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mercoledì 5 gennaio 2011

"Da qui alla catastrofe..." scambio di lettere sulla caduta dell'impero occidentale

Ormai a più voci si preconizza un cambiamento radicale nella nostra
società… sarà per il bene e per la sua evoluzione? Sarà per la sua
distruzione e cancellazione?

Fare previsioni sembrerebbe azzardato, visto che gli elementi in gioco
sono innumerevoli e le possibilità infinite. La terra ha visto in
passato la nascita e la scomparsa di diverse civiltà e di diverse
specie dominanti.. eppure l'intelligenza ha sempre trovato delle vie
di uscita per un superamento dai vicoli ciechi in cui si è trovata…
anzi la caratteristica dell'intelligenza è proprio quella di
procedere indefessa, trovando soluzioni alle mille difficoltà che
incontra. Se così non fosse non potrebbe essere definita
intelligenza…. Forse la specie umana essendosi troppo astratta dal
contesto dei viventi e dall'habitat naturale ha perso la capacità di
integrazione fra l'aspetto intellettuale speculativo, che esclude e
separa, e la comprensione dell'insieme in cui comunque tutti siamo
immersi e componente inscindibile… In tal caso –se così fosse-
"l'esistenza" potebbe escludere un futuro alla nostra specie, che non
riesce più a riconoscere il giusto percorso fra i vari tentativi ed
errori degli ultimi anni, da quando cioè la tecnogia ha assunto una
posizione suprema e quasi indispensabile al funzionamento della nostra
società. Allora restando bloccati in una morsa di imprescindibilità
tecnologica, razionale e speculativa, insostenibile alla vita, ecco
che ci sentiamo immobilizzati in una sorta di pigrizia intellettiva,
e quindi la specie umana potrebbe semplicemente estinguersi (come
avvenuto per altre specie in passato dominanti sul pianeta….). Ma
l'uomo è molto giovane, nel contesto vitale della terra, ed ha un
valore esperienziale molto accelerato… Staremo a vedere cosa
succederà. Nel frattempo volendo restare terra terra e lascindo
all'analisi empirica uno spazio adeguato lascio la parola a due
interlocutori "analisti", che dicono:

E' INDUBBIO CHE CI TROVIAMO IN UN'AREA DI DEMARCAZIONE. Su una linea
di CONFINE. Ma…quale momento della storia non è stato tale????????
Rispetto al passato NOI abbiamo il vantaggio di un AUMENTO DI
COSCIENZA dovuto alla cultura. E la cultura aumenta la capacità di
giudizio ed il numero delle soluzioni proponibili, MA NON LA CAPACITà
E LA FORZA DI SCEGLIERE. Ci limitiamo a fare proposte MA non ABBIAMO
la forza. SIAMO UN'ACCADEMIA. ANZI, UN'ARCADIA. Mi chiedo cosa
pensassero quelli che si trovavano, ad esempio, di fronte alle grandi
pestilenze, alle grandi GUERRE DI RELIGIONE, come quella che ha
insanguinato la Germania per un secolo e più. OGGI possiamo usufruire
di un periodo di ipotetica tranquillità. Ma non durerà a lungo. Il
modello delle guerre future ci è dato dal DARFUR, dove è in atto uno
dei primi scontri fra la CINA, l'Europa e l' USA/GB/Israel. Oggi si
accavallano le proposte, almeno le NOSTRE perchè siamo gente ancora in
condizione di RAGIONARE: Ma domani, nell'incombenza di conflitti
ineludibili? ( Ricordiamo che i conflitti sbocciano come gemme dalle
piante quando meno ce li aspettiamo. ) Giorgio Vitali

……

Condivido tutto e sottoscrivo sia l'analisi che le aspettative,
purtroppo ineluttabilmente drammatiche, …… ma non le definirei
pessimisticamente tragiche, semplicemente alternative, inaspettate,
imprevedibili…. foriere di nuovi ed inaspettati orizzonti…. che si
potranno rivelare fecondi o virulenti ed infetti a seconda (come
sempre) di come saremo capaci di gestire le nostre pulsioni più
animalesche.

Quindi prepariamoci moralmente (questo lo possiamo fare) a valutare
quanto più obiettivamente possibile i nuovi scenari che si verranno a
creare, inattesi ed insospettabili anche da coloro che ci hanno
condotto a questo punto di rivoluzione globale
economica/sociale/culturale/politica….. E' sempre da un individuo e
poi da una piccola elite che scaturiscono le idee epocali… Senza di
questi tutto sarebbe immutabile…. e soprattutto ….. pure se questo
momento che stiamo vivendo ha degli autori e dei registi ben noti e
conosciuti che credono di aver previsto tutto in ogni minimo
dettaglio… pure le strategie e le tattiche vivono sempre di vita
propria e quasi mai seguono i dettami dei loro creatori… Noi ….
Volenti o nolenti abbiamo proprio la funzione specifica di rompere le
uova nel paniere, di mettere i bastoni tra le ruote, di boicottare, di
instillare idee di altro/diverso/noncorrect rispetto alle grandi
correnti del potere internazionale.

Non mi pare ruolo e funzione da poco…

Soprattutto in considerazione che nel 1967/70 a me personalmente
quando nei collettivi studenteschi proponevo vie alternative ai
"diktat" del politburo della centrale "comunista" (controllata da
"altri"….) mi si rispondeva perentoriamente, impietosamente e
costantemente : < Zitto tu fascista!!!>. Il che è un ossimoro in
termini…. E soprattutto a ma anarchico razionalista…..Ma loro non lo
sapevano…. Ed ero comunque assolutamente e disperatamente solo..

Addirittura per anni ho pensato nei momenti di particolare
abbattimento morale di essere davvero un disadattato, megalomane,
leggermente demente, o forse addirittura paranoico e pazzo.

Uno scarto umano….. Poi gradualmente, molto gradualmente…. ho
incominciato, pure ancora nella mia completa tenebra derivante dalla
totale ignoranza della realtà dei fatti che allora era patrimonio di
davvero pochi, ma nella assoluta convinzione della giustezza delle
mie percezioni epiteliali, se non mentali ….. ad incontrare qualcuno
che seppure proveniente da percorsi umani/politici aveva una
"impressione" dello scenario simile alla mia….

Da qui un percorso che ci ha portato gradualmente a ricomporre il
puzzle della verità assemblando tassello a tassello e a raggiungere
oggi i buoni risultati attuali, in cui gradualmente e sempre più ai
nostri vari "gruppi" e movimenti si aggiungono nuovi aderenti che
ritrovano nella nostra visione dello scenario gli elementi utili e
adatti a spiegare la "realtà" che ci circonda molto meglio della
"verità ufficiale.

Perciò, per finire, auguro a tutti di essere felici per il futuro che
ci attende….. perchè seppure rischioso, incerto, incomprensibile, lo
si deve inevitabilmente affrontare …. e ricordo a tutti che è nel
cambiamento, nell'alternanza che si estrinseca l'essenza dell'energia
e della vita.

Laudetur Priapus, Pan et Sol Invictus. Veiensfurens (Orazio Fergnani).

E qui vi lascio alle riflessioni sui temi trattati, vostro Paolo D'Arpini

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