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martedì 22 novembre 2011

I: "solo da imparare"


----- Messaggio inoltrato -----
Da: Joe Fallisi <flespa@tiscali.it>
A: sabato15ottobre@libero.it; bye bye uncle sam <byebyeunclesam@gmail.com>; Stefano Vernole <svernole@yahoo.it>; Daniele Scalea <daniele.scalea@gmail.com>; Edizioni all'insegna del Veltro <insegnadelveltro1@tin.it>; Giancarlo Chetoni <giancarlo.chetoni@fastwebnet.it>; yvonne@hostessweb.it; Enrico Galoppini <enrico.galoppini@tin.it>; Giorgio Vitali <vitali.giorgio@yahoo.it>; Vincenzo Mannello <vmannel@tin.it>; luca.tadolini@tin.it; lucioeso@yahoo.com; alessandro lattanzio <sitoaurora@yahoo.it>; Ugo Gaudenzi <direttore@rinascita.net>; piero.deola@tiscali.it; mario di mauro <terraeliberazione@yahoo.it>
Inviato: Martedì 22 Novembre 2011 4:58
Oggetto: "solo da imparare"


°°°°°°°°

Oggetto: P. S.
Da: Joe Fallisi <flespa@tiscali.it>
Data: 22 novembre 2011 04.32.13 GMT+01.00
A: Maufil Barozzi
Cc: (...)

P. S.: un'altra cosa su cui non sono d'accordo: "gli uomini sostanzialmente sono dei lupi", "la natura ferina degli uomini", "delle loro pulsioni più animali"... qui è all'opera proprio la maledizione-demonizzazione del mondo naturale scagliata dalla pretaglia semitica. Io la penso in maniera radicalmente diversa. L'uomo, l'unico essere dotato di falsa coscienza, dall'animale avrebbe, ha solo da imparare. 






UNA SOLA TENEBRA
  
  
 
Da:   flespa@...
Oggetto: il "popolo eletto" - sì, da Yahweh, l'arconte più mostruoso e razzista mai inventato dall'uomo
Data: 09 agosto 2008 15:18:28 GMT+02:00
 
La disumana quotidianità delle donne palestinesi rinchiuse nelle prigioni israeliane.
 
08-08-2008 Gerusalemme
 
 
Gerusalemme - Infopal. Nei giorni scorsi, il Centro Palestinese per la Difesa dei Prigionieri ha reso noto che, sabato 2 agosto, le autorità di occupazione israeliane hanno liberato la detenuta Suad ash-Shayukhi (22 anni), di Silwan, Gerusalemme.
La giovane è stata liberata dopo 18 mesi di "detenzione amministrativa", cioè una prigionia in assenza di capi di accusa e senza processo.
Il Centro ha spiegato che le autorità israeliane arrestano e imprigionano decine di cittadini palestinesi in assenza di accuse, ma solo con il pretesto si tratti di casi "top secret".
La dura vita delle prigionieri palestinesi. In un'intervista rilasciata al Centro, l'ex prigioniera Suad ha parlato delle sue compagne che "conducono una dura vita di umiliazioni nelle carceri israeliane". La ash-Shayukhi ha spiegato che, in particolare, le prigioniere trasferite al reparto 11 della prigione ad-Damun, "vivono in condizioni molto difficili".
"Piango sulla situazione disastrosa delle detenute che non trovano chi le difende - ha aggiunto -. I loro diritti vengono violati senza alcun controllo. Molte sono demoralizzate e hanno sviluppato problemi psicologici che richiederebbero cure adeguate". Anche le notizie contraddittorie sullo scambio di prigionieri tra Israele e l'Anp influisce negativamente sul morale delle donne, ha precisato Suad.
Sono 98 le donne rinchiuse nelle prigioni israeliane. Alcune di loro sono malate e richiedono visite specialistiche, ma le autorità carcerarie rifiutano categoricamente di concedere loro tale diritto.
Malate di cancro. Il Centro palestinese per la Difesa dei Prigionieri ha reso noto che una detenuta, Amal Jumma, è malata di cancro all'utero e avrebbe bisogno di cure adeguate. "Sei mesi fa - ha spiegato -, la donna ha avuto un'emorragia interna, ma le autorità di occupazione si sono rifiutate di farla curare e, addirittura, di farla visitare dai medici, finché non le è stato diagnosticato il tumore all'utero". "Quando finalmente la direzione carceraria si è decisa di farla curare - ha raccontato Suad - per spostarla da una parte all'altra, dovevamo sollevarla sulle nostre spalle, perché ormai non ha più la forza di muoversi. Sembra un corpo morto. Le autorità carcerarie aspettano che muoia. Abbiamo chiesto loro una barella per poterla spostare, ma hanno sempre rifiutato".
Bambini detenuti. Ash-Shayukhi ha aggiunto: "Quando le autorità di occupazione hanno deciso di liberarmi, il 2 agosto, ho salutato le mie compagne. Non riesco a dimenticare il momento in cui ho abbracciato il piccolo Yusef az-Zeq, nato in prigione. Il bimbo continua a vivere rinchiuso con la madre, insieme a un'altra bambina, Ghada, anche lei nata in prigione. Le mamme prigioniere sono private delle visite dei loro mariti e dei loro figli".
Appello per la liberazione delle prigioniere. Suad si è rivolta alla comunità internazionale, alle associazioni nazionali, arabe e internazionali, affinché si muovano per la liberazione delle detenute palestinesi rinchiuse nelle prigioni israeliane, e le ha invitate a visitare le prigioni sioniste per constatatare "da vicino la loro sofferenza e la loro difficile vita". E ha chiesto ai capi di Stato, agli emiri, ai re arabi di "prendere a cuore la situazione delle prigioniere e a premere sulle autorità di occupazione affinché vengano liberate".
Articoli correlati:
31-07-2008:
"L'ira di Israele contro le donne palestinesi: 26 arrestate nel 2008. Tra queste, alcune minorenni." (http://www.infopal.it/testidet.php?id=8999&PHPSESSID=bd6f35e27c928dc7c74d931dfbc75de3)
Altri approfondimenti e notizie nella nostra sezione "Diritti negati".
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Da:   flespa@...
Oggetto: "Fosse stato per loro"
Data: 09 agosto 2008 16:21:24 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: Re: Re: [vegan-it] il "popolo eletto" - sì, da Yahweh, l'arconte più mostruoso e razzista mai inventato dall'uomo
Data: 09 agosto 2008 16:16:26 GMT+02:00
A:   blacklily82
Cc:   vegan-it@...
 
Il giorno 09/ago/08, alle ore 15:32, Audrey Taschini ha scritto:
 
Fai bene a denunciare le ingiustizie....ma non scarichiamo su Dio le colpe che sono dell'uomo. Ricorda che sono uomini che fanno queste mostruosità.

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Certamente Audrey. Ma in questo caso sono uomini che si proclamano-sentono (in un delirio collettivo ormai millenario) "eletti" dal proprio dio. NIENTE AFFATTO universale e universalistico, ma una sorta di loro Super-Ego comunitario. Per questo il grande Marcione sosteneva che, dopo la venuta di Gesù, la divinità giudaica del Vecchio Testamento - della prigione materiale - dovesse essere assolutamente abbandonata. E invece proprio il "cristianesimo" la impose "ecumenicamente" (col ferro e col fuoco). Fosse stato per loro, gli ebrei, razzistissimi, se la sarebbero tenuta stretta.
 
Joe
 
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Da:   flespa@...
Oggetto: "(pochi)"
Data: 09 agosto 2008 19:33:04 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: Re: Re: Re: Re: [vegan-it] il "popolo eletto" - sì, da Yahweh, l'arconte più mostruoso e razzista mai inventato dall'uomo
Data: 09 agosto 2008 19:29:16 GMT+02:00
A:   vegan-it@...
 
Il giorno 09/ago/08, alle ore 16:58, Audrey Taschini ha scritto:
 
Non so Joe...mi sembra che tu stia facendo di tutte le erbe un fascio. Io conosco diverse persone di religione ebraica e non sono né razziste né hanno un ego ipertrofico...Non scadiamo nelle generalizzazioni. Chi ha fatto quelle cose mostruose non le ha certo fatte perché è ebreo.
 
=========
 
Guarda Audrey che "chi ha fatto" e continua ogni giorno a fare (da 60 anni) "quelle cose mostruose" sono i dirigenti e i militi (con l'appoggio attivo della maggioranza della popolazione) di Israele, entità predatrice e occupante che si proclama-vuole in quanto stato razziale, giudaico. Nel mondo esistono anche (pochi) ebrei radicalmente antisionisti, è vero. Io li considero miei fratelli.
 
Joe
 
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Da:   flespa@...
Oggetto: "una sola tenebra"
Data: 10 agosto 2008 11:17:42 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: Re: [vegan-it] divagazioni....
Data: 09 agosto 2008 20:44:56 GMT+02:00
A:   vegan-it@..., adriano
 
Il giorno 09/ago/08, alle ore 19:07, Adriano-Veganzetta ha scritto:
 
Ammesso e non concesso che un dio esista, se per assurdo esistesse, e se noi fossimo suoi figli, egli in qualità di padre non dovrebbe essere responsabile del nostro comportamento?
Se è vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli in quanto questi ultimi non si sono scelti il padre, non credo debba essere per forza vero anche il contrario.
Quindi, senza entrare in discorsi teologici che non mi competono, e discostandomi dalle discussioni in atto, posso solo dire che in qualità di vegano ed antispecista ritengo siano possibili queste alternative:
 
1) dio non esiste, e quindi tutto questo disastro si spiega facilmente
2) dio esiste ma è talmente enorme ed irraggiungibile che non si cura di noi, pertanto non vedo perché noi dovremmo occuparci di lui
3) dio esiste e ci osserva ma non fa nulla per impedire questo macello quotidiano, questa è l'ipotesi peggiore
4) dio esiste, ci osserva ma ha un piano superiore che a noi non è dato sapere, il che equivale a dire che ci osserva ma non ci aiuta a capire, quindi non è né arbitro, né padre, né guida, possiamo pertanto ritornare al punto 1 o 3, a scelta. In più nel suo piano superiore include anche i non umani che, fino a prova contraria, sono innocenti, ed un dio (perlomeno come noi lo concepiamo) non ce l'anno. Quindi a che pro?
 
Francamente non ritengo giustificabile pensare che dio esista e che possa permettere questi continui atti di crudeltà, tanto più se perpetrati nei confronti di chi non ha alcuna colpa. E se anche la colpa vi fosse, a chi serve un dio giustizialista e così poco "umano"? E' inconcepibile.
Leggo in questi giorni il terribile fatto accaduto in sicilia: un cane appeso con una corda ad un albero, sodomizzato con un osso o qualcosa del genere sotto gli occhi di molte persone e poi seppellito ancora vivo ed agonizzante sotto terra. Chiunque può chiedersi: ma dio dov'è? esiste? vede? osserva? perché permette tutto questo? perché non interviene? perché tutto ciò accade a spese di chi più è debole ed innocente? l'ingiustizia è palpabile, è concreta. Non possiamo più rifugiarci dietro ad una figura di dio che non è presente, siamo noi che dobbiamo fare i conti con la nostra parte mostruosa. Perché se è lui il nostro padre, ha generato anche chi ha abusato in modo così feroce di quel povero cane. Tutto ciò è inaccettabile.
Credo quindi che sarebbe meglio concentrare le nostre energie su ciò che siamo e che facciamo, invece di utilizzare un ipotetico dio per guerre, punizioni, costrizioni, schiavitù, devastazioni, sopraffazioni ed atti specisti. Nel bene e nel male siamo solo noi gli unici dei di noi stessi.
 
ciao
 
adriano
 
=========
 
Io sono proprio d'accordo con quel che hai scritto, Adriano. Mi permetto di aggiungere un'osservazione a proposito di "Dio Padre". La figura, d'origine zarathustriana, del Monos imperscrutabile il cristianesimo apostolico romano la ereditò  (ancorché "maternalizzandola", orientalizzandola(1)) dal "mosaismo" giudaico(2) - metto le virgolette perché, allo stato attuale delle ricerche archeologiche, NON è per nulla certo sia mai esistito neppure Mosè - cfr. 









 
Per poterla imporre a tutto il mondo dovette sbarazzarsi delle sette cristiane di origine gnostica, e ciò nel corso di secoli di  lotte e persecuzioni sempre più atroci,  dagli editti contro Marcione fino al vero olocausto dei Catari (cfr. 




Che cosa sostenevano la maggior parte di questi eretici? Che era IMPOSSIBILE, tra l'altro, il Dio universale di bontà, perdono e misericordia testimoniato da Gesù coincidesse con lo spietato Arconte del Vecchio Testamento, di "proprietà" degli ebrei. Anzi, che quest'ultimo regnava sulla materia e sul male, il primo sullo spirito e il miglior destino - il vero telos - dell'uomo. E' chiaro che le visioni teologiche dualistiche (nonché, ovviamente, quelle politeistiche) possono dar conto in maniera più sensata del dolore e del male nel mondo. Si tratta di due principi, tenebra e luce, indipendenti e opposti ma complementari, presenti anche nel cuore umano, che si bilanciano e combattono da sempre. Con esito incerto. Compito dell'uomo è appunto di fare in modo che questo conflitto si estingua nella vittoria della luce. La pazza e tirannica idea del Monos giudaico ha invece prevalso, come sappiamo, e in tutti i sensi e ambiti. E ora, infatti, viviamo immersi nel "pensiero unico": una sola tenebra avvolge tutto il mondo.
 
Joe
 
(1) Il personaggio misterico della Madonna (che dà alla luce Gesù come vergine, è essa stessa nata da "immacolata concezione" - aggiunta, quest'ultima, tardiva: dogma cattolico proclamato da Pio IX nel 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus - e viene assunta in cielo al momento della morte) ha un'importanza inconcepibile nell'ambito rigidamente patriarcale veterotestamentario. Essendo la Trimurti cristiana un unicum, Maria, in quanto madre del Figlio, risulta progenitrice pure del Padre, nonché dello Spirito Santo, che però magicamente la ingravida, rendendola "sposa di Dio". Ora, la pretesa discendenza del Nazareno dalla Casa di Davide si giustifica solo per via di Giuseppe. Ma se, appunto, costui non intervenne col suo seme, questa medesima discendenza si annulla. Motivo in più per vedere, come Marcione, uno iato radicale tra Vecchio e Nuovo Testamento.
 
(2) Yahweh, parola che definisce il (tardivo) Dio unico d'Israele senza volto e senza nome (meglio: Shem HaMeforash, di "nome ineffabile"), sembra derivi dalla radice ebraica hawah (hawa in arabo), donde i sostantivi howah (Ezechiele, Isaia II, xlvii) e hawwah (Salmi, Proverbi, Giobbe), "disastro, calamità, rovina". Questo sinistro Arconte d'origine cananea, dio del fulmine e della tempesta, fu adottato da "Mosè" dopo la "rivelazione" sul "Monte Sinai" e imposto alle tribù israelitiche, sino ad allora politeiste (Yawweh soppianta gli originari Elohim, ovvero le divinità in tutte le lingue semitiche), come loro proprio dio nazionale, "Guerriero Divino" degli "eletti". A partire dal deutero-Isaia si riscontra l'affermazione della sola esistenza di Geova e dell'inesistenza degli altri dei, che vanno combattuti e distrutti. L'"originalità" del monoteismo giudaico consiste proprio nella fantasia dell'"elezione". Per il resto, concettualmente, esso deriva dall'influenza esercitata dal primo zoroastrismo, secondo il quale all'azione creativa di Ahura Mazdâh nulla viene escluso, neppure le tenebre. 
 
*************
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "All'inizio"
Data: 10 agosto 2008 11:18:28 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "All'inizio"
Data: 10 agosto 2008 2:58:04 GMT+02:00
 
Credo sia utile aggiungere qualcosa sulla religione fondamentale tra quelle dualistiche, il manicheismo (Mani nacque nel 215-216 e morì nel 276). In essa i due principi sono distinti e opposti, autonomi, indipendenti e inderivabili l'uno dall'altro, ma compresenti, e ciò fin dall'origine. E' proprio la loro lotta che determina la commistione fra luce e tenebra nella quale viviamo. Mentre la luce non tende verso la tenebra, quest'ultima tende verso di essa (tende a impadronirsene). Non c'è in questa visione né un riconoscimento assoluto della superiorità dell'uno o dell'altro principio, né la convinzione ottimistica che la luce debba di per sé, necessariamente, vincere sul suo contrario. E' possibile la "redenzione" delle particelle luminose di cui si è appropriata la tenebra (che è insieme redenzione dell'uomo, di ciascun uomo, e dell'universo) solo attraverso il processo di auto-coscienza dell'anima individuale, che si attua in virtù della ragione illuminante. All'inizio di questo percorso deve avvenire un risveglio.
 
Joe
 
*************
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "anche prima del sabato"
Data: 10 agosto 2008 20:37:48 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "anche prima del sabato"
Data: 10 agosto 2008 14:01:39 GMT+02:00
 
Da:   blacklily82
Oggetto: Re: [vegan-it] divagazioni....
Data: 10 agosto 2008 12:44:29 GMT+02:00
 
1. Provate a rileggere la Bibbia e 2000 anni di letteratura cristiana e non (perché anche i Sufi dicono lo stesso... e lo stesso è scritto anche nella letteratura Mahayana): capireste che l'organo atto a comprendere e a vedere Dio è solo uno: il cuore. Ha ragione Pietro G. sul fatto che tutto il resto è vana speculazione che non serve assolutamente a nulla.
 
2. il libero arbitrio è, per l'appunto, LIBERO. C'è un passo dell'Antico Testamento che dice che Dio, vedendo il peccato dell'uomo, voleva spazzarlo via dalla terra, ma poi è subentrata quella che i cristiani chiamano misericordia e che i buddhisti chiamano compassione.
 
3. il disegno di Dio è imperscrutabile, ma non nel senso semplicistico del "non dobbiamo porci domande". No. Le domande guai se non ci fossero, saremmo dei grulli senza cervello. Il disegno di Dio è imperscrutabile nel senso che è infinitamente complesso, superiore ad ogni nostra immaginazione e intenzione. Esso non può essere capito, ma può essere sentito... a volte semplicemente si sente la mano di Dio nella propria vita, se si ascolta attentamente. Essa spesso si manifesta anche in quella che Jung chiamava sincronicità (http://it.wikipedia.org/wiki/Sincronicit%C3%A0).
 
--- On Sun, 8/10/08, Adriano-Veganzetta wrote:
 
From: Adriano-Veganzetta
Subject: Re: [vegan-it] divagazioni....
Date: Sunday, August 10, 2008, 12:12 PM
 
Ciao,
 
se avessi letto con attenzione il mio post, ti saresti accorta che ho specificato di non essere ateo, ma agnostico.
non ho mai parlato di cristianesimo ma di religione, pertanto di TUTTE le religioni.
Il discorso l'ho cominciato da una tua frase che ho trovato particolarmente singolare.
Dire che l'olocausto degli animali è colpa dell'uomo è assolutamente condivisibile. Credere però che dio ci ha dato il libero arbitrio per permetterci di fare tutto questo mi pare francamente assurdo. Se l'uomo usa ciò che ipoteticamente gli ha dato dio per fare le cose peggiori su questa terra le ipotesi sono due: l'uomo è un figlio deviato o degenere, e sarebbe meglio si togliesse di mezzo, dio ha sbagliato a farci così. ma questo non sono io a dirlo, ma i fatti. Questo è tutto e vale sia per i cristiani, sia per gli ebrei, musulmani e chi più ne ha più ne metta, sono democratico :=)
Anche io rispondo alle "simpatiche e intelligenti" domande dei carnivori, spero però che le mie osservazioni non le reputi simpatiche e intelligenti come quelle loro, inoltre puoi sempre non rispondere, non stiamo mica processando nessuno, e nessuno ti ha mancato di rispetto.
 
ciao
 
adriano
 
----- Original Message -----
From: Audrey Taschini
Sent: Sunday, August 10, 2008 7:04 AM
Subject: Re: [vegan-it] divagazioni....
 
Non è un aforisma è la pura verità ed è anche la mia esperienza: non si arriva a Dio col ragionamento e chi ci prova si perde.
 
La risposta agli olocausti degli animali? Non certo colpa di Dio, ma dell'uomo, a cui è stato dato il libero arbitrio e ogni giorno lo usa per le cose peggiori...e causa il suo stesso male. Insomma, basta scaricare il barile, la colpa dei casini della terra è nostra (come umanità), quindi prendiamoci le nostre responsabilità.
 
La cosa che invece IO non capisco è questa. Scrivo un post per difendere le persone di religione ebraica e qui dentro si giunge per l'ennesima volta a fare discorsi anticristiani. Io ho rispetto per gli atei, gradirei ricevere la stessa cosa. Sai, è già pesante ogni giorno rispondere alle simpatiche ed intelligenti domande dei carnivori, vorrei limitarmi a quelle.
 
Grazie
 
--- On Sun, 8/10/08, Adriano-Veganzetta wrote:
 
From: Adriano-Veganzetta
Subject: Re: [vegan-it] divagazioni....
Date: Sunday, August 10, 2008, 12:42 AM
 
non è con un aforisma che ce la si può cavare, sarebbe troppo comodo.
Nessuno può impedire di credere in un dio, ma francamente non ritengo intelligente far finta di non sapere che la nostra mente è razionale. Potrei anche pensare che esistano gli extraterrestri, nessuno può dimostrarmi il contrario, ma nemmeno io posso farlo, ciò equivale a non porsi il problema.
Quale sarebbe la risposta di un  credente di fronte all'olocausto - è proprio il caso di dirlo - di milioni di bovini?
Per quanto mi riguarda non sono ateo perché ritengo che dietro la negazione assoluta si celino dogmatismi uguali e contrari a quelli religiosi, mi limito solo a dire - da agnostico - che se davvero esistesse un essere superiore, secondo i nostri canoni di poveri mortali limitati sarebbe assai crudele dato che permette ciò che è sotto gli occhi di tutti.
A volerla dire tutta mi importa ben poco dell'imperscrutabilità divina di fronte ad un animale macellato. Questo, ovvio, è un parere personale.
 
ciao
 
adriano
 
----- Original Message -----
From: Audrey Taschini
Sent: Saturday, August 09, 2008 7:25 PM
Subject: Re: [vegan-it] divagazioni....
 
Cercare di comprendere Dio con la ragione è come cercare di raccogliere il mare in una tazza da the.
 
=========
 
> Provate a rileggere la Bibbia (...) C'è un passo dell'Antico Testamento
 
* La "Bibbia" appare sempre più, allo sguardo della ragione - sulla base delle ricerche archeologiche e filologiche serie e per bocca, innanzi tutto, dei più noti studiosi israeliani -, come un insieme di libri d'autonarrazione mitologizzante di alcune tribù, scopiazzato in buona parte (dai mesopotamici, dai persiani, dagli egizi) e messo insieme a posteriori nell'arco di centinaia di anni. I suoi stessi FONDAMENTI storici sono fragili come la sabbia del deserto. La pretesa dei rabbi e dei loro seguaci-concorrenti del cristianesimo ufficiale che Yahweh, lo specifico arconte giudaico, sia il Monos all'origine e padrone del mondo è qualcosa che appartiene più alla psicopatologia (per quanto di massa) che alla "fede". D'altro canto, come dimenticare che sono esistite - e ancora vivono - religioni, estranee al monoteismo mediorientale (il buddhismo, il giainismo...), che non sono mai state all'origine di nessuna persecuzione intraspecifica e concepiscono il rapporto dell'uomo con la natura e gli animali non umani in modo anti-tirannico?
 

> C'è un passo dell'Antico Testamento che dice che Dio, vedendo il peccato dell'uomo, voleva spazzarlo via dalla terra, ma poi è subentrata quella che i cristiani chiamano misericordia e che i buddhisti chiamano compassione.
 
* Ti rendi conto che questa è una cosmobarzelletta tragica? "Il peccato dell'uomo" è peccato di un essere che il sinistro Arconte ha modellato "a sua immagine e somiglianza", come "compimento", anzi, della "creazione" stessa. A CHE PRO fornirlo di "libero arbitrio" per poi doverlo "spazzare via" o, bontà sua, sopportare? Gli indiani, quei grandi, parlano di Lyla, di gioco, danza celeste degli dei. Ma qui siamo di fronte a un pazzo sadico che meglio avrebbe fatto, anche prima del sabato, a riposarsi e dormire in eterno.
 
Joe
 
*************
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "Proprio qui"
Data: 10 agosto 2008 20:40:03 GMT+02:00
 
Da:   flespa@...
Oggetto: "Proprio qui"
Data: 10 agosto 2008 15:33:20 GMT+02:00
 
Da:   blacklily82
Oggetto: Re: [vegan-it] "anche prima del sabato"
Data: 10 agosto 2008 14:19:21 GMT+02:00
 
Mi spiace Joe, ma a gettare pietre su ebraismo e cristianesimo sbagli. Nemmeno io condivido l'ateismo, ma di certo non vado a dire degli atei quello che tu dici di Dio. Non vado in giro a dire, come fai tu, "quello in cui credi sono tutte cavolate". Non è atteggiamento che si confà ad non violento: il rispetto prima di tutto. Quello che hai detto degli ebrei ha offeso me che ebrea non sono, vedi tu.
 
La Bibbia è un testo complesso, prima di sparare giudizi forse qualcosina bisognerebbe leggerla, no? Sai, per esempio, che passo era quello al quale io facevo riferimento poc'anzi? Se la risposta è no posso dirti solo che non sai di cosa parli. Sorry.
 
La Bibbia inoltre è un testo complesso e va storicizzato. Se guardi il Dio del Nuovo Testamento di sadismo non c'è traccia alcuna.
 
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Ma tu, scusa, leggi ciò che gli altri scrivono quando NON sono d'accordo con te o, più semplicemente, lo ignori e innesti la comoda marcia in automatico? "Quel che tu dici di Dio"... lo capisci che per me il vostro Arconte (quello della Torah, del Talmud) NON è "Dio", ma solo la fantacreazione, oltre a tutto niente affatto universalistica, bensì razzista - e neanche originale -, di un insieme di tribù seminomadi del Medio Oriente? Che poi, tramite il cristianesimo apostolico romano - e, lo ripeto, SOLO dopo aver sterminato gli gnostici -, esso sia stato imposto ogni dove e oggi la "Bibbia" la si ritrovi sul tavolino di (quasi) ogni hotel del mondo, non significa nulla in rapporto alla verità. "Forse qualcosina bisognerebbe leggerla, no?" Sì, decisamente. Le rivelazioni medianiche di "Vita Universale" non bastano, te lo assicuro.
Quanto alle minacce del Monos giudaico e alla sua finale misericordia nei confronti dei peccatori ebrei eccone qui di seguito un bel florilegio, tratto dal Pentateuco:
 
"13Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che vi ho tratto dal paese d'Egitto affinché non vi foste più schiavi; ho spezzato il vostro giogo, e v'ho fatto camminare a test'alta. 14Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, 15se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra disdegna le mie prescrizioni in guisa che non mettiate in pratica tutti i miei comandamenti e rompiate il mio patto, 16ecco quel che vi farò a mia volta: manderò contro voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno venir meno gli occhi e languir l'anima, e seminerete invano la vostra sementa: la mangeranno i vostri nemici. 17Volgerò la mia faccia contro di voi, e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quelli che vi odiano vi domineranno, e vi darete alla fuga senza che alcuno v'insegua. 18E se nemmeno dopo questo vorrete darmi ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 19Spezzerò la superbia della vostra forza, farò che il vostro cielo sia come di ferro, e la vostra terra come di rame. 20La vostra forza si consumerà invano, poiché la vostra terra non darà i suoi prodotti, e gli alberi della campagna non daranno i loro frutti. 21E se mi resistete con la vostra condotta e non volete darmi ascolto, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. 22Manderò contro di voi le fiere della campagna, che vi rapiranno i figliuoli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccol numero, e le vostre strade diverranno deserte. 23E se, nonostante questi castighi, non volete correggervi per tornare a me, ma con la vostra condotta mi resistete, anch'io vi resisterò, 24e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. 25E farò venir contro di voi la spada, vindice del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste, e sarete dati in man del nemico. 26Quando vi toglierò il pane che sostiene[1], dieci donne coceranno il vostro pane in uno stesso forno, vi distribuiranno il vostro pane a peso, e mangerete, ma non vi sazierete. 27E se, nonostante tutto questo, non volete darmi ascolto ma con la vostra condotta mi resistete, 28anch'io vi resisterò con furore, e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 29Mangerete la carne dei vostri figliuoli, e mangerete la carne delle vostre figliuole. 30Io devasterò i vostri alti luoghi, distruggerò le vostre statue consacrate al sole, metterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli, e l'anima mia vi aborrirà. 31E ridurrò le vostre città in deserti, desolerò i vostri santuari, e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi. 32Desolerò il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno, ne saranno stupefatti. 33E, quanto a voi, io vi disperderò fra le nazioni, e vi darò dietro a spada tratta; il vostro paese sarà desolato, e le vostre città saranno deserte. 34Allora la terra si godrà i suoi sabati per tutto il tempo che rimarrà desolata e che voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si godrà i suoi sabati. 35Per tutto il tempo che rimarrà desolata avrà il riposo che non ebbe nei vostri sabati, quando voi l'abitavate. 36Quanto ai superstiti fra voi, io renderò pusillanime il loro cuore nel paese dei loro nemici: il rumore d'una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge dinanzi alla spada, e cadranno senza che alcuno l'insegua. 37Precipiteranno l'uno sopra l'altro come davanti alla spada, senza che alcuno l'insegua, e voi non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. 38E perirete fra le nazioni, e il paese de' vostri nemici vi divorerà. 39I superstiti fra voi si struggeranno nei paesi de' loro nemici, a motivo delle proprie iniquità; e si struggeranno pure a motivo delle iniquità dei loro padri. 40E confesseranno la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: l'iniquità delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami, 41peccati per i quali anch'io avrò dovuto resister loro, e menarli nel paese de' loro nemici. Ma se allora il cuor loro incirconciso si umilierà, e se accetteranno la punizione della loro iniquità, 42io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con Abrahamo, e mi ricorderò del paese; 43poiché il paese sarà abbandonato da loro, e si godrà i suoi sabati mentre rimarrà desolato, senza di loro, ed essi accetteranno la punizione della loro iniquità per aver disprezzato le mie prescrizioni e aver avuto in avversione le mie leggi. 44E, nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzerò e non li prenderò in avversione fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere il mio patto con loro; poiché io sono l'Eterno, il loro Dio; 45ma per amor d'essi mi ricorderò del patto stretto coi loro antenati, i quali trassi dal paese d'Egitto, nel cospetto delle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono l'Eterno". 46Tali sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che l'Eterno stabilì fra sé e i figliuoli d'Israele, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè." (http://it.wikisource.org/wiki/Sacra_Bibbia_(riveduta_Luzzi_1925)/Antico_Testamento/Pentateuco/Levitico/capitolo_26#capitolo_1_versetto13)
 
Vorrei inoltre farti notare, sempre a proposito di "peccato", l'attitudine dell'Arconte giudaico in relazione al primo, che li fonda tutti. Come scrive giustamente l'estensore della relativa voce su wikipedia:
 
"Dio condanna prima di tutto il serpente; la punizione della donna la tocca nella sua duplice qualità di madre e di moglie. Anche l'uomo è condannato, anzitutto nel suo rapporto con la terra, alla quale è legato come a una moglie e dalla quale attende i frutti: ora la terra diventa una nemica. Comunque né l'uomo né la donna vengono 'maledetti' da Dio, che riserva parole di maledizione soltanto al serpente e alla terra (o al cosmo). La più aspra conseguenza del peccato è la morte (http://it.wikipedia.org/wiki/Morte): il peccato produce una rottura del rapporto con Dio, e la morte fisica sancisce definitivamente questa rottura." (http://it.wikipedia.org/wiki/Peccato_originale)
 
Proprio qui sta l'origine ideologica, a mio parere, nella storia dell'uomo del Nord e dell'Occidente del mondo, dello specismo, cioè dello sguardo di sprezzo tirannico, di dominio e di reificazione nei confronti degli animali non umani ("serpente") e della natura ("terra", persino "cosmo"!...).
 
Joe
 
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Da:   flespa@...
Oggetto: Re: [vegan-it] noterella sulla Madonna
Data: 11 agosto 2008 11:35:25 GMT+02:00
A:   vegan-it@..., giorgian
 
Il giorno 11/ago/08, alle ore 10:50, Pietro Giorgianni ha scritto:
 
me la sono sempre chiesta anch'io sta cosa della discendenza da davide... però mi sa che non è molto on-topic...
 
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Sì, è vero, non ha nulla a che vedere, direttamente, col veganesimo... era solo per concludere, per quel che mi riguarda, la discussione su Gesù, il male ecc. Se fossi cristiano seguirei i tanto calunniati gnostici, Marcione, i boni homini e il loro Dio universale d'amore e di misericordia. E romperei i ponti, per sempre, con l'ideologia razzista e suprematista giudaica. Cosa, quest'ultima, che ho già fatto comunque.
 
Joe
 
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Da:   flespa@...
Oggetto: Re: [vegan-it] noterella sulla Madonna
Data: 11 agosto 2008 14:58:31 GMT+02:00
A:   blacklily82
Cc:   vegan-it@...
 
Il giorno 11/ago/08, alle ore 14:45, Audrey Taschini ha scritto:
 
Anche senza scomodare gli gnostici (che mi piacciono molto), si può trovare già nei vangeli canonici il Dio della misericordia e dell'amore. Ed è soprattutto su questa rivelazione di Cristo e sull'unico comandamento dell'amore che si fonda, appunto, il cristianesimo.
 
Fine parentesi.
 
A.
 
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... che infatti, a parere di Marcione (e mio), non dovrebbe aver niente a che fare con l'Arconte giudaico della prigione terrena.
 
Joe
 
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Da:   flespa@...
Oggetto: Re: [vegan-it] noterella sulla Madonna
Data: 11 agosto 2008 16:41:43 GMT+02:00
 
Il giorno 11/ago/08, alle ore 15:20, Audrey Taschini ha scritto:
 
Joe, Joe, Joe... :-)
 
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Audrey, Audrey... io davvero rimango stupefatto... il potere ricattatorio omnipervasivo del Kosherbig Brother è tale che NULLA, nessuna orrida notizia di puntuale conferma (leggo ora l'ennesima: sono giunti a DUECENTOTRENTAQUATTRO i poveri malati di Gaza fatti appositamente crepare dall'entità malefica che strozza e vampirizza i palestinesi), riesce ad aprire gli occhi ai sudditi... tu conosci l'"Antico Testamento"... vatti a rileggere, ti prego, cosa ordina alle sue tribù Yahweh contro il "nemico"... Vuoi un primo elenco ragionato (non esaustivo) dei passi omicidi? Eccolo: 






Le fondamenta dell'odierno, abominevole razzismo israeliano - nonché dello specismo nella cultura dell'uomo dell'Occidente e del Nord del mondo - sono in quei libri di pietra.
 
Joe

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PORCO


Joe Fallisi
 
 
 
Negli insulti e nelle bestemmie correnti si legge in filigrana tutta la storia, svolta nell'arco di centinaia di millenni e sotto il capitalismo divenuta scientifica e industrial-implacabile, di terrore-orrore-odio-disprezzo-vilipendio-umiliazione-sottomissione-invidia-tortura-sguardo e mano che reifica, divora e annulla del troglobipede nei confronti degli altri esseri viventi e della natura. ANIMALE, bestia, gallina, coniglio, cane, pollo, topo, verme, ratto, avvoltoio, lombrico, mantide, iena, asino, gufo, oca, orso, becco, sciacallo, lumaca, tigre, mulo, cozza, pecora, corvo, allocco, bue, vampiro, vacca, gorilla, sanguisuga, babbuino, elefante, scimmione, rospo, orango, biscia, serpente, macaco, squalo... e, in primis, PORCO (cioè sozzo, infoiato), scrofa, troia!... Il rovesciamento di prospettiva – nella prospettiva del superamento – deve dinamitare e disperdere questo linguaggio dell'alienazione insieme con le sue cause.

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Le catene nella lingua/la lingua in catene
La lingua delle catene/le catene della lingua
 
Joe Fallisi
  
 
"schiavo [cfr.
(...) da slavus la forma amichevole di saluto ciao che in origine
significava servo tuo. (...)" (Dizionario etimologico, Rusconi, Milano 2004)
 
Non cessa mai di stupirmi quanto, nella lingua, sia sedimentata la storia dell'oppressione, di tutte le oppressioni – sulle altre specie e intraspecifiche. Questo è particolarmente evidente negli insulti e nelle bestemmie (cfr. http://www.nelvento.net/ilsolevero/porco.php), ma traspare anche da parole e frasi candide, inoffensive... I significati si metamorfizzano, di stemperano, si adattano, si perdono... e tuttavia la loro origine è sempre viva. E' come la bocca di un'eco. L'eco scompare, la bocca rimane.

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COSMO

 
Joe Fallisi
 
 
 
 
  
Etica e morale significano esattamente la stessa cosa (cfr. http://www.etimo.it/?term=etica&find=Cercahttp://www.etimo.it/?term=morale&find=Cerca) e già il concetto generale di giustizia (cfr. http://www.etimo.it/?term=giure&find=Cercahttp://www.etimo.it/?term=giusto&find=Cercahttp://www.etimo.it/?term=giustizia&find=Cerca) è superiore, perché dalle consuetudini normate (transeunti e relative ai vari gruppi umani)(1) essa può e deve persino prescindere. Un qualunque vivisettore non è "privo di etica", se con questo termine si intende ciò che esso designa: costume che si fa regola. Allo stesso modo, per fare un altro esempio, l'infibulazione è "etica" in alcuni contesti tribali, ma non per questo cessa di rappresentare una delle forme più atroci di violenza sulle donne. Non di etica, infatti, o di morale hanno bisogno gli esseri viventi, ma di equità (cfr. http://www.etimo.it/?term=equo&find=Cerca), principio – e possibile sentimento comune – rispetto alla giustizia ancora più alto e meno relativo(2). La cui base ritengo si possa trovare, paradossalmente, nella visione della natura non umana. Su di essa noi riversiamo l'immagine del "male", del "non senso" elaborata dalla nostra coscienza/falsa coscienza specifica (coscienza infelice). Nondimeno continua a vivere come meraviglioso insieme di organismi in perenne trasformazione armonica ed equilibrio, unione di cosmi, COSMO(3).
Il concetto di equo rimanda, in senso unitario, a quello di "equilibrio" (http://www.etimo.it/?term=equilibrio&find=Cerca), di "armonia" (http://www.etimo.it/?term=armonia&find=Cerca), e, appunto, di "cosmo" (http://www.etimo.it/?term=cosmo&find=Cerca). E il "meraviglioso insieme" di cui sopra rimane tale – può essere percepito e valutato in questi termini – anche in presenza di sofferenza e dolore(4), che sono, per qualunque ambito della manifestazione, elementi intrinseci alla vita, così come, del resto, il piacere e la gioia (su questo terreno, in relazione alla critica dell'ideologia consolatoria falsificante la realtà, Nietzsche ha scritto pagine di fuoco(5)). Sta di fatto che ogni complesso strutturato e vario di organismi viventi non-umani offre alla contemplazione non proiettiva un'immagine di bellezza cosmica, cioè di armonia profonda in perpetuo divenire-equilibrio(6). Dove ogni forma che nasce e muore si integra in modo organico alle altre, nessuna impone su tutte la propria tirannia, né, tanto meno, tende a distruggere l'oikos, la casa comune, e/o a sostitituirla con un suo simulacro fantasmatico. L'animale umano, viceversa – in modo specialissimo la "razza padrona" dell'uomo pallido negli ultimi cinque secoli –, è proprio questo che fa in virtù del suo cervello prodigioso e tremendo e di una volontà di potenza che ha ormai come suo fine esplicito quello di non averne.
Le ideologie del "sol dell'avvenire" si sono dissolte come ectoplasmi e proprio quelle che hanno fornito il supporto e la giustificazione allo "sviluppo" e al "progresso" risultano sempre più al servizio della macchina divorante, ormai senza freno, mondo, bios, uomini, animali, natura. Adorno, anche lui accusato d'essere "reazionario", "nostalgico", vedeva-denunciava la ratio dell'illuminismo trasformarsi nel mostro che avrebbe portato alla reificazione definitiva delle anime e dei corpi: da mezzo grandioso di liberazione ad ancella prima, "scientifica", della tirannia e dello status quo. Questo processo è oggi talmente approfondito e generalizzato che sembra persino folle poterlo mettere in discussione al di là del chiacchiere, perché tutti ci troviamo dentro l'ingranaggio, chiusi nella cupola di piombo... macinati, lavorati, plasmati... Così, non è illogico che  provengano in gran parte da ambiti "tradizionali", capaci, nel loro immobilismo, di mantenere un freno e una sorta di barriera alla corsa disastrosa, spunti critici utili a fare qualche minima breccia. Il tirannoantropo ora si contempla con orrore e vede in sé, invece del dio in terra "laico" ed  "emancipatore", un disgraziato, un poveraccio delirante, malatissimo, servo volontario e devastatore il cui telos è la pura astrazione, il nulla (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/59412http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/87248). Ma, piuttosto che invertire la rotta catastrofica, produce nuova falsa coscienza. Non gli servirà a niente.
Marx, Bakunin, Kropotkin, i rivoluzionari dell'800-900 quasi senza eccezione (al di fuori dei Naturiens(7) e di pochissimi altri), non percepivano e neanche presentivano l'impatto sempre più catastrofico del "progresso" umano nei confronti del mondo. Si auguravano-immaginavano, tutti loro, con l'occhio puntato esclusivamente sull'uomo e la sua storia, un possibile avvenire radioso sol che quest'ultimo fosse riuscito a sbarazzarsi delle catene di classe. Senza rendersi conto che quei ceppi avevano a loro volta radici antichissime e sempre nuove nella tirannia infinita sulle altre specie e che la natura stessa, concepita come riserva di caccia, "bestia"-cosa da domare e riplasmare a piacimento e pozzo cui attingere senza tregua, un giorno (molto presto) avrebbe comunque presentato il conto. Non solo non è giunta la palingenesi della società, ma il tempo delle loro speranze è stato seguìto, in rapida successione, da due massacri mondiali. Quel tentativo, quell'ipotesi, con tutte le sue grandezze, verità e illusioni, è dietro le nostre spalle. Nessun esorcismo, nessuna preghiera o giaculatoria ridarà vita ai morti. 

NOTE
  
(1) Il termine "norma" (donde "normale", "normalità", "normalizzare", "normalizzatore", normalizzazione", "normare", "normativa", "normativismo", "normatività", "normativo", "normatore", "normazione"), dal "lat. NORMA squadra per misurare gli angoli retti, e figurat. regola" (http://www.etimo.it/?term=norma&find=Cerca), indica un preciso canone di comportamento che ha per base (ed  esito) la consuetudine e viene adottato imposto/condiviso a scopi eminentemente pratici.
(2) La giustizia (cfr. http://www.etimo.it/?term=giusto&find=Cercahttp://www.etimo.it/?term=giustizia&find=Cerca) è innanzi tutto di specie, poi di classe, di Stato e soggetta a mille condizionamenti. In virtù dell'ottica specista che vige in tutte le legislazioni del mondo, la vivisezione sugli animali non umani è ammessa come pratica lecita e perfino indispensabile – e tuttavia la legge stessa incorpora la necessità, anche se minima, di "attenuare" questo atto tirannico, regolamentandolo in qualche modo, togliendolo all'arbitrio totale; quanto all'infibulazione, evidente sopruso intraspecifico e sessista, essa viene ormai generalmente considerata per quello che è in ogni codice, al di là delle usanze locali. 
(3) L'"uomo", (almeno) a partire dall'Homo habilis, si è cibato normalmente anche di carne (e pesce), oltre che, soprattutto, di elementi nutritivi tratti dal regno vegetale. Ciò non lo fa di certo "carnivoro", ma "onnivoro" sì. E' molto probabile che la sua adattabilità e plasticità nel mangiare abbia origini ancora più remote, in un genere di ominidi precedente (per quel che ne sappiamo i primi in assoluto): gli Australopiteci, primati già con postura eretta, locomozione bipede (cfr. http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1342558) e dentatura non più propriamente scimmiesca, vissuti tra i 4 milioni e mezzo e 1 milione di anni fa (l'inizio del bipedismo è ancora precedente: cfr. http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_bipedismo_6_milioni_di_anni_fa/1326109). I due gruppi in cui vengono distinte tali scimmie antropomorfe sono quello "delle forme robuste" e quello "delle forme gracili". Il secondo, più antico, aveva già un'alimentazione varia, cioè non (solo) vegetaliana. E la maggior parte degli antropologi ritiene che la linea evolutiva che ha portato all'uomo moderno, Homo sapiens  (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Homo_sapiens), comprenda le specie di tipo gracile, A. anamensisA. africanus ed A. afarensis; gli altri australopiteci si sarebbero evoluti lungo una linea parallela, che si sarebbe estinta circa 1 milione di anni fa (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Australopithecushttp://en.wikipedia.org/wiki/Australopithecus_anamensishttp://en.wikipedia.org/wiki/Australopithecus_africanushttp://en.wikipedia.org/wiki/Australopithecus_afarensis). Quanto alla nostra specie, "for hundreds of thousands of years Homo sapiens employed (and some tribes still do depend on) a hunter-gatherer method as their primary means of food collection, involving combining stationary plant and fungal food sources (such as fruits, grains, tubers, and mushrooms) with wild game - http://en.wikipedia.org/wiki/Game_(food) - which must be hunted and killed in order to be consumed. It is believed that humans have used fire to prepare and cook (http://en.wikipedia.org/wiki/Cooking) food prior to eating since the time of their divergence from Homo erectus (http://en.wikipedia.org/wiki/Homo_erectus). Humans are omnivorous (http://en.wikipedia.org/wiki/Omnivorous), capable of consuming both plant and animal products. A view of humans as omnivores is supported by the evidence that either a pure animal or a pure vegetable diet can lead to deficiency diseases (http://en.wikipedia.org/wiki/Deficiency_diseases) in humans. A pure animal diet, for instance, may lead to scurvy (http://en.wikipedia.org/wiki/Scurvy), a vitamin C deficiency, while a pure plant diet may lead to vitamin B12 (http://en.wikipedia.org/wiki/Vitamin_B12) deficiency ('Healthy choices on a vegan diet'. Vegan Society. Retrievd on 2007-02-14). However, properly planned vegetarian (http://en.wikipedia.org/wiki/Vegetarianism) and vegan (http://en.wikipedia.org/wiki/Veganism) diets, often in conjunction with B12 supplements, have been found to completely satisfy nutritional needs in every stage of life ('Vegetarian Diets' (2003). Journal of the American Dietetic Association 103 (6): 748–765. doi:10.1053/jada.2003.50142.online copy available: http://www.eatright.org/cps/rde/xchg/ada/hs.xsl/advocacy_933_ENU_HTML.htm)." (http://en.wikipedia.org/wiki/Human). Forse gli animali, simili alle scimmie antropomorfe e possibili progenitori di queste ultime, che vissero nella meravigliosa foresta equatoriale africana tra i 20 e i 7 milioni di anni fa (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Human_evolution) furono davvero soltanto frugivori. I confronti effettuati tra grandi scimmie africane e uomo in base alle proteine del sangue e al DNA indicano come la linea che condusse alle popolazioni umane moderne non si sia differenziata da quella degli scimpanzé (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Chimpanzee) e dei gorilla (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Gorilla) se non in una fase evolutiva relativamente tarda. Sulla base di questi confronti, molti scienziati tendono a collocare questo bivio evolutivo tra i sei e gli otto milioni di anni fa (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Human_evolution frugivori, tra i primati, sono ancora, per esempio, l'aoto dal ventre grigio, il lemure dalla coda ad anelli, il cebo cappuccino (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Frugivorous). La mia ipotesi è che a tale periodo lunghissimo dell'evoluzione (13 milioni di anni), del cui lontano ricordo qualche traccia dev'essere rimasta nel cervello della nostra specie, si riferiscano tutti i miti dell'Eden (prima della "caduta" - della discesa definitiva dagli alberi e dell'abbandono della foresta-madre). Compreso quello biblico (v. Genesi, I, 20-30: "Ecco, io vi do ogni pianta che fa seme, su tutta la superficie della terra e ogni albero fruttifero, che fa seme: questi vi serviranno per cibo", cfr. http://www.nelvento.net/ilsolevero/cardine.php). Dalla contemplazione di quei nostri progenitori dell'equilibrio organico dei moti della natura esterna ed interna, vissuta e tramandata per tempo immemorabile, ritengo sia poi sorta, con la nascita della coscienza specificamente umana, l'idea stessa di equità e il suo contrario (beninteso la medesima esperienza fecero gli altri primati anche senza produrne il concetto – v. "il senso innato di giustizia" degli scimpanzé o delle scimmie cappuccine: http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/cronaca/scimmie/scimmie/scimmie.htmlhttp://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2003/09_Settembre/18/scimmie.shtmlhttp://www.focus.it/il_senso_di_giustizia_delle_scimmie290217_1447_C12.aspxhttp://www.sintesi.it/2011/04/la-legge-della-giungla/). Pure in questo la visione giusnaturalista mi pare la più verosimile.
(4) Non solo, tra gli animali (così come tra gli uomini del resto), il mangiarsi l'un l'altro non è per nulla l'unico sistema di relazioni reciproche, ma è di tutta evidenza che nessun predatore non umano – a sua volta equamente predato da qualche altro predatore animale – tende a sbranare l'universo mondo o rivela quel che gli umani definiscono (e praticano voluttuosamente) "sadismo" – salvo, guarda caso, talvolta, i primati a noi più vicini, gli scimpanzé... In realtà, dagli animali, persino dai più feroci, abbiamo solo da imparare. L'orrore e il disprezzo nei confronti della natura "selvaggia" e del mondo animale è uno dei principali frutti avvelenati dell'albero ebraico-cristiano, quello dell'uomo pallido che ha messo i suoi artigli distruttori su tutta la terra. Diversamente sentivano e ragionavano i maestri pagani. Ad Aristotele, per esempio (come in genere a tutti i pensatori classici), era estranea la damnatio naturae propria della tradizione del giudaismo, il suo sguardo di "disgusto" e di orrore verso i "viventi più umili", gli animali non umani. "Perfino circa quegli esseri che non presentano attrattive sensibili al livello dell'osservazione scientifica la natura che li ha foggiati offre grandissime gioie a chi sappia comprenderne le cause, cioè sia autenticamente filosofo. Sarebbe del resto illogico e assurdo, dal momento che ci rallegriamo osservando le loro immagini poiché al tempo stesso vi riconosciamo l'arte che le ha foggiate, la pittura o la scultura, se non amassimo ancora di più l'osservazione degli esseri stessi così come sono costituiti per natura, almeno quando siamo in grado di coglierne le cause. Dunque, non si deve nutrire un infantile disgusto verso lo studio dei viventi più umili: in tutte le realtà naturali v'è qualcosa di meraviglioso. E come Eraclito, a quanto si racconta, parlò a quegli stranieri che desideravano rendergli visita, ma che una volta arrivati, ristavano vedendo che si scaldava presso la stufa della cucina (li invitò ad entrare senza esitare: "anche qui – disse – vi sono dei"), così occorre affrontare senza disgusto l'indagine su ognuno degli animali, giacché in tutti v'è qualcosa di naturale e di bello. Non infatti il caso, ma la finalità è presente nelle opere della natura, e massimamente: e il fine in vista del quale esse sono state costituite o si sono formate, occupa la regione del bello. Se poi qualcuno ritenesse indegna l'osservazione degli altri animali, nello stesso modo dovrebbe giudicare anche quella di se stesso; non è infatti senza grande disgusto che si vede di che cosa sia costituito il genere umano: sangue, carni, ossa, vene, e parti simili." (Aristotele, De partibus animalium, I, 5) 

(5) Cfr. La visione dionisiaca del mondo, § 2; La nascita della tragedia, § 3, 4, 6; Richard Wagner a Bayreuth, § 8; Umano, troppo umano I, a. 28, a. 104, a. 109, II, Prefazione, 5, II, b, a. 14; La gaia scienza, Prefazione, 3, a. 8, a. 13, a. 318, a. 326, a. 370; Aurora, a. 114, a. 354; Frammenti postumi 1887-1888, 11, [77]; Al di là del bene e del male, a. 225, a. 270; Frammenti postumi 1888-1889, 17 [6]; Genealogia della morale, II, 7, III, 17, 18, 28. 
(6) "Cosmo" è l'organismo stesso animale/umano, dentro il quale gli antichi vedevano risplendere e (co-)operare gli astri erranti(*). Dall'inizio al termine della vita – quindi, come per ogni ecosistema, da un'alba a un meriggio a un tramonto ("Un tutto è ciò che è ha avuto un inizio, una metà e una fine", Aristolele) – l'apparato immunitario fornisce le autodifese atte a ripristinare una situazione di equilibrio dinamico ideale, finché le forze lo sorreggono ed entro i limiti delle sue potenzialità-possibilità. L'omeostasi biologica antiblastica intrinseca all'organismo animale-umano, con tutti i suoi molteplici meccanismi differenzianti, citoregolatori, apoptotici, immunologici in relazione ai sistemi psico-immunitario e psico-ormonale, i processi immunologici, così raffinati e così olistici, governati dal "centro" della ghiandola pineale, controllano la funzionalità di tessuti, parenchimi, endoteli, crasi ematica, dinamica midollare, preservando l'integrità delle membrane cellulari, nucleari, del citosol e del carisol dai processi ossidativi, sui canali ionici e sui recettori: tutta la  raffinata complessità molecolare infinita e precisissima della funzione vitale. All'interno del complesso psicofisico l'armonia cosmica, "unificazione di plurimescolati elementi e consenso di dissenzienti", secondo la bella definizione di Filolao (Framm. 10), si ritrova perfettamente operante. "Tutte le cose", dice sempre Filolao, "sono state racchiuse dal divino come in una custodia": ogni coppia di opposti (il pari e il dispari, il maschio e la femmina, il cielo e la terra, il Sole e la Luna, la luce e l'oscurità, il giorno e la notte, il caldo e il freddo, il secco e l'umido, l'amaro e il dolce, le forze orientate verso l'informale – illimite – e il moto espansivo – centrifughe – e quelle che tendono alla forma – limite – e alla quiete – centripete –, lo Yang e lo Ying) e così le energie che volgono al "bene" come quelle che operano in senso contrario. Insieme esse concorrono all'equilibrio del tutto, alla sua stabilità, purché (e sinché) nessuna esageratamente prevalga sulle altre. "Ciò che mantiene la salute è l'equilibrio delle potenze (...) invece il predominio d'una di esse genera malattia, perché micidiale è il predominio d'un opposto sull'altro (...) la salute è la mescolanza proporzionata delle qualità." (Alcmeone, Framm. 4).
(*) Saturno: facoltà ritentiva; terra, bile nera e occasionalmente flegma crudo; capelli, unghie, pelle, piume, lana, ossa, midollo e corno; milza; orecchio destro; udito (unitamente a Giove), natiche, ano, visceri, pene, schiena, ginocchia; sonno; vecchiaia.
Giove: facoltà vitale (unitamente al Sole), accrescitiva, nutritiva e lo spirito che è nel cuore; aria e sangue; arterie, sperma e midollo osseo; il cuore (unitamente al Sole); orecchio sinistro; udito (unitamente a Saturno), tatto (unitamente a Marte), cosce e intestino, ventre e gola; il vestirsi; l'età media.
Marte: facoltà irascibile; la parte superiore del fuoco e la bile gialla; le vene e le parti posteriori; il fegato; narice destra; odorato (unitamente a Venere), tatto (unitamente a Giove); gambe, pube; l'agire; giovinezza (unitamente a Venere).
Sole: facoltà vitale (unitamente a Giove); la parte inferiore del fuoco; cervello, nervi, ipocondrio, il grasso (unitamente a Venere) e tutto ciò che è del suo genere; lo stomaco (unitamente alla Luna); occhio destro; vista (unitamente alla Luna); il capo, il petto, il cuore (unitamente a Giove), il fianco, i denti, la bocca; l'alimentazione (solida); l'età matura.
Venere: facoltà appetitiva; carne; grasso (unitamente al Sole), midollo spinale; reni; narice sinistra; lingua (unitamente a Mercurio), odorato (unitamente a Marte) e organi dell'inspirazione; matrice, genitali, mani e dita; coito; giovinezza (unitamente a Marte) e adolescenza.
Mercurio: facoltà intellettiva; bile nera (unitamente a Saturno); arterie, cistifellea; lingua (unitamente a Venere); gusto (unitamente alla Luna), organi della parola; il parlare; infanzia.
Luna: facoltà naturale; flegma; pelle e quanto attiene ad essa; polmoni; occhio sinistro; vista (unitamente al Sole), gusto (unitamente a Mercurio); collo, mammelle, polmoni; stomaco (unitamente al Sole), milza; l'alimentazione (liquida); dall'infanzia alla vecchiaia in conformità alle sue fasi. (Cfr. al-Bîrûnî, L'arte dell'astrologia, Mimesis, Milano 1997, pp. 61, 63-64)


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