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giovedì 5 maggio 2011

I:



--- Gio 5/5/11, avvocatocarli@gmail.com <avvocatocarli@gmail.com> ha scritto:

Da: avvocatocarli@gmail.com <avvocatocarli@gmail.com>
Oggetto:
A: "'Giorgio Vitali'" <vitali.giorgio@yahoo.it>
Data: Giovedì 5 maggio 2011, 05:24

Viene rivolta spesso una domanda ai ricercatori che si occupano di scie chimiche: "Se veramente è in corso un'operazione di avvelenamento globale, gli ideatori e gli artefici con le chemtrails non intossicano anche sé stessi ed il loro parenti? " E' un quesito che molti cittadini pongono e cui saprebbero rispondere, se fossero in grado di rovesciare gli schemi interpretativi della realtà in cui sono intrappolati.

E' comunque necessario spiegare che le attività di contaminazione della biosfera sono soltanto all'apparenza inconcepibili. Si può replicare all'interrogazione in oggetto con un'altra domanda: se si esclude qualche eccezione, avete mai visto i potenti della Terra (politici, cardinali, uomini di "scienza", banchieri… ) malati? Le risposte sono due: o adottano efficaci precauzioni, ricorrendo ad antidoti e farmaci, di cui i cittadini comuni ignorano la stessa esistenza, oppure questi influenti personaggi hanno una struttura genetica differente rispetto a quella di Homo sapiens sapiens.

È inoppugnabile che i capi sono pressoché invulnerabili: li vediamo sempre in perfetta salute. Dalla glaciale Elisabetta II all'incartapecorita Rita Levi Montalcini, dal vituperoso Benedetto XVI al suo spaventevole consigliere, Henry Kissinger, dal clownesco Silvio Berlusconi al sordido usuraio Alan Greenspan… è tutta una galleria di entità in forma smagliante. Tra l'altro, è stato rilevato che sulle principesche residenze dei farabutti gli aerei della morte non incrociano. Inoltre le operazioni chimiche si interrompono, in occasione delle visite ufficiali e degli eventi importanti a cui presenziano i pezzi grossi. Si pensi al giorno 1 maggio 2011, dedicato alla beatificazione di Giovanni Paolo II, quando sul Vaticano fluttuavano vaporosi cumuli in un cielo azzurro, mentre all'orizzonte si intravedevano le classiche "innocue velature".

Ammettiamo pure che le scie chimico-biologiche siano nocive pure per le élites e per gli sciagurati che le diffondono (ma quasi tutti gli aerei della morte sono controllati via satellite, ossia velivoli senza personale di bordo, se escludiamo gli aerei di linea), non è forse un fatto che l'uranio impoverito e mille altri veleni sono tranquillamente usati nei teatri di guerra ed altrove, senza remore e titubanze? Di fronte a scopi di natura economica e soprattutto strategico-militare, qualsiasi "scrupolo" e qualsivoglia fuggevole considerazione sui danni agli ecosistemi ed agli esseri viventi è del tutto ininfluente: i dubbi non frenano né dissuadono i manigoldi al potere dalle loro scelleratezze.

I soldati poi sono abituati ad obbedire: essendo schiavi dalla mente programmata, uccidono, se viene ordinato loro di assassinare.

"Se veramente è in corso un'operazione di avvelenamento globale, gli ideatori e gli artefici con le chemtrails non intossicano anche sé stessi ed i loro familiari? No! Se sì, i progetti ed i fini degli avvelenatori sono per loro talmente vitali, decisivi che essi rischiano il tutto e per tutto, senza curarsi di possibili effetti concomitanti.

 

 

 

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