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martedì 22 novembre 2011

Re: "Poteri forti"

Ottimo intervento!!! Bravo Nazzareno!!! gv. ( NOTA MIA: lo sfruttamento della discussione...detta: democratica, è proprio questo: si tratta di coprire con un MURO di PAROLE le LEGITTIME richieste dei cittadini.) gv.

Da: Nazzareno Mollicone <nmollic@tiscali.it>
A: Giorgio VITALI <vitali.giorgio@yahoo.it>; Giovanni MAGLIARO <giovanni.magliaro@ugl.it>
Inviato: Martedì 22 Novembre 2011 10:07
Oggetto: Fw: "Poteri forti"

PER CONOSCENZA
 
 
----- Original Message -----
Sent: Monday, November 21, 2011 7:46 PM
Subject: "Poteri forti"

Egregio Dott. Sechi,
 
è stato certamente importante, dal punto di vista giornalistico, avviare sull'edizione odierna de "Il Tempo" un dibattito a più voci sui cosiddetti "poteri forti" che sarebbero dietro il neogoverno Monti.
 
Tuttavia il dibattito mi è sembrato piuttosto squilibrato, a cominciare dal titolo, con un solo intervento - quello di Giampaolo Rossi - favorevole all'esistenza di questi "poteri".
 
A me sembra invece che gli altri intervenuti nel dibattito abbiano sorvolato in modo piuttosto semplicistico sui problemi posti da una parte, non tanto ristretta, di opinione pubblica. I quali si sostanziano nelle seguenti domande:
 
- è vero o no che il presidente del consiglio fa parte, in posizioni eminenti, di organismi estranei all'Italia, quali la banca di affari "Goldman Sachs", la "Commissione Trilaterale" ed il "Club Bilderger"?
 
- perchè queste affiliazioni ed incarichi non sono stati da lui rese pubbliche, illustrandone funzioni e limiti, anzichè limitarsi a rispondere in modo piuttosto ironico alle domande poste in Parlamento e fuori?
 
- è normale che un capo di governo italiano, ma anche un semplice ministro, sia associato non già ad un partito od ad un'associazione con finalità, scopi, attività, dirigenti noti e pubblici (penso ad esempio a quelle ambientaliste, industriali, sindacali, religiose) ma ad un'associazione straniera non meglio identificata?
 
- perchè questi organismi, se non hanno nulla di segreto, non aprono i suoi lavori - come qualsiasi congresso di partito od associazione - ad un pubblico, magari anche selezionato e qualificato, e soprattutto alla stampa, cosa che le dovrebbe stare a cuore?
 
- perchè non pubblicano gli atti dei lavori svolti e gli elenchi dei partecipanti, che escono sempre di straforo e mai apertamente?
 
- tutto ciò non induce a sospettare l'influenza (che magari potrebbe non esserci) di "lobby" estranee all'Italia, aventi finalità diverse da quelle del bene comune nazionale?
 
Gli interventi apparsi oggi sul "Tempo" non hanno diradato queste perplessità.
 
Grazie dell'attenzione, e cordiali saluti da un suo lettore
 
Nazzareno Mollicone - Roma


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