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lunedì 12 aprile 2010

I: FREE AFGHANISTAN!... - AFGHANISTAN LIBERO!... ti ha inviato un messaggio su Facebook...



--- Dom 11/4/10, Facebook <notification+2jtc_stc@facebookmail.com> ha scritto:

Da: Facebook <notification+2jtc_stc@facebookmail.com>
Oggetto: FREE AFGHANISTAN!... - AFGHANISTAN LIBERO!... ti ha inviato un messaggio su Facebook...
A: "Giorgio Vitali" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Domenica 11 Aprile 2010, 22:35

facebook
Duccio Mallamaci
Duccio MallamaciApril 11, 2010 at 6:44am
(nessun oggetto)
la http://www.facebook.com/l/52e3b;Repubblica.it
La rabbia del fondatore di Emergency: "Dall'ambasciata nessuna protesta per il personale fermato"
Siamo scomodi perché denunciamo i massacri di civili: è una sporca manovra per allontanarci
Strada: "Vogliono mandarci via
e il governo resta in silenzio"
di ROSALBA CASTELLETTI


Gino Strada
ROMA - "Si tratta di una sporca e oscura manovra. Ma la cosa più sconvolgente è che l'Italia da otto anni ha truppe in Afghanistan per sostenere un governo che muove accuse contro medici italiani e li arresta e non c'è un rigo di commento, una presa di posizione, una richiesta di liberazione immediata o una nota di protesta da parte della diplomazia italiana". Gino Strada prova a trattenere la rabbia per le accuse "assurde" mosse contro gli operatori italiani arrestati ieri nell'ospedale di Emergency a Lashkar Gah, ma non ci riesce. Ancor di più, "con tutto quello che l'organizzazione fa da anni per la popolazione afgana", lo lascia perplesso il silenzio del governo italiano.

Strada, siete riusciti a chiarire la dinamica dell'arresto?
"Sono circa otto ore che non sappiamo nulla del nostro personale e che nessuno riesce a contattarlo. C'è il consueto rimpallo di responsabilità. I comandanti dell'Isaf che prima avevano detto di aver coordinato l'operazione adesso ci dicono che non hanno alcuna possibilità d'intervenire perché è tutto in mano alle forze afgane e ci invitano a rivolgerci a loro".

Eppure al telefono di uno dei tre operatori italiani arrestati avrebbe risposto un militare britannico.
"A maggior ragione. Se sono coinvolti, che ci facciano parlare con i nostri medici o che consentano alla Croce rossa internazionale di andare a vederli".

Il governatore della provincia di Helmand ha dichiarato che lo staff di Emergency avrebbe pianificato un attentato contro di lui finanziato dai Taliban. Come commenta le accuse?
"Accusare un medico responsabile dei progetti di Emergency, che tra l'altro ha passato anni della sua vita a salvare vite umane in Afghanistan, di essere stato pagato dai Taliban per preparare un complotto per assassinare il governatore è come dire che il Presidente della Repubblica italiana è stato sorpreso a rubare in un negozio di giocattoli".

Nell'ospedale però sono stati rinvenuti esplosivi e armi.
"La possibilità che siano stati trovati esplosivi non è da escludere a priori. Se volessi anch'io potrei portare esplosivi in qualsiasi ospedale italiano e poi chiamare la polizia. Qualcuno dello staff afgano può averli di certo portati. Cosa ci vuole a corrompere qualcuno? Ma da lì ad avallare in qualche modo l'ipotesi che medici italiani possano essere i capi di questo complotto mi sembra una cosa che va al di là del pensabile".

La perquisizione sarebbe stata dovuta a una soffiata. Siete riusciti a saperne di più?
"Non è chiaro nulla salvo il perché. C'è la voglia di allontanare Emergency da quella zona visto che per anni è stata l'unica presenza occidentale ed è tuttora l'unica italiana. Perché è scomoda. Perché ha detto che lì si stanno massacrando civili, che si è impedito ai civili di raggiungere gli ospedali etc".

Quindi il complotto non sarebbe degli operatori italiani a danno del governo locale, ma del governo locale a danno di Emergency?
"Io non vedo altra interpretazione possibile dal punto di vista della logica".
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