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lunedì 23 maggio 2011

Franza o Spagna.. purché se magna - Corsi e ricorsi in un'Europa meno che mai unita, mentre in Italia si ricorre al cazzeggio, alla farsa ed alle barzellette....

Comunicazione di Servizio Pubblico

Franza o Spagna purché se magna! Mi sovviene a questo proposito il
realismo politico di Francesco Guicciardini, politico rinascimentale
tutore di saggezza anche morale, che perseguiva l'ideale di un buon
governo basato soprattutto sulle autonomie, questa visione gli fece
accettare la divisione italiana come una male minore nel tentativo di
salvare l'indipendenza.. Il popolo, prosaicamente, tradusse quella
filosofia nel detto menzionato.... E la frase conviene al contesto
storico della lotta fra l'Impero Germanico -allora legato alla Spagna-
e la Francia (tra il 1500 ed il 1650) che si svolse essenzialmente
nella penisola dove il sistema di potere era municipalistico e diviso
da molteplici interessi. Unica chance era l'appoggiarsi dei governi
locali ora all'una ora all'altra potenza, pur di salvare un minimo di
libertà.

Non so perché ma ci vedo dei parallelismi nella situazione attuale
nella CE.. e nel comportamento dell'Italia sul fronte internazionale..
L'Italia si adegua, per quieto vivere, basti vedere come (malgrado
i trattati di cooperazione firmati con Gheddafi) si sia accodata alle
incursioni decise dalla NATO. Mentre diverse sono state le posizioni
assunte -ad esempio- dalla Germania e dalla Francia in merito alla
guerra contro Gheddafi e la Libia. Oppure vediamo come per la guerra
in Iraq la Spagna si sia defilata prontamente mentre l'Italia è
rimasta impantanata persino coinvolgendosi nell'attacco
all'Afganistan, con conseguenze per noi nefaste, Ma anche sul piano
energetico notiamo differenze sostanziali: la Francia insiste sui
suoi progetti nucleari, che vorrebbe allargare all'Italia, mentre la
Germania, dopo Fukushima, ha dichiarato l'atomo "out".

Piccoli particolari? Forse... Ma in questo momento di crisi economica
galoppante, con la Grecia e l'Irlanda sull'orlo della bancarotta, ci
si aspetta che a cadere in default sotto la spinta del "dollaro
cadente", possa essere l'Italia (la meno solida ed autonoma dal punto
di vista politico ed economico)... Almeno così dovrebbe essere,
essendo l'Italia alquanto debole dal punto di vista dell'autonomia
politica, energetica ed economica. Ma ecco che appare sulla scena
comunitaria la "rivolta dei gelsomini" degli "indignados" spagnoli..
che rischiano di rubare la scena alle nostre farse del
berlusconismo-lega-antiberlusconismo. Aprendo una nuova prospettiva
per il dopo "euro"....

Paolo D'Arpini


Segue un'analisi social-economica sul tema: Il vento del gelsomino
soffia sull'Europa....

Ci sono segnali inequivocabili in Europa che la società civile (quella
cioè ancora civile, dotata di dignità, interpretazione e visione) da
alcuni anni sta reagendo ad una politica autoreferenziale,
parassitaria e scollata dalla realtà sociale.

Lo si è visto in Islanda dove la popolazione di è rifiutata di pagare
i debiti causati dagli abusi criminali commessi dai banchieri (forse
facendo riaffiorare a livello genetico ereditario culturale la
superlativa ed estremamente evoluta esperienza delle Libere Comunità
Islandesi del Medioevo), lo si è visto in Francia dove l'intera
popolazione è scesa in strada e nelle piazze per protestare ed
impedire una penalizzante riforma delle pensioni (mentre in Italia con
il solito ricorso alla neolingua mistificatoria ed a trucchi
eufemistici hanno di fatto spostato l'età pensionabile di 12-18 mesi,
senza che la popolazione lo capisse e battesse ciglio) e lo si sta
vedendo ancora adesso in Spagna con il neonato movimento 15-M degli
INDIGNADOS, giovani pacifici ma determinati decisi a cambiare la
politica, che hanno totalmente catturato l'attenzione dei media, che
non si occupano d'altro, mentre in Italia avrebbero oscurato questi
eventi essendo ormai subordinati alla politica partitocratica. Quando
mai la società civile del nostro paese dimostrerà di possedere ancora
una dignità e volontà di non subire sempre ed illimitatamente ogni
sconcezza supinamente?

Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che i giovani impegnati e
responsabili ci sono, si tratta solo di sostenerli, quello che mancano
sono dei media autorevoli ed un giornalismo appena decente …

In ogni caso, il ritardo o controtendenza dell'Italia si ritorcerà
contro, nel senso che il paese pagherà un prezzo molto più caro per
risollevarsi dalla vera crisi che deve ancora verificarsi, cioè il
collasso del sistema economico-politico-finanziario fondato sulla
moneta fiat (creata dal nulla) e dalla riserva frazionaria che ha in
pratica consentito la "contraffazione del denaro" ingannando e
depauperando le famiglie dei loro risparmi in particolare occultando
la vera inflazione.

Quando avverrà il crack sarà troppo tardi per correre ai ripari, che
comunque i nostri politici non ne sarebbero in grado essendo
insipienti quaquaraquà al servizio dei banchieri e la popolazione
SOLO ALLORA SCENDERA' IN PIAZZA, temo purtroppo, ad invocare
interventi dello stato, lo stesso che ha consentito e causato questa
tragedia, che sarebbe come chiedere ai rapinatori di restituire la
refurtiva che si sono già spartiti e spesa.....
Claudio Martinotti Doria

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