozioni comuni, dopo propongo un modo per cambiare paradigma nella politica monetaria e creditizia e per dar vita ad un nuovo sistema secondo me molto piu' giusto ed efficiente. Fatemi sapere le vostre considerazioni..vi prego di non limitarvi a dire che non può funzionare, sforzatevi di cercare PERCHE' non può funzionare. Come sapete le banche non si limitano a prestare soldi che non sono loro. Ogni tanto si fanno prestare dei soldi dalla banca centrale e prestano quelli. Il tasso di interesse a cui la banca centrale è disposta a prestare denaro si chiama tasso di sconto ed è una indicatore fondamentale di un sistema economico. Variando il tasso di sconto la banca centrale influenza indirettamente la quantità di moneta presente in un dato sistema. Secondo me è un bene che la banca centrale sia indipendente dal potere politico, la decisione su quale sia  la quantità di moneta ideale per un sistema è una decisione troppo delicata per lasciarla alla politica. Però è una decisione troppo delicata anche per lasciarla  alla banca centrale ! Come se ne esce ? Un modo secondo me c'è. Cosa succederebbe se la banca centrale improvvisamente smettesse di prestare denaro alle banche private ? Ovviamente si verificherebe istantaneamente una recessione spaventosa che farebbe probabilmente dimezzare o peggio  il pil. Non è dunque il caso di provare a meno che...., a meno di non adottare contemporaneamente un ' altra misura. I soldi che la banca centrale evitasse di prestare alle banche private potrebbe invece darli allo stato il quale li distribuirebbe automaticamente e in modo eguale tra tutti i cittadini. Che so, 10 o 100 o 1000 euro per ogni cittadino. Così facendo la quantità di moneta presente nel sistema rimarrebbe invariata e quindi invariati rimarrebbero teoricamente inflazione e consumi interni. Facciamo un passo in piu'. La quantità di moneta di un sistema non può rimanere immutata per sempre, pena il ristagno economico e la mancanza di crescita, dunque lo stato dovrebbe procedere periodicamente a nuove piccole distrubuzioni nel corso degli anni. Naturalmente l' entità di queste periodiche distribuzioni di denaro  sarebbe di un ordine di grandezza molto inferiore rispetto a quella iniziale pena un' esplosione inflazionistica. Ma chi decide l' entità precisa di queste periodiche distribuzioni dato che non è consigliabile, come abbiamo visto, affidare questa decisione nè alla politica nè alla banca centrale ?  La cosa piu' ragionevole sembrerebbe quella di legare la loro entità all ' andamento del pil.Quindi schematizzando in maniera un po' rozza si può descrivere il meccanismo nei seguenti termini. Ogni anno la banca centrale si accerta della percentuale di crescita del pil e di altri indicatori macroeconomici e stampa una quantità di nuova moneta correlata a quanto accertato, quindi fornisce questa nuova moneta allo stato che la distribuisce a tutti i cittadini nel modo che abbiamo visto. In altre parole queste periodiche distribuzioni "gratuite" di moneta sarebbero un compenso che il sistema darebbe a se stesso o ai suoi membri per essere riusciti a produrre di piu'. Naturalmente ho tracciato uno schema generale che potrebbe avere infinite varianti dettate dalle diverse concezioni che ognuno di noi ha della politica o della società. Intanto  il passaggio da un paradigma all' altro non dovrebbe avvenire necessariamente in maniera istantanea. Si potrebbe procede ad una contrazione graduale dell' offerta di moneta al sistema tramite il sistema bancario ed ad un  contestuale graduale aumento dell' offerta di moneta tramite l' azione pubblica. Lo stato poi potrebbe per esempio non distribuire i soldi che gli da la banca centrale tra tutti i cittadini ma solo tra i piu' poveri, potrebbe anche non distribuirli affatto e abbassare di una quantità uguale le tasse o magari potrebbe usarli per costruire infrastrutture ecc.

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