Notiziario informativo a cura dell'Associazione Igea anno III numero 12 Gennaio-Febbraio 2012 e.v. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | Editoriale Il ratto di Proserpina | La liberazione dalla natura titanica è la vera Salute La medicina tradizionale di tipo pitagorico-platonico è una medicina iniziatica, che ha la funzione di condurre il soggetto essenziale alla sua completa riattualizzazione, ovvero alla sua salute, equivalente alla realizzazione della sua piena divinizzazione, fino all'apice supremo apoteosico. Per questo la medicina filosofica tradizionale è incentrata sull'omoiosis theou, mediante la quale il soggetto essenziale, dopo aver preso atto della sua divinità, si assimila al Dio Intelligibile e poi si identifica completamente al Dio Supremo, Uno senza secondo, nella henosis perfetta. Il realizzato pitagorico-platonico condivide lo statuto degli Dei già nella presente vita associata al corpo, se la sua iniziazione è completa, nell'ultima e definitiva soluzione dalla carne, egli si stabilisce nella dimensione della Divinità Suprema. L'iniziazione filosofico-medica prevede che l'animo essenziale, attraverso una specifica ascesi mistagogica, recuperi lo stato che possedeva prima di essere associato all'anima e al corpo, lo stato isotheos, conducendo theon bios. La filosofia, nella sua funzione medica, è presentata da Platone nel Fedro come la suprema forma di iniziazione, perciò come la via diretta per attingere la realizzazione della vita divina, immortale, mediante la progressiva liberazione dell'anima dalla natura titanica, alla quale è stata associata e nella quale, mediante essa, immane il nous divino. Una volta raggiunto lo stato di téleios, perfetto, mediante la teleté, l'iniziazione che conduce all'attualizzazione perfetta la sua realtà eterna, l'animo è salvo, sano. L'animo che ha portato a compimento l'iniziazione è il sapiente medico per eccellenza, egli ha attinto, nel modo più completo, il télos dell'essenza intellettuale divina, mediante la riattivazione della stessa che produce sophia, per la quale si conosce la syngéneia dell'animo con il Dio Supremo. | | | L'iniziazione filosofico-medica comporta il trascendimento completo della dimensione umano-titanica, dunque la liberazione da ogni contingenza corporale e sensibile, e altresì da tutto ciò che è corruttibile. L'itinerario della liberazione filosofica ha il suo principio nella conversione dell'anima all'intellegibile, ciò consente l'avvio della sua ascesa, della sua anabasi, dall'Ade dei sensi fino all'Olimpo Divino dell'intelletto. Affinché l'anima, e specialmente il suo occhio, l'intelletto, siano riorientati verso l'Essere, verso l'Intelligibile, verso la sfera delle Essenze Eterne e della Verità Assoluta, deve esser separata dal corpo, col quale non deve avere più alcun contatto. In questo modo l'anima potrà realizzare i diversi gradi della contemplazione, fino alla "visione" sovraessenziale che la identifica al principio del Bene, Apollon. Per dare avvio alla anabasis è necessario innescare la periagoghé tes psyches, analoga alla peristrophé, la quale comporta una completa rivoluzione dell'anima su stessa, una radicale svolta, un completo rovesciamento di prospettiva, di visione, di indirizzo di vita. L'atto convertivo comporta un distoglimento completo dalla oscurità del corpo, dalla ebbrezza della sensibilità per rivolgere l'occhio dell'anima verso la luce dell'Essere Divino Eterno. L'uomo vivente è costituito dalla composizione dell'essenza divina, eterna e incorruttibile, col corpo, sostanza transeunte, impermanente, corruttibile, mortale, mediante l'anima, polare e anfibia. Nell'essenza divina consiste il soggetto, l'identità permanente, il sé autentico dell'uomo. Nel corpo, sua maschera, il vero uomo recita una parte nel teatro del mondo, in quanto anima vivente, mediatrice polare dell'essenza nell'esistenza, l'identità psichica dell'uomo si trova di fronte a due possibili condotte: se i suoi atti sono diretti a se stessa, all'elemento divino, essenziale, l'anima vive secondo intelletto e virtù, persegue il suo bene, la salute, e attua la sua natura e la giustizia; se i suoi atti sono diretti ad altro da sé, al corpo, all'elemento mortale e animale, vive secondo il senso e il piacere, persegue il suo male, il vizio, la turpitudine e l'ingiustizia. La conversione dà principio alla separazione dell'anima dal corpo e dai sensi, e distoglie la ragione dal piacere, per volgerla all'intelligibile. Questa è la condizione basilare per l'elevazione dell'anima dal fondo dell'Ade, del mondo sensibile, all'apice del mondo degli Dei, perciò è fondamento dell'ascesa, epanodos, verso l'Essere Perfetto, ascesa che costituisce l'itinerario alla salute, la vera filosofia medica pitagorico-platonica. Solo mediante questa ascesa può compiersi la purificazione dal fango del corpo e del mondo sensibile, da quel fango nel quale è impastata, impelagata l'anima, in quanto mescolata e sprofondata nella corporeità. L'associazione dell'anima con il corpo determina il desiderio del piacere sensibile, che àncora alla morte e costringe alla pena titanica, una pena che induce a cercare lenimenti. Ma i piaceri sensibili sono come pesi di piombo per l'anima, in quanto orientano esclusivamente verso il basso la vista dell'anima, confondendola completamente. Fintanto che non si sarà completamente liberata dal condizionamento del corpo e del sensibile, l'anima non potrà raggiungere l'adeguata contemplazione riflessa della verità, primo accesso ad essa in vista della successiva contemplazione immediata. Quando l'anima si è svincolata da ogni rapporto con la sensazione, mediante la catarsi, ottiene la prima separazione e con essa l'apatheia, l'impassibilità, l'assenza di pathos o di malattia, in relazione alla vita associata al corpo, quindi attua il primo grado di salute relativa. Successivamente, mediante l'ascesa dialettico-contemplativa, l'anima giunge fino alla dimensione iperurania, puramente noetica, nella quale ritrova la sua patria originale eterna, il cui Principio è il Bene Supremo. (da Ars Medica n. 2) | | | Letture Consigliate | | | ARS MEDICA Quaderni di Medicina Filosofica Tradizionale I quaderni di medicina filosofica tradizionale hanno la funzione di favorire il primo orientamento alla medicina tradizionale e alla natura della vera salute, perciò affrontanno i temi fondamentali inerenti in modo informativo e sintetico e consentono di inquadrare le questioni all'interno del contesto della tradizione medico-filosofica nella quale è possibile perseguire effettivamente la salute, nel modo più consapevole e efficace. La genesi dell'amore per la conoscenza deve condurre l'animo alla liberazione dall'ignoranza e, quindi, da ogni male, realizzando ciò a cui aspira con ogni atto, la Salute. | | | L.M.A. Viola La via filosofica e la vera Salute Quaderno numero 1 Editore: Victrix Edizioni Anno di edizione: 2010 Rilegatura: brossura N. di pagine: 48 Formato: 15x21 Prezzo: € 5,00 | Sommario del Quaderno n.1: La via filosofica e la vera Salute • Filosofia e Medicina • La causa delle malattie corporee e la vera salute, pubblica e privata • La filosofia come terapia dell'uomo • La via della salute. Essenza e pratica | La filosofia, in quanto via alla sapienza, deve essere considerata la vera medicina, perché cura l'anima, che regge il corpo, e in particolare la guida dell'anima, l'intelletto. Se "l'uomo è diverso dal suo corpo" , e se l'uomo non è "altro che anima" , in particolare il principio dell'anima, la sua essenza "più divina… simile al Dio" , allora la disciplina che cura l'uomo autentico, permanente, incorruttibile, è la disciplina dell'autentica salute, che porta alla conoscenza e alla cura di sé e perciò anche alla temperanza, dalla quale deriva anche un certo stato del corpo. Curare se stessi e curare l'uomo in sé sono la stessa cosa, perciò la filosofia è ciò che permette la vera cura di sé, e il sapiente è vero medico, perché è il solo che possiede la sapienza e può condurre alla sapienza, mentre "nessun medico [del corpo] e nessun maestro di ginnastica, in quanto tale, conosce se stesso" , perciò essi errano nella cura di sé, in quanto si considerano corpo e si occupano della cura del corpo, dunque non potranno mai condurre alla salute. La conoscenza e la cura di sé, e dunque anche la medicina e la salute, sono di dominio della filosofia, solo essa può curare l'uomo in se stesso e risolvere l'ignoranza che è principio di ogni male e ingiustizia. (Ars Medica n. 1, pag. 8) | | L.M.A. Viola La concezione della Salute come benessere e le sue conseguenze nefaste Quaderno numero 2 Editore: Victrix Edizioni Anno di edizione: 2010 Rilegatura: brossura N. di pagine: 64 Formato: 15x21 Prezzo: € 7,00 | Sommario del Quaderno n.2: • La concezione della Salute secondo la O.M.S. e la filosofia epicurea • Analogie esistenti fra la concezione epicurea del piacere come vero bene dell'uomo e la concezione della salute come benessere • La concezione della salute come benessere e la sua ricezione nelle medicine "alternative" • La liberazione dalla natura titanica e la realizzazione della Salute | Per conseguire la vera salute deve svincolarsi dalla vita carnale, dalla impermanenza, dall'accidentalità, dalla corruttibilità. Per ascendere al divino e realizzare la salute, l'anima deve ottenere la completa neutralità rispetto alla dimensione della vita corporale, rendendo completamente indifferenti al suo essere sia i piaceri che i dolori, così come le attrazioni e le repulsioni. In questo modo sarà sciolta dall'indefinita serie delle passioni che da questi elementi procedono, dalle quali non è libero il soggetto che cerca il benessere, secondo la via che abbiamo mostrato, in quanto egli fa della passione edonistica radicale un fine di vita. Grazie alla neutralità ottenuta l'anima consegue un primo grado di salute, la invulnerabilità rispetto alle modificazioni del corpo e alle circostanze della vita sensibile in cui essa è calata, perciò ogni pena proveniente da questi elementi è risolta. Questo grado di salute costituisce una disposizione, una exis simile a quella degli Dei, compiutamente autarchici, mentre la semplice ataraxia epicurea rimane mescolata al male e alla natura titanica. (Ars Medica n. 2, pag. 45) | | L.M.A. Viola Limiti ed errori della NATUROPATIA Quaderno numero 3 Editore: Victrix Edizioni Anno di edizione: 2011 Rilegatura: brossura N. di pagine: 80 Formato: 15x21 Prezzo: € 8,50 | Sommario del Quaderno n.3 • Naturopatia: una definizione molto significativa • Vis medicatrix naturae: rettificazione della concezione • Olismo: un riferimento improprio • L'erronea concezione naturopatica della salute e la figura del naturopata • La filosofia e la epistemologia naturopatiche: elementi inconsistenti e degradati • L'organizzazione delle pratiche e le regole del vivere naturopatico: la parodia della temperanza e della vita sana • Un fronte nichilistico comune: le basi epistemologiche della naturopatia sono le stesse della medicina postmoderna • Un plagio: il codice deontologico dei naturopati | Ma nella naturopatia vi è ignoranza della realtà autenticamente metafisica, ma anche dell'uomo e della natura della sua anima, e conseguentemente del suo fine di bene, così essendo, la naturopatia non può che sviare l'uomo dal suo essere, per indirizzarlo, nonostante l'ingannevole linguaggio adoperato, al male-essere. La naturopatia conosce solo l'uomo carnale, il soggetto identificato col corpo e rivolto al corpo, alla vita corporea, la distinzione operata circa i "livelli dell'essere" e la correlazione tra i componenti dell'uomo vivente sensibile, non fa altro che fissare la condizione catabasica del Vero Uomo. Dopo questa inversione della descrizione della natura dell'uomo l'animo viene alienato dal suo essere ed è posto di fatto alle dipendenze del corpo, per ricercare una sensazione di piacere, ingannevolmente definito bene-essere o peggio salute. Una volta esclusa la prassi che lo stabilisce nell'essere, l'animo si porta al non essere, ma ciò per lui significa essere nel male, o nel male-essere, in quanto privato dell'atto del suo essere proprio. Questo indirizzo volto al "benessere" sensibile comporta la realizzazione a rovescio della salute, cioè il costituirsi della malattia radicale. (Ars Medica n. 3, pag. 27) | Orientamenti bibliografici | | Raffaele Marolda La Trottola di Dio la Medicina, l'Uomo, il Sacro nella Tradizione Editrice Nuovi Orizzonti, Milano, 1997 La medicina, oramai degradata a tecnologia manipolatoria, non guida gli esseri umani verso la salute, salus, la salvezza, ma li avvince in un circolo vizioso in cui la malattia non può non insorgere sempre di nuovo e non può che essere incurabile, proprio perché le sue cause vengono rinfocolate dalle cure. [presentazione del libro] | Indice Generale I principi della realtà Caste e medicina Epistemologia La trottola di Dio. Fondamenti metafisici della fisiologia umana Fisiologie cartesiane e medicine alternative La parodia del sacro L'impotenza terapeutica L'arte di guarire Conclusione Glossario dei termini sanscriti | Ma le nuove "medicine" pseudoalternative che oggi vorrebbero sostituirsi alla medicina ufficiale sono altrettanto ottusamente cartesiane e antimetafisiche che basta graffiarne la superficie per fare emergere anche in esse la fede molecolare che in apparenza vorrebbero combattere, oppure prendono in prestito rimasugli di tecniche esoteriche, come quelle cinesi o vediche, e le sbandierano senza neppure comprendere che le dottrine metafisiche che le hanno prodotte sono la confutazione della civiltà moderna e che quindi, o non possono essere impiegate in un contesto ostile come l'attuale, oppure, molto più semplicemente, sono "inattivate" da questo contesto. Sopravvivono perciò diverse versioni di queste "alternative" che possono essere considerate collettivamente come forme di mitomania perché partono dai livelli infimi della scienza e costruiscono su queste conoscenze di dettaglio, «le esperienze particolari» di cui parla Jung, le loro cosmologie fantasiose, i nuovi miti, e le distorsioni grottesche delle conoscenze tradizionali. Come tutti gli altri sotto prodotti dell'occidente le medicine alternative sono la dimostrazione evidente di quello che succede quando la conoscenza reale viene sostituita dai suoi surrogati: in questo caso infatti la degradazione non si instaura all'istante ma si realizza per gradi, di caduta in caduta, fino a che il fondo viene toccato e tuttavia rimane nell'aria il ricordo di ognuno dei gradini che sono stati già attraversati durante la discesa. [da La trottola di Dio, pagg. 113 e 114] E' questo un libro importante per comprendere la diabolicità della medicina moderna, ma altresì la grande pericolosità delle medicine parodistiche che si propongono come "alternative" o parallele ad essa. L'autentica medicina religiosa tradizionale e la via della salute sono oramai elementi molto rari da incontrare nell'umanità postmoderna, ma rimangono le sole vere espressioni della medicina, e solo ad esse l'uomo deve rivolgersi per realizzare il suo bene. | | | ___________ Socio Frvitor Quota da 10,00 € Riceve: • Documento Istituzionale A.I. • Salvs (Notiziario su linea della A.I. con articoli, promozioni editoriali e librarie, attività associative) Accede: • Ai servizi consultivi relativi alla igiene naturale. ___________ Socio Avditor Quota da 25,00 € Riceve: • Documento Istituzionale A.I. • Salvs (Notiziario su linea della A.I. con articoli, promozioni editoriali e librarie, attività associative) • Ars Medica (Quaderni di medicina filosofica tradizionale occidentale pitagorica italica. 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