Il signoraggio, un trompe-l'oeil?
4 aprile 2010 | Autore: Nicoletta Forcheri
http://www.stampalibera.com/?p=10877 Ricordo una serata di tarda primavera in Chianti, in un bel giardino sulle
colline, un'esposizione di quadri e sculture originali, una tavola imbandita
e un'allegra brigata in piedi, a mangiare, bere, parlare, nel prato. Era già
notte e tra i visitatori si era creata, dopo tante ore, e in una platea di
vecchi giovani, artistoidi, felici di esistere, ebbri di profumi, una
distesa e fantasiosa convivialità, un'atmosfera di contagiosa allegria, di
quelle che agli inizi dell'estate trascinano un'avviluppante ma elegante
euforia.
Due donne si stavano commiatando calorosamente: una dai capelli lunghi e
rossi, l'altra di tipo mediorientale, guardata amorevolmente a vista dal
fidanzato, quando improvvisamente succedette l'inaspettato, l'imprevisto,
l'informale, il "non si dovrebbe fare". Le due si perdettero in un bacio in
bocca, lungo, passionale, languido, di quelli da film d'amore romantici e
sdolcinati.
Poi succedette qualcosa di ancora più surreale: le due stavano lì, nel bel
centro della scena, in mezzo al chiacchiericcio e agli schiamazzi, in una
scena fuori dall'ordinario, ma NESSUNO LE VEDEVA. Nessuno tranne il
fidanzato, che la guardava sgomento, una bambina ed io (spero di non perdere
mai l'abitudine di vedere, come fanno i bambini…).
Quando un conoscente mi ha chiesto di fornirgli gli argomenti per aiutarlo a
ribattere a Barnard che continua a non "vedere" il signoraggio, tacciando
chi lo "vede" di come minimo poco autorevole – per non citare altri epiteti
poco lusinghieri – mi è venuto in mente la scena di quella sera, tipico caso
di effetto ottico/mentale (cfr.
http://www.youtube.com/watch?v=Ahg6qcgoay4 )
dimostrato in un video-test in cui chiedono di osservare attentamente una
scenetta e di conteggiare il numero di passaggi di palla effettuati dalla
squadra bianca, in un gran viavai di persone; la mente, predisposta a
contare il bianco, NON VEDE un grosso orso nero entrare, fermarsi in centro,
saltellare e uscire, anche se gli occhi ne registrano l'immagine.
Provare per credere: così come nel test del video, la maggior parte non vede
l'orso in mezzo alla sala, così per il signoraggio, la massa è talmente
intenta a contare le entrate e le uscite, che anche se lo vedesse, la mente
non recepirebbe l'informazione…
Nel caso del signoraggio, poi, esiste un terzo caso di figura, oltre a chi
vede l'orso e a chi conta i passaggi: quello di chi userà tutte le sue
energie per cercare di dimostrare, screditando, emarginando, infamando, che
chi ha visto l'orso, ha avuto una visione, delira, poiché quell'orso,
quell'imprevisto per il sentire comune o il sapere convenzionale, non ha
spazio nella mente di chi guarda, predisposta ad altro.
Definizione ed esistenza certa del signoraggio
Perciò, mi permetto di ritornare sull'argomento "signoraggio" – spero per
l'ultima volta – per dissipare i dubbi di chi non abbia ancora predisposto
la mente a guardare e invito tutti a scorrere una Comunicazione ufficiale
della Commissione europea alle istituzioni dell'UE e al Rappresentante
generale UE Javier Solana, nel 2007
(
http://register.consilium.europa.eu/pdf/en/07/st05/st05068.en07.pd) che non
sembra mettere minimamente in discussione né l'esistenza né la definizione
esatta di "signoraggio", quella difesa dai cosiddetti "cialtroni",
"fanatici", "complottisti", laddove, al paragrafo sulla rendita monetaria da
banconote e moneta metallica è scritto NERO SU BIANCO che:
"La rendita monetaria delle banconote e delle monete metalliche
La moneta in circolazione (contanti) costituisce una fonte di reddito
(generalmente chiamato "rendita monetaria" o "signoraggio") per l'ente di
emissione. Nel caso delle banconote in euro, tale reddito è ricavato e
successivamente distribuito tra le banche centrali nzionali dell'area
dell'euro, secondo una chiave specifica basata sul PIL di ogni paese e sul
dato demografico. La situazione differisce rispetto alle monete metalliche
in euro, poiché il loro reddito (che corrisponde grosso modo al valore
facciale della moneta meno i costi di produzione e di messa in circolazione)
è riscosso dal paese di emissione di dette monete metalliche. Questa
impostazione dovrebbe essere egualmente soddisfacente purché non
intervengano grossi movimenti migratori "netti" di monete metalliche in euro
tra gli Stati membri (cioé afflussi sistematici verso, o fuoriuscite da
determinati paesi) nel quale caso dovranno essere previsti alcuni
aggiustamenti specifici o generici al sistema." (Trad. NF)(1)
Sebbene la definizione di "rendita monetaria" o "signoraggio" sia stata
astutamente accostata al caso delle monete metalliche, tale definizione si
applica logicamente anche alle banconote. Le banconote, infatti, è
chiaramente detto nel testo, procurano reddito per le banche centrali
nazionali, contrariamente alle monete metalliche che producono reddito per
gli Stati, un reddito che equivale alla rendita monetaria, o signoraggio,
definita come "grosso modo il valore facciale della moneta meno i costi di
produzione e di messa in circolazione".
Certamente, se sei intento a conteggiare nevroticamente le entrate e le
uscite, il PIL e il debito pubblico, nell'intento maldestro di rientrare in
saldo – sopportato dall'apparato legiferino dell'UE con tanto di minacce –
sarà difficile soffermarsi sulle cause ancestrali e sulle definizioni di
base. Che cosa guadagna la BC? Da dove viene il debito pubblico?
La definizione di signoraggio, e la sua inequivocabile realtà con tutti i
suoi effetti sulla nostra vita (economica), è corroborata da tanti altri
testi ufficiali – sebbene non certamente divulgativi – ad esempio da uno
studio del 2007 di William Buiter della London School of Economics (cfr. 2)
dove l'autore conferma nel primo paragrafo del documento che il signoraggio
è inteso "storicamente (come) la differenza tra il valore facciale di una
moneta e i suoi costi di produzione e stampa. Nelle economie basate su fiat
money [moneta decretizia sganciata dalle riserve auree, ndr] la differenza
tra il valore facciale della banconota e i suoi costi marginali di stampa
corrisponde quasi per intero al valore facciale della banconota, in quanto i
costi di stampa sono praticamente nulli. Stampare fiat money è pertanto
un'attività altamente redditizia (…)". Figuriamoci quindi quando le banche
creano moneta contabile che non ha nemmeno i costi di conio (trad. NF)
Problemi di contabilità
Com'è possibile che tale fenomeno sia occultato ai più? Semplicemente per un
trucchetto contabile. Ce lo spiega indirettamente sempre Buiter – ma anche
altri autori come Colignatus (3) e Richard Werner (4) – laddove spiega che
le "liabilities" cioé le passività della BC, di cui la massa monetaria
circolante, "(…) lo sono solamente a parole in quanto non rimborsabili: il
titolare di moneta-base [banconote e monete metalliche] non può insistere in
qualsiasi momento nel rimborso di un determinato importo di moneta-base se
non ottenendo lo stesso importo nella stessa moneta (base)". Sono quindi
finte passività.
Una finta passività, la massa monetaria circolante, su cui la BCE e le sue
banche satelliti richiedono un rimborso allo scadere dei titoli di Stato. La
teoria della finta passività coincide con quella di Auriti che affermava che
la moneta circolante della BC non dovrebbe essere posta al passivo poiché
non dovrebbe essere rimborsata, visto che non era sua. Metterla al passivo,
da parte della BC, equivale ad appropriarsene, cioé a vantare un (finto)
titolo che da un (vero) diritto a richiederne poi il rimborso.
Basterebbe che la BC mettesse in attivo la massa monetaria creata dal nulla
perché tutti i guadagni occulti da signoraggio risultassero nella
contabilità, non solo gli interessi, creando non poco scompiglio sociale,
proteste di tutti i tipi e magari un vero spunto per cambiare.
Ma oltre al trucco contabile, la farsa deriva dal traffico attorno ai titoli
di Stato, come unico strumento obbligatorio dell'amministrazione dello
Stato, per ottenere la liquidità di cui ha bisogno per funzionare.
Le aste dei titoli di Stato
Una volta create le banconote, la BCE le immette nel sistema. Come? Ci sono
fondamentalmente due sistemi diretti, le aste dei titoli di Stato e le
operazioni di mercato aperto (capitolo a parte).
Sebbene sia vigente il divieto espresso di acquisto dei titoli del debito
pubblico da parte delle BC, in realtà tale divieto è opportunatamente
raggirato, con il sistema delle aste pubbliche (5). A tali aste, che sono
tutto fuorché pubbliche, possono partecipare unicamente i cosiddetti
"specialisti dei titoli di Stato" (dealers), nominati da Bankitalia, con la
moneta nuova di zecca presa in prestito al tasso di sconto dalla BCE. I
dealers sono i primi prenditori del debito pubblico (italiano), possono
condizionarne pesantemente l'andamento – ciò che non si privano di fare –
speculando, poiché sono loro che decidono il prezzo, anche se del caso,
mandando deserta un'asta per obbligare lo Stato ad aumentare gli interessi
sui titoli.
Gli specialisti dei titoli di Stato
Sono loro che hanno in mano i debiti pubblici. Sono i primi prenditori del
debito autorizzati dalla BC, coloro che per diritto infuso godono della ius
primae noctis monetaria.
Infatti gli specialisti dei titoli di Stato (6) rivendono i titoli alle
altre banche commerciali e sul mercato aperto, lucrando un guadagno sicuro
ed elevato sul bisogno di liquidità dello Stato, via via fino "all'ignara
vecchietta" che costituisce una percentuale di meno del 10 % rispetto ai
veri detentori del debito. Ogni passaggio di mano comporta delle
commissionii bancarie. In caso d'investimento non riuscito – vedi subprime –
sarà l'ultimo anello della catena a pagare, l'ignara vecchietta, poiché gli
specialisti di Stato della lista, e i loro amici, avranno già realizzato il
loro guadagno. Non solo la vecchietta, ma tutti noi, ci ritroveremo con un
pugno di mosche in mano per colpa delle truffe in aggiotaggio, i traffici e
le scommesse criminali sul fallimento degli Stati degli specialisti sopra.
Ad esaminare la lista, si capisce come il nostro debito, la nostra politica,
e la nostra vita siano determinate da poche banche, e pochi proprietari di
banche:
diritto italiano d.i. – diritto tedesco d.t. – diritto olandese d.o. – Ltd e
PLC d.b.
Banca IMI S.P.A. d.i.
Barclays Bank Plc d.b.
BNP PARIBAS (?)
Citigroup Global Markets Ltd d.b.
Commerzbank A.G. d.t.
Crédit Agricole Corp Inv Bank (?)
Crédit Suisse Europe Securities Ltd d.b.
Deutsche Bank A.G. d.t.
Goldman Sachs Int Bank (?)
HSBC France (?)
Ing N.V. d.o.
JP Morgan Securitires Ltd d.b.
Merril Lynch Int (?)
Monte dei Paschi di Siena Capital Services banca per le imprese S.P.A. d.i.
Morgan Stanley and Co Int Plc d.b.
Nomura Int PLC d.b.
Royal Bank of Scotland Plc d.b.
Société Générale Inv Bank (?)
UBS Ltd d.b.
Unicredit Bank A.G. d.t.
Ognuna di queste banche meriterebbe un capitolo a parte, si noti solamente
che a determinare il prezzo del debito pubblico italiano figurano unicamente
DUE banche di diritto italiano, Monte dei Paschi di Siena Capital Services
Banca per le Imprese SPA, e Banca IMI, appartenente alla banca Intesa San
Paolo, la quale vanta tra i suoi azionisti Blackrock (Barclays), Crédit
Agricole e Société Générale mentre Monte dei Paschi è pesantemente
influenzata nelle sue decisioni – con l'aiuto della rotella di scorrimento,
Caltagirone – dai pesi massimi di Axa, azionista di MPS, che sono Air
France, Suez GdF, Saint Gobain e… last but not least, BNP PARIBAS.
BNP PARIBAS, accanto al cui nome non è apposta alcuna sigla del tipo
giuridico di società, ha come principale azionista il governo francese (17%)
oltre allo stato Belga (11%), e ha acquisito il controllo totale di BNL, è
il partner privilegiato di Albert Frère, che è l'azionista di riferimento di
Gaz de France Suez, principale privatizzatrice e inquinatrice dell'acqua nel
mondo e in Italia, dove figura anche il presidente onorario del Bilderberg
ex commissario europeo, il conte Etienne Davignon.
Non è da ricercare in nessun'altra parte quel fenomeno per cui sia a destra
sia a sinistra perseguono – più o meno – le stesse politiche, ad esempio
quello strano senso di impotenza che pervade tutto il nostro Stato e la
classe politica di fronte alla calamità della privatizzazione dell'acqua.
Sono loro, gli specialisti dei titoli di Stato, e in particolare BNP Paribas
e MPS, soci in affari in questo sporco negozio, a pagare e ricattare i
nostri politici perché si faccia. Con il coltello dalla parte del manico…
del debito pubblico.
Come? Ad esempio con quei 17000 conti segreti della camera di compensazione
Clearstream – le camere da compensazione servono in teoria a compensare i
pagamenti tra banche – attorno alla quale uscì lo scandalo nel 2002 grazie
al giornalista investigativo francese Denis Robert (8).
E qua si quadra il cerchio: il signoraggio è il principale pervasivo
fenomeno di conflitto di interessi/aggiotaggio, poiché accorda a un piccolo
gruppo di banchieri un potere pressocché illimitato di comprare i politici,
le leggi, le sentenze, i media, potendo permettersi di nascondersi dietro a
uno schermo fumoso chiamato democrazia, con tanto di scatole cinesi,
cooptazione, regole tecnicistiche e confusioni giuridico linguistiche.
Per dirla in breve, c'è un piccolo gruppo di finanzieri parassiti che ha
ideato un sistema per salassarci le rendite e i redditi, andandone a creare
anche laddove non solo non sarebbe lecito, ma addirittura illegale e
completamente immorale (brevetti dei semi, dei farmaci, acqua privata,
royalties petrolio, diritti di Kyoto, rendite per i cordoni ombelicali, per
il trapianto degli organi, per i neonati in provetta e così via dicendo); di
questo sistema di racket "legalizzato", il maggiore, quello maestro, è
quello del signoraggio, il furto supremo che ruba con un difetto intrinseco
nello strumento di misura – il denaro – ma invisibile ai più proprio perché
al centro della scena economica in un viavai depistante. Persino quando qua
e là, nei testi ufficiali, la verità spunta fuori baldanzosa con lapsus,
parole, o addirittura frasi esaurienti, nonostante la grossissima cappa di
censura, sovvenzionata a suon di milioni creati, e la lista di omicidi per
far fuori gli elementi che oltre a sapere da dentro, manifestano di volere
parlare, il fatto permane: il signoraggio troneggia in mezzo al salotto e
pochi lo vedono, perché tutt'attorno è un gran gesticolare per distoglierne
l'attenzione.
Note:
1. "Monetary income from euro banknotes and coins
Cash in circulation constitutes a source of income (generally called
monetary income or seigniorage) for the issuing authority. In the case of
euro banknotes, this income is pooled and subsequently distributed among
euro-area national central banks according to a specific key based on each
country's GDP and population. The situation differs with respect to euro
coins, as the income (which roughly corresponds to the face value of the
coin minus the costs for production and putting into circulation) is
collected by the country issuing the coin. This approach should be equally
satisfactory provided that there are no strong "net" migratory flows of euro
coins between Member States (e.g. systematic inflows to, or outflow from,
certain countries), in which case certain (specific or general) adjustments
to the present system will need to be envisaged." Dalla Comunicazione della
Commissione europea alle istituzioni europee
http://register.consilium.europa.eu/pdf/en/07/st05/st05068.en07.pdf 2. "Seigniorage refers historically, in a world with commodity money, to
the difference between the face value of a coin and its costs of production
and mintage. In fiat money economies, the difference between the face value
of a currency note and its marginal printing cost are almost equal to the
face value of the note – marginal printing costs are effectively zero.
Printing fiat money is therefore a highly profitable activity – one that has
been jealously regulated and often monopolized by the State." Da
Seigniorage. William Buiter
http://eprints.lse.ac.uk/19733/1/Seigniorage.pdf 3. Colignatus: Un metodo corretto per contabilizzare la moneta nel
bilancio della Banca centrale
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29035 4. Richard Werner: A new Paradigm in Macroeconomics
http://www.palgrave.com/PDFs/1403920745.Pdf 5.
http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/programma_trimestrale_emissione/Programma_Trimestrale_di_Emissione_II_Trimestre_2010.pdf 6.
http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/elenco_specialisti/Elenco_Specialisti_Titoli_di_Stato_8_febbraio_2010.pdf 7.
http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/elenco_specialisti/Elenco_Specialisti_Titoli_di_Stato_8_febbraio_2010.pdf 8. Révélation$ di Denis Robert, 2000 – Traduzione italiana di Marco Saba:
"Soldi, il libro nero della finanza internazionale" 2002
http://www.libreriauniversitaria.it/soldi-libro-nero-finanza-internazionale/libro/9788889091067 Elenco di 38.000 controparti di Clearstream:
http://www.scribd.com/doc/29423114
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