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martedì 14 febbraio 2012

I: Eir n.7-2012


----- Messaggio inoltrato -----
Da: "aldo.barbona@alice.it" <aldo.barbona@alice.it>
A: mariafiorella.belli@fastwebnet.it; berna.claudio@infinito.it; bghigi@micso.net; marina.blasi1@virgilio.it; c.barbona@libero.it; castagnagiuseppe3@virgilio.it; 2MTECH00@duemtechnical.191.it; eugesines@tiscali.it; facianca@tiscali.it; pietro.fratini@roche.com; gianfranco.gaglione@roche.com; giannaebruno@alice.it; monica.maggiori@libero.it; marcella.barbona@libero.it; maxbianco1@libero.it; alespro42@gmail.com; pietroruggeri@msn.com; ps.sbrighi@hotmail.it; setale@libero.it; tarim17@yahoo.it; vitali.giorgio@yahoo.it
Inviato: Martedì 14 Febbraio 2012 11:23
Oggetto: Eir n.7-2012

EIR Executive Intelligence Review
                                                                                                                  anno 21 n. 7 - 16 febbraio 2012
Strategic Alert - Edizione Italiana
Le soluzioni alla crisi ci sono e possono essere adottate in tempo, "ma ciò richiede un cambiamento drastico e fondamentale dell'ordine finanziario globale, ed un cambiamento altrettanto drammatico nel pensiero di gran parte della popolazione", ha dichiarato Helga Zepp-LaRouche in una teleconferenza (webcast) internazionale l'11 febbraio.
Le due crisi immediate che ci troviamo ad affrontare sono "il crollo del sistema finanziario transatlantico, che sta già portando al collasso e alla rottura del sistema dell'euro, come possiamo chiaramente vedere nel caso della Grecia. In secondo luogo, c'è il pericolo immediato di una guerra termonucleare, scatenata dalle vicende attorno alla Siria e all'Iran, che fanno parte di una strategia per un cambiamento di regime o la disintegrazione di Russia e Cina", ha dichiarato la presidentessa dello Schiller Institute.
Il nome della partita è "impero", o più precisamente, l'Impero Britannico. Molti diranno che l'"Impero Britannico" ha cessato di esistere molto tempo fa, ha osservato Zepp-LaRouche, ma con questo nome si intende oggi "il sistema complesso di banche centrali, banche d'affari, hedge funds, fondi di private equity, compagnie assicurative, il sistema bancario ombra. questo sistema bancario è responsabile della svolta paradigmatica degli ultimi 45 anni, che ha portato all'abbandono della produzione di beni fisici, la cosiddetta economia reale, e sempre più all'espandersi della speculazione e dell'idea della massimizzazione del profitto, del monetarismo puro". Ora questo sistema è irrimediabilmente in bancarotta.
Zepp-LaRouche ha dettagliato come dal crollo dell'Unione Sovietica, seguito da Desert Storm in Iraq, le potenze occidentali abbiano adottato sempre più la politica del cambiamento di regime, abbandonando i concetti fondamentali del diritto internazionale e della sovranità nazionale. Ora, dopo la Libia, la Siria e l'Iran sono i prossimi obiettivi. La guerra segreta va avanti già da molto tempo, armando e addestrando le cosiddette opposizioni in entrambi i paesi, e istigando alla violenza (cfr. sotto).
Oggi, ha proseguito Zepp-LaRouche, la potenza di fuoco concentrata in Medio Oriente "è assolutamente sproporzionata al presunto motivo, e cioè aiutare i ribelli in Siria, o dissuadere l'Iran da un riarmo nucleare". Ciò rende un'escalation verso la guerra nucleare un pericolo serio, e inevitabile se si giunge ad un attacco, magari per errore di calcolo".
La politica dell'Impero, ha notato la signora LaRouche, è anche determinata dall'impegno fondamentale dell'oligarchia a "selezionare" la popolazione. Lo stesso Principe Filippo di Edimburgo ha fatto della riduzione demografica il suo cavallo di battaglia.
Il modello oligarchico, ha detto Zepp-LaRouche, è associato non solo col monetarismo, ma anche con l'ambientalismo. Entrambi sono espressioni di un mondo fisso, con una quantità limitata di risorse, in cui si intende perseguire uno stato di equilibrio.
Al contrario, "l'universo è creativo" e anti-entropico, e la missione della specie umana è il suo sviluppo ulteriore. Ciò richiede di obbedire all'"imperativo extraterrestre" colonizzando lo spazio e approfondendo la conoscenza dell'universo fisico.
Il fallimento dell'intero esperimento dell'euro è più che mai visibile in Grecia, ha affermato Helga Zepp-LaRouche nella conferenza dell'11 febbraio. La "culla della civiltà europea, il luogo di nascita della democrazia e soprattutto dell'idea di Solone che lo scopo dell'umanità è il progresso", viene attualmente distrutto e il suo popolo viene ridotto alla disperazione.
La disoccupazione è aumentata del 48% rispetto al 2010, il settore pubblico è stato decimato, i medicinali sono diventati scarsi e aumenta il numero dei bambini abbandonati nei centri di SOS Children che i genitori non riescono a nutrire.
La politica UE di salvataggi bancari ha peggiorato le cose, visto che il debito greco è passato dal 120 al 159% del PIL. La stessa politica ha minato la democrazia in tutta Europa, dove i governi eletti vengono spodestati e l'austerità ha bisogno di essere imposta con misure da stato di polizia.
"Se la Grecia esce dall'euro", ha proseguito Zepp-LaRouche, "ciò condurrà probabilmente ad uno scioglimento dell'intera Eurozona. Questo avrà effetti sulle banche USA e sull'intero sistema bancario mondiale. L'unico motivo per cui questo non è già saltato per l'effetto Grecia è che la Fed e la BCE stanno stampando denaro come fece la Reichsbank nel 1923 in Germania".
L'euro è fallito come era ovvio sarebbe accaduto fin dall'inizio. Invece che garantire la pace perenne in Europa, non si è visto mai tanto odio come quello generato oggi tra le diverse nazioni. Né l'Europa è stata rafforzata nei confronti dei paesi emergenti, come si vede nel fatto che il Cancelliere Merkel "si reca a mendicare dai cinesi un salvataggio dell'euro, cosa che i cinesi rifiutano intelligentemente".
In termini di difesa e di sicurezza, la politica UE prevede di inviare corpi di spedizione in paesi stranieri. "Questa politica fa capire chiaramente, se ce ne fosse bisogno, che l'Europa è semplicemente un'espressione regionale dell'impero globale". Inoltre, il sistema di difesa antimissile USA in Europa fa di questi paesi il bersaglio di un attacco di rappresaglia in caso di guerra.
Si tratta di una situazione folle, ma "c'è un rimedio. Dobbiamo sfruttare il crollo dell'euro come un'opportunità. Quando ci fu il crollo del sistema comunista nel 1989, questo offrì una chance tremenda per passare ad un nuovo ordine di pace per il mondo. Ora ci troviamo nella seconda fase di collasso di un sistema, e stavolta dobbiamo apprendere le lezioni dell'89 e non cadere nella trappola di procrastinare un sistema già in bancarotta".
Ciò significa che la Grecia deve tornare alla dracma e le altre nazioni europee alle proprie valute nazionali. "Dobbiamo esercitare la sovranità sulla nostra moneta e sulla nostra economia" e tutti i trattati da Maastricht a Lisbona debbono essere cancellati, ha dichiarato la signora LaRouche.
"Questo non vuol dire essere 'contro l'Europa', ma il contrario! Siamo più per l'Europa di quanto lo siano gli attuali burocrati dell'UE, che ovviamente non si curano affatto dei popoli europei, siano essi greci, tedeschi o italiani. Dobbiamo passare ad una politica di alleanza delle patrie nella tradizione di De Gaulle, e fare quanto fece Franklin D. Roosevelt negli anni '30 per condurre l'America fuori dalla depressione".
Il Sen. Oskar Peterlini (SVP) ha presentato al Senato un disegno di legge per ripristinare la separazione tra banche commerciali e banche d'affari che si ispira al modello Glass-Steagall, al fine di rilanciare l'economia italiana e di fungere da esempio per il resto del mondo.
Il ddl Peterlini è registrato al Senato col numero 3112 e ha finora 11 cofirmatari, sia del suo gruppo, che include vari partiti nelle regioni autonome italiane, che da altri partiti, quali il PD, la Lega Nord e l'Italia dei Valori.
Peterlini non è nuovo ad introdurre nel dibattito parlamentare proposte per una riforma del sistema finanziario globale, sia per la Nuova Bretton Woods già dal 2001 che per Glass-Steagall nel 2010, nella forma di mozioni. La presentazione di questo disegno di legge è un importante passo avanti e giunge nel momento in cui il tema di salvare l'economia reale dalla speculazione finanziaria è al centro del dibattito in Italia, per via della crisi finanziaria e grazie anche agli interventi dell'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Il disegno di legge, scritto di concerto con Movisol, è breve e semplice, e chiede la separazione totale delle banche di deposito da quelle che partecipano in qualsiasi modo ai mercati finanziari.
Peterlini ha emesso un comunicato stampa in italiano e tedesco, che afferma quanto segue:
Sen. Peterlini: "assicurare il credito alle imprese"
Disegno di legge del senatore di Bolzano sulla separazione delle banche commerciali da quelle d'investimento per sostenere l'economia locale
"Le imprese soffrono di problemi di liquidità a causa delle restrizioni del credito. Soprattutto le piccole e medie imprese non riescono più ad investire. Il Governo italiano è, pertanto, chiamato a riformare il sistema bancario separando le banche commerciali da quelle d'investimento, così come fu fino agli anni 90 grazie alle legge Glass-Steagall del 1933". Questa è la richiesta principale avanzata dal senatore di Bolzano Oskar Peterlini in un suo disegno di legge. "É dalla crisi economica globale del 2007-2008 che si discute sul come evitare nuove crisi economico-bancarie. È doveroso constatare che purtroppo nei numerosi vertici internazionali si è persa l'occasione per adottare misure forti che avrebbero potuto rappresentare una rottura netta e efficace con le politiche passate: tra queste certamente vi è il ritorno alla separazione delle attività bancarie", sottolinea il senatore di Bolzano. Secondo Peterlini oggi non si può più aspettare: il sistema va cambiato appena possibile - si legge nella relazione del suo ddl. "L'Italia può fare da apripista per gli altri Paesi: torniamo ad una divisione delle banche per garantire che la gente comune non debba più pagare per le bolle speculative mondiali. Stabiliamo delle regole chiare di separazione tra le banche ordinarie (commerciali) da quelle che operano nei mercati speculativi (banche d'affari), così da farne un modello a livello internazionale". La proposta legislativa di Peterlini concretizza un'iniziativa del movimento MOVISOL impegnato a livello mondiale per la separazione tra le banche. Sino ad oggi il ddl è stato sottoscritto da undici senatori.
Nello specifico la proposta di legge di Peterlini delega il Governo ad adottare, entro 12 mesi uno o più decreti legislativi per stabilire norme per la separazione tra le banche commerciali e le banche d'affari, prevedendo il divieto per le banche ordinarie di svolgere qualsivoglia attività legata alla negoziazione di valori mobiliari in genere. "L'Italia ha la duplice opportunità di aiutare i propri cittadini nell'immediato e di contribuire al progresso delle altre nazione, con l'affermazione di un principio di grande importanza nel contesto internazionale", afferma Peterlini. "Occorre salvare l'economia reale dalla finanza speculativa con la separazione delle banche commerciali e le banche d'affari. Sarà un primo passo essenziale per riprendere il controllo dell'economia e costruire le basi per un futuro di stabilità e di progresso".
La lista dei 6 candidati di LaRouche al Congresso ha trasmesso le proprie congratulazioni a Peterlini, in un messaggio del candidato David Christie: "A nome dei sei candidati di LaRouche al Congresso, desidero congratularmi col Senatore Oskar Peterlini per aver presentato al Senato un disegno di legge per il ripristino dei criteri della legge Glass-Steagall. Ha dimostrato il coraggio che purtroppo manca su questa sponda dell'Atlantico, particolarmente al Senato americano".
La campagna presidenziale di Jacques Cheminade continua a smuovere le acque in Francia. Mentre l'effetto sorpresa del suo annuncio (cfr. SAS 6/12) e la copertura dei media scema, il messaggio circola. Questo genera preoccupazione in certi ambienti bancari, specialmente alla luce del fatto che il candidato socialista Francois Hollande, in un discorso elettorale pronunciato il 22 gennaio, ha sposato l'idea di separare le attività bancarie. Dopo quel discorso, secondo fonti vicine al candidato, sono state esercitate pressioni "inimmaginabili" su di lui. Anche se successivamente Hollande ha parzialmente corretto il tiro, il dibattito è ormai aperto.
Persino il presidente della Federazione Bancaria Francese, Frédéric Oudéa, che è anche il manager di Société Générale, ha affermato recentemente su RTL che i banchieri sono "pronti a discutere" il tema. "E' perfettamente legittimo dire: non vogliamo che i depositi dei francesi e dei contribuenti siano usati per attività speculative che non hanno interesse per l'economia", ha commentato, aggiungendo però di essere contrario alla separazione.
Nel suo ultimo podcast, Cheminade ha stigmatizzato il fatto che gli altri candidati non affrontano il tema del pericolo di guerra derivante dalla crisi economica. Inoltre, l'8 febbraio egli ha emesso una dichiarazione che chiede la fine immediata dell'offensiva economica e militare contro Siria e Iran, e della concentrazione di forze militari americane, britanniche e francesi nell'Asia sud-occidentale.
"Il tentativo di imporre il cambiamento di regime dall'esterno" ha scritto Cheminade, "può solo condurre ad un disastro ammantato di umanitarismo. Permettere che la situazione degeneri al punto che un territorio diventa campo di battaglia e poi proporre di intervenire non è che una moderna versione dell'imperialismo britannico del XIX secolo.
"Non può esserci pace senza sviluppo economico reciproco e questa è la politica che la Francia dovrebbe promuovere e catalizzare incessantemente".
Queste sono le sfide principali, ma gli altri candidati scelgono di affrontare temi secondari. Cheminade ha denunciato il tentativo ossessivo di ridurre la gara presidenziale ad un dibattito monetarista sui "costi" dei programmi proposti dai vari candidati. E invece è importante valutare i benefici di quei programmi per il futuro. Una campagna presidenziale dovrebbe concentrarsi su una visione, un grande progetto per il futuro e non sulla contabilità. I mezzi per finanziare i progetti proverranno dal credito pubblico emesso da una banca nazionale, e questo vale per la Francia, per l'Europa e per l'Eurasia.
"Sessant'anni dopo la sconfitta del nazismo e del fascismo, i popoli europei affrontano una minaccia drammatica, questa volta non militare, ma finanziaria, sociale e politica. Un nuovo 'impero del denaro' sta attaccando sistematicamente un paese europeo dopo l'altro, senza incontrare alcuna resistenza sostanziale". Così inizia l'appello pubblicato dal famoso compositore ottantaseienne Mikis Theodorakis e da Manolis Glezos, novantenne figura storica della Resistenza greca contro l'occupazione nazista. I due hanno dato vita al nuovo movimento contro la Troika (BCE, UE e Fondo Monetario) chiamato ELADA (Resistenza Unita dei Popoli Democratici).
Il manifesto di quattro pagine, pubblicato alla fine dell'anno scorso, avverte che l'Europa affronta la minaccia di un nuovo "fascismo finanziario" e "cerca di eliminare ogni nozione di stato in Europa..facendo regredire l'Europa ed il mondo in uno stato come quello in cui versavano prima del 1945, o perfino prima della Rivoluzione francese e dell'Illuminismo".
"Ai tempi antichi, la cancellazione, da parte di Solone, dei debiti che costringevano i poveri a diventare schiavi dei ricchi, la cosiddetta riforma Seisachtheia (greco per remissione dei debiti), gettò le basi, nell'antica Grecia, per la creazione dell'idea di democrazia, di cittadinanza e di politica e della cultura in Europa e nel mondo".
Dopo aver fatto risalire la crisi finanziaria del 2008 a quarant'anni di deregulation e globalizzazione, il manifesto chiede "un nuovo New Deal europeo" e la fine immediata "dell'attacco alla Grecia ed altri paesi della periferia UE; dobbiamo fermare la politica irresponsabile e criminale di austerità e privatizzazioni, che conduce direttamente ad una crisi peggiore di quella del 1929".
L'appello chiede la ristrutturazione del debito pubblico "in tutta l'Eurozona, soprattutto a spese dei giganti del sistema bancario. Le banche devono tornare ad essere controllate e i finanziamenti dell'economia europea devono essere sotto il controllo nazionale ed europeo.dobbiamo bandire i derivati finanziari senza controllo, che sono la testa d'ariete del distruttivo capitalismo finanziario, e generare sviluppo economico invece del profitto speculativo".
Il manifesto chiede inoltre un cambiamento radicale di tutti i trattati UE "ed un cambiamento fondamentale, il ritorno allo stimolo della crescita stimolando la domanda, con un programma europeo di investimenti, nuove regolamentazioni, tassazioni e controlli sui flussi internazionali di capitali e merci".
L'ELADA è stata lanciata formalmente ad Atene il 6 febbraio da Thedorakis, Glezos e dal Prof. Giorgios Kasimatis, docente di diritto costituzionale. Theodorakis ha dichiarato che i greci vivono attualmente "sotto uno status quo di violenza economica" e che quindi l'unica risposta al ricatto da parte dell'élite finanziaria sono "la resistenza e la solidarietà".
Con l'annuncio ufficiale della candidatura di Bill Roberts alle primarie del Partito Democratico al Congresso USA nel Michigan, e quella di Dave Christie nello stato di Washington, i sei candidati larouchiani sono pronti a riempire il vuoto della politica americana.
Roberts e Christie si uniscono a Kesha Rogers nel Texas, a Rachel Brown nel Massachusetts, a Diane Sare nel New Jersey e Summer Shields in California. Kesha Rogers si è candidata nella stessa circoscrizione del Texas in cui sconfisse due democratici ottenendo la nomina nel 2010 con lo slogan "Salviamo la NASA, mandiamo a casa Obama".
Anche se i candidati si candidano in circoscrizioni locali, la loro campagna sarà nazionale. Fanno parte di una lista presidenziale che lavora con l'ex candidato presidenziale Lyndon LaRouche, per fornire quella leadership politica nazionale che manca negli Stati Uniti.
Questo approccio della lista di LaRouche è reso necessario dall'assoluta codardia dimostrata dagli attuali membri del Congresso e dall'incompetenza dimostrata dai candidati repubblicani alla presidenza. Nessuno di loro ha dimostrato le qualità di leadership necessarie ad imporre i cambiamenti che potranno garantire la sopravvivenza del genere umano nella crisi globale attuale. Il Presidente Obama sta trascinando gli Stati Uniti verso la terza guerra mondiale, eppure nessuno in entrambi i partiti ha detto chiaramente che cosa stia dietro a questa corsa verso la guerra: la bancarotta dell'Impero britannico, e il suo impegno a ridurre la popolazione mondiale a un miliardo di persone.
In una serie di tavole rotonde (disponibili sul sito www.larouchepac.com) LaRouche discute con i candidati il tipo di leadership necessario per il paese, affrontando due grandi temi. Prima di tutto, come si possa uscire dalla crisi solo agendo in base a dei principi, e non alla politica di partito. Questo significa specificamente che affinché venga preso sul serio, un candidato deve chiedere l'immediata destituzione di Obama dalla Casa Bianca. In secondo luogo, e sempre in linea di principio, dovrà essere ripristinata la legge Glass-Steagall, che separa le banche commerciali dalle banche d'affari, e gli Stati Uniti dovranno tornare a quel sistema creditizio invece che monetario che fu alla base della loro grandezza. Solo una riorganizzazione fallimentare del sistema bancario con la legge Glass-Steagall, e nuovo credito federale destinato a investimenti produttivi, potranno rilanciare l'economia reale nel sistema transatlantico.
In secondo luogo, occorrerà affrontare la crisi soggettiva che indotto la popolazione americana ad accettare come candidati dei brocchi come Bush e Obama, e gran parte della leadership di entrambi i partiti. Ciò richiede dei candidati capaci di dire la verità, non soltanto sui codardi che governano e gli allocchi che li appoggiano, ma anche sulla corruzione degli elettori americani! LaRouche ha sottolineato che è necessario un intervento soggettivo, altrimenti gli americani non lo prenderanno sul serio. Ha aggiunto che bisogna far capire loro quanto siano stati sciocchi finora, accettando che la nazione venisse distrutta, e che l'arma migliore per farlo è l'umorismo, farli ridere di se stessi, anche nel presentare loro idee profonde sull'uomo e il suo potenziale di trasformare l'universo.
I lettori dello Strategic Alert possono seguire la campagna dei sei candidati al Congresso andando su "National Slate" in cima al sito www.larouchepac.com.
Come abbiamo ribadito più volte, e come i media esitano ad ammettere, qualunque attacco militare contro l'Iran degenererebbe rapidamente in un conflitto che coinvolgerebbe tutta l'Eurasia. Il generale cinese Zhang Zhaozhong ha dichiarato che la Cina non esiterà a proteggere l'Iran, anche a rischio di una terza guerra mondiale. E i leader russi hanno chiarito che tale attacco verrebbe considerato una minaccia alla sicurezza nazionale russa.
Ora un diplomatico straniero con sede a Islamabad ha dichiarato che un intervento israeliano costringerebbe il Pakistan a sostenere militarmente una reazione iraniana. Il diplomatico, citato dal quotidiano israeliano Yediot Ahronot l'8 febbraio, non chiarisce se tale intervento sarebbe convenzionale o nucleare, ma il Pakistan è dotato di armi nucleari e sistemi di lancio di armi nucleari.
L'ex Generale pakistano Feroze Khan, rinomato studioso del Monterey Institute, spiega che nel 2007 il Pakistan era dotato di 80-120 testate ed un certo numero di sistemi di lancio, inclusi missili balistici nucleari a medio raggio MIRV con un raggio fino a 2.500 chilometri. Dispone anche di missili Cruise e sta lavorando, stando a informazioni recenti, anche ad armi nucleari tattiche.
L'esercito pakistano è consapevole del fatto che gli Stati Uniti hanno elaborato un piano per "denuclearizzare" il Pakistan, e che un attacco contro l'Iran sarebbe il pretesto per attuare tale piano.
Al contempo, mentre i rapporti strategici tra Pakistan e Cina sono sempre stati stretti, Islamabad sta cercando rapporti più stretti anche con la Russia, essendo orientato sempre più verso l'Asia e il Pacifico, almeno da quando il Presidente americano Obama ha rovinato i rapporti col Pakistan dopo l'assassinio di Osama bin Laden e di 24 soldati pakistani sul suolo pakistano lo scorso novembre.
Il ministro degli Esteri Hina Rabbani Khar ha sottolineato durante la sua visita a Mosca l'8 febbraio che il Pakistan auspica rapporti economici migliori ed a più lungo termine, incluso nel settore energetico, così come l'espansione dei rapporti commerciali bilaterali.
Sull'energia, la signora Khar e la sua controparte russa, Sergei Lavrov, hanno discusso del gasdotto tra Turkmenisten-Afghanistan-Pakistan ed India (TAPI) e del progetto Energia & Commercio per l'Asia Centrale (CASA-1000), ed il Pakistan ha ricevuto dalla Russia una risposta molto incoraggiante sull'aumento degli investimenti nelle acciaierie pakistane ed in progetti energetici interessanti come la miniera di carbone di Thar.
La signora Khar ha discusso con la sua controparte russa anche della partecipazione del Pakistan all'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), di cui la Russia è uno dei membri più importanti, mentre il Pakistan godeva finora solo dello status di osservatore. La Khar ha esteso alla leadership russa un invito ufficiale da parte del Presidente pakistano Asif Ali Zardari.
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