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Da: Maufil <maufil@alice.it>
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Inviato: Domenica 12 Febbraio 2012 18:37
Oggetto: UN FRONTE COMUNE CONTRO LE GUERRE DELL'OCCIDENTE
Da: Maufil <maufil@alice.it>
A: Giorgio Vitali <vitali.giorgio@yahoo.it>; omeoron@virgilio.it; biamonte@inwind.it; ernestoroli@tiscali.it; guripa@alice.it; silchi48@libero.it; FNCRSI <fncrsi@email.it>
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Inviato: Domenica 12 Febbraio 2012 18:37
Oggetto: UN FRONTE COMUNE CONTRO LE GUERRE DELL'OCCIDENTE
Brevi appunti sul "movimento pacifista"
Caro Giulietto Chiesa,
ogni tanto sento il bisogno di scriverti e di rubare un po' del tuo prezioso tempo. Questo non solo perché condivido spesso il tuo punto di vista ma anche perché la massa di bugie che ci propina la stampa occidentale ci fa sentire soli e sperduti. Lo sai meglio di me cosa significa non allinearsi al pensiero dominante: si viene emarginati. Ma vengo al dunque. Quanto sta accadendo in Siria meriterebbe, a mio parere, una seria riflessione da parte di tutti circa la realtà dei fatti e gli obiettivi strategici in gioco. Mi sarei aspettato, forse ingenuamente, una risposta chiara e forte da parte delle associazioni diciamo così "antagoniste" e dal movimento per la pace. Invece quest'ultimo non solo appare diviso, ma alcune frange si stanno allineando con la propaganda di guerra occidentale. Almeno così mi sembra. Ad esempio il "tavolo per la pace" organizza per il 19 febbraio una manifestazione a Roma in favore del popolo siriano, nel senso del popolo ribelle ad Assad; paxchristi pubblica sul suo sito articoli conformi alle menzogne occidentali e peacereporter non fa certo di meglio. Il quadro è desolante proprio in un momento delicato come questo, in cui sarebbe necessaria unità e l'elaborazione di una strategia comune contro la guerra magari in collegamento con altri movimenti di altri paesi. La questione della Siria mi sembra fondamentale: se cade il regime di Assad la guerra con l'Iran sarà certa.
Io spero in Alternativa e nella rinascita di una coscienza pacifista, progressista e ambientalista. Perchè il materiale umano c'è. Penso ai referendum. Se leggi i commenti alle notizie sulla Siria pubblicate, ad esempio, sul sito de "Il fatto quotidiano", vedrai che la maggior parte di chi scrive non crede alle bugie della stampa occidentale. E' confortante, ma è ancora poco, purtroppo. Grazie Nicola
***********************
Caro Nicola,
quello che dici è, purtroppo esatto. Diverse componenti dell'ex movimento pacifista hanno ormai - come si potrebbe dire in gergo marinaro - perduto la bussola. La cosa è tanto più sconcertante se si tiene presente che abbiamo, fresca fresca, l'esperienza della Libia.
Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con l'inchiostro del Dipartimento di Stato USA, si capisce che non può restare a lungo "pacifista". Poi partiranno i missili e i bombardieri, e loro si strapperanno le vesti in nome delle vittime martirizzate.
Come se non avessimo già visto il Kosovo, l'Afghanistan l'Irak, la Libia.
La potenza della GFSM (Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne) è davvero micidiale. I poveri di spirito non possono sottrarsene perchè non hanno alcun riferimento concettuale che li aiuti a capire cosa succede. Il movimento pacifista fu demolito non perchè era debole, ma perché non aveva una analisi delle cause, cioè delle strategie, che producono la guerra infinita di questa fine dell'Impero. Così fu costretto a piangere le guerre già fatte invece di prevenire quelle che stavano arrivando. L'Irak lo ammazzò definitivamente, quando si vide che l'Impero ignorava totalmente la risibile "potenza delle moltitudini" disorganizzate e cieche.
Adesso fanno di peggio: adesso accettano la preparazione delle guerra e portano acqua al mulino che prepara la farina sanguinante.
Alternativa non sta da quella parte. Io ho firmato l'appello di Losurdo, Cardini, e altri. Tra qualche giorno Alternativa uscirà con un documento, che è in preparazione, in cui diremo queste cose. E tu, caro Nicola, visto che le vedi come le vedo io, perchè non vieni con noi?
Giulietto
ogni tanto sento il bisogno di scriverti e di rubare un po' del tuo prezioso tempo. Questo non solo perché condivido spesso il tuo punto di vista ma anche perché la massa di bugie che ci propina la stampa occidentale ci fa sentire soli e sperduti. Lo sai meglio di me cosa significa non allinearsi al pensiero dominante: si viene emarginati. Ma vengo al dunque. Quanto sta accadendo in Siria meriterebbe, a mio parere, una seria riflessione da parte di tutti circa la realtà dei fatti e gli obiettivi strategici in gioco. Mi sarei aspettato, forse ingenuamente, una risposta chiara e forte da parte delle associazioni diciamo così "antagoniste" e dal movimento per la pace. Invece quest'ultimo non solo appare diviso, ma alcune frange si stanno allineando con la propaganda di guerra occidentale. Almeno così mi sembra. Ad esempio il "tavolo per la pace" organizza per il 19 febbraio una manifestazione a Roma in favore del popolo siriano, nel senso del popolo ribelle ad Assad; paxchristi pubblica sul suo sito articoli conformi alle menzogne occidentali e peacereporter non fa certo di meglio. Il quadro è desolante proprio in un momento delicato come questo, in cui sarebbe necessaria unità e l'elaborazione di una strategia comune contro la guerra magari in collegamento con altri movimenti di altri paesi. La questione della Siria mi sembra fondamentale: se cade il regime di Assad la guerra con l'Iran sarà certa.
Io spero in Alternativa e nella rinascita di una coscienza pacifista, progressista e ambientalista. Perchè il materiale umano c'è. Penso ai referendum. Se leggi i commenti alle notizie sulla Siria pubblicate, ad esempio, sul sito de "Il fatto quotidiano", vedrai che la maggior parte di chi scrive non crede alle bugie della stampa occidentale. E' confortante, ma è ancora poco, purtroppo. Grazie Nicola
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Caro Nicola,
quello che dici è, purtroppo esatto. Diverse componenti dell'ex movimento pacifista hanno ormai - come si potrebbe dire in gergo marinaro - perduto la bussola. La cosa è tanto più sconcertante se si tiene presente che abbiamo, fresca fresca, l'esperienza della Libia.
Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con l'inchiostro del Dipartimento di Stato USA, si capisce che non può restare a lungo "pacifista". Poi partiranno i missili e i bombardieri, e loro si strapperanno le vesti in nome delle vittime martirizzate.
Come se non avessimo già visto il Kosovo, l'Afghanistan l'Irak, la Libia.
La potenza della GFSM (Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne) è davvero micidiale. I poveri di spirito non possono sottrarsene perchè non hanno alcun riferimento concettuale che li aiuti a capire cosa succede. Il movimento pacifista fu demolito non perchè era debole, ma perché non aveva una analisi delle cause, cioè delle strategie, che producono la guerra infinita di questa fine dell'Impero. Così fu costretto a piangere le guerre già fatte invece di prevenire quelle che stavano arrivando. L'Irak lo ammazzò definitivamente, quando si vide che l'Impero ignorava totalmente la risibile "potenza delle moltitudini" disorganizzate e cieche.
Adesso fanno di peggio: adesso accettano la preparazione delle guerra e portano acqua al mulino che prepara la farina sanguinante.
Alternativa non sta da quella parte. Io ho firmato l'appello di Losurdo, Cardini, e altri. Tra qualche giorno Alternativa uscirà con un documento, che è in preparazione, in cui diremo queste cose. E tu, caro Nicola, visto che le vedi come le vedo io, perchè non vieni con noi?
Giulietto
UNA MIA NOTA
Qui è necessario che TUTTI, a prescindere dall'ideologia che li distingue, si ritrovino in un fronte comune concordante su poche, ma sostanziali cose, che le espongo qui terra, terra:
1. E' in atto un tentativo di governo planetario, che sovrasti e annichilisca ogni anelito di indipendenza nazionale. Il peso militare di questo tentativo viaggia per lo più su gli Stati Uniti d'America, ma non solo. Questa imposizione di un nuovo ordine mondiale, globalizzato, dovendo contrastare varie spinte centripete, di natura geopolitica, che puntualmente si verificano sulla scena internazionale, espone il genere umano ad una catastrofe apocalittica. Tanto più che costoro non hanno alcuno scrupolo, per intraprendere una guerra e massacrare un intero popolo, come è dimostrato dalle false flag dell'11 Settembre, dalle fandonie sulle armi di distruzione di massa e dall'ignobile aggressione alla Libia.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che TUTTI si devono impegnare in atti, scritti e manifestazioni contro la guerra, contro ogni guerra che questi delinquenti intraprendono dietro spudorati e falsi motivi. Occorre quindi sostenere e solidarizzare con quelle personalità, quegli Stati, che sono aggrediti da strutture mondialiste, quali organizzazioni ONG, false istituzioni per i diritti umani, la democrazia, falsi movimenti di liberazione sessuale, ecc., campagne criminalizzanti dei mass media. Sono tutti cavalli di troia per determinare violenze e morti e preparare il terreno alle aggressioni militari.
2. E' estesa su tutto il pianeta una tremenda tela di ragno, rappresentata dall'Alta Finanza, un pugno di potentissime famiglie che da secoli detengono nelle loro mani una spaventosa ricchezza, e che dagli inizi del secolo scorso, attraverso la diffusione del dominio bancario e del Federal Reserve Sistem, è riuscita ad impadronirsi del controllo della moneta, imponendo agli Stati uno strangolamento da usura. Ogni crisi, di carattere economico finanziario, causata da questo sistema perverso e speculativo, che mira ad accrescere e non a cedere il ben che minimo potere, deve essere accollata al popolo, se serve anche attraverso governi di uomini partoriti dal sistema finanziario e sostenuti da un pò tutti i partiti succubi del mondialismo.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che ogni analisi sociale ed economica, ogni strategia di contestazione non può prescindere dal fatto che tutte le realtà sociali essenziali: economia, imprese, multinazionali, mass media, circoli culturali, persino movimenti politici antagonisti, sono in qualche modo, vuoi palese attraverso partecipazioni azionarie, o vuoi occulto attraverso prestanome, di proprietà o sotto controllo di queste famiglie, di queste Fondazioni, di queste banche.
3. Vi è in medioriente una nazione, Israele, dotata di arsenale nucleare, pervasa da una ideologia teocratica e di dominio mondiale su presupposti biblici, il quale non deflette di un unghia nel perseguire i suoi sogni aberranti. Attraverso una diffusa presenza di lobby potentissime questo Stato si assicura la protezione e la connivenza delle nazioni dell'Occidente facendole complici delle sue malefatte.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che si deve lasciar stare, da una parte, ogni ideologia antisemita che non ha ragione di persistere e offre il fianco al vittimismo e dall'altra ogni solidarietà,indecente e immotivata tipo "La sinistra per Israele". Israele deve essere contestato per la sua espansione ed egemonia razzista che pone in pericolo l'esistenza di tutti e per i suoi crimini e genocidi perpetrati nell'indifferenza delle nazioni dell'Occidente.
Maurizio
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