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sabato 26 marzo 2011

Re: I: "PACTA SERVANDA": SOLO FINCHE' FUNZIONANO

Il tema è avvincente, ma non esistono modelli assoluti di azione da imitare in ogni tempo. Tuttavia l'insegamento storico che ritroviamo nei discorsi sopra la prima deca di Tito Livio è spesso applicato.

G.Q

MACHIAVELLI E GUICCIARDINI A CONFRONTO

Machiavelli vede nella storia il ripetersi di scelte e risposte a situazioni già presentatesi nel passato. I modelli dell'agire politico possono essere tratti dal mondo antico. Valore dell'imitazione.
Occorre cercare di seguire le tracce dei grandi uomini del passato, che seppero abilmente sfruttare la fortuna, come occasione per dar modo alla loro virtù politica di operare. Virtù politica e virtù morale non si identificano, in quanto la natura malvagia dell'uomo non consente sempre di operare onestamente ed equamente. La virtù umana può porre argine agli  ostacoli che la fortuna ( il caso ) imprevedibile oppone anche all'uomo più prudente. Ottimismo sostanziale di Machiavelli nelle capacità dell'agire umano.

Per Guicciardini non esistono modelli assoluti di azione da imitare in ogni tempo. Vale solo l'esperienza di ogni singolo uomo politico. Egli non ritiene che il passato si ripresenti nel presente sempre nelle stesse forme.  L'uomo non può semplicemente imitare le azioni degli uomini politici di altri tempi. E' importante la discrezione (capacità di discernere,"dividere" , individuare le particolari specificità delle singole situazioni), basandosi sulla diretta esperienza politica, prima di agire. La Virtù , da sola , non serve a prevenire dagli imprevisti del caso (Fortuna).pessimismo sostanziale di Guicciardini.

 

Guicciardini è invece soprattutto uno storico < Storia d'Italia e Storie fiorentine >. Analizza con spirito critico gli avvenimenti legati alla fine della libertà italiana a causa delle invasioni straniere ( dopo la morte di L.il Magnifico fino al sacco di Roma). Parla di grandi personalità, che risultano le vere protagoniste della storia.(Il Magnifico, Leone X, Clemente VII, Martin Lutero) Collega agli avvenimenti italiani alcuni fatti della storia europea (luteranesimo, scoperta dell'America). Non compaiono teorie generali sullo stato. A livello di riflessione politica non c'è nulla di sistematico. Solo alcuni pensieri contenute nei Ricordi e la contestazione della teoria dell'imitazione del passato sostenuta da Machiavelli.

 


Come egli è necessario,
a volere mantenere una libertà
acquistata di nuovo,
ammazzare i figliuoli di Bruto.

Non fu meno necessaria che utile la severità di Bruto nel mantenere in Roma quella libertà che elli vi aveva acquistata; la quale è di uno esemplo raro in tutte le memorie delle cose: vedere il padre sedere pro tribunali, e non solamente condennare i suoi figliuoli a morte ma essere presente alla morte loro. E sempre si conoscerà questo per coloro che le cose antiche leggeranno: come, dopo una mutazione di stato, o da republica in tirannide o da tirannide in republica è necessaria una esecuzione memorabile contro a' nimici delle condizioni presenti. E chi piglia una tirannide e non ammazza Bruto, e chi fa uno stato libero e non ammazza i figliuoli di Bruto, si mantiene poco tempo. E perché di sopra è discorso questo luogo largamente, mi rimetto a quello che allora se ne disse: solo ci addurrò uno esemplo, stato, ne' dì nostri e nella nostra patria, memorabile. E questo è Piero Soderini, il quale si credeva superare con la pazienza e bontà sua quello appetito che era ne' figliuoli di Bruto, di ritornare sotto un altro governo e se ne ingannò. E benché quello, per la sua prudenza, conoscesse questa necessità; e che la sorte e l'ambizione di quelli che lo urtavano, gli dessi occasione a spegnerli; nondimeno non volse mai l'animo a farlo. Perché, oltre al credere di potere con la pazienza e con la bontà estinguere i mali omori, e con i premii verso qualcuno consummare qualche sua inimicizia; giudicava (e molte volte ne fece con gli amici fede) che, a volere gagliardamente urtare le sue opposizioni, e battere suoi avversari, gli bisognava pigliare istraordinaria autorità, e rompere con le leggi la civile equalità: la quale cosa, ancora che dipoi non fosse da lui usata tirannicamente, arebbe tanto sbigottito l'universale, che non sarebbe mai poi concorso, dopo la morte di quello, a rifare un gonfalonieri a vita; il quale ordine elli giudicava fosse bene augumentare e mantenere. Il quale rispetto era savio e buono: nondimeno, e' non si debbe mai lasciare scorrere un male, rispetto ad uno bene, quando quel bene facilmente possa essere, da quel male, oppressato.
Il giorno 25 marzo 2011 23:10, alberto mariantoni <almar72@lycos.com> ha scritto:
La medesima frase del grande Machiavelli, citata da G.V., per permettere ad ognuno, sia di situarla nel suo giusto contesto che per non fare confondere, il Bruto di cui si parla (cioè, Lucius Iunius Brutus: -545/-509), con quello (Marcus Iunius Brutus Caepio: -85/-42) che, moltissimi anni dopo, figurerà tra i congiurati e gli assassini di Cesare (alle Idi di Marzo o 15 Marzo del -44):

Occorre "ammazzare i figlioli di Bruto" (Giunio Bruto assassino di Tarquinio il Superbo che liberò Roma dalla tirannia, ma i suoi figli divennero tiranni essi stessi). "Chi piglia una tirannide e non ammazza Bruto, chi fa uno stato libero e non  ammazza i figlioli di Bruto, si mantiene poco tempo" (Machiavelli, Discorsi sulla prima deca(de) di Tito Livio, libro III, titolo 3). 

 

Va da sé che condivido, in toto, l'analisi di "Napoli-Libera" ed il tipo di suggerimenti che fa al Governo italiano. 

Un saluto a tutti,

abm



On Mar 25, 2011, Giorgio Vitali <vitali.giorgio@yahoo.it> wrote:

IL RAGIONAMENTO DI NAPOLIBERA NON FA UNA PIEGA. E NON SOLO: nella storia gli eventi sono sempre lo sfruttamento di occasioni. Lo minsegni la storia dei Papi che hanno sempre colto le occasioni per realizzare qualcosa atteso da secoli. OGGI è IL MOMENTO, di fronte ad un attacco concentrico contro il nostro paese, di cominciare a sganciarsi. LO ha già fatto la germania. Il conto torna: l'asse Italia-Germania- Eurasia-con l'Asse Turco-Iranico ai limiti dell'Impero, come già nel medioevo, è un'occasione unica. CI VUOLE CORAGGIO e capacità di far capire agli Italyoti che...O così o colì. SCRIVEVA MACHIAVELLI: E chi piglia una tirannide, e non ammazza Bruto, e chi fa uno Stato libero, e non ammazza i figliuoli di Bruto, si mantiene per poco tempo.GV.

--- Ven 25/3/11, Gianni Caroli / napoLibera <giannicaroli@napolibera.eu> ha scritto:

Da: Gianni Caroli / napoLibera <giannicaroli@napolibera.eu>
Oggetto: "PACTA SERVANDA": SOLO FINCHE' FUNZIONANO
A: vitali.giorgio@yahoo.it
Data: Venerdì 25 marzo 2011, 16:44



OPERAZIONE LIBIA, LA COMANDI L' ITALIA


Secondo una logica indicazione, che napoLibera ha intuito per prima, il Governo Italiano ha chiesto, ed ottenuto, il rinvio della Operazione-Libia, o come altro si chiama, al comando della NATO.
Togliendolo al trio Cameron-Sarko-Lèvy, con Lady Hillary-eccetera appostata dietro le loro spalle, a far suggeritrice.
E sembra, sembra, che la NATO abbia pure accettato, sia pure a notte fonda, che la plancia delle operazioni passi a Bagnoli addirittura, dove del resto è pure operante, da due anni, l' Afri.com: la tolda che comanda le operazioni militari per la (ri)-conquista coloniale del Continente Nero.

Che l' attacco alla Libia, UN PAESE AL QUALE L' ITALIA E' LEGATA DA UN "TRATTATO DI AMICIZIA E COOPERAZIONE" che, diciamolo ORE ROTUNDO, non abbiamo nessuna intenzione di rinnegare

--- e mercè cui si è chiuso alle spalle il lungo contenzioso coloniale, PROPRIO COME DE GAULLE FECE CON L' ALGERIA 50 ANNI FA---

sia parte inconfessata ("Alba dell' Odissea"....au bout de la nuit ? Che proprio in Africa, tutto si svolge il capolavoro archetipico di Céline) di questo Corpo di Spedizione, a noi italiani interessa ben poco.

A NOI ITALIANI INTERESSA CHE LA NATO, DI CUI COMUNQUE FACCIAMO PARTE, FUNZIONI DA COMANDO: PER TUTTI, NON SOLO PER NOI CHE MANDIAMO A MORIRE I NOSTRI SOLDATINI, DALL' IRAQ ALL' AFGHANIA, IN GUERRE NON 'NOSTRE'....
Ossia, per
essere più chiari: CHE IMPONGA A SARKO-LEVY&CAMERON s.p.a., IL RISPETTO DELLA RISOLUZIONE ONU, alla cui attuazione ESCLUSIVAMENTE DI NATURA UMANITARIA tutti siamo chiamati.

PROTEGGERE LE POPOLAZIONI, E NON REALIZZARE IL 'REGIME CHANGE'.

Magari, nell' 'entremet', cambiando anche i flussi energetico-indistriali-finanziari (oggi trascorrenti da Tripoli a Roma e viceversa): in Direzione Unica, invece, dell' Eliseo-Dowinng Street... dove, pare assai provvisoriamente, sono insediati SORCIO-NAZY/LEVY, CAMERON, 'con tutti i loro cari', e consanguinei.....

QUELLI CHE A STALINGRADO VENIVANO DERISI, DOPO LA LORO EPOCALE DISFATTA, come GLI "HITLERO-TROTZKISTI" al servizio della Perfida Albione.

Già perché tutti questi profeti di Guerra e di Sventura, e non solo in Italia, a quell' epoca facevano tutti ' I PROLETARI IN DIVISA', tipo Sofri; pacifisti, come Manconi; rivoluzionari sotto bandiera Maoista (come Glucksmann); Operaista (come Sofri e Mieli); e Trotzkista (come TUTTI i neo.con, lor consanguinei).

Prima di trasformarsi in
TERRORISTI, già negli Anni Settanta.
E poi predicatori di Guerre Sante Umanitarie: come in Jugoslavia, Cecenia, ed oggi in Libia.
E sempre PER ABBATTERE QUALCUNO.
IERI, AD ESEMPIO, IL COMMISSARIO LUIGI CALABRESI.
Oggi, I DITTATORI cosiddetti, tra cui Putin, Chavez e Berlusconi, che sono eletti regolarmente dal popolo, in libere elezioni...
Ma non sono di 'razza pura' come loro....
HITLERO-TROTZKISTI.
Però sempre pronti a difendere qualunque terrorista, come CESARE BATTISTI, anche se non politico, ma solo rubagalline: purché sia un assassino. Battisti, il vile, che fuggì dalla Santé in Brasile proprio quando Sorciozy era Ministro degli Interni, ed oggi è il protetto di Madame Carlà Tedeschì...('Bruni' è soltanto paterno nom de plume...). Chiaro, no ?

Ora, tutti costoro, nelle calcolate ambiguità 'indecisioniste' dello Stato-Guida ameri.com/unista ----gli USAC neo-africani di Faccetta Neghra, oramai alle soglie del fallimento finanziario--- si sono comunque impadroniti della 'stanza dei bottoni' NATO, da cui lanciano missili e bombe contro le città, il territorio e le popolazioni libiche NOSTRE AMICHE, gridiamolo forte in sede ONU e NATO:

NON TOCCATE LA LIBIA NOSTRA AMICA !

Che se ti fai pecora, er lupo te se magna...

Perciò, napoLibera suggerisce semplicemente a Sor Berlusca:

IL MOMENTO E' GRAVE: L'ITALIA E GLI ITALIANI RISCHIANO FARE GLI ASCARI DI UNA OPERAZIONE, MILITARE E POLITICA, SOTTO FALSO USBERGO DI BIM-BUM-BAM DELL' ONU, GUIDATA DAI NOSTRI NEMICI, NEL LORO ESCLUSIVO INTERESSE, E TUTTA IN NOSTRO DANNO !
TUTTA A VANTAGGIO DELLA "FRA-NGLIA" DELLE PLUTOCRAZIE ATLANTISTE, COME GIA' ESISTEVA PRIMA DI CHARLES DE GAULLE: che la spazzò via, come già fece per PIERRE LAVAL, il consanguineo HITLERO-TROTZKISTA, più somigliante, proprio nel soma, a SORCIO-LEVY !
E Sorciozy ha restaurato al potere militare, in stile 'Porto Said' 1956.

Ed allora.
HIC RODHUS, HIC SALTA, CARO PRESIDENTE BERLUSCONI....

SE LA NATO NON FA IL SUO MESTIERE, lasciando a Sorciozy il comando della tolda,
ANCHE NOI SMETTEREMO DI FARE IL NOSTRO:
RITIRO IMMEDIATO DELLE NOSTRE TRUPPE DALL' AFGHANIA ED ALTROVE !

DENUNCIA DEL PATTO MILITARE CHE CONSENTE AI NOSTRI AVVERSARI DI COMANDARE A NOSTRO DANNO !

Forza Presidente, innalza alto il pennone, come ad una serata di allegro bunga-bunga, alla faccia di Suor Rosy Bindi-'invidia crepa' !

TIENILO BENE DRITTO, IL TIMONE DELLA ROTTA:
SE LA NATO NON E' AMICA DELL' ITALIA, MA AMICA AI SUOI NEMICI, L' ITALIA ESCA IMMEDIATAMENTE DALLA NATO.

Senza ulteriori indugi.

IL MOMENTO E' PROPIZIO ALLE PIU' GRANDI DETERMINAZIONI.....

Come si dice a Napoli: CHI NON RISICA, NON ROSICA. E noi siamo sempre, ugualmente, LA GRANDE PROLETARIA pascoliana, A.D. 1911....Abbiamo un mondo intero da guadagnare, conservando integra la Libia amica.


napoLibera









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